Meno male che Scalfari c'è

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Ed ha capito tutto

Si fa un gran parlare, nella comunità degli affari e nelle forze politiche, della necessità di liberalizzare i mercati e di mantenere viva la libera concorrenza in tutte le sue forme; perciò fa una certa sensazione apprendere che, nonostante le apparenze, i liberi mercati sono in realtà guidati da un vero e proprio comitato d'affari dotato di risorse pressoché illimitate e della potenza politica ed economica che ne deriva. Ma anche questo è un segreto di Pulcinella.

Eugenio Scalfari li ha scoperti e smascherati.

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Commenti

Ci sono 103 commenti

fortuna che c'è Scalfari, di fronte a logiche di tale chiarezza e basate su così tale evidenza è difficile non rimanere estasiato... ma la traduzione dell'articolo del NYT gliel'ha fatta Rampini oppure se l'è fatta da solo?

ogni volta che qualcuno scopre l'esistenza del lobbysmo a me viene in mente:

http://en.wikipedia.org/wiki/Homer_the_Great

 

del segretissimo comitato del mercoledì, si sa un po' troppo direi. nella versione orecchiata da rampini veniva mantenuta la cadenza mensile, adesso siamo a quella settimanale. non vorrei che le stesse imprecisioni ci fossero anche sul menù e sul tempo dedicato al sigaro.

fra i partecipanti, per tacere della finanza americana, si noti che ubs e credit suisse sono sostanzialmente fallite nella crisi subprime, e hanno avuto un ricambio completo di management. bella razza di congiurati che dispongono dell'universo, manco gli affari loro son stati capaci di curare. una cosa degna di homer, appunto.

 

 la Banca centrale europea, [...]  tra i vari compiti non scritti nel suo statuto ma non per questo inesistenti ha anche quello di limitare lo "spread" tra i vari membri dell'eurozona.

Really. Really? Reeaaaally???

 

Ragazzi, ma come si fa a commentare cose di questo tipo?

Secondo me, basta una risata ...... e mi sa che Giovanni ha voluto mettere tutti di buon umore: in fondo, è quasi Natale!

 

e mi sa che Giovanni ha voluto mettere tutti di buon umore: in fondo, è quasi Natale!

 

Carina questa interpretazione del natale come carnevale ...

Io non ho ancora capito perché quest'uomo continua a godere di spazi e autorevolezza che chiaramente non merita. Questo saggio logorroico e pedante che infligge ai lettori editoriali lunghissimi, considerazioni pallose, moraliste, noiose e sempre uguali. Moralismo a buon mercato da prete fallito, frasi sfatte e periodare confuso, involuto e assolutamente ingestibile per chi abbia giornate con impegni che non coincidano con la lettura di un giornale con una foliazione tumorale che cresce (si è pure replicato) e con inserti che fanno piangere alberi e foreste... a me sembra che Scalfari sia più argomento da sedute spiritiche che di giornalismo vero e proprio.

Che palle questi grandi vecchi che non hanno un cazzo da dire!

Imbarazzante che un giornale che vuole essere sempre col ditino alzato a dare lezioni di giornalismo e moralismo, dia poi spazio a uno bacucco che dice fesserie. Nel frattempo però il metodo Scalfari trova proseliti e discepoli, vedi Rampini copia/incolla. 

Repubblica ne prende soldi pubblici? E quanti a sinistra lo leggono convinti che sia il giornale degli intelligenti per definizione, di quelli che leggono Eco, Baricco, che si credono la guida morale del paese, che lavorano come insegnanti alle superiori o docenti all'università? E se Repubblica fosse l'equivalente di Libero e del Giornale, che pubblicano cose del tenore uguale e contrarie? 

sed, bat tru tu mi

:-(

Sembra Tremonti.

"In un giorno fisso della settimana i capi delle nove banche principali si riuniscono in un club riservato, esaminano gli ultimi dati sull'occupazione, sui mutui immobiliari, sulla produzione manifatturiera, sui tassi di cambio delle principali valute (dollaro, euro, yen, yuan), sugli "spread" tra i principali debiti sovrani, sulle materie prime. L'esame dura un'ora o poco più. Poi tirano le somme e decidono come muoversi sui mercati oppure non muoversi e restare in attesa."

Neanche Tremonti si è mai spinto a tanto, e ce ne vuole...

