Questa settimana: ordini professionali e legami familiari; disoccupazione ed elezioni presidenziali; Capezzone (occorre dire altro?); oggi nasce una nuova nazione africana; gli effetti della nuova imposta di bollo sul deposito titoli; la rigidità dei salari nominali in Italia.
Buona lettura e buon fine settimana.
- Mentre noi amerikani andavamo a vedere i fuochi d'artificio del 4 di luglio, la Fondazione Rodolfo Debenetti organizzava un convegno sui legami familiari nelle professioni italiane. La relazione (in inglese) la potete trovare qui. Gian Antonio Stella riassume qui. Grazie a Corrado Ruggeri per la segnalazione.
- È già iniziata la campagna elettorale per le presidenziali USA del 2012. Larry Sabato, dell'Università della Virginia, fa un utile riassunto della relazione tra variabili economiche e probabilità di rielezione. Se non ne avete ancora abbastanza, leggete questo post di Nate Silver pubblicato all'inizio di giugno.
- L'angolo del buon umore è questa settimana occupato dall'immarcescibile Capezzone, uno dei finalisti del premio Clarinetto 2009, che rilascia una simpatica intervista in cui fantastica di un mondo in cui il centrodestra è guidato da un vivace quarantenne ed è liberale. Divertente e perfino esilarante, a condizione di non prenderlo sul serio.
- Oggi nasce ufficialmente la Repubblica del Sudan del Sud. Qua una mappa delle sue etnie, qua un articolo del New York Times.
- Il Nens, centro studi di Visco e Bersani, ha prodotto una breve nota di analisi sulla nuova imposta di bollo sul deposito titolo. Il tono è di parte, come da attendersi, ma resta un documento interessante. La frase nell'ultimo paragrafo (''la riforma Tremonti, già entrata in vigore dal primo luglio, sembra essere la principale responsabile dell’attacco ai titoli italiani in corso mentre scriviamo'') mi pare decisamente azzardata.
- La questione della rigidità dei salari nominali e delle conseguenze aggregate di tale rigidità è un tema perenne di discussione in macroeconomia. Un lavoro di Silvia Fabiani e Roberto Sabbatini, pubblicato dalla Banca d'Italia, analizza i risultati di un'indagine effettuata mediante sondaggio coordinato in 17 paesi europei (qua il riassunto in italiano, qua il paper completo in inglese).
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Ho già fatto notare altrove questo post, ma la discussione è andata avanti ancora e si è fatta davvero divertente (certo, si ride per non piangere, ma si ride).
www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/06/good-bye-boldrin/143450/
Ancora più divertenti sono i commenti.....
Ma perché Pellizzetti se la prende tanto con Michele? non è la prima volta che l'attacca (o almeno, lui pensa di attaccarlo, ma non si rende conto che con attacchi del genere distrugge solo se stesso), quale il motivo di tanto astio?
Ah, beh.
Se qualcuno consiglia "I fondamentalisti del mercato" di Pellizzetti, allora. tanto per restare in tema, io consiglio questo libro:
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__le_astronavi_del_sinai.php
"Un autentico esperto di lingue semantiche e scritta cuneiforme parla di fatti incredibili capaci di squarciare il velo della Storia" GENTE