Oh Mia Bela Madunina: Il Programma di Pisapia

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Avevo promesso un post sul programma di Giuliano Pisapia per sindaco di Milano. Sono arrivato in zona Cesarini: si vota domenica e lunedì al primo turno.Mi spiace, ma l’utilità del post, se mai l’ha avuta è intatta: tanto mica mi sogno di dare indicazioni di voto - cerco solo di interpretare le idee del candidato.

Però una cosa breve breve fuori tema la devo dire: che profondo schifo l’affronto peloso appena prima della fine della trasmissione da parte del sindaco Moratti sui trascorsi politico/legali di Pisapia: operazione di killeraggio disgustosa, indipendentemente dal fatto che vi sia o meno una zona d’ombra nell’accaduto.

Veniamo a noi, cioé al programma.

La visione. Secondo Pisapia Milano deve affrontare tre ordini di problemi, quello demografico (i giovani se ne vanno, le famiglie con un solo genitore crescono,…), quello economico (lo sviluppo della città richiede investimenti in nuove tecnologie), quello di democrazia (limitata partecipazione dei cittadini alla politica,  anche a causa della mancanza di trasparenza della politica stessa).

Il metodo. Secondo Pisapia, questi problemi si affrontano attraverso politiche di intervento pubblico. Il programma rivendica alla sua lista elettorale  il “primato delle politiche pubbliche” come elemento caratterizzante del metodo politico. Questo primato si dovrà manifestare contro l’organizzazione economica della mafia ma anche contro “infrazioni ambientali, urbanistiche, nei cantieri, annonarie, alla circolazione stradale”. Un po’ troppo città-polizia nel tono, per i miei gusti. Ma è solo il tono. E poi se infrazioni sono… un po’ di polizia non ci ucciderà. E poi, oltre al primato del pubblico anche tanto volontariato (privato buono?)… qui, là, dappertutto.

Regole di intervento. Se un maggiore intervento pubblico è quello che ci aspetta, esso sarà sottoposto a regole. Innanzitutto il comune si dovrà attenere, secondo Pisapia, a buone relazioni di lavoro con

  • i dipendenti: buone relazioni sindacali, retribuzione degli stagisti, permessi familiari, quote rosa (“città delle donne” dovrà essere Milano, se ho capito bene);
  • i fornitori: regolarità e correttezza nei pagamenti, controllo serrato delle società appaltanti (in via diretta e subordinata), con riferimento a possibili rapporti con la mafia.

Finissero qui le regole, ci sarebbe poco da dire, eccetto che il problema principale dei dipendenti comunali non è affatto la mancanza di protezione sindacale o di permessi famiglia, quanto l’inefficienza grave di varie sacche di essi. Ma vabbé, è una lista di sinistra, non ci si può purtroppo aspettare altro su questo punto (non condivido – constato).

Ma non finiscono qui le regole, purtroppo. Pisapia propone di rivisitare la regolamentazione e la pratica degli appalti comunali per permettere al comune di avvantaggiare imprese che investano in sicurezza dei lavoratori, che limitino il lavoro precario, che siano cooperative di lavoro, … Questo no. Questa non è una questione di gusto. Qui abbiamo il tentativo velleitario e inefficiente di intervenire sul mercato del lavoro secondo precetti ideologici. Il tentativo è velleitario, perché il sindaco di Milano alla fine può ben poco sul mercato del lavoro nazionale, o anche solo regionale. Il tentativo è inefficiente perché avvenendo attraverso nuove regole di appalto, necessariamente poco chiare, non fa che permettere alla giunta di favorire gli amici degli amici, per simpatia politica o anche per corruzione. E poi questi precetti ideologici sono deficienti, nel senso che mancano di alcun supporto teorico ed empirico, come ci ostiniamo da anni a scrivere in questo sito.

Interventi in grande scala. Il piano di interventi di Pisapia contiene:

  • interventi ovvi (non condivido – constato l'ovvietà): lotta alla criminalità e alla prostituzione, investimenti nel trasporto pubblico, nella scuola, nella raccolta differenziata della spazzatura, la costruzione di piste ciclabili, di parchi e verde pubblico;
  • interventi quasi ovvi (non condivido – constato l'ovvietà): incentivi all’innovazione, incentivi al mercato del lavoro e al collocamento dei disoccupati;
  • interventi gravemente errati, come una qualche non ben definita forma di equo canone: il termine non è mai usato esplicitamente, ma gli interventi per abitare i “deserti urbani” (le case sfitte), per limitare gli affitti in centro, per sostenere “canoni calmierati”, o addirittura gli incentivi per “la condivisione tra anziani e giovani di spazi di abitazione e lavoro” suonano tanto mercato immobiliare Milano anni '70 o addirittura Budapest anni '80;
  • interventi folli: un fondo di Venture Capital e attività di micro-credito (come in Bangladesh), una società di consulenza per Piccole Medie Imprese,....