Ecco, invece, un'interessante testimonianza di Travaglio su come Padoa Schioppa vedeva il giornalismo economico. Cito un capoverso:

Alla fine raccomandò: “Vi raccomando le pagine economiche. Più ancora che sulla politica, è sull’economia che potete fare la differenza: in genere le pagine economiche dei giornali italiani sono spazi pubblicitari per le banche e le grandi aziende, spesso ben pagati. Voi dovete raccontare quello che gli altri non possono o non vogliono raccontare, e vi garantisco che è una prateria sterminata”. Ci abbiamo provato. 

 

Io avevo letto lo Scalfari del complotto "Marchionne" (chissà se Scalfari si rilegge..) e lo avevo stigmatizzato, oramai è un vecchio rimbambito che suona come un disco rotto.

Mi dispiace solo che c'è gente che dice "lo ha detto Scalfari" come se fosse un'assoluta verità. A un certo punto si dovrebbe avere la decenza di mettersi da parte.

Purtroppo è vero. Molta gente crede a queste panzane, che non sono dette solo da Scalfari. Purtroppo i principi basilari dell'economia sono ampiamente ignorati anche da persone di alto livello intellettuale. Non a caso, molti politici non solo italiani, trovano comodo  scaricare le loro colpe, attribuendo i problemi dell'euro agli "speculatori". Scalfari fa solo ingenuamente un passo in più, chiamando gli "speculatori" con nome e cognome. 

QUindi, caro Franco, non mi sembra ci sia nulla da ridere, purtroppo

ll mio commento è:

        * * *

 

 

PS... dai ragazzi, andateci piano, in fin dei conti Scalfari è il motivo per cui ho cominciato a studiare economia.

 

 

PS... dai ragazzi, andateci piano, in fin dei conti Scalfari è il motivo per cui ho cominciato a studiare economia.

 

E' il noto principio per cui "dal letame nascono i fior" :-)

Scusate la cattiveria su Scalfari, ma sopporto poco lui, come tanti altri tromboni del giornalismo italiano (di destra come di sinistra), che sanno tutto, pontificano su tutto mentre, in realtà, ti rifilano quattro luoghi comuni da bar spacciandoli per verità, senza il minimo controli di numeri e dati (vattimianesimo?).

PS

Con l'aggravante che tendono, quasi tutti, a fare i moralisti (ipocriti of course)

 

io son d'accordo con Andrea e mi sento in obbligo di spezzare una lancia in favore del vecchio.

Ho iniziato a leggere quel giornale negli anni '80 e ricordo che era uno dei pochi che si batteva contro Craxi e la Milano da bere. Ricordo anche, distintamente, che, in quegli anni, avvertiva che la politica di bilancio dissennata di quel periodo avrebbe messo in grossi guai le future generazioni.

Non so se era l'unico, ma, sempre da quello che ricordo, il Corriere della Sera non mi pare fosse altrettanto grintoso...

adesso c'ha più di '80 anni e devono farlo scrivere perchè è il fondatore del giornale, la cui mentalità, peraltro, per i miei gusti, si è involuta... o forse sono io che mi sono evoluto a forza di leggere nFA :-)

Anche a me, lettore di Repubblica, l'articolo m'era suonato un pò stonato. Cioè, due fatti veri,
questo comitato del mercoledì esiste (e mi pare che Adam Smith abbia scritto che se metti a cena dieci mercanti di cavalli dopo mezz'ora stanno a trovare modi di fissare i prezzi... come dice la saggezza popolare, concilio di volpi, strage di galline) e della possibile spaccatura dell'eurozona si parla da tempo, MA non riesco a vedere il nesso che pone ES: che guadagni speculativi (cioè a breve termine e più o meno slegati da investimenti a lungo termine) sarebbe possibile fare se l'euro si spacca in due? 

Il problema non è se questi incontri ci sono o meno. Il problema è pensare che queste banche siano una sorta di spectre che controlla e decide tutto su tutto. Questo è demenziale ed è tipico dello Scalfari-pensiero.

Aggiungo, se questo tipo di incontri avviene tra governo, sindacati e confindustria, allora Scalfari va in estasi: si chiama concertazione, quindi è il livello superiore della democrazia. Se avvengono tra banche, invece siamo di fronte ad una super minaccia cosmica. Complimenti per la coerenza. Il lato paradossale, inoltre, è che questi incontri, ammesso e non concesso che abbiano gli effetti descritti, implicherebbero una riduzione del ruolo del libero mercato. Quindi Scalfari, se è coerente con quello che ha scritto il giorno prima, dovrebbe esaltarli.

