Pare che, tra i provvedimenti urgenti di cui il paese ha bisogno, sia particolarmente saliente lo spostamento della Consob e dell'autorità Antitrust da Roma a Milano. Si prepara dunque all'uopo apposito disegno di legge che, nella magica era di internet, si trova pure onlain. Ogni tanto è tonificante leggere i progetti di legge, a cominciare dall'orgoglioso incipit (Onorevoli colleghi!) con tanto di punto esclamativo.
Questo però è particolarmente divertente, in particolare l'articolo due. Che recita come segue.
Art. 2.
(Trasferimento della sede dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato a Milano).
1. La sede dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, stabilita in Roma dall'articolo 10, comma 1, della legge 10 ottobre 1990, n. 287, è trasferita a Milano.
2. Il comma 1 dell'articolo 10 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, è sostituito dal seguente:
«1. È istituita l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, denominata ai fini della presente legge Autorità, con sede in Roma».
Il grassetto è nostro, e sì, avete letto bene. Il pezzo si conclude con ''con sede in Roma'', ossia contraddice direttamente quanto detto al punto 1. Abbiamo pensato a un qualche diabolico cortocircuito lessicale per cui il combinato disposto del punto 1 e del punto 2 implicano l'effettivo spostamento a Roma, ma proprio non ci è venuto in mente nulla.
D'altra parte, se vi guardate l'articolo 1, che riguarda la Consob e ha struttura simile, leggerete:
Art. 1.
....
2. Il primo comma dell'articolo 1 del decreto-legge 8 aprile 1974, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 giugno 1974, n. 216, e successive modificazioni, è sostituito dal seguente:
«È istituita la Commissione nazionale per le società e la borsa, con sede in Milano».
Quindi in questo caso la sede è correttamente indicata.
Riassumiamo. Una cinquantina di deputati si mettono assieme per fare una proposta di legge molto semplice. Essenzialmente due brevi articoli, uno che dice di spostare la Consob da Roma a Milano e l'altra che dice di spostare l'Agcm da Roma a Milano. Non riescono manco a far quello, incasinandosi al secondo tentativo. Da paura.
Tutto ciò è imbarazzante.
In proposito mi chiedo: in questi casi la proposta di legge può essere modificata prima che vada in parlamento? Oppure va direttamente in parlamento con la conseguente perdita di tempo per via dell'insensatezza del testo?
E' frutto del copia & incolla... pure questo conseguenza dell'uso del piccì :-)
e' veramente imbarazzante...
Beh, in parlamento gli emendamenti sono sempre possibili. Ma chi ci dice che non sbaglino pure quelli? :-)