In questo numero: Italia vs. Grecia, voto disgiunto alle regionali, l'involuzione del pensiero economico del PD, il disegno di legge 1167-B sull'arbitrato nelle cause di lavoro.
Buona lettura e buon fine settimana.
- Mike Dicks, Chief economist a Barclays Wealth, discute in un articolo del Financial Times i pericoli presentati dai paesi dell'eurozona. L'articolo è pessimista sull'Italia, a partire dal titolo (che però almeno è in forma dubitativa).
- Su Termometro Politico una analisi dei voti ai candidati governatori vs. voti alle liste di partito alle ultime regionali. Alle regionali si vota sia per il candidato governatore sia per i partiti che dovranno occupare i seggi del consiglio regionale. E' possibile votare solo il governatore oppure (tranne che nelle Marche) per un candidato governatore e per un partito di altro schieramento. L'articolo propone un'analisi quantitativa di questo effetto. In alcune regioni gli scostamenti sono significativi e possono determinare il risultato; nel 2005 la regione con lo scostamento maggiore fu il Lazio.
- Stefano Fassina, del centro studi Nens (quello di Visco e Bersani) ci spiega in una intervista su Il Riformista che il PD finora di è fatto contaminare dal paradigma neoliberista, ma che adesso bisogna ripristinare il primato della politica. I nuovi fari intellettuali della sinistra dovrebbero essere Giorgio Ruffolo, l'editorialista del Financial Times Martin Wolf e l'enciclica ''Caritas in Veritate''. L'articolo, per quel che ci è dato capire, non sembra essere uno scherzo.
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Un vero cervello pensante questo Fassina, con una brillante carriera di "economista" mandato in gita a Washington a far due soldi ed imparare l'inglese al fondo ed alla banca su raccomandazione diretta di qualche politicante romano ...
Ma dove li trovano?