Letture per il fine settimana 27-12-2014

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Questa settimana: regolamentazione delle professioni e mobilità sociale in Italia; Pietro Ichino spiega i decreti attuativi del Jobs Act; la Grecia, il suo debito, le sue elezioni; pessimismo su Cuba; la multa a TripAdvisor; la caduta del prezzo del petrolio e la deflazione.

Buona lettura e buon fine settimana.

  • Su reforming.it, Nicola Salerno segnala un lavoro econometrico di Sauro Mocetti, pubblicato come tema di discussione della Banca d'Italia. Il lavoro analizza il ruolo della regolamentazione professionale tendente alla creazione di rendite di posizione e cerca di quantificare quale effetto questo abbia sulla ridotta mobilità sociale. In particolare il lavoro analizza la professione di farmacista. Devo dire che il grafico sui redditi delle professioni che Nicola riporta sul sito è abbastanza sorprendente. Queste sono stime degli studi di settore, e apparentemente un notaio guadagna 6 volte un dentista. Mah.
  • Ora che stanno uscendo i decreti attuativi si può iniziare a valutare meglio la portata del Jobs Act. Ci vorrà tempo per capire se i cambiamenti sono rilevanti o sono cosmetici, ma un buon posto per iniziare è il post di analisi che Pietro Ichino ha pubblicato sul suo blog. Da leggere anche l'intervista di oggi sul Corriere: apparentemente nel governo non c'è  accordo sull'ambito di applicazione delle nuove regole (si applicano o no agli statali?). Ricordiamo comunque che il nuovo regime si applica solo ai nuovi assunti, non a chi è già occupato con un contratto a tempo indeterminato.
  • Paul Mason, un noto giornalista televisivo britannico, ha pubblicato un pezzo molto interessante e ben documentato (inizialmente segnalato su Marginal Revolution) sulle prospettive della Grecia nel prossimo anno e sulle opzioni reali di Syriza qualora dovesse vincere le elezioni. Tra le altre cose ho appreso i nomi dei principali consiglieri economici di Tsipras; il loro piano sembra essere quello di ricontrattare il debito greco detenuto dalle istituzioni pubbliche, e nel caso questo non dovesse funzionare .... boh. Se cliccate all'inizio dell'articolo il giochino ''Are you Syriza enough?'' è divertente. Per la cronaca io sono risultato essere nientepopodimenoche Tsipras! La mia risposta alla domanda ''Do you think Syriza will succeed as a government?'' è stata ''haha no''. A riguardare il test in effetti è la risposta più favorevole a Syriza.
  • Sempre su Marginal Revolution è apparso un pezzo di Tyler Cowen in cui si esprime notevole pessimismo sul potenziale di crescita dell'economia cubana, anche dopo la recente svolta nei rapporti con gli USA. Il pezzo però non è molto approfondito, è più una collezione di ipotesi e speculazioni. Ma tutto sommato è bene tenere le aspettative basse.
  • Se Wikipedia non inganna, TripAdvisor è una società quotata al Nasdaq che nel 2013 ha avuto un fatturato di poco inferiore a 1 milardo di dollari. La multa per 500 mila euro comminata dall'autorità Antitrust italiana quindi è difficile che possa cambiarne i bilanci. Più che la multa in sé è pertanto interessante la reazione di Federalbergatori, come ci racconta Giordano Masini su Strade, che sembra improntata al tentativo di restaurare un modello in cui le uniche informazioni sugli alberghi erano fornite dagli albergatori stessi. 
  • A volte anche le cose ovvie hanno bisogno di essere ribadite. Jim Hamilton ci ricorda che per economie come quella americana (ma lo stesso discorso si applica all'Italia) la caduta del prezzo del petrolio è un'ottima cosa, e lo è particolarmente per chi ha un reddito basso e quindi spende una percentuale più alta del proprio reddito in consumi energetici.
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Commenti

Ci sono 22 commenti

La reazione degli albergatori non mi sorprende, più volte (in blog e interviste) albergatori e ristoratori italiani hanno invocato la "censura" su tripadvisor.

Quello che mi sorprende è il comportamento recente dell'antitrust.

Questa multa a Tripadvisor e la recente multa a Samsung mi fanno pensare a tentativi di raccimolare soldi con multe pretestuose, ma formalmente corrette, che con l'attività di antitrust vera e propria non hanno nulla a che fare.