E poi tasse naturalmente (come si finanziano sennò gli interventi pubblici?); nella forma di una revisione del catasto.

La lingua. Il programma è lungo, contorto, parecchio ripetitivo. La sostanza è quella che è (e che ho provato a riassumere). Ma  è la terminologia che la dà via:

“sviluppo responsabile, sostenibile, etico, e solidale”, “consumo critico”, “finanza etica”, “agricoltura di prossimità” (gli orti?), “impronta ecologica”, “processi di partecipazione”, “filiera corta”, “filiera controllata”, … per non parlare della ossessione per la “facilitazione dell’incontro tra la domanda e l’offerta” (nel mercato del lavoro, immobiliare,  del credito,… della sanità: “dentista, ortopedico, ginecologo, pediatra, geriatra, oculista”). Saranno parallele la domanda e l'offerta di servizi? Ci fosse un prezzo che fosse uno a facilitare questo incontro. O almeno le Pagine Gialle!

Insomma: socialismo post-moderno in tutta la sua eloquenza. E anche un po’ bastardo (nel senso che il papà e la mamma provengono da mondi diversi), perché non è difficile notare elementi che non possono che essere il risultato del pensiero stupendo (nel senso di Patty Pravo) di una società di consulenza con tanto di bilinguismo ridicolo e affettato:

“green economy”, “pet-therapy”, “e-democracy”, “jam-session” (come metafora), “venture capitalists”, “business angels”, “spin off”, “start upper” (giovani) … e poi anche in italiano: “incubatori tecnologici”, “città delle donne”, “città amica”, “amici della citta'” (l’organizzazione delle organizzazioni di volontariato)“, deserto urbano”, “rifugi anti-noia” (le biblioteche!), “alberghi diffusi” (boh, qualcosa che usano gli studenti, forse i posti dove dividono le stanze con gli anziani). E la piu’ bella di tutte: “politica delle 3R(+1)”  (credo di capire che le 3R sono Riduzione, Riuso e Riciclo; e il +1 è il Risparmio;  ma non sono certo)- roba da Harvard dei poveri, anni '80.

Le nuove istituzioni. Per metterle in atto, tutti questi interventi, saranno necessarie nuove istituzioni/forme politiche. A leggerle (e a scriverle) tutte in fila fa un certo effetto (la maiuscole sono nel testo; evito le virgolette):

Sportello dei diritti (“in tutte le zone, in tutti i quartieri”), Analisi dell’Impatto Rispetto al Genere delle Politiche di Governo della Città, Bilancio di Genere, Banca dei Saperi Femminili, Sportello Municipale a favorire il Trasferimento Tecnologico da Università e Centri di Ricerca, Fondo di Venture Capital, Officina/Emporio municipale a sostegno della creatività, Sportello municipale a favorire l’imprenditoria giovanile, unico Assessorato che raccolga funzioni in materia di lavoro, Campus verde del lavoro, Consulta delle professioni e del lavoro autonomo, Rete di servizi per turisti, Piano per il governo del territorio, Negozi di vicinato,  Piano della mobilità metropolitana, Rete diffusa di servizi alla persona, Patto tra cittadinanza e Amministrazione comunale, Patto civico con le lavoratrici e i lavoratori del comune, Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), Fondo immobiliare municipale,  grande Assessorato per il Nuovo Sviluppo Economico, Centri di Quartiere, Tutor per le famiglie, Sportello per le assistenti familiari, Consulta per l’Handicap, Piano Eliminazione Barriere Architettoniche, Piano per l’attuazione del progetto individuale, Centri diurni, Tavolo tecnico sulle politiche dello sport, Garante comunale dei diritti dei bambini e dei ragazzi, Registro delle unioni civili, Servizio di pronto soccorso per animali, Guardie ecologiche, Luoghi e procedure a facilitare la denuncia dell’illegalità, Commissione antimafia, Codice comportamentale per la sicurezza, Osservatorio permanente della criminalità diffusa, Ufficio per il sostegno ai cittadini vittime della criminalità, Tavolo permanente per monitorare le situazioni ambientali, Servizio di orientamento e riorientamento per studenti, giovani, e adulti, Scuole civiche serali paritarie, Tavolo dell’educazione permanente, Conferenza permanente tra comune, università, enti di ricerca, Carta dello studente, grande Assessorato alla Cultura, Sportello pubblico per tutti gli operatori della cultura, Sportelli “Nuove Cittadinanze”, Consulta cittadina della cooperazione internazionale, Progetto integrato a connettere cooperazione per lo sviluppo e volontariato in paesi terzi, Commissione consiliare ad hoc per la verifica dell’esecuzione degli obiettivi del comune.

Parliamone.

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Commenti

Ci sono 221 commenti

Leggere i programmi è sempre pessima idea. Primo, sono sempre scritti in un modo profondamente irritante. Secondo, non servono a niente.

