Miracolo a Milano

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Giusto una nota per permettere ai nostri lettori di discutere. Spero lo facciano "piano".

Come tutti ormai sappiamo, ieri Berlusconi è stato colpito al volto da una statuetta del Duomo di Milano. È finito in ospedale col naso rotto, due denti scheggiati, e contusioni varie.

Non c'è molto da dire, ovviamente. Non fa piacere vedere nessuno coperto di sangue. Berlusconi ha l'età di mio padre. Se qualcuno spaccasse il naso a mio padre non la prenderei affatto tanto leggermente.

È anche naturale che le reazioni siano sopra le righe. Purtroppo però in questo caso le reazioni "sono così sopra le righe che non le vedono neanche le righe" (occhei, è una citazione da uno spettacolo tv amerikano, non fa niente). Il momento politico è grave, c'è aria di ... cambiamento della Costituzione in direzione populista e tutto fa brodo.

Alcuni esempi dalla Stampa:

 

un atto terroristico, Umberto Bossi, ieri

 

sono un miracolato, Silvio Berlusconi, ieri

io voglio bene a tutti, voglio il bene di tutti, non capisco perchè mi odino a questo punto, Silvio Berlusconi, oggi

è rimasto male per l'aggressione, ma se lo sentiva, Paolo Bonaiuti, oggi

ha rischiato di essere ucciso, Roberto Maroni, oggi

non è un gesto di un folle, Angelino Alfano, oggi

parole come le sue [del Pm Ingroia, ndr] hanno contribuito e potranno contribuire a fomentare la violenza, Gianfranco Anedda, oggi

E il più bello di tutti, il commento che non lascia nulla all'immaginazione, che va dritto al sodo, logica o non logica:

stamattina ho detto al premier che quanto avvenuto ieri sera è un monito a lui e al Paese. Monito che poi ho ripetuto al presidente Fini e all'onorevole Bersani. Occorre modificare la Costituzione Italiana, don Luigi Verzé, oggi

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Commenti

Ci sono 118 commenti

e ribadisco anche: http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/hrubrica.asp?ID_blog=2 ed il quadretto è completo.

I social network non sono più luoghi di incontro e socializzazione virtuale. Si sono trasformati in pericolose armi in mano a pochi delinquenti che - conclude Carlucci -, sfruttando l’anonimato



Sono corso a leggere l'articolo che hai linkato, inorridito per il fatto che La Stampa potesse aver scritto simili parole. Infatti non le ha scritte. Si tratta solo di dichiarazioni della Carlucci. Che in fondo è semplicemente parlamentare... poverina, non è che si può pretendere... ah, mi sento sollevato.

(forse un piccolo edit al tuo commento...? Ecco il link al blog dell'onorevole: www.gabriellacarlucci.it)

Mi hai fatto venire in mente una cosa letta poco fa.

Penso che fortunatamente per il 99% sono parole al vento, quando poi si tratta di cambiare veramente le cose tutti questi Rodomonti diventano miti pecorelle e si accontentano di tirare avanti preoccupandosi sopratutto di tenere salda la poltrona.

Sull'idea di cambiare la costiruzione sanno benissimo che non c'è una maggioranza in parlamento per cambiarla senza bisogno di un referendum, e nel caso di un referendum si è gia visto come va a finire se provano a fare una riforma pasticciata e incomprensibile.

 

Sono un po' deluso. Oggi su nFA miQui mi sarei aspettato un bel post sulla dipartita di Paul Samuelson e sulla sua importanza per l'economia moderna.

Eh, ma oggi ci sono esami, diamo fuori di matto. Magari domani. Oppure, se vuoi scriverlo tu, meglio ancora, sei il benvenuto :)

Ah sapessi Luca! Anche io volevo un bel necrologio, un epitaffio, una corona...un'eulogia corpore presenti...e invece niente! Questi non ne vogliono fare di pompe funebri...ma li capisco: quando uno muore si dice che vanno via sempre i migliori.

Ma siete veramente incontentabili!

Uno arriva a Madrid, ha il jet lag per la prima volta da 20 anni, deve farsi due riunioni di lavoro, c'è Bob Lucas di passaggio che vuole farsi almeno un aperitivo, correggere (beh, tentare ...) 40 finals di Microeconomics 503, quasi ammazzano Berlusconi per cui uno deve rimangiarsi l'articolo sulla scandalosa risoluzione dei due recenti concorsi all'università di Roma Tre (ma ci torneremo, oh come ci torneremo appena è passata questa buriana mediatica!), la donna delle pulizie fa partire l'allarme in casa per cui arriva la polizia che la vuole arrestare ed occorre convincerli (per telefono, che la casa è a St Louis) che è solo confusa ma non ladra ... e voi volete anche l'obituario del grande vecchio, di cui comunque sapete già tutto!

Son sicuro che gli altri membri della banda bassotti sono, dato il periodo, in situazioni ancor più incasinate della mia! E dobbiamo anche correggere le bozze di un libro (quale libro? Abbiate un po' di pazienza, dopo Natale sveliamo il segreto!) ... che anche lì siamo in ritardo che ci viene quasi da piangere (all'editore, non a noi: noi sghignaziamo sempre ...)!

Ecco qua, che Google Translate vi sorrida.

 

 

Van quedando pocos.

Con Paul Samuelson se va otro de los grandes economistas, de ese grupo reducido que en los años inmediatamente anteriores y posteriores a la segunda guerra mundial, revolucionaron el modo de entender la economía y de llevarla a la práctica. Los padres, en otras palabras, de la economia contemporanea. A este mismo grupo pertenecian Leo Hurwicz y Milton Friedman, ellos tambien premios Nobel y que desaparecieron hace relativamente poco tiempo, ambos con mas de noventa anos de edad. Los nombres de los que quedan todavia con nosotros mejor no mencionarlos, ya que les quiero mucho y me dicen que puerta mal. Entre los que se fueron desde hace varios anos, Gerard Debreu y Tjalling Koopmans creo deban ser recordados como miembros de el mismo grupo de 'padres' de la economia matematica contemporanea. 