Ma si sa, l'unica cosa esaltata è la sua mente.

Io ho lasciato perdere Repubblica nei primi anni '80, quando ho letto di una partita di basket a cui avevo assistito.

Mi sono detto che, oltre al tono moralista e politically correct, se raccontano balle sulle partite di basket, figuriamoci sulle cose serie...

Non mi dire, Beppe ..... buttavano in politica anche il resoconto di una partita di basket?

 

Io ho lasciato perdere Repubblica nei primi anni '80, quando ho letto di una partita di basket a cui avevo assistito.

Mi sono detto che, oltre al tono moralista e politically correct, se raccontano balle sulle partite di basket, figuriamoci sulle cose serie...

 

 

Quelle poche volte che sono stato testimone di fatti riportati sui giornali, sempre ho riscopntrato un livello pauroso di stravolgimento dei fatti, sono propenso a ritenere per la maggior parte dovuto a sciatteria, ignoranza e incompetenza dei giornalisti, ma combinate anche nei momenti opportuno anche con volonta' di fare propaganda e disinformazione.  Purtroppo lo stato dei mezzi di informazione in Italia e' disdicevole. Credo comunque che sia necessaria un'abilita' non comune per riportare i fatti in maniera accurata, si tratta pur sempre di capire realta' non familiari, ma in Italia non si tenta nemmeno.

Uno che nel 1942, dopo le Leggi Razziali, dopo che il regime aveva aggredito Francia, Grecia e quando ormai la guerra era persa faceva il caporedattore di Roma Fascista http://it.wikipedia.org/wiki/Scalfari o che nel 1987 alla fine del quadrienno del governo Craxi affermo' che "Il governo merita la lode" in materia economica mi sa che ne indovina davvero poche

 

AAhhh...dimenticavo! Vi ricordate "Ho un presentimento: il centrosinistra vincerà sia alla Camera sia al Senato"http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/economia/alitalia-18/cavaliere-abolisce-mercato/cavaliere-abolisce-mercato.html e ve la ricordate la storia del "futuro svizzero" per l'italia con l'avvento di de Mita?

Questo è un gufo malefico, un imbattibile jettatore

 

Uno che nel 1942, dopo le Leggi Razziali, dopo che il regime aveva aggredito Francia, Grecia e quando ormai la guerra era persa faceva il caporedattore di Roma Fascista

 

uno che è nato nel '24, nel '42 quanti anni aveva?

 

Giovanni Federico non è ancora diventato intimo del governatore della Banca d’Italia, ma già ha la supponenza autoreferenziale di Repubblica. Giustamente qualche giorno fa avevate criticato la superficialità del loro corrispondente da New York, ma qui si fa peggio: non si entra nel merito e ci si limita a qualche battuta di disprezzo. E c’è di più, l’autore non si prende la briga di controllare l’articolo del NYT a cui Scalfari fa genericamente riferimento (ma non insegnate ai vostri studenti a controllare le fonti ?). Nel merito Scalfari scrive che:

1) i cosiddetti “liberi mercati sono in realtà guidati da un vero e proprio comitato d'affari [di nove banche] dotato di risorse pressoché illimitate”;

2) che “l’obiettivo finale [di questo comitato d’affari] è quello di dividere l'Europa monetaria in due”.

Ha ragione, ha torto ? Non lo so. L’articolo è strano, conoscendo il personaggio può darsi che qualcuno, il Carli della situazione, gli abbia dato una dritta.

Se avete qualche cosa da dire rispondete a queste considerazioni.

Oppure a quelle del NYT, che in un articolo dell’11 dicembre, titolato “A Secretive Banking Elite Rules Trading in Derivatives” scrive che:

1) “on the third Wednesday of every month, the nine members of an elite Wall Street society gather in Midtown Manhattan”;

2) “in theory, this group exists to safeguard the integrity of the multitrillion-dollar market. In practice, it also defends the dominance of the big banks” ma che, in particolare, si interessa di derivati;

3) “the Department of Justice is looking into derivatives” e quello che questo gruppo sta facendo coi derivati.

Di nuovo, perché non commentate quest’articolo ?

Ma se questa è una domanda troppo difficile, passo a quella di riserva.

Secondo voi di che cosa discutono i rappresentanti di questo gruppo di banche ?

