Questa settimana: una comparazione tra l'aiuto ai poveri in USA e in Scandinavia; un consiglio di lettura per l'onorevole Lupi; Bini Smaghi su salari pubblici e debito pubblico nell'area euro; Visco vs. Fassina.
Buona lettura e buon fine settimana.
- Price Fishback, docente di economia alla University of Arizona, si mette a fare i conti sull'assistenza ai poveri in USA e nei paesi scandinavi. Risulta che gli USA non fanno così male. Interessanti anche le considerazioni di Will Wilkinson del Cato Institute.
- Topolino di questa settimana pubblica una puntata di PdP economics (dove PdP sta per Paperon de Paperoni, per i non-aficionados) su banche, tassi d'interesse e amenità simili. Non l'abbiamo letta, ma un lettore serio e affidabile ci assicura non essere fatta male. Ne consigliamo in particolare la lettura all'onorevole Lupi, autore della originale teoria in base alla quale il tasso di disoccupazione di un paese è inversamente proporzionale al salario dei parlamentari.
- Lorenzo Bini Smaghi, in un articolo sul Corriere, evidenzia il fatto che in molti paesi dell'area euro i salari nel settore pubblico sono cresciuti considerevolmente di più dei salari del settore privato. Per una volta tanto l'Italia non ha la maglia nera della categoria, ma il fenomeno è stato comunque rilevante anche da noi. Afferma Bini Smaghi: ''Se nel corso di questi anni le remunerazioni del settore pubblico fossero state in linea con quelle private, il disavanzo pubblico italiano sarebbe stato lo scorso anno appena sopra il 3% del Pil e il debito pubblico intorno al 102%, 13 punti in meno di quello registrato.''
- Acque agitate in casa PD sulla politica economica, con Visco che accusa Fassina di essere accomodante verso gli evasori. Fassina, in base a questa narrativa, sembra essere stato folgorato dal liberismo sulla via di ... boh, qualche via. Ha quindi smesso di ripetere il mantra della sinistra che tutti i problemi del paese troverebbero soluzione se solo si eliminasse l'evasione fiscale e, si narra (ma solo a bassa voce), ha addirittura osato suggerire che apparire costantemente come il partito delle tasse non sia poi questa grande idea. Noi, che di politica mastichiamo poco, continuiamo a non capire perché Fassina, anziché dire che ha cambiato idea, si sia messo a polemizzare con noi. Mah, avrà avuto le sue ragioni.
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La differenza è che Visco ha operato costantemente per rimettere il Paese sui binari, e i.e. ha contribuito nell'ultima tornata in cui ha potuto fare qualcosa con Padoa-Schioppa a sistemare un po' i conti e le regole - dalla qual cosa poi anche Tremonti ha potuto trarre giovamento - mentre Fassina è un porocàn che ha trovato lavoro nella Segreteria di Bersani, e svolge il suo lavoro producendo ondivaghe dichiarazioni, peraltro ben adatte ad un ondivago partito.
Sicuramente, Visco non ha mai iniziato a ripetere il mantra della destra che tutti i problemi del paese troverebbero soluzione se solo si abbassassero le tasse.
RR
Ah, volevo anche dire che ho trovato molto coraggiosa e molto corretta questa dichiarazione di Visco
Per chi ha smesso di coltivare l'etica pubblica si tratta di un eresia, visto che in Italia l'idea è che gridare più forte e fare comunella fa sempre bene, si ottiene sempre qualcosa. Che siano slogan contro Agnelli e Pirelli ladri gemelli o contro Roma ladrona che te ciucia i schei pare che il politico debba solo seguire le masse vocianti e ululanti, perchè in democrazia il popolo ha sempre ragione. Tirare fuori le palle non è contemplato - se non per dare addosso alla parte avversa, si intende.
RR