Paul Samuelson era considerado por todos un lider intelectual. Posiblemente no "el" lider absoluto, ya que es casi coetaneo de Milton Friedman y Kenneth Arrow, con quienes rivalizó por el papel de "primus inter pares", pero sin duda el mas visible y paradigmatico entre los tres. Tambien - si una expresion de este tipo se puede utlizar por un senor que paso su vida investigando asuntos sumamente tecnicos expresandolo en formulas matematicas - el mas atrevido y hasta divertido. Samuelson fue sin duda determinante al conseguir que la ciencia economica cruzara el Rubicón de la formalización matemática y del análisis estadístico aplicado a datos y desarrollara una metodologia de investigacion cercana, por lo meno en principio, a la de las ciencias naturales.

Ciertamente así fue en Estados Unidos, donde Paul Samuelson fue el primero en descubrir que el futuro de la investigacion economica estaba en la elaboracion de modelos formales. Modelos que permitían analizar de forma rigurosa aquellos conceptos intuitivos que los economistas habian ido elaborando desde los tiempos de Adam Smith y que permitian la comparación entre las prediciones de las teorías y la evidencia empírica.  En Europa, especialmente en la Mitteleuropa de habla alemana, varios matemáticos y economistas (Von Neumann, Wald, Machlup) habían empezado a trabajar en esta direcion, pero ninguno de ello tuvo el impacto intelectual ni la visibilidad académica de Samuelson a nivel mundial. Fue, entre los años que van desde la publicación de las Foundations (1947) y la mitad de los años sesenta, el símbolo de la economia moderna para los académicos y, lo que resultaba entonces más sorprendente, también para el gran público.  

 Lo que hacia a Samuelson distinto, y mas visible que los demás Grandes, era su versatilidad; una cualidad que ni Milton Friedman supo igualar, y Milton era un hombre muy versatil. Samuelson jugaba en todos los campos y en todas las posiciones: micro, macro, crecimiento, teoria de las decisiones, economía dinámica, economia pública, aplicada, historia economica, economia internacional,... y, además, encontraba tiempo para escribir sobre asuntos corrientes de politica economica cada dos semanas en el Newsweek y de preparar el manual de introducion a la economia, los Principles of Economics, mas popular e imitado de todos los tiempos. No se a que edicion haya llegado hoy en dia, la ultima vez que mire eran XXVI. De hecho, y esto levanto no pocas envidias, Paul Samuelson fue el primero que consiguio hasta enriquecerce escribiendo manuales de economia y lo hizo que era todavia bastante joven! Samuelson ha sido un imparable fábrica de ideas, con una curiosidad sin limites, una versatilidad tecnica y tematica espantosa y una rapidez en el análisis de problemas y de ponerlos por escrito que hacia sentir inferior a cualquiera. Para no mencionar su fulminante dialectica que, a los "lunch tables" de MIT, era mitica, pero muy real y muy fulminante. Como me comento mi maestro Lionel McKenzie - otro de los Grandes, 91 anos en enero - llevandome un dia a comer con Samuelson: cuidado, tiene menos paciencia que yo por las tonterias. Lionel no tiene ninguna paciencia, que yo sepa.

Obviamente, ser tan creativo, tan curioso, tan rapido y en tantos campos tiene sus costes. En el caso de Samuelson el coste fue el de equivocarse algunas veces. Casi siempre sobre asuntos marginales o detalles técnicos, nunca sobre temas verdaderamente fundamentales. El error más famoso tuvo lugar alrededor de 1960, en un debate con Joan Robinson, representante insigne de la Escuela de Cambridge, Reino Unido. Samuelson afirmó que cierto resultado que se cumplía para un sector de la economía de un modelo que habia presentado, era válido para el resto de sectores. La cuestión era bastante marginal en las conclusiones de su modelo, pero su retraso en reconocer esa nimiedad otorgó al contrario una fama de haber "vencido a Samuelson", que le proporcionó reconocimiento una buena temporada: un reconocimiento que el tiempo ha dejado en su sitio. 

Las contribuciones de Samuelson a la economía son impresionantes. La teoría de los bienes públicos o su teorema sobre el comercio internacional son probablemente dos de sus aportaciones más conocidas, pero no de las más importantes. Samuelson formalizó las aportaciones de Hicks, destacando la simetría y la existencia de propiedad análogas entre las dos cuestiones fundamentales que debemos resolver en un mercado: cómo toman las decisiones las empresas y los consumidores. Su forma elegante de resolver estas dos preguntas utilizando las herramientas del análisis matemático está presente en los cursos de economía que se enseña en cada rincón del Mundo. 

En los últimos treinta y mas años de su vida abordó con gran brillantez la resolución de pequeñas cuestiones que el mismo se iba planteando. Ya no era el Samuelson de los modelos de generaciones solapadas que revolucionaba el modo de abordar los problemas del crecimiento económico y la equidad intergeneracional sino la figura del orfebre que va componiendo a partir de pequeñas trozos una pieza singular. Algunas geniales, otras menos, pero  todas intelectualmente divertidas y altamente originales.

Creo que le echaremos de menos. 

 

Qualcuno piu' informato sulle vicende italiane mi spiega cosa intende Verze'? Quale sarebbe il nesso con la riforma della costituzione?

Il commento piu' azzeccato sul fatto che questo sia un atto terroristico l'ho letto sul blog satirico spinoza.it:

 

Minacciati anche altri esponenti della maggioranza: recapitata a Brunetta una busta contenente una gondola.