Perche' sono pieni di informazioni, non solo sulla sostanza ma anche indirettamente nella forma. in questo caso poi la campagna e' stata particolarmente poco "locale" e quindi e' solo li' che trovi informazioni.

E poi ero in  aereo e le 300 pagine di Heckman su causalita' che mi sono portato mi hanno ucciso

Forse siamo fuori tempo massimo per parlarne con costrutto.

Le "nuove istituzioni" esistono già, in gran parte, mentre altre sembrano solo sognate, quali elementi di una fantasiosa narrazione. Ma è proprio questo aspetto che mi sembra raccapricciante: prospettare la trasformazione della città come effetto di una guida da parte di politici più o meno illuminati, piuttosto che come processo spontaneo cui la politica presta un accorto e meditato sostegno.

 

Non pensi ci sara' un altro turno? E comunque era proprio quello che dici che volevo evidenziare nel post.

Pisapia propone di rivisitare la regolamentazione e la pratica degli appalti comunali per permettere al comune di avvantaggiare imprese che investano in sicurezza dei lavoratori, che limitino il lavoro precario, che siano cooperative di lavoro, … Questo no. Questa non è una questione di gusto. Qui abbiamo il tentativo velleitario e inefficiente di intervenire sul mercato del lavoro secondo precetti ideologici.

Forse che chi propone di non "intervenire sul mercato del lavoro" non sarebbe ideologico?

RR

Alcuni si', altri no. Chi dice che regole etiche negli appalti sono suicide secondo me no. Vedi le ragioni nel post, soprattutto la questione inefficienza

interventi gravemente errati, come una qualche non ben definita forma di equo canone: il termine non è mai usato esplicitamente, ma gli interventi per abitare i “deserti urbani” (le case sfitte), per limitare gli affitti in centro, per sostenere “canoni calmierati”, o addirittura gli incentivi per “la condivisione tra anziani e giovani di spazi di abitazione e lavoro” suonano tanto mercato immobiliare Milano anni '70 o addirittura Budapest anni '80;

siamo sicuri che si tratti di equo canone? prendi gli "incentivi per la condivisione ecc." Un anziano solo che ha un appartamento troppo grande e non vuol venderlo ha pochi modi legali di affittare una camera, o semplicemente condividere l'appartamento in cambio di compagnia e piccoli aiuti. Non è un affitto, non sarebbe tecnicamente un affittacamere, non è una badante... 

e attività di micro-credito (come in Bangladesh)

 

c'è il discorso della lotta all'usura.

 

No non siamo sicuri perche' l'espressione equo canone non e' usata. Ma che l'idea sia quella di intervenire nel mercato immobiliare non ho dubbi.

L'usura si combatte con le banche pubbliche? E la corruzione e il nepotismo e l'inefficienza ... 

 

 E la piu’ bella di tutte: “politica delle 3R(+1)”  (credo di capire che le 3R sono Riduzione, Riuso e Riciclo; e il +1 è il Risparmio;  ma non sono certo)- roba da Harvard dei poveri, anni '80.

No, sono le "8 R" di Latouche in versione economy (c'è la crisi). Così si ammicca al popolo dei Peter Pan dell'economia.

ok, non sembra un granché. però è difficile (soprattutto per chi non è di milano) fare un confronto senza avere sott'occhio anche il programma della moratti. quando ce lo fornite?

Io ho gia' dato con Pisapia. La Moratti proprio no!

Quel wall of text conclusivo mi ha fatto paura. Qualcuno poi mi spiega cosa si intende per:

- Bilancio di Genere
- Banca dei Saperi Femminili
- Campus verde del lavoro
- Negozi di vicinato

No, davvero, non l'ho capito. Il campus mi pare essere un centro di formazione, forse. La Banca dei Saperi Femminili sarebbe una roba tipo questo? Sugli altri, il buio più totale.

La Banca dei Saperi Femminili sarebbe una roba tipo questo?

No credo sia tipo questo.

(scusate era troppo ghiotta)

con negozi di vicinato immagino intenda la valorizzare e la promozione della spesa fatta nel negozietto sotto casa con 4 prodotti in croce a prezzi stratosferici.

Dice qualcosa su come finanziare tutte queste iniziative?

Revisione estimi catastali ed emissione di bond comunali. 

non vivo a milano, ma quanto successo nei giorni scorsi penso sia più che sufficiente per farsi un'idea sulla statura dei personaggi. 

L'economia è fondamentale, ma non è tutto.

Solo della Moratti.Difficile credere che Pisapia sia peggio, ma i fatti recenti non dicono nulla in proposito.A meno che mi sia perso qualcosa ovviamente.

