Questa settimana: regolamentazione delle professioni e mobilità sociale in Italia; Pietro Ichino spiega i decreti attuativi del Jobs Act; la Grecia, il suo debito, le sue elezioni; pessimismo su Cuba; la multa a TripAdvisor; la caduta del prezzo del petrolio e la deflazione.
Buona lettura e buon fine settimana.
- Su reforming.it, Nicola Salerno segnala un lavoro econometrico di Sauro Mocetti, pubblicato come tema di discussione della Banca d'Italia. Il lavoro analizza il ruolo della regolamentazione professionale tendente alla creazione di rendite di posizione e cerca di quantificare quale effetto questo abbia sulla ridotta mobilità sociale. In particolare il lavoro analizza la professione di farmacista. Devo dire che il grafico sui redditi delle professioni che Nicola riporta sul sito è abbastanza sorprendente. Queste sono stime degli studi di settore, e apparentemente un notaio guadagna 6 volte un dentista. Mah.
- Ora che stanno uscendo i decreti attuativi si può iniziare a valutare meglio la portata del Jobs Act. Ci vorrà tempo per capire se i cambiamenti sono rilevanti o sono cosmetici, ma un buon posto per iniziare è il post di analisi che Pietro Ichino ha pubblicato sul suo blog. Da leggere anche l'intervista di oggi sul Corriere: apparentemente nel governo non c'è accordo sull'ambito di applicazione delle nuove regole (si applicano o no agli statali?). Ricordiamo comunque che il nuovo regime si applica solo ai nuovi assunti, non a chi è già occupato con un contratto a tempo indeterminato.
- Paul Mason, un noto giornalista televisivo britannico, ha pubblicato un pezzo molto interessante e ben documentato (inizialmente segnalato su Marginal Revolution) sulle prospettive della Grecia nel prossimo anno e sulle opzioni reali di Syriza qualora dovesse vincere le elezioni. Tra le altre cose ho appreso i nomi dei principali consiglieri economici di Tsipras; il loro piano sembra essere quello di ricontrattare il debito greco detenuto dalle istituzioni pubbliche, e nel caso questo non dovesse funzionare .... boh. Se cliccate all'inizio dell'articolo il giochino ''Are you Syriza enough?'' è divertente. Per la cronaca io sono risultato essere nientepopodimenoche Tsipras! La mia risposta alla domanda ''Do you think Syriza will succeed as a government?'' è stata ''haha no''. A riguardare il test in effetti è la risposta più favorevole a Syriza.
- Sempre su Marginal Revolution è apparso un pezzo di Tyler Cowen in cui si esprime notevole pessimismo sul potenziale di crescita dell'economia cubana, anche dopo la recente svolta nei rapporti con gli USA. Il pezzo però non è molto approfondito, è più una collezione di ipotesi e speculazioni. Ma tutto sommato è bene tenere le aspettative basse.
- Se Wikipedia non inganna, TripAdvisor è una società quotata al Nasdaq che nel 2013 ha avuto un fatturato di poco inferiore a 1 milardo di dollari. La multa per 500 mila euro comminata dall'autorità Antitrust italiana quindi è difficile che possa cambiarne i bilanci. Più che la multa in sé è pertanto interessante la reazione di Federalbergatori, come ci racconta Giordano Masini su Strade, che sembra improntata al tentativo di restaurare un modello in cui le uniche informazioni sugli alberghi erano fornite dagli albergatori stessi.
- A volte anche le cose ovvie hanno bisogno di essere ribadite. Jim Hamilton ci ricorda che per economie come quella americana (ma lo stesso discorso si applica all'Italia) la caduta del prezzo del petrolio è un'ottima cosa, e lo è particolarmente per chi ha un reddito basso e quindi spende una percentuale più alta del proprio reddito in consumi energetici.
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La reazione degli albergatori non mi sorprende, più volte (in blog e interviste) albergatori e ristoratori italiani hanno invocato la "censura" su tripadvisor.
Quello che mi sorprende è il comportamento recente dell'antitrust.
Questa multa a Tripadvisor e la recente multa a Samsung mi fanno pensare a tentativi di raccimolare soldi con multe pretestuose, ma formalmente corrette, che con l'attività di antitrust vera e propria non hanno nulla a che fare.