 

Credo di potermi rispondere da solo dopo aver letto un intervento piu' articolato di Cicchitto alla camera ( www.ilpopolodellaliberta.it/notizie/arc_17123.htm ): semplicemente nessun nesso logico. Cicchitto stesso dice senza mezzi termini "prendiamo il toro per le corna e approfittiamo dell'aggressione per modificare la giustizia".

 

 

Berlusconi ha l'età di mio padre. Se qualcuno spaccasse il naso a mio padre non la prenderei affatto tanto leggermente.

 

Beh, finalmente qualcuno lo dice...a parte il giovanilismo del personaggio, BS è un uomo anziano e mi ha fatto una grande tenerezza vederlo grondante di sangue seduto nella macchina, mi ha fatto pena e dispiacere.

Detto questo. Al solito, i nostri politici omaggiano Basaglia: quel cretino non è un cretino e basta, no, è il frutto della società e al solito presentano catene causali di responsabilità con il cui filo rosso vogliono cucire la bocca a ogni critica. A sinistra i cretini cercano giustificazioni per il criminale che spacca la faccia (Di Pietro e la Bindi mi hanno proprio infastidito); a destra cercano padrini o mandanti, possibilmente nei salotti che essi disdegnano. Quel folle non è mai stato così in compagnia.

Bossi parla di terrorismo. Lui che sbraita di fucili pronti all'uso e usa parole che sono piombo; La Russa e Brunetta poi che predicano il "vada a morire ammazzato", adesso scoprono che certe cose non si dicono. Facce di bronze, da bancarella kitsch ambulante.

A proposito...sarà un caso o una nemesi, non so: ma il re del Kitsch sfigurato con il kitsch da mercatino è qualcosa su cui riflettere.

(ps: anche a me ha messo un'infinita tristezza vedere quello che potrebbe essere mio nonno ferito in quel modo, diciamocelo)

 

Di Pietro e la Bindi mi hanno proprio infastidito

A me no; in primis hanno detto quello che pensavano, senza dissimulare con giri di parole, in secundis hanno detto quello che pensavano molti elettori dei loro partiti, in questo svolgendo correttamente il lavoro per cui vengono retribuiti, e poi - sul merito - hanno provato a ricordare che violenza non è solo quella fisica, ma anche di altra natura, morale, e fa male anche quella (con questo unendo nella condanna le varie tipologie, non assolvendole entrambe, beninteso). Non era stato lo stesso Napolitano a dire, commentando l'intervento di Berlusconi a Bonn, "attacco violento"? Ora, che noi siamo scafati e ci siamo abituati da anni a vivere nel clima del circuito mediatico-istituzionale italiano che produce molta violenza politica, sarà parte del problema, non una cosa da dimenticare. Molti hanno lasciato l'Italia e hanno scelto la via dell'auto-esilio anche per questo.

RR

Più che Basaglia omaggiano Armando Verdiglione 

 

ha rischiato di essere ucciso, Roberto Maroni, oggi

 

Non mi sembra che si tratti di una dichiarazione assurda.  SB e' stato colpito da un pezzo di alabastro che gli ha rotto il labbro e due denti e si e' a sua volta sbriciolato, leggo sui giornali. Non sono medico ma ritengo che urto del genere sulla tempia avrebbe potuto anche uccidere. Se c'e' qualche esperto della materia mi corregga.

Non e' che fosse impossibile che fosse ucciso. ma la frase di maroni e' una inutile drammatizzazione. quando hanno sparato al Papa, poteva essere ucciso. quando mettono a uno una bomba, poteva essere ucciso.... letteralmente la frase e' corretta - ma e' una inutile drammatizzazione che non aggiunge nulla alla faccia coperta di sangue

Pensavo di non commentare, non c'è niente da commentare: questa è la normalità di un paese sudamericano, e a portarcelo hanno contribuito tutti, in particolare il "miracolato", quindi.

L'unica frase che mi colpisce è invece questa: "non è un gesto di un folle, Angelino Alfano, oggi".
Dunque cosa ci vuole dire Alfano? Che il tizio che ha fatto il lancio è stato pagato?

 

ho capito devo comincia a puli li stivali la camicia l'o strirata che me manca...... il manganello... c'è prendo il mattarello l'olio de ricino? l'olio de olive de casa va bene uguale c'o tutto? fateme sape se manca qualcosa?

P.S. LO SPAGNOLO NON LO SOPPORTO  SE QUALCUNO MI FA LA TRADUZIONE PER L'ARTICOLO SU SAMUELSON LO RINGRAZIO.

Ne ho sentite tante in questi giorni forse troppe...

 

In Italia solo a insultare il primo ministro ci vuole coraggio da vendere... ti uccidono per molto meno... solo un matto nella sua pazzia poteva avere tale coraggio...

 

cmq sn anchio contro la violenza ma non capisco proprio quelli che danno dei mandanti a chi dice "Berlusconi sele cerca"...

Come si fa a negare una tale cristallina semplice palese costatazione? Berlusconi sta forse governando bene onestamente secondo le regole moralmente o legalmente? Penso che anche i bambini sappiano la risposta...

Ne ha rovinate di vite lui... MOLTI sono morti per colpa sua anche... nn sene parla perchè è tabu ma è innegabile...

 

Quelli che dicono "non è un gesto di un folle" (Angelino Alfano)

 Cosa intendono dire?

E' il gesto del più sano d'italia? forse... :-) lol

 

 

 

 

In Italia solo a insultare il primo ministro ci vuole coraggio da vendere... ti uccidono per molto meno...

 

Se non e' una battuta riuscita male o un troll di passaggio (ma sono in tanti a pensarlo ed a dire cose del genere), affermazioni di questo tipo esprimono esattamente il motivo per cui io sono preoccupato.