 

 

(...) Il tentativo è inefficiente perché avvenendo attraverso nuove regole di appalto, necessariamente poco chiare, non fa che permettere alla giunta di favorire gli amici degli amici, per simpatia politica o anche per corruzione. E poi questi precetti ideologici sono deficienti, nel senso che mancano di alcun supporto teorico ed empirico, come ci ostiniamo da anni a scrivere in questo sito.

 

Temo che gia' ora negli appalti milanesi ci sia ben poco di trasparente. La principale ragion d'etre della giunta Moratti e' stata l'agevolazione della trasformazione edilizia di molte zone della citta', trasformazione spesso gestita dai soliti noti.

L'ultima delle 3R (+1) non indica risparmio ma il recupero energetico tramite incenerimento dei rifiuti

Grazie. Sono piu' tranquillo adesso :)

A quanto pare, è piaciuto!

spero di no, piuttosto è dispiaciuto l'altro schieramento. distinguere la vera motivazione però non è facile.

 

 

A quanto pare, è piaciuto!

 

Il fatto e' che la   gente, quando vota  (o non vota) guarda alle persone piuttosto che ai programmi (il che, in fondo, e' anche ragionevole).

Pisapia si presentava molto meglio della Moratti: tra il figlio e l'ingombrante padrino/padrone, Letizia era gia' abbastanza sputtanata (e, come se non bastasse, ci ha messo anche del suo).

Invece giudico positivamente il parallelo declino di PdL, Lega (e anche PD a Napoli): comincia ad esserci davvero spazio per qualcosa di diverso (e diverso anche dai soliti Casini).

...e i milanesi hanno votato per chi ha promesso loro una bella botta di tasse e persino la rivistazione degli estimi catastali

PS: Lerner sulla 7 è arrapato come un riccio. Ha persino rimandato la pubblicità per presentare Pisapia!

A mio avviso le implicazioni rilevanti sono:

- Fini (con Casini e Rutelli), al margine, conta(no). Poco, ma basta per fare la differenza fra vittoria e sconfitta in più di un posto e, probabilmente a livello nazionale. Non credo BS intenda demordere (non può), quindi la campagna acquisti continuerà più forte di prima.

- C'è un limite alla sopportazione degli italiani, persino di quelli del Nord. BS e la LN avevano superato questo limite ed hanno ricevuto un avviso. Un avviso, non una grande disfatta.

- Sia sul piano elettorale che su quello politico, la sberla più forte l'ha presa la LN. Dovevano crescere ulteriormente e stravincere: sono calati alla grande laddove pensavano di avere il popolino in tasca: Lombardia e Veneto. Bene, forse c'è qualche speranza per il popolo padano.

- A sinistra cresce sempre più forte sia il populismo velleitario (grillini, De Magistris, una parte della gente che ha votato Pisapia, eccetera) sia il distacco fra l'apparato del PD e la sua base elettorale di riferimento. Il triste caso di Bologna (dove l'uomo di partito vince per miracolo con Grillo che incamera il 10% dei voti) fa il trio con quello di Napoli (il funzionario chiaccherato viene lasciato al palo dal populista De Magistris) e di Milano (Pisapia vince perché non perde voti verso frange velleitarie e non li perde perché queste lo identificano come "uno di noi" (well, loro)). Il vuoto politico a sinistra e la deriva populista d'una parte sostanziale della sua base elettorale mi sembrano i fattori più preoccupanti.

Fatta eccezione per la battuta d'arresto subita da BS e LN non mi sembra vi sia molto da stare allegri.

It will get worse before it gets better.

Situazione interessante.

Fini dovrà decidere che fare da grande. Già a dicembre ha concesso il tempo a Silvio di salvarsi, ora può di nuovo staccare la spina. Lo farà?

Populismi.

Non conosco la situazione nelle città non metropolitane del nord,la sensazione dai giornali è che LN sia stata punita più per essersi appiattita a berlusconi, che per come ha governato.

A Napoli, invece, trovo positivo il successo di DeMagistris. E' un populista ma i voti li ha presi perchè è visto,a torto o ragione,come una speranza di legalità, fatto che mi sorprende piacevolmente.

Concordo sulla chiosa finale. Non vedo proprio come un qualsiasi governo possa varare due manovre per i 58 mld + altri 8 dovuti al rallentamento attuale, necessari.Salvacondotto +grosse koalition?

My two cents e un po' di fantapolitica. Non sottorvaluterei i contrasti interni al PDL per la spartizione del potere. Da tempo vi e' tensione a Milano e in Regione tra CL, Lega e ex-AN (ovvero La Russa) sulla lottizzazione nella sanita'. In dipartimento si vocifera che CL, gia' prima delle elezioni, stia stringendo accordi con la Lega per escludere i Larussiani. Si vocifera anche che CL non abbia dato indicazioni di voto ai suoi, il che' indicherebbe un sostanziale disimpegno di CL dalla campagna elettorale. CL conta molto anche dal punto di vista elettorale a Milano: hanno una rete di contatti e influenze eccezionale. Qui pare che abbiano sottovalutato lo scazzo della cittadinanza verso la Brichetto detta Moratti, ma se le voci sono veritiere, faranno pesare la loro forza al ballottaggio e poi porteranno il conto.

