Questa settimana: il discorso di Draghi ad Ancona; immigrazione e occupazione; Visco e la crisi della sinistra; ''my opponent kicks children in the face''; Boeri e Guiso sulle fondazioni bancarie; divided government and what it means for Obama;
Buona lettura e buon fine settimana.
- Il discorso di Draghi ad Ancona ha avuto vasta risonanza sulla stampa, ma leggere l'originale è sempre meglio. Ovviamente i lettori di questo sito non si sorprenderanno certo al sapere che l'Italia ha grossi problemi di crescita della produttività e che questi problemi non sono affatto recenti. Chi invece crede che ''l'Italia sta facendo meglio degli altri'', una certa sorpresa la avrà.
- Francesco d'Amuri e Giovanni Peri raccontano in un pezzo per voxeu.org i risultati delle loro ricerche su immigrazione e occupazione nei paesi ospiti. L'immigrazione può accrescere l'occupazione nel paese ospite perché la più abbondante presenza di manodopera per lavori più semplici, tipicamente espletati dagli immigrati, fa crescere la domanda di manodopera per i compiti più complessi, tipicamente espletati da nativi.
- Leggo solo ora un intervento di Vincenzo Visco sul l'Unità del 20 ottobre scorso. Analisi interessante, anche se non completamente nuova, ma non ho proprio capito cosa propone di fare.
- Questo video è un falso, una satira dei livelli spietati a cui giungono talvolta le pubblicità durante le campagne elettorali. Ma è divertente lo stesso. Ancora più divertente è il fatto che il messaggio ''l'altro candidato piglia a calci in faccia i bambini'' sia stato inizialmente scambiato per un vero spot elettorale. Ah, nonostante il video Sam Katz è comunque riuscito a vincere le elezioni per sindaco di Winnipeg.
- Probabilmente non esiste esempio migliore della commistione tra potere politico e potere economico in Italia delle fondazione bancarie. Tito Boeri e Luigi Guiso su lavoce.info spiegano perché l'attuale struttura non funziona e fanno una proposta di riforma. Noi, che siamo appassionati di cause perse, appoggiamo senza riserve. Speriamo di essere smentiti, ma le speranze che cambi qualcosa sono essenzialmente nulle. Il controllo del sistema bancario è una delle cose a cui i politici italiani, di qualunque schieramento, tengono di più.
- Per i prossimi due anni gli USA avranno un presidente democratico e una House of Representatives repubblicana. John Sides (un giovane professore di political sciences) passa in rassegna la letteratura su divided government (indicazione tratta dal blog di Matt Shugart).
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Volendo essere sbrigativi, si potrebbe ricordare che Visco è con Fassina l'ispiratore di alcune proposte criticate di recente anche qui su nFA. Nei (modesti) limiti della mia comprensione, mi pare che l'analisi proposta venga generalizzata e riferita anche all'Italia paese nel quale la crisi ha certamente pesato e molto ma per una condizione specifica di fragilità dovuta in gran parte a ragioni tutte interne al paese. Peraltro, se si accusa il mercato in quanto incapace di evitare effetti sociali ed economici indesiderati. Mi pare autoassolutorio non rilevare che la politica è stata incapace di avvertire i cambiamenti ed intervenire a fissare regole adeguate ad evitare effetti negativi. Neppure in questo "covo di liberisti" ho mai letto che il mercato di per sé è perfetto o è Dio. E d'altronde basta leggere l'intervento di Draghi per rendersene conto.
Morale: Vincenzo Visco, come tutti costoro, è un poveretto sconfitto dalla storia.
Siccome lo sa, cerca disperatamente di negarlo usando quel residuo potere che gli rimane di "scrivere" cose che negano l'evidenza e rilanciano ad un livello insanamente ancora più alto ciò che ha già fallito ad ogni livello inferiore. In negativo, mi ricordano, lui e tutta la dirigenza del PD, il protagonista di "San Michele aveva un gallo" che, finché lo portano alla prigione a vita in laguna, ascolta i giovani che gli spiegano "non noi, ma i figli dei figli dei nostri figli vedranno la luce del socialismo". Poi ci pensa sopra per un po' e decide che nel frattempo è meglio questo. Gli sciocchi giovani che il protagonista incrocia, quelli pieni del socialismo scientifico che trionferà, sono ovviamente D'Alema, Veltroni, Visco e compagnia ...
Ecco, io a VV non auguro di dover fare ciò che fece Manieri, neanche per sogno ...
Ma mi chiedo quando mai, se mai, quelli come lui, D'Alema, Veltroni e compagnia, che hanno massacrato ogni speranza di cambiamento in Italia, decideranno d'ammettere che è l'ora di farsi da parte per manifesta incompetenza.