Questa settimana: quanti minuti si lavora per il formaggio ora, e quanto si lavorava 50 anni fa?; la ragnatela del debito europeo; la bizzarra politica siciliana; Vendola sul federalismo; la disoccupazione in Italia.
Buona lettura e buon fine settimana.
- Un divertente servizio di Der Spiegel compara i minuti di lavoro necessari per comprare vari oggetti nel 1960 e oggi; un modo decisamente chiaro per mostrare il progresso tecnico. Il tedesco, ammetto, non lo so, ma ci sono le figure, i numeri e poi fino a Minuten ci arrivo. Il pezzo comunque è ripreso da Darwin, che ha anche un sunto in italiano. Non ho visto la metodologia, quindi sulle stime non ci posso giurare, ma i numeri sono sensati. Un dubbio mi è rimasto. Ma è proprio 2,5 kg la misura giusta per il consumo di Speisekartoffeln?
- Il New York Times rappresenta graficamente le interrelazioni tra i paesi europei in termini di possesso del debito sovrano.
- Sul blog di Antonio Di Pietro una lettera aperta del Tonino stesso e di Leoluca Orlando sulla curiosa vicenda delle elezioni di Gela, in cui il PD si presenta con due candidati in due coalizioni diverse. La Sicilia è sempre stata terra di esperimenti politici arditi (vedi alla voce milazzismo) ma la cosa sta raggiungendo dimensioni grottesche. Al momento abbiamo due PdL, uno che si fa chiamare PdL-Sicilia e appoggia il governo regionale e l'altro che si fa chiamare PdL e basta ed è all'opposizione regionale. Tutti e due gli spezzoni mantengono rappresentanti nel governo nazionale. Berlusconi, dal quel grande leader deciso e carismatico che è, tergiversa da mesi senza prender posizione. Adesso si divide anche il PD, che fino adesso ha giocato a sostenere il governo regionale senza dirlo troppo in giro. Decisamente troppo complicato per me.
- Vendola spara a zero sul federalismo in una intervista al Riformista. È passato ormai un anno dall'approvazione della legge 42/09 sul federalismo, che sostanzialmente rimandava tutto ai decreti attuativi. Dopo un anno, si iniziano a muovere i primi passi e la polemica inizia a farsi seria. Vedremo quante delle opinioni che Vendola ha almeno il coraggio di affermare in modo esplicito sono diffuse tra i politici del sud, di destra e di sinistra.
- Antonio Misiani di Nens, il centro studi di Bersani, Visco e Fassina ricalcola il tasso di disoccupazione includendo i cassaintegrati. Secondo i suoi conti il tasso ''vero'' di disoccupazione è il 12%. Due di noi l'altro giorno hanno calcolato il tasso di occupazione (che misura chi ufficialmente lavora nel gruppo di età 15-64 anni) tenendo conto del fatto che coloro in CIG sono formalmente "occupati" ma di fatto non lo sono. Hanno ottenuto 54% e virgola poco, secondo la ultima rilevazione delle forze di lavoro. La Spagna, che va male, viaggia al 59% e virgola poco.
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Dal grafico del NYT appare che il debito estero italiano è detenuto prevalentemente dalla Francia, in rapporto di 2,5 rispetto alla Germania (che mi sarei aspettato fosse il nostro primo creditore).
In Spagna e Portogallo, invece, francesi e tedeschi sono quasi alla pari.
Qualche esperto sa spiegare le ragioni di questa preferenza dei francesi per BOT e BTP ? Ragioni storiche ? Scarsa fiducia dei tedeschi per il belpaese ? Legami interbancari ?