 

- Sia sul piano elettorale che su quello politico, la sberla più forte l'ha presa la LN. Dovevano crescere ulteriormente e stravincere: sono calati alla grande laddove pensavano di avere il popolino in tasca: Lombardia e Veneto. Bene, forse c'è qualche speranza per il popolo padano.

 

Da quello che pare a me, confrontando i risultati del 2011 rispetto al 2006, in Veneto, il partito che ha preso la sberla più forte è sicuramente il PdL. Ma molto forte. La Lega aumenta i consensi, il centrosinistra è fermo.

A parte il condividere lo sconforto ho una piccola nota. Verissimo in un periodo di vuoto politico la facilità di una certa forma populista di raggranellare voti a sorpresa. Con quale durata non so. Volevo però far notare sul caso Napoli che pare nessuno si ricordi una causa scatenante (a parte l'amministrazione pessima della Iervolino) del tracollo del PD: le beffaPrimarie...

Già la loro forma all'italiana è assai dubbia, ma lo scandalo nel caso specifico è stato di altra levatura, se così posso esprimermi.

Nessuna spiegazione dal partito. I candidati erano Cozzolino (vincitore) e Ranieri. Ci fu una contestazione sulla regolarità del voto da cui mi potevo aspettare 2 possibili risultati:

1) Cozzolino ha imbrogliato, Ranieri vince e fa il candidato. Cozzolino radiato dal partito.

2) Cozzolino è stato calunniato ed è lui il candidato con mille scuse da parte di chi lo ha accusato di brogli.

Invece... Tutto sotto silenzio, lui fa un passo indietro e esce Morcone. Con quale credibilità???

De Magistris ha cavalcato questo e la debolezza intrinseca di una destra in mano a gente come Cosentino e di cui Lettieri è un braccio...

Questo il mio quadro e secondo me de Magistris se la gioca pure il 29...

Simone

 

 

 

 BS e la LN avevano superato questo limite ed hanno ricevuto un avviso. Un avviso, non una grande disfatta.

La LN perde un elettore su tre sia a Torino che a Milano; a Bologna, grazie al candidato sindaco ne guadagna 2,5 su dieci ma i conti con il brand principale non tornano: nel complesso ne perdono 2 su dieci.

Prevedo scintille fra i due rais.

 

Aldo, nel conto pdl comunali hai messo anche le liste civiche? Altrimenti è difficile comparare con le regionali.

 

Scusatemi ma io oggi proprio non riesco ad essere pessimista, sicuramente il peggio non e' ancora passato ma a mio parere i segnali di ieri sono, nel loro piccolo, tutti positivi.

E' naturalmente un buon segnale che il polo perda ovunque e che Berlusconi abbia visto dimezzate le sue preferenze personali. Ed e' un ottimo segnale che finalmente non abbia pagato la strategia berlusconiana dello scontro e della calunnia permanenti.

Nemmeno capisco le lamentele per la sconfitta di due dei quattro candidati originariamente proposti dal PD. A Napoli il PD ha governato male, con forti sospetti di malaffare. Ha fatto un pasticcio (eufemismo) alle primarie, ed all'ultimo momento se ne e' uscito con un candidato semisconosciuto imposto da D'Alema. De Magistris sara' un po' populista, ma ben venga un candidato di rinnovamento che pone la legalita' al centro del suo programma. Si tratta di un estremista?

A Milano Pisapia ha battuto Boeri, un'altro ottimo candidato, ma giudicato di establishment PD e troppo vicino ai costruttori che stanno soffocando la citta'. Non e' questione di centri sociali o di estremismi. Si tratta di decidere in che direzione fare andare la citta'. Probabilmente comunque, anche Boeri avrebbe messo sotto la Moratti, semplicemente il peggior sindaco che Milano ricordi. Garante delle colate di cemento, incapace di gestire l'expo o di riqualificare la Darsena lasciata a se stessa da troppi anni. Per non parlare dello scandalo dei parcheggi, dalla basilica di S. Ambrogio in giu', o della demenziale ruota panoramica propsta per il parco Sempione...

Non mi lamento neanche per i grillini al 10% a Bologna. Io ho zero fiducia nei grillini, anzi, ma spero sia un segnale utile a svegliare l'immobile PD locale.

 

 

De Magistris sara' un po' populista, ma ben venga un candidato di rinnovamento che pone la legalita' al centro del suo programma. Si tratta di un estremista?