 

 

 

 

Vivo in Italia ed ho avuto modo di raccogliere, in giornata, un allarmante sequenza di commenti favorevoli al gesto, da parte di persone estranee, miti e insospettabili. Il commento del tipo "se l'è cercata" era assai frequente. Non si dice abbastanza che la violenza fisica e aggressiva è barbarica e destabilizzante e che il capo del governo, buono o cattivo che sia, rappresenta una delle istituzioni del paese.

Il messaggio politico "noi contro di loro" lanciato dalla "nuova destra" dai suoi esordi ha trovato progressivo riscontro nella "nuova sinistra" dei finti buonisti. Il risultato è un paese paralizzato e diviso che sta venendo alle mani con se stesso. Una tristezza indicibile.

 

 

Il messaggio politico "noi contro di loro" lanciato dalla "nuova destra" dai suoi esordi ha trovato progressivo riscontro nella "nuova sinistra" dei finti buonisti. Il risultato è un paese paralizzato e diviso che sta venendo alle mani con se stesso. Una tristezza indicibile.

 

Oh ragazzi, non esageriamo ora: in confronto agli Anni di Piombo, queste sono quisquilie e pinzellacchere.

Dico la mia senza giri di parole: chi semina vento raccoglie tempesta.Da sempre.

Aggiungo anche che, visto il clima pesante (noi contro voi, o di qua o di là, comunisti o fascisti) ce la siamo scampata bella. Se il Sig. Tartaglia ,  invece di tirare un oggetto avesse sparato, da quella distanza e con la mira che ha dimostrato, adesso non so dove saremmo, forse in una stupenda guerra civile.

E' questo su cui rifletto: questo clima a chi giova ? Cui prodest? Solo, soltanto e solamente alla casta.

Il Pd non fa i conti con una dirigenza incapace e autoreferenziata, il Pdl non fa i conti con la sua "inproposta" politica che è riassunta nel "ghe pensi mì". Poi un tipo ha pensato di eliminare il "ghe pensi mì" senza pensare che gli eventuali orfani sarebbero andati a caccia di chi quelli che loro avrebbero visto come i cancellatori del loro idolo. Ripeto: l'abbiamo scampata bella.

Pessimo momento, pessimi politici (e le dichiarazioni riportate da Alberto sono tutte là a dimostrarlo), pessimo (basso) livello di civiltà.

 

adesso non so dove saremmo, forse in una stupenda guerra civile.

 

Quando andavo a scuola, una quindicina di anni fa, mi ricordo che ogni tanto ancora si sentiva di aggressioni "politiche": di solito erano i giovanotti dei centri sociali contro quelli di estrema destra e ogni scontro parlamentare era una buona scusa per menarsi. Oggi non esistono piu' pero' le due fazioni politiche a cui questi si ispiravano. La sinistra comunista non esiste piu' in parlamento e non esiste piu' la destra mussoliniana. Bertinotti immagino sia finito a fare le televendite e Fini ha trovato l'illuminazione sulla via di Damasco. I giovani sostenitori di Berlusconi sono piu' simili ad un gruppo da oratorio con la cravattina e i giovani sostenitori dell'opposizione sono gia' talmente critici (alla Moretti) che se avessero colpito Veltroni con una statuinata la reazione sarebbe stata simile.

SEcondo me ha ragione Napolitano quando dice che il paese e' piu' coeso dei suoi politici. Qualsiasi tipo di scontro che vada oltre le azioni di un pazzo mi sembra francamente impossibile, per quanto ai politici faccia sempre comodo far credere che ci sia. La strumentalizzazione del gesto di un folle mi sembra un chiaro esempio cosi' come era un esempio il fatto che qualcuno avesse dato credito a quella presunta lettera BR scritta da Toto' e Peppino in comic sans (!) che era stata mandata ai giornali alcuni mesi fa.

A Torino c'e' un centro sociale che si chiama barocchio (sta in strada del barocchio). Un paio di mesi fa i giornali hanno usato una delle tante scritte spray che questi lasciano sui muri come monito: hanno fatto finta che non ci fosse la A e la scritta e' diventata "BR: occhio!". Secondo me ai giornali conviene svendere un po' di tensione perche' a loro da' un po' di vendite in piu'. Ai politici conviene da sempre perche' piu' ti concentri sugli scontri, meno tempo devi investire a giustificare perche' non stai facendo una minchia.

 

Fonti riservate affermano che potrebbe essere stato un interista e che abbia pure gridato: "Milano siamo noi !". L'oggetto contundente rappresentava infatti il Duomo, simbolo di Milano.  :-)

In  due giorni di parole al vento ne ho sentite di molto peggio. Forse sarebbe il caso di astenersi dai commenti. Il gesto di un folle è, per definizione, non razionalizzabile, quindi c'è poco da commentare.

A me comunque non farebbe piacere prendere una mattonata in faccia.

 

 

 

Constatato (almeno quasi per tutti) che il gesto è stato completamente inutile e che è da condannare senza nessuna puntualizzazione, a me fà più paura la strumentalizzazione che si farà in parlamento, soprattutto dallo schieramento di BS.

Immagino già la scena: il nostro ministro della giustizia che, mentre presenterà al parlamento il ddl del processo breve (o peggio), alla prima reazione da parte di un parlamentare dello schieramento opposto, prenderà in mano le foto di un BS sanguinante con aria afflitta e dirà "Non ne avete avuto abbastanza?". A me personalmente questo scenario fà un po' paura. 

Immagino già la scena: il nostro ministro della giustizia che, mentre presenterà al parlamento il ddl del processo breve (o peggio), alla prima reazione da parte di un parlamentare dello schieramento opposto, prenderà in mano le foto di un BS sanguinante con aria afflitta e dirà "Non ne avete avuto abbastanza?"

Le dichiarazioni di A.J. Alfano ("non si tratta del gesto di un folle") sembrano gia' andare in quella direzione. Da cinico, direi che se qualcuno avesse pagato Tartaglia, non sarebbe stata l'opposizione: l'inettitudine e' un ordine di grandezza superiore all'imbecillita'.