Vi do tre aiutini:

a) del colore delle mutandine delle loro segretarie;

b) di beneficenza;

c) dei risultati dell’Inter, in modo da essere pronti per parlarne con le fini menti di nFA

ho l'impressione che tu non abbia letto la discussione seguita alla segnalazione di giovanni federico. era forse perchè troppo faticoso? non importa, puoi farlo ora.

 

Nel merito Scalfari scrive che:

1) i cosiddetti “liberi mercati sono in realtà guidati da un vero e proprio comitato d'affari [di nove banche] dotato di risorse pressoché illimitate”;

2) che “l’obiettivo finale [di questo comitato d’affari] è quello di dividere l'Europa monetaria in due”.

Ha ragione, ha torto ? Non lo so. L’articolo è strano, conoscendo il personaggio può darsi che qualcuno, il Carli della situazione, gli abbia dato una dritta.

Analisi testuale? Bene, vediamo. Alla 1 si può dare risposta. I liberi mercati? Quali? Quello dei cambi? Dei derivati sulle materie prime? Quello dei broccoletti 2^ scelta? Forse non tutti, ma quelli più importanti, quali? Quello dei cambi, sembrerebbe, alla luce della 2 proposizione. Quindi non tutti ma uno politicamente decisivo. Quindi il plurale é di troppo, e troppo vasto e comprende anche cose alle quali all'esimio non passavano neppure per l'anticamera del cervello. E poi perchè liberi? A che serve l'aggettivo se l'idea che si vuole fornire è quella di mercati manipolati. Un mercato può essere manipolato, ci mancherebbe, ma perchè usare l'aggettivo? Serve forse a qualche scopo che il lettore dabbene deve cogliere per associare l'idea che quel mercato, no meglio tutti i mercati, sono guidati da un comitato d'affari? Una generalizzazione ampia e senza uno straccio di prova: per i broccoletti e per un altro migliaio di mercati mi sento di poterlo garantire. Tecnica di manipolazione talmente elementare da risultare risibile: e tuttavia mostra come sia facile farci cadere con tutte le scarpe molti sprovveduti.

 

E' interessantissimo il dialogo che si è svolto fin qui. Per me utile a capire diverse cose. Il dato negativo dell'articoo di Scalfari è che da nessuna parte si accenna minimamente ad analisi che, come quelle qui proposte riportano le cose in un alveo di logica e razionalità. Querllo che rimane nel lettore medio italiota è che la Spectre è viva e lotta contro di noi paese buono e ben amministrato.

Non credo che Scalfari consideri il paese ben amministrato: forse la spectre bancaria cerca di impedire che l'Italia sian tale.

ma Alessio Vinci non era un giornalista di scuola anglosassone?

si veda la PRESENTAZIONE

 

Sarà di scuola anglosassone ma per raggiungere le castronerie seriali di Scalfari gliene vuole ancora un bel po'

E' pero' la prova che che le idee guidano la storia e sino a quando l'informazione sarà dominata da questa gente l'Italia sarà quello che è

 

quello che hai dimostra che hai risposto senza sapere di chi stavo parlando 

non ti sei degnato di vedere il primo minuto del video

Se Vinci dice "Berlusconi porta la luce" è ancora ben lontano da Scalfari che afferma nel 1959 che entro il 1972 l'URSS avrà superato l'Occidente quanto a PIL e standard di vita o che nel 1987 dice del governo Craxi "Merita la lode". E sono solo esempi

Non di meno se questa è la classe "intellettuale" della nazione non abbiamo speranza alcuna nel 1959 come nel 2010

 

 

Mi sembra il classico esempio del personaggio che, di fronte al dito che indica la luna, vede il dito.

 

Credo sia più interessante l'analisi del testo che l'affermazione dell'esistenza della spectre che vuole impadronirsi (?) dell'europa o di quello che di essa rimarrà. E meno che mai di una spectre che viene rivelata al nostro dal guido carli di turno. E perchè mai? e perchè ad un giornalista in pensione che ha il merito di alcune analisi (lontane) corrette e di parecchie cantonate più o meno recenti? Ora io capisco che uno possa essere alla ricerca di emozioni forti, però non è con questo che si fa ragionare il pubblico: meglio, non solo con questo.

