Questa settimana: la confessione di Voltremont; il calendario delle primarie repubblicane; lezioni amerikane per la crisi dei debiti sovrani europei; il punto su caso Lusi e finanziamento dei partiti; un nuovo ottimo blog.
Buona lettura e buon fine settimana.
A quanto pare Tremonti è andato da Vespa a dire che questa estate le sue manovre rigorose non erano rigorose manco per niente. Naturalmente non per colpa sua, è tutta colpa degli italiani che hanno votato male alle amministrative e ai referendum e dei suoi alleati politici che si son presi paura. Il solito Tremonti, insomma, fanfarone e incapace di ammettere le sue responsabilità (oltre che incapace di alcun ragionamento rigoroso). Ma lo stesso l'ammissione è stupefacente: Voltremont ci ha appena detto che questa estate ci mentiva spudoratamente quando raccontava che le sue manovre erano sufficienti, e i cattivi speculatori con cui se la pigliava avevano invece assolutamente ragione a essere diffidenti e a ritenere che il governo non avesse alcuna intenzione di risanare i conti. Lo sapevamo già, e lo scrivemmo alla fine di giugno. Adesso c'è anche la confessione.
Oggi si vota nel Nevada. Cosa ci dobbiamo aspettare dopo? OK, per la stragrande maggioranza la risposta è un bel ''e chissene''. Ma per i più curiosi, ecco il calendario delle primarie repubblicane. Con tanto di calendario dei dibattiti, sondaggi etc. etc.
- Tom Sargent, in un articolo sul Wall Street Journal, ripercorre i primi 50 anni della storia fiscale americana e ne discute le lezioni per la crisi dei debiti sovrani europei. Assolutamente da leggere (l'articolo era segnalato su Marginal Revolution, dove appaiono anche consigli per i non abbonati al WSJ).
- In un articolo su Il Post, Francesco Costa riassume la situazione sul caso Lusi e sul modo in cui i partiti prendono fondi pubblici. Utile e ben fatto. Date anche un'occhiata al post di Gliioli su piovono rane, in cui spiega che apparentemente la Margherita, un partito non più attivo ma legalmente esistente, ha speso lo scorso anno mezzo milione di euro per il suo sito web.
- Aggiungo (Alberto, 4 febbraio, 19:38): È nato un nuovo blog - The Grumpy Economist di John Cochrane. John è uno dei migliori empirical financial economists, una mente fine e limpida, buon polemista, ottimo divulgatore, parla ottimo italiano, e non sopporta Krugman. E poi è un amico, che non guasta mai. È un po' che gioca con l'idea di tenere un blog. Ora è partito. Assolutamente da tenere d'occhio.
Indietro
Il link all'articolo su Lusi non funziona
dovrebbe essere a posto