Personalmente credo si tratti veramente del gesto di un folle, conseguenza della strategia di onnipresenza. Ovviamente BS non e' l'unico ad averla attuata ne' e' una invenzione recente, infatti sono cose successe in passato anche ad altri, e magari dopo e' stata anche l'occasione per sistemare qualcosina. Sempre da cinico, penso che terra' banco sui media per un bel po', cosi' magari non si parlera' di qualcos'altro.

 

 

 

 

 

 

 

Qui

 

Gianfranco Fini ha censurato oggi in modo duro e inusuale il governo di Silvio Berlusconi per l'uso "deprecabile" dello strumento della fiducia attirandosi dalle file della maggioranza la critica di aver dato un altro colpo in faccia al premier ferito domenica da un contestatore.

 

Diventa difficile commentare stigmatizzando l'episodio dell'aggressione al PdC e poi parlare dei motivi del clima. Il collegamento dei due temi, rischia di creare fraintendimenti. L'aggressione violenta è una porcheria senza se e senza ma. Fa paura dover constatare che invece che riflessione, decisione di fermarsi, uso di prudenza e pacatezza, l'episodio non interrompa il profluvio di parole, dove a Di Pietro corrisponde la dietrologia di Alfano, alla Bindi l'intervento del membro laico del CSM Anedda. E' palese che non finirà qui ed è palese che l'episodio sarà sfruttato aciaguratamente dal PdL per i suoi fini politici quali che siano. In tema è pauroso l'intervento di tal Sallusti su Il Giornale di ieri. D'altronde, la scelta strategica delloscendere in campo avendo creato un nemico da additare ed al quale addossare ogni colpa ed ogni nefandezza, richiede di necessità un clima costante di scontro da rinnovare e gestire mediaticamente in maniera conveniente. Peggio che peggio se, quando afferma di essere meravigliato e spiscente per l'odio, il PdC è sincero.

Non riesco nemmeno a commentare, davvero.

Mi sembra tutta un'assoluta follia. Il riflesso di un paese impazzito, da tutti i lati e lungo tutte le dimensioni.

Oramai siamo così lontani dalla politica, dalla decenza, dal senso comune nell'approccio ai problemi, addirittura nel riconoscere quali siano i problemi, che non so da che parte girarmi.

È una soap opera assurda, in cui si mischia tutto il peggio della cultura e della società civile italiana. Tutto il peggio, davvero. Niente di decente, niente di buono. Baruffe chioggiote elevate a standard del dibattito politico, deprimente ed aghiacciante al tempo stesso.

Non riesco a trovare un aggancio che sia uno per poter dire qualcosa di sensato.

Parliamo d'altro, lasciate che sbraitino e continuino a farsi del male. Siamo completamente fuori di sintonia con il 95% del paese, siamo degli alieni isolati su un'isola caraibica.

Per loro siamo dei poveri pazzi affetti da illusioni infantili ma, come diceva mia madre, "manicomio xe scrito de fora".

Io non sono in America o ai Caraibi, purtroppo sono qua. Ma la penso allo stesso modo. Non è nemmeno follia è solo puro svaccamento. Che è poi il vero sport nazionale.

A questo punto, non sarà democratico non sarà corretto, ma bisogna sbarazzarsi di BS. Per votare destra, magari, dopo.

Come il gran consiglio del fascismo che pose la questione "personale" di Mussolini. Capita.

Tanto BS è un uomo ricco e felice, mica dobbiamo avere un senso di colpa se gli chiediamo di farsi da parte.

 

Nessuno che commenti sull'operato assolutamente fallimentare del servizio di sicurezza del PdC? Come e' possibile che succeda una cosa del genere. 

Mah, non me la sento di prendermela troppo con loro. Se vuoi essere veramente sicuro i bagni di folla li devi evitare. E' chiaro che nel momento in cui un uomo pubblico decide di esporsi ai bagni di folla, la sicurezza più di tanto non può fare. Nel momento in cui Berlusconi decide di passare a pochi centimetri da folle osannanti, che può fare il servizio di sicurezza? Tra l'altro, questa è una pratica abituale (quella dei bagni di folla) di quasi tutti i politici. Lo è perché di solito non accade nulla e non esiste al momento violenza politica diffusa. Purtroppo però c'è sempre il rischio dello shock esogeno, che nella fattispecie si è materializzato come il matto da Cesano Boscone.

Immagino che adesso per un po' i politici eviteranno i bagni di folla, il ché è razionale non tanto perché ci sia violenza politica diffusa ma quanto perché c'è il rischio che qualche altro matto emuli il signor Tartaglia. Dopo qualche tempo, se non c'è un aumento vero della violenza politica, il gesto del matto verrà dimenticato e si tornerà alle abitudini precedenti. Speriamo vada così.

In proposito, riporto questa cosa che ho letto. In sostanza sostiene che, essendo alle sue dipendenze, la scorta non decide per lui...qualcuno sa dirmi se è una cosa credibile?