Quanto al plurale e al singolare, ci riprovo. Quel testo non conta tanto per l'affermazione di cui sopra che tanto attira il lettore.  Conta di più, a sommesso avviso di chi scrive, per quello che lascia intendere. Lascia intendere che i liberi mercati sono manipolati: liberi qua sta in opposizione a regolati, che non subiscono quella drammatica sorte. Il mercato al quale fa riferimento è regolato anch'esso e manipolato da soggetti ben più potenti della spectre: mai sentito parlare delle banche centrali, piccolo suggerimento queste banche non sono quelle che hanno la loro sede in centro città. E il plurale serve a a far intendere che i mercati che si classificano come liberi hanno in comune un'unica sorte: quello di venire manipolati dai comitati d'affari. Ora che Scalfari abbia avuto a che fare in passato con parecchi comitati d'affari in italia lo spinge a scorgere questo modello, ripeto molto italiano, anche oltre le alpi. Con il piccolo particolare che forse conosce bene il belpaese, ma di quello che avviene all'estero non ha mai capito una beneamata mazza.

su RAI 3 si sta piangendo per il Sud che soffre di una povertà relativa maggiore del nord

Si considera in situazione di povertà relativa una famiglia , convenzionalmente di due persone , che ha una capacità di spesa inferiore alla spesa media pro capite nazionale.

La soglia su cui si misura è unica per le varie macroregioni : non tiene conto del diverso costo della vita per cui è assai probabile che una famiglia milanese sopra la soglia del 5% se la passi peggio di un catanese sotto del 5%.

Ma questo né la RAI , né i giornali , né tanto meno l'ISTAT lo fanno rilevare.


giusto per capire, stai dicendo che al nord c'è una povertà paragonabile a quella del sud?

Sarà... ma il 12.8.2007 Eugenio Scalfari ha scritto l'editoriale dal titolo "l'ombra del 29 sui nostri risparmi". Dopo averlo letto (e anche in virtù di altre considerazioni, of course....)  ho spostato i tre eurini di investimenti che possiedo da un fondo azionario a uno di liquidità. Non l'avessi fatto mi sarei ritrovato con meno di un euro. Avessi aspettato voi economisti stavo ancora lì a sentirmi dire che sono fisiologiche correzioni del Mercato e che el lungo periodo si guadagna sempre o robe del genere. Buon Natale!:)  

"Amico economista, un consiglio per il mio fondo azionario?" " Ma chissenefrega?! Nel lungo periodo si guadagna sempre! E adesso: champagne per tutti!"

Prima o poi qualcuno dovrà presentarmi uno di questi "economisti". Tutti ne parlano, devono esistere (ed essere quelli che frequenta il ministro).

Nearco, pur felicitandomi per la buona salute dei tuoi investimenti, credo tu confonda due figure professionali distinte (tre con quella di Scalfari). Chiedi a questo di fare questo. Nell'agosto del 2007 su tutte le spiagge si parlava della crisi e del 1929. E non grazie a Scalfari. Una semplice ricerca nell'archivio dell'economist  può offrirti un'idea di quanto il dibattito su bolla immobiliare, economia americana, diffusione del rischio nei mercati finanziari fosse sì impreciso, ma ben vivace tra gli economisti da almeno un anno.

nb: Sulla prevedibilità dei crolli azionari, mi pare ci sia un commento recente di Sandro Brusco molto chiaro da qualche parte: frugare per credere!

 

 

 ma il 12.8.2007 ...ho spostato i tre eurini di investimenti che possiedo da un fondo azionario a uno di liquidità.

 

capperi, hai centrato un massimo, e che massimo! magari lo stesso scalfari ha previsto giusto ma non ha agito di conseguenza, chi lo sà...voglio dire che il merito, con annesso guadagno, è tuo. scalfari può dire di non sbagliarle poi tutte, facendo  il previsore.

"Saddam Hussein aveva invaso il Kuwait però si ritirò subito dopo l'ingiunzione internazionale ma l'armata di Bush in nome dell'Onu lo inseguì fino a Baghdad, lo processò e lo giustiziò."

Forse ho guardato troppe puntate di Fringe, ma quel che scrive Scalfari deve essere accaduto in un universo parallelo.


Whow! E secondo lui i libici sono poco meno di 5 milioni ...

Ma perché non lo "ritirano"?

Altra imperdibile perla del Nostro -dall'editoriale su Repubblica

 

 

LA CRISI economica attuale è più grave di quella che colpì l'America e l'Europa nel 1929 con le sue ricadute nel '31 e nel '37. Allora infatti il sistema monetario mondiale basato sull'oro restò in piedi, sia pure con alcune provvisorie correzioni.

 

 

PS per chi volesse informazioni, Eichengreen Globalizing capital Princeton (tradotto italiano da Dalai, credo) è una trattazione semplice