L'iniziativa di Repubblica è secondo noi meritoria (non solo perché ci fa un po' di pubblicità...), dato che fornisce spazio ad analisi e commenti che i media tradizionali tendono a ignorare.
Non crediamo di dover spiegare ai nostri lettori più affezionati che "blog di area centro destra" si adatta ad nFA come i cavoli a merenda. Ai lettori nuovi chiediamo di gironzolare un po' per il sito per rendersene conto di persona. Vedrete che noi cerchiamo di criticare con gli strumenti analitici e l'evidenza empirica di cui disponiamo
tutto quanto ci appaia bislacco o
dannoso, venga esso da uno schieramento o dall'altro (o da entrambi,
come purtroppo spesso accade). Più in generale poi, le categorie classiche di "destra" e "sinistra" ci sembrano superate, come abbiamo argomentato in queste nostre chat serali, qui e qui.
La cosa che ci preme soprattutto non è tanto apparire di destra, di sinistra, di sopra o di sotto, quanto cercare di affermare cose anche scomode, ma con rigore
ed onestà intellettuale. È in questo senso che la nostra unica area è quella di rigore.
Ben scritto cari amici della redazione: l'unica area di nFA è e deve essere quella di rigore. Peccato che in Italia tranne in rarissime occasioni i governi si sono accontentati di "punizioni indirette". Sono sicuro che se al Governo ci fosse stata "la destra" nFA sarebbe passato inosservato ai giornalisti de La Repubblica. Essendoci stata al governo "la sinistra", nFA ha dovuto per forza passare al setaccio le politiche del centro sinistra. Ma una visita meno frettolosa avrebbe mostrato ai suddetti giornalisti che su nFA ce n'é per tutti. Senza sconti. In Italia la destra e la sinistra esistono solo quando si devono appiccicare delle etichette. Su nFa scrivono persone che partono dai dati di fatto e non da tesi preconcette.