 

Mha ...lo visto staserà a Ballaro. Invece di propore ha passato tutto il tempo a criticare l'altro candidato. Mi ha fatto veramente una pessima impressione. Se si facesse crescere il pizzo e venire la raucedine non lo distinguerei da La Russa (come stile intendo). Oltretutto ha anche il demerito (a mio avviso) di aver "salvato" l' IDV che per il resto è andata malino.

 

 

 De Magistris sara' un po' populista, ma ben venga un candidato di rinnovamento che pone la legalita' al centro del suo programma. Si tratta di un estremista?

 

Si tratta di un estremista (nella mia personalissima opinione di un potenziale despota da 4 lire bucate) non per quanto dice ma per come si propone (ed è la sua carriera di magistrato a parlare) di attuarlo.

Cerco di spiegarmi meglio: il signore in questione, così come i suoi compagni di partito, ha una idea di legalità che ad andare bene è monca, ad andare male è tutto fuorchè legalità. L'idea che questi ceffi stanno cercando di far passare da anni  è che di fronte a crimini di particolare allarme sociale (ovviamente a loro avviso) le procedure, le garanzie e quant'altro nel nostro ordinamento sia parte integrante del concetto di Legalità debba andare a farsi benedire. E giù la forca, e giù la sospensione da incarichi pubblici anche se solamente sospettati, l'impossibilità di candidarsi anche se solamente indagati. E' questa la legalità? Secondo me no. Questi signori sfruttano un malcontento diffuso (e fanno bene, io farei lo stesso, fare il politico è una carriera piuttosto remunerativa), agitano le manette, procedono in barba ad ogni elementare concetto di Stato di Diritto, propongono ovunque e comunque un solo punto del programma: il repulisti.

Ora, essendo di cultura borghese e liberale, ritengo quanto proposto dall'Italia dei Valori (e confermato dalla carriere degli esponenti di spicco del partito) abietto. Ritengo il tintinnar di manette un gesto di un'inciviltà giuridica e democratica senza pari e allo stesso modo ritengo inadatti a governare uno stato come l'Italia, che ha a mio avviso ha bisogno di più Stato di Diritto e non di sceriffi con l'italiano zoppicante, questi tribuni del popolo.

Niente di personale, per carità. E' solo che quando questi signori conseguono qualunque tipo di successo elettorale un brivido mi corre lungo la schiena e a volte mi anche caco un po' addosso.

Per dirla nel modo più breve possibile non ritengo quella che propinano legalità e non ritengo che per combattere anche il più efferato dei crimini (anche contiguo alla """Casta""") ci sia bisogno di soggetti con una così povera cultura democratica.

L'Istituto Cattaneo ha fatto un'analisi del voto nei 13 comuni capoluogo: pdf.

Sbaglio, o non tengono conto della variazione nel totale degli elettori?

scusate, ma io non ho capito una cosa, anche perchè i giornali nazionali non mi risulta ne abbiano parlato.

Il sindaco, eletto direttamente, ha bisogno di una maggioranza nel consiglio, altrimenti non riesce a governare, il comune viene commissariato e si rivota.

Qual'è la ripartizione dei seggi nel consiglio comunale di Milano?

Se non ho capito male, l'alleanza della Moratti dovrebbe aver tenuto. Se, invece, dovesse aver ottenuto più voti il csx, potrebbe governare senza il movimento 5stellle?

Insomma, mi pare che se anche Pisapia vincesse al ballottaggio, le prospettive non sarebbero rosee per lui.

Mi sono perso qualcosa?

Saandroooo 

 

Insomma, mi pare che se anche Pisapia vincesse al ballottaggio, le prospettive non sarebbero rosee per lui.

 

Credo che se Pisapia vincera' il ballottaggio la coalizione che lo sostiene si dividera' il 60% dei seggi del consiglio comunale. Sempre se ricordo bene (prego di controllare) solo in Sicilia c'e' una legge difforme (possibile solo grazie all'autonomia speciale) con la quale un sindaco vincitore non ha la maggioranza assicurata dei consiglieri.

Qual'è la ripartizione dei seggi nel consiglio comunale di Milano?

Il vincitore del ballottaggio godrà del sostegno del 60% dei seggi del Consiglio comunale, assegnati alle lliste che lo sostengono (al ballottaggio).

Se non ho capito male, l'alleanza della Moratti dovrebbe aver tenuto. Se, invece, dovesse aver ottenuto più voti il csx, potrebbe governare senza il movimento 5stellle?

No, non tenne.

Il Movimente 5 Stelle potrebbe ancora teoricamente contrattare un apparentamento con Pisapia, che gli consentirebbe di sfruttare il vantaggio di entrare "in maggioranza", ma questo è un affar politico.

RR

 

Il premio di maggioranza scatta solo se nessuna coalizione che sostiene un candidato sindaco (o l'unico partito che lo sostiene) ottiene il 50%+1 dei voti. E' possibile, anzi molto probabile, che grazie alla possibilità di voto disgiunto* Sindaco e coalizione ottengano voti diversi (è successo anche a Milano, quasi per ogni candidato).

