Letture per il fine settimana, 4-6-2011

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Questa settimana: Di Pietro abbraccia i signoraggisti; un'analisi della candidatura di Christine Lagarde al Fondo Monetario; le imprese dei comuni italiani; Augusto Barbera sulla riforma elettorale; federalismo fiscale e regioni a statuto speciale.

Buona lettura e buon fine settimana.

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Commenti

Ci sono 34 commenti

Ma perche' vuoi togliere Di Pietro da questa pesca? Se l'e' cercata da solo e mostra molto bene la sua competenza e la competenza di quelli che sta ad ascoltare. Non mi aspetto altro da lui e dai suoi sodali. Quel fenomeno di Scilipoti non lo aveva messo in lista lui? Non credo che Di Pietro non sapesse a cosa si interessasse il suo ex compagno di partito. Posso sperare che non si aspettasse un tradimento, ma Scilipoti non ha mai fatto mistero di correre dietro a tutte le peggio baggianate complottarde. MI aspetto che la prossima interrogazione l'IDV la fara' sulle scie chimiche o sui terremoti scatenati dall'uomo a guisa di "armi sismiche".Sarebbe perfettamente in linea con le posizioni di quel partito.

Gia' dato, a quanto pare.

 

pieta'aaaaaaaaaaaaaaaaaa

Segnalo per chi volesse leggere qualcosa di positivo nel disastro italiano, recentenente celebrato senza alcuna ragione, questo articolo su Repubblica Affari e Finanza del 3/5/2011 da cui si legge che esistono imprenditori eroici che raggiungono i vertici mondiali in alcuni settori di nicchia pur operando nel disastrato Sud Italia quasi senza legge oltre che soffocato dalla duplice morsa della criminalita' organizzata e di istituzioni statali e locali soffocanti, corrotte e disoneste.

Di Pietro mi ricordo che già qualche anno fa aveva parlato in tv sia di scie comiche che di signoraggio (prima delle elezioni 2006).....se è ancora lì vuol dire che o appoggiare baggianate come queste porta molti voti, oppure i suoi collaboratori sono più stupidi di lui.

Per gli appassionati di politica monetaria segnalo le considerazioni finali del governatore della Banca d'Italia del 31-Maggio-2011, forse l'ultime dell'attuale governatore qui. (19 pagg.)

Disponibile anche la traduzione inglese.

 

Per gli appassionati di politica monetaria segnalo le considerazioni finali del governatore della Banca d'Italia del 31-Maggio-2011, forse l'ultime dell'attuale governatore qui. (19 pagg.)

 

Mario Draghi si conferma una delle poche persone veramente valide nelle istituzioni italiane. Consiglio di prendere nota di alcuni brani:

 

Va affrontato alla radice il problema di efficienza della giustizia civile: la
durata stimata dei processi ordinari in primo grado supera i 1.000 giorni e
colloca l’Italia al 157esimo posto su 183 paesi nelle graduatorie stilate dalla
Banca Mondiale; l’incertezza che ne deriva è un fattore potente di attrito nel
funzionamento dell’economia, oltre che di ingiustizia. Nostre stime indicano
che la perdita annua di prodotto attribuibile ai difetti della nostra giustizia
civile potrebbe giungere a un punto percentuale.

Occorre proseguire nella riforma del nostro sistema di istruzione, già in
parte avviata, con l’obiettivo di innalzare i livelli di apprendimento, che sono
tra i più bassi nel mondo occidentale anche a parità di spesa per studente
.
Troppo ampi restano i divari interni al Paese: tra Sud e Nord, tra scuole della
stessa area, anche nella scuola dell’obbligo. Nell’università è desiderabile una
maggiore concorrenza fra atenei, che porti a poli di eccellenza in grado di
competere nel mondo; è ancora basso nel confronto internazionale il numero
complessivo di laureati. Secondo valutazioni dell’OCSE, il distacco del
sistema educativo italiano dalle migliori pratiche mondiali potrebbe implicare
a lungo andare un minor tasso di crescita del PIL fino a un punto percentuale.

La concorrenza, radicata in molta parte dell’industria, stenta a propagarsi
al settore dei servizi, specialmente quelli di pubblica utilità. Non si
auspicano privatizzazioni senza controllo, ma un sistema di concorrenza
regolata, in cui il cliente, il cittadino sia più protetto. La sfida della crescita
non può essere affrontata solo dalle imprese e dai lavoratori direttamente
esposti alla competizione internazionale, mentre rendite e vantaggi monopolistici
in altri settori deprimono l’occupazione e minano la competitività
complessiva del Paese.