 

Quarto punto, che è il primo punto su tutti i giornali d’America e internazionali: la sicurezza del Presidente del Consiglio; se ci fate caso, il punto più controverso sulla stampa internazionale e più occultato nelle televisioni di regime e sulla carta stampata stamattina è il funzionamento, o meglio il non funzionamento dell’apparato imponentissimo di sicurezza che circonda il Presidente del Consiglio, il quale è circondato da un centinaio di uomini presi dai corpi speciali, fatti assumere dai servizi segreti, ma alle sue dipendenze, è una sua sicurezza privata e non è secondario il fatto che risponda a lui e che comandi lui, perché sono suoi uomini, suoi gorilla che sono stati immessi nel servizio di sicurezza dello Stato.
E’ fondamentale chi comanda la scorta: se la scorta te la dà lo Stato comanda il capo scorta, non comandi tu, Presidente del Consiglio, il Presidente degli Stati Uniti non può andarsene a zonzo dove gli pare, ma deve fare esattamente quello che gli dicono i suoi servizi, che lì si chiamano i servizi segreti e sono, in realtà, il suo corpo di sicurezza.
Qui Fini non può fare quello che vuole: fa quello che gli dice il caposcorta, quelli che hanno la scorta fanno ciò che dice loro il caposcorta, non vanno in giro a fare i bagni di folla, a baciare i bambini, ma vanno solo dove gli dice che possono andare gli agenti di scorta. Berlusconi no: Berlusconi fa esattamente il contrario di quello che dovrebbe fare, perché? Perché non comanda il capo scorta, comanda lui: la scena l’avete vista ieri, no?

 

E' cosi': ricordo proprio un'intervista ad Obama in cui scherzosamente si lamentava che un giorno voleva andare a vedere una cosa avvicinandosi di un centinaio di metri (mi pare in visita alle piramidi in egitto, o cosa simile) e la scorta gli ha detto di no. D'altra parte, bagni di folla sono possibilissimi (ricordate l'abbraccio fra Clinton e Lewinsiki?) ma va controllata la folla allora. Questo e' il ruolo delle forze dell'ordine. 

 

è marco travaglio? http://www.youtube.com/watch?v=rQxiQMw9mqY (a parte la solita spocchia mi sembra dica cose sensate)

Il cretino che colpi' il PM compi' un miracolo, appunto.

I voti del partito della liberta' crescono.

Commuovetevi pure:http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Dall%20Italia&vxClipId=2524_da247684-e97d-11de-ad79-00144f02aabc&vxBitrate=300

Guerra civile fredda ragazzi! Si direbbe che chi scrive i discorsi a Cicchitto legge Luttazzi.

E' una prestazione degna del miglior Ugo Intini, per che se le ricorda. Non a caso militavano nello stesso partito all'epoca. Ma vedo molti in giro che aspirano a raccoglierne i fasti. Fra i più adeguati al profilo in oggetto, si segnala il Riformista.

RR

Il governo ha posto la questione di fiducia sulla Finanziaria. 

Duro il commento del presidente della Camera, Gianfranco Fini: "La decisione di porre la fiducia 
sulla legge Finanziaria è legittima", ma "deprecabile perché di fatto impedisce all'Aula di esaminare gli emendamenti"

Sandro Bondi, ministro e coordindatore nazionale del Pdl:"La decisione e la valutazione espressa" da Fini "sono destinate a non aiutare l'apertura di un clima politico nuovo di cui l'Italia ha bisogno, anzi rischiano di rinfocolare immediatamente le polemiche".

L'inevitabile non è stato evitato. Gli yes men non deludono mai.

...basta cercarla. Che ne dite di questa?

 

...basta cercarla. Che ne dite di questa?

 

 

Lo sai che te l'hanno rimossa, vero? Cominciamo bene...

Naturalmente non ho idea di cosa fosse, magari potresti spiegarcelo, da come l'avevi messa sembrava interessante

Mah! L'episodio sta diventando sfruttamento mediatico e viatico per provvedimenti che, come da altri rilevato, no c'entrano nulla con l'episodio ma saranno di certo inutilmente limitativi. Prendersela con l'informazione è un mero attacco al dissenso tanto più incivile e pericoloso provenendo da un luogo istituzionale. E continua lo sciacallesco balletto senza tener conto che se Tartaglia è fuori di testa, non è da escludere che avrebbe compiuto l'aggressione anche in presenza di un clima diverso.

 

Come al solito anche questo fatto, imprevedibile e difficilmente controllabile (il pazzo che ha agito fa parte della categoria che gli addetti alla sicurezza usano chiamare "cani sciolti") sarà un formidabile appiglio per il governo in carica per una stretta sul diritto di dissenso, nonchè di propaganda politica verso la "sinistra violenta e illiberale". In ogni democrazia esiste, ancora prima che dei principi democratici scritti, una cultura democratica. Se esistesse anche in Italia si avrebbe un discernimento, almeno dalle elitès al potere, tra l'espressione del pensiero e l'atto vero e proprio. Ora, ascoltando le dichiarazioni di molti esponenti della maggioranza, è necessario un controllo sui social network e sulle manifestazioni in generale al fine di perseguire legalmente le "incitazioni all'odio". Quindi qualcuno che si augura sul web che un tal politico riceva una statuata in faccia potrebbe in futuro incorrere in un reato.  Ma se un social network come facebook è considerato un luogo pubblico, allora il controllo della magistratura (questo è il pensiero del ministro Maroni sul soggetto controllore) sulle incitazioni all'odio dovrebbe applicarsi per assurdo anche alla discussione tra un gruppo di persone in piazza, o al bar (!).Diverso sarebbe il discorso se un gruppo di persone usasse questi luoghi pubblici per organizzare un atto di offesa verso qualcuno (ma in questo caso bisognerebbe essere veramente pazzi ad usare un luogo pubblico per un tal fine).

Io a questo punto spero che mettano un filtro al web. Verrebbe su una puttanata tale, anche solo tecnicamente, che perfino i sostenitori del PdL si renderebbe conto finalmente di cosa vuol dire liberta'. Per dare un'idea di cosa si tratta: in ballo ci sono gli oscuramenti da DNS (il che vuol dire niente piu' facebook per tutti in sostanza) o la legge contro l'anonimato della carlucci che dice in sostanza "e' vietato l'anonimato in rete". La seconda e' talmente una cagata che nemmeno i cinesi ci pensano a implementarla.

http://images.google.it/images?gbv=2&hl=it&safe=off&sa=1&q=berlusconi+duomo&btnG=Cerca+immagini&aq=f&oq=&start=0

http://news.google.com/news/story?pz=1&cf=i&ned=us&hl=en&ncl=djqOGpnSFP9ZD1Mmr8IumiePZTHjM

insomma: censura.