Se una coalizione, dunque, qualunque sia il candidato Sindaco vincente, ottiene la maggioranza dei voti, il premio non scatta e il Sindaco vincente, se di un altro schieramento, deve "coabitare". E' già successo. Non sempre l'Amministrazione dura, come è facile intuire.

La questione dell'apparentamento è interessante e non so come funzioni. Ora controllo. Ho sempre pensato che la compensazione fosse politica: la mia lista che ha perso ti sostiene al secondo turno e tu mi ripaghi, ad esempio, con un assessorato. Però forse la compensazione è anche legale (con apparentamento la lista entra ufficilamente tra quelle che hanno diritto al 60%). Bella domanda. Vediamo.

*: in realtà per far emergere questa discrepanza non è necessario il voto disgiunto. Basterebbe votare per il candidato sindaco senza esprimere un voto per una lista che lo sostiene.

Oggi Moratti si è accorta che l'ecopass va eliminato per i residenti. Capisco l'entusiasmo per vedere come va finire il ballottaggio ma non possiamo aspettare un momento e posticiparlo al mese prossimo?

Se tanto mi da tanto non c'è bisogno di Pisapia questa in preda alla tensione legalizza le droghe leggere e offre un salario di cittadinanza a tutti gli over 18 :-)

E tremonti ha scoperto che le ganasce alle auto di chi non paga multe o cartelle esattoriali sono disdicevoli.

E questi nel 2012 e 2013 farebbero una manovra di 40 miliardi?

Il problema della "sciura" Letizia è che va' a tentoni e non legge nemmeno quello che dicono i suoi sostenitori.

 

Voleva un mio parere sulla città? Si risolva il problema del traffico. Vedo passare auto con dentro una persona. Tante auto e soltanto una persona. Diciamo adesso dello stato delle strade: rifatte male, l'asfalto si scioglie. E le strisce pedonali? Possibile che quando attraverso mi devo sbracciare come una matta per non farmi stirare?

 

 

Salve Prof. Bisin,

tento di anticipare le cesoie del grande giardiniere (ops, G.T. - Grande Timoniere) nelle quali finiranno le mie banalità nel momento in cui introdurrete le nuove norme anti troll/sciatterie, di cui avete accennato qualche giorno fa :-)

Il programma parla di:

Per i suoi fornitori: “...escludendo le imprese in cui si accerti uso di lavoro nero, omissione delle norme di sicurezza, evasione fiscale e contributiva; premiando le imprese virtuose per la presenza di donne nella loro organizzazione in generale e nelle posizioni dirigenziali in particolare.”

... controllo continuo della conduzione di appalti e subappalti, verifica e revisione dei contratti in corso, piena estensione del sistema degli appalti in base alla “offerta economica vantaggiosa” e abolizione del “massimo ribasso”.”

4° Progetto: stili di azione di un comune responsabile, sostenibile, etico, solidale

Proposta: Costituzione di una Commissione del Consiglio comunale per l’attuazione degli stili di azione di un comune sostenibile, etico, e solidale.

Praticare la finanza etica, il consumo critico e responsabile (favorire le imprese con

certificazione sociale e ambientale, non accettare come sponsor imprese dai comportamenti

scorretti), l’eco-bilancio, la diminuzione dell’impronta ecologica, sostenere i Distretti di

economia solidale (sostegno ai mercati degli agricoltori locali e biologici, ai Gas, alle banche

del tempo), promuovere e praticare lo sviluppo solidale (cooperazione decentrata con progetti

di microcredito, il commercio equo, il turismo responsabile) ...”

*******************

La legislazione in merito alle procedure di affidamento degli appalti pubblici implica alcuni controlli (DURC, Antimafia, Tracciabilità dei flussi finanziari ecc...) che la P.A. è tenuta ad eseguire. Quindi se imposti dallo Stato sembra legittimo doversi adeguare, mentre quando siamo noi cittadini o i nostri più vicini rappresentanti a voler stimolare le imprese ad essere responsabili degli effetti della loro attività economica sulla società e sull'ambiente, allora non va più bene, Lei dice: “troppe regole”, inefficienti ecc..

Per quale ragione, pur restando entro i limiti imposti dalla Legge (es. Codice degli appalti o altro), l'Ente Locale non può variare/estendere la quota di punteggio (attribuibile alla valutazione organizzativa, economico-finanziaria e di qualità dell'opera/servizio/fornitura), chiedendo e valutando ulteriori dati relativi ai risultati conseguiti in riferimento agli indicatori chiave di performance sociale interna (compreso il personale e le famiglie), esterna, di prodotto, in merito ai rapporti con i propri fornitori ecc..? Oppure esigere la presentazione del Bilancio Sociale stesso, in modo da poter “premiare” (attribuendo punteggio) le imprese che dimostrano di impegnarsi sotto il profilo della C.S.R.(R.S.I.-Responsabilità Sociale d'Impresa)?