Non vedo perchè stupirsi della differenza di reddito. I notai sono una corporazione di monopolisti locali che hanno l'obbligo di dichiarare (quasi) tutto.  I dentisti sono professionisti in regime di (quasi) libera concorrenza che possono evadere. Gli studi di settore inidcano un reddito presuntivo abbastanza basso rispetto ai guadagni effettivi.  Determinano infatti il reddito minimo che il professionista deve dichiarare per non essere passibile di verifica. Se il reddito indicato fosse molto vicino o superiore a quello effettivo,  i professionisti avrebbero un ovvio interesse a rischiare l'accertamento

Nel caso dei dentisti immagino che i redditi minimi siano una frazione di quelli effettivi.
Per professionisti marginali spesso i commercialisti suggeriscono di dichiarare il minimo anche se è un 30% più del reddito effettivo perchè comunque in caso di verifica si rischiano multe ed altro, tipo: reddito ok, rubinetti dei bagni non a norma, 1000€ di multa ed obbligo di adeguamento.

Ho sempre avuto l'impressione che più che il potere di monopolio locale il problema fosse la regolamentazione (entrata e prezzi minimi e/o collusivi). Però veramente non lo so; è che un raporto di 6 a 1 è abbastanza distante dal mio prior iniziale.

Ho letto l'articolo di Paul Mason, se l'idea di Syriza è quella, 70% di sconto e zero interessi per 60 anni, il tutto sovvenzionato dai contribuenti di Eurolandia, non aspetto che di vedere la reazione degli elettori contribuenti che dovrebbero accollarsi cadauno quelle perdite a 10 zeri, non solo i Tedeschi, ma anche gli Italiani.

Quello è il punto iniziale, credo che anche i due economisti di Syriza non prendano la proposta veramente sul serio e si aspettino che venga rifiutata. La vera incertezza comincia dopo. Syriza, se vincerà le elezioni, lo farà su una piattaforma di blocco delle privatizzazioni, re-regolamentazione del mercato del lavoro etc. etc. 

Ben presto diventerà chiaro che la cosa non è sostenibile. A quel punto dovranno fare marcia indietro e minimizzare la perdita di faccia con l'elettorato. Un modo per minimizzare sarà dire ''la dittatura neoliberista internazionale ci impone di non fare le radiose riforme socialiste da noi promesse ma in cambio, siccome siamo eroi del proletariato, abbiamo strappato una riduzione di x% del debito''. Ora, x non sarà sicuramente il 70% ma tanto più alto sarà, tanto minore sarà la perdita di faccia per Syriza.

Che Syriza possa ottenere di più di Nuova Democrazia è probabilmente vero.  Dopotutto nei negoziati può essere vantaggioso apparire di essere irrazionale.

Se si guarda a breve periodo, sara' anche che la caduta del prezzo del petrolio e' un'ottima cosa.

A lungo periodo, il prezzo del petrolio alto e' uno stimolo al risparmio energetico, all'innovazione, alla costruzione di infrastrutture e dei trasporti pubblici ed ad altre cose che riducono, anche se troppo lentamente e inefficientemente, il riscaldamento globale.

Visto che quest'ultimo minaccia l'esistenza dell'umanita' come specie, ed ha sicuramente un costo economico di miliardi e miliardi di dollari, direi che in questo ribasso del prezzo del petrolio gli effetti a lieve e lungo periodo sono molto diversi.

Non lo escludo, ma la cosa non è per niente ovvia, e direi alquanto improbabile.

Le stime di IPCC parlano di 1m di livello dei mari e una manciata di gradi di temperatura. Che creerebbe non pochi casini alle pianure costiere, ma per la maggior parte si risolve con un argine.

Poi magari questo scatenerà l'apocalisse, ma son robe da siti complottari o holliwood, non ricordo di aver sentito nessuno scienziato parlarne.

Quelli di Hollywood poi li capisco: prova a fare un film catastrofico basato su 60 cm di acqua alta (1 m è l' upper bound, non la previsione)!

PS: queste sono previsioni sul secolo. Se tra un 20/30 anni si passa alla fusione o anche solo alla fissione del torio (tecnologia implementabile oggi, seppur con molti problemi) le emissioni si ridurrebbero parecchio

Intervengo solo per dire che:

a) le tariffe notarili sono state ABOLITE nel 2012, cioè tre anni fa.

b) il massimale di integrazione per il 2014 è pari a euro 25.574,29 annui (lordi).

 

 le tariffe notarili sono state ABOLITE nel 2012, cioè tre anni fa.

 

I notai in Italia rimangono al massimo 5,000, i dentisti sono invece 59,000, piú probabilmente altri 15-20 mila che esercitano piú o meno abusivamente.

I notai non possono essere piú di 5,000, mentre i dentisti aumentano ormai anno su anno, nonostante il numero chiuso universitario, grazie ai dentisti abilitati all'estero, che oramai sono ogni anno praticamente tanti quanti quelli abilitati nel Bel Paese (non mi stupirei che fra poco diventassero anche di piú).