Questa settimana: quanto costano le province?; quanto costa rinunciare al mercato?; privatizzare la Rai; sui capital requirements; il porcellum chavista.
Buona lettura e buon fine settimana. Edited in diretta, dal liceo classico Immanuel Kant, di Roma.
- Andrea Giuricin, dell'Istituto Bruno Leoni, ha prodotto un breve articolo in cui stima i risparmi che si potrebbero ottenere dall'abolizione delle province. In una intervista al Sole 24 ore, Voltremont ha detto che il risparmio non sarebbe superiore ai 100-200 milioni (la metodologia non è chiara; il giornalista riporta ''in base a dati del tesoro'', whatever that means). La stima di Giuricin è invece di due miliardi, ossia da dieci a venti volte la stima del ministro. Noi, che siamo dei pezzenti poco adusi alle grandi cifre, siamo ancora qua che ci chiediamo: ''ma se anche fossero solo 100 milioni di euro, cosa c'è di sbagliato nel risparmiarli?''.
- Brad De Long, economista di Berkeley del quale forse avete già sentito parlare, ha fatto il seguente semplice esercizietto. Ha preso 12 paesi che nel 1991 (più o meno l'epoca del crollo della cortina di ferro) avevano passato qualche decade senza economia di mercato e ha provato a compararli, in termine di reddito pro-capite con paesi che al momento dell'eliminazione del mercato erano simili (per esempio, Nord Corea è comparata a Sud Corea). Esercizietto indubbiamente un po' arbitrario, campione non tanto grande, tutto quello che volete (l'accoppiamento Russia-Finlandia per esempio mi pare un po' tirato, e Cambogia e Vietnam sono state in guerra per gran parte del periodo). Però la differenza nel reddito pro-capite è veramente colossale.
- Fini si è messo a parlare di privatizzazione della Rai, e Piercamillo Falasca spiega bene perché è una buona idea. Noi siamo così contenti di non essere più i soli a parlarne che quasi quasi ci dimentichiamo di chiedere a Fini dove cazzo è stato negli ultimi 16 anni. Però alla fine, siccome siamo dei cafoni e dei pessimi politici, in realtà lo chiediamo, con parolaccia inclusa.
- Un gruppo di docenti di Stanford (più Martin Hellwig) ha prodotto un working paper sull'annosa questione degli effetti dei capital requirements per le banche, concludendo che alla fine non sembra poi essere così vero che richiedere alle banche di avere un buon livello di equity sia terribilmente costoso. Da meditare e digerire.
- Può questa rubrica essere completa senza una qualche pippa su elezioni e sistemi elettorali? No che non può. E allora ecco qua un'analisi delle ultime elezioni venezuelane, con spiegazione del porcellum venezuelano (lo vogliamo chiamare cochinum?).
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To say the least: aggiungo un Italia ed Yugoslavia
Dici che De Long potrebbe avere un'idea un po' personale della geografia, magari perché non gli interessa troppo quella che considera periferia?