I progetti finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale vengono
eseguiti in tempi quasi doppi rispetto a quelli programmati, contro ritardi
medi di un quarto in Europa, e i costi eccedono i preventivi del 40 per cento,
contro il 20 nel resto d’Europa. Nell’alta velocità ferroviaria e nelle autostrade
i costi medi per chilometro e i tempi di realizzazione sono superiori a quelli di
Francia e Spagna, in una misura solo in parte giustificata dalle diverse condizioni
orografiche.

 

 

Buttando lo sguardo al di là delle Alpi, notiamo che nei sistemi bipolari assistiamo a una maggiore capacità decisionale delle istituzioni di governo, un minore ricorso all’indebitamento e al deficit di bilancio.

 

Non capisco da dove nasca questa convinzione.

Il Paese che ha fatto meglio per quel che riguarda il controllo delle finanze in Europa è questo:

http://www.swissinfo.ch/ita/politica/Debito_pubblico:_la_Svizzera_in_controtendenza.html?cid=15413540

un paese che non ha nemmeno il concetto di maggioranza ed opposizione parlamentare. E tantomeno di alternanza.

Un altro Paese, più normale, cioé la Germania, decide la maggioranza di governo dopo le elezioni, in Parlamento. Tanto che, tra il 2005 e il 2009, in Germania si è avuta una Grosse Coalition tra i due partiti maggiori, che ha introdotto la famigerata rifroma costituzionale che impone vincoli all'indebitamento ed il pareggio di bilanico entro il 2016.

Altro Paese che ha sempre fatto bene sul fronte conti pubblici (nonostante l'abnorme tassazione): la Svezia, abituatissima a governi di minoranza.

Non sto affermando che il sistema apolare (? multipolare? boh) sia migliore di quello bipolare, sto solo dicendo che secondo me il problema non sta lì (e tantomeno la soluzione).

Ciao Valerio, sono l'autore dell'articolo sulla riforma elettorale (che o è maggioritaria o non è) comparso su Libertiamo e che citi :)

La Germania e la Svezia sono - a tutti gli effetti - sistemi bipolari. Non sono certamente sistemi maggioritari, ma ciò non preclude affatto la presenza di una alternanza stabile e stabilita fra due poli (Socialdemocratici/Nuovi Moderati (che con altri formano l'Alleanza per la Svezia) in Svezia ___ CDU/FTP - SPD in Germania). Il sistema tedesco (come il sistema svedese) è un proporzionale che "fotografa" una situazione - di fatto - bipolare.

http://www.corriere.it/sport/speciali/2011/motomondiale/notizie/gp-catalunya_ef40195c-8de5-11e0-b332-ace1587d6ad6.shtml

assieme a dipietro, mettiamoci pure i piloti di motogp, e lorenzo in particolare: «Voglio convincere il maggior numero di piloti a non correre in Giappone. Chiedersi per tutta la vita se si è stati o meno contagiati da radiazioni non è un pensiero che mi fa sentire bene."

lo aveva già dichiarato domenica scorsa, nel frattempo nessuno ha voluto o potuto spiegargli nulla.

Qualcuno spieghi al genio, che 17enne faceva pubblicità alla birra con il casco della moto in mano, anche i rischi causati dal consumo di alcool così magari si tranquillizza :-)

Errata Corrige

Pardon ho confuso Lorenzo con Valentino Rossi quindi il commento sopra è senza senso.

Chiedo scusa: di motociclismo so solo che il primo è di Mallorca, il secondo di Pesaro e che si corre su 2 ruote.

 

Anche Di Pietro? Del resto l'Italia è il paese dove ci si può laureare in Economia degli Intermediari Finanziari con tesi su "La Banca d'Italia, il Signoraggio e il Nuovo Ordine Mondiale" (http://www.signoraggio.com/pdf/tesi_tamburro.pdf), dove viene perfino discusso il ruolo nientepopodimeno delgi Illuminati alla creazione del New World Order. Consiglio di leggersela per rendersi conto della situazione in cui si trovano certi atenei nel nostro Paese. Se qualcuno a Padova avesse tentato di proporre un' allucinazione di questo tipo come tesi lo rispedivano alle medie.