Veramente e' noto che google images ci impiega molto tempo a fare indexing dei database perche' fare il tagging delle immagini non e' una procedura banale. Loro stessi hanno dichiarato in passato che il tempo medio si misurava in mesi.

 

Una ricerca e' su google news, l'altra su google images.

Cercando su:

news.google.it/news/story

Oppure su:

news.google.it/news/search

Escono le foto di Berlusconi insanguinato.

Censura? O voglia di censura?

 

 

 

Comunque il grande Silvio si sta riprendendo alla grande!

Oggi ho letto sul Corriere che il Premier "andrà in Svizzera per cancellare ogni traccia" di quegli esecrabili gesti che ben conosciamo e condanniamo.

A proposito di Svizzera, tracce da cancellare ed esecrabili gesti, avete visto?

Ma dai Marco, mica SB andrà in Sizzera per portarci i soldi ? E' molto più vicino e comodo..

Sullo scudo fiscale e la masvirovka o disinformatja di regime: ho visto en passant un raggiante Tremonti dire: "lo scudo fiscale è stato un grande successo, sono rientrati 70-80 mld, quindi lo prolunghiamo".

La domanda è: ma non erano 200-300 miliardi sicuro, come diceva l'Agenzia delle Entrate ?

E ancora: che c'entrano gli 80 miliardi di euro "scudati" ( e di cui lo Stato ha incassato il 5%, ovvero 4 miliardi di euro) con la manovra finanziaria ? Oltre che non essere un'economista (Brunetta dixit), per caso Giulio Tremonti ha anche cessato di essere un (pessimo) ragioniere?

Anche i Centri Sociali torinesi hanno usato lo stesso titolo, oggi.

In Rete, invece, pare che si discuta sulla veridicità dell'attentato, tra fazzoletti scuri che spuntano in meno di un secondo per coprire il volto del PdC, e la comparsata del medesimo per farsi vedere sul predellino dell'auto anzichè andarsene via subito. Vi sono diversi video su YouTube facilmente rintracciabili.

Va detto, in ogni caso, che il Nostro non sarebbe nuovo a simili pantomime: anni fa - ricordate - denunciò una cimice-spia in un proprio ufficio, che si rivelò essere una patacca.

RR

 

Più che una patacca, venne fuori che era stato lui stesso ad ordinare ad un tecnico Mediaset di installare la microspia. Risulta dagli atti giudiziari. Del PdL e del suo kapo sono un oppositore ma questo non basta e non dovrebbe bastare a nessuno per formulare ipotesi se non ci sono elementi e solidi a comprovare la tesi dell'autoattentato. Tutto è possibile. Bisogna però provarlo.

Ma poi, pur con tutti i dubbi che uno può avere (anche se secondo me qui siamo ormai al ridicolo: lui che si fa toccare la faccia? Lui che l'ha plastificata, liftata, rimboschita e lucidata?) il punto rimane: quel fatto, per quanto gravissimo, non è un spartiacque di niente! I problemi che abbiamo come paese, sono quelli di sempre; l'agenda politica, è sempre la stessa...a cosa serve ingaggiare una disputa su quella vicenda? Così, per amore di verità? Ma per favore!

 

Data la stagione di mirabilia in cui vivono i cristiani, il primo ministro non ha che da raccogliere i frutti.

1. ha  scardinato il fronte dei suoi oppositori (D'Alema viene contattato per una alta carica costituzionale, per evitare che altri interpongano opposizioni -- viz. nelle nomine europee-- si fa in casa, viz. copasir)

2. ha ottenuto un ulteriore salita nei suoi sondaggi (che misurano la popolarita' del leader del popolo presso il popolo)

3. ha messo in "agenda" il suo piano di modifica costituzionale, la cui unica idea e' di aver un "mandato" (dal cielo, dicevano gli imperatori del paese di mezzo classico) che viene dal popolo, che il popolo rende ipso facto democratico, e che indica con nome e cognome chi sia lo zar.

 

Adesso, anchese per molto tempo non ero convinto, e' chiaro perche' il modello sia V. Putin, null'altro. E' improbabile che vi sia bisogno di repressione di livello staliniano, semplicemente perche' pochi si oppongono. L'imbelle natura delle opposizioni, che appunto hanno tutti i vantaggi dei vari scudi fiscali che approvano, genero' l'idea (cara a D'Alema) che il compromesso e' bene e fa bene, visto che il compito della politica e' proseguire nella "mediazione del conflitto", non nel dire che fare.

 

visto che il compito della politica e' proseguire nella "mediazione del conflitto", non nel dire che fare.

 

A proposito del "che fare" magari un ritorno ai classici non sarebbe una cattiva idea. E per cominciare, tanto per fare un esempio

 

...per scrivere veramente bene e in modo interessante sulle questioni municipali, bisogna conoscerle a fondo, e non solo attraverso i libri. ....Invece ...non ci sono quasi, si può dire, ...[esperti che] le conoscano. Per trattare...le questioni della città e dello Stato, bisogna disporre di numerosi documenti recenti, messi insieme ed elaborati da un uomo intelligente. Ma per raccoglierli ed elaborarli, non basta la "democrazia primitiva" di un circolo primitivo [per evidenti ragioni di cronologia l'autore non sta pensando a nFA], in cui tutti si occupano di tutto e si divertono con dei referendum. È necessario uno stato maggiore di scrittori specializzati, di corrispondenti specializzati, un esercito di cronisti...che stabiliscano dei contatti dappertutto, che sappiano scoprire tutti i "segreti di Stato" (il funzionario che li conosce si dà tante arie ma nello stesso tempo li divulga così facilmente!), che sappiano penetrare tutti i "retroscena", e un esercito di uomini che abbiano l’ "incarico" di essere in ogni luogo e di saper tutto. E noi...possiamo e dobbiamo trovare, raccogliere, istruire, mobilitare e mettere in marcia quest’esercito di uomini onniscienti: ma ecco, bisogna ancora farlo! E non solo nella stragrande maggioranza delle località non abbiamo ancora fatto niente da questo punto di vista, ma spesso non comprendiamo neppure la necessità di farlo. Si cerchino, nella nostra stampa .., degli articoli vivaci e interessanti, delle corrispondenze e denunce che chiariscono le nostre questioni e questioncelle diplomatiche, militari, religiose, municipali, finanziarie, ecc.: non vi si troverà quasi niente o molto poco. Ecco perché "vado sempre su tutte le furie quando qualcuno viene a raccontarmi delle cose molto belle, magnifiche", sulla necessità di avere "nelle agglomerazioni ... di qualche importanza" dei giornali che smascherino gli abusi commessi nelle officine e nelle amministrazioni municipali e statali.

 

della gioventu' leninista da Pyong  Pyang  a Petah Tikva si inchinano al consiglio.

Le persone in quistione  leggon L(etta) non L(enin), che leggevano da piccoli.

Per il resto la celebrata (o temuta) scomparsa della classe operaia, ha prodotto l'arrivo in "campo" come amano dire quelli "che il calcio", della piccola, minuta, minuscola borghesia, con i noti effetti:

 

 


l processo di sfacelo della piccola borghesia si inizia nell'ultimo decennio del secolo scorso. La piccola borghesia perde ogni importanza e scade da ogni funzione vitale nel campo della produzione, con lo sviluppo della grande industria e del capitale finanziario: essa diventa pura classe politica e si specializza nel "cretinismo parlamentare". 

 

 

 

Antonio Gramsci, L'ORDINE NUOVO, 2 di gennaio del 1921, da "Il popolo delle scimmie"

 

 

Anche a rileggere questo, qualche spunto si trova

 

Gli uomini fanno essi stessi la loro storia, ma finora neppure in una determinata società ben delimitata, non con una volontà collettiva, secondo un piano d'assieme. I loro sforzi si intersecano contrastandosi e, proprio per questo, in ogni società di questo genere regna la necessità, il cui complemento e la cui forma di manifestazione è l'accidentalità. La necessità che si impone attraverso ogni accidentalità è di nuovo, in fin dei conti, quella economica. Qui è il momento di trattare dei cosiddetti grandi uomini [Per evidenti ragioni di cronologia F.E. non sta parlando di Silvio]. Il fatto che il tale uomo, quello e non altri, sia comparso in quel momento determinato, in quel determinato paese, è naturalmente un puro caso. Ma sopprimiamolo [scanso equivoci é sempre F.E. che scrive], e c'è subito l'esigenza di un sostituto, e questo sostituto lo si trova, bene o male, ma a lungo andare lo si trova. Che proprio Napoleone, questo còrso, fosse il dittatore militare reso necessario dal fatto che la repubblica francese fosse stremata dalle proprie guerre, fu un caso; ma che, in assenza di Napoleone, un altro ne avrebbe preso il posto, è provato dal fatto che ogni qualvolta era necessario si è sempre trovato l'uomo adatto: Cesare, Augusto, Cromwell ecc. ....Lo stesso vale per tutti gli altri fatti casuali o apparentemente casuali nella storia. Quanto più il terreno che stiamo indagando si allontana dall'Economico e si avvicina al puro e astrattamente ideologico, tanto più troveremo che esso presenta nella sua evoluzione degli elementi fortuiti, tanto più la sua curva procede a zigzag. Ma se Lei traccia l'asse mediana della curva troverà che quanto più lungo è il periodo in esame, quanto più esteso è il terreno studiato, tanto più questo asse corre parallelo all'asse dell'evoluzione economica.

 

“Almeno la metà delle canzoni trasmesse dalle radio dovrà essere italiana“.

http://www.elenos.com/experience/canzoni-radio-italiane-moratti-20091221/

Non so quanti lettori di Nfa abitino a Milano, ma io ci ho vissuto che ero bambino nella metà degli anni '60, ed ho ancora le foto di quei tre inverni: c'era sempre la neve, financo a 50 cm (1967), io abitavo a Via Anfossi, e lì vicino c'era un parco in cui, nelle foto in bianco e nero, io e mio fratello corriamo sullo slittino e ci tiriamo le palle di neve, rigorosamente in calzoncini corti e calzettoni, mio padre con gli altri abitanti della via spalava le strade e i marciapiedi.

Oggi, 2009, 10 cm. di neve mandano in tilt Milano, arriva l'esercito (!) a spalare la neve, i milanesi si lamentano, ma non prendono una pala nemmeno per sbaglio. E se invece di "nevica, governo ladro" ci si rimboccase un pò le maniche ?

Scusate, ma a nessuno, quando sente BS parlare del suo movimento come del Partito dell'Amore, viene in mente questo illustre precedente?

Considerando poi dei frizzi e sollazzi in cui, secondo alcuni, si sarebbe prodotto il nostro, l'accostamento andrebbe evitato, o no?

A me salta inevitabilmente in mente il Miniamor.

 

Scusate, ma a nessuno, quando sente BS parlare del suo movimento come del Partito dell'Amore, viene in mente questo illustre precedente?

 

Ovviamente, Rutelli riusci' a farsi battere anche da quello:

Alle elezioni del 1992 il partito si presentò alla Camera dei Deputati solo nella circoscrizione laziale (Rieti esclusa) e ottenne 22.401 voti (0.06%). La capolista Pozzi ottenne più preferenze (12.393) di Francesco Rutelli [...]