Di indicatori, Lei mi insegna, ne esistono una infinità sia nazionali che internazionali e di nuovi se ne possono creare; ovviamente, se si intende effettuare una scelta selettiva a tutela di alcuni aspetti piuttosto che di altri, ciò dipende da scelte politiche, dalle questioni ritenute di volta in volta prioritarie o meritevoli di attenzione; la valutazione politica non ha nulla a che fare con la bontà degli indicatori che sono neutrali.

Tanto più che se l'importo a base di gara deriva da una stima/previsione che lascia poco spazio ai ribassi, date le difficoltà finanziarie di cui molti Enti Locali soffrono, non esistono neppure reali margini su cui far competere le imprese, con l'evidente rischio di ritrovarsi, ad aggiudicazione, lavori/forniture/servizi qualitativamente scarsi, varianti in corso d'opera, o economie che le imprese conseguono comprimendo, appunto, gli aspetti curati dal Bilancio Sociale.

Insomma, l'oggettività da Lei giustamente osservata nell'aggiudicazione col metodo del massimo ribasso sul prezzo a base d'asta è, a mio avviso, neutrale e valida in un contesto di imprese “responsabili” ma nella realtà può essere al contrario controproducente.

E poi:

  • se è vero che la P.A. appaltante col massimo ribasso ha minor margine di manovra e quindi può favorire meno gli “amici”, d'altro canto le imprese possono formare cartelli in barba alla concorrenza accordandosi sul ribasso;

  • casomai ci sarebbe da riflettere sulla reale indipendenza dell'organismo esterno, che ha verificato il Bilancio Sociale, rispetto all'impresa “controllata e committente” del servizio di certificazione.

    Nonostante questo penso che il risultato complessivo di impulso possa essere comunque positivo;

  • infine, non capisco quando dice: “E poi questi precetti ideologici sono deficienti, nel senso che mancano di alcun supporto teorico ed empirico, come ci ostiniamo da anni a scrivere in questo sito.”... Spero non si riferisca alla C.S.R. ... :-)

Orsola: nulla di trollesco, naturalmente nel tuo commento. Non mi aspettavo che il mio commento sugli appalti avrebbe generato tanto "interesse". Cerco di spiegarmi meglio allora. In un mondo perfetto, che ovviamente piace tanto a noi economisti, gli appalti si fanno per costringere le imprese a competere sul prezzo. In un mondo perfetto, questo seleziona le imprese piu' produttive e via discorrendo, garantendo efficienza. Ma il mondo non e' perfetto, si dice. Non lo e' infatti - anche se l'analisi relativa al mondo perfetto e' spesso utilissima anche in un mondo imperfetto (gli economisti amano usare la metafora della fisica in vacuo per spiegare questo punto). Una possibile imperfezione e' che alcune imprese competono anche con la violenza, effettiva o minacciata, e questo uccide l'efficienza dell'appalto (le imprese piu' produttive potrebbero stare fuori per evitare rogne). E' chiaro che qui bisogna intervenire; questa imperfezione agisce direttamente sul meccanismo. (Ovviamente bisogna intrevenire anche per altre ragioni, che la mafia non e' cosa buona in generale; ma qui sto cercando di spiegare le ragioni di inefficienza economica di interventi sugli appalti). Un'altra imprefezione e' che l'appalto che genera competizione sui prezzi non mi permette di scegliere imprese che preferisco, per qualunque ragione. Se a al comune piacciono le imprese gialle, perche' non puo' comprare dalle imprese gialle solamente? Io lo posso fare, compro solo caffe' equo e solidale. E va bene cosi'. La necessita' dell'appalto e' un vincolo che gli elettori impongono alla struttura politica per evitare certi tipi di comportamento. Permettere alla politica di imporre obiettivi diversi da prezzo significa lasciare spazio e arbitrarieta' che la politica usera'. Certo che si possono avere indicatori abbastanza oggettivi (anche se il prezzo e' ordinato naturalmente), ma la politica ne sciegliera' di poco oggettivi, invece, perche' meno oggettivi sono, maggiore l'arbitrarieta'. E li' si scarica l'inefficienza e la corruzione ex post. Non e' inevitabile in teoria, ma lo e' in pratica.

Infine: una volta vinte le elezioni, e' bene che i politici non siano incentivati a favorire la propria parte ideologica. Il comune di Milano e' eletto per chiudere i buchi nelle strade, non per favorire l'occupazione equa e solidale cosi' facendo. Questi possono anche essere obiettivi degni e rispettabili, forse debbono essere obiettivi di un governo nazionale. Ma il comune di milano.....

 

Di indicatori, Lei mi insegna, ne esistono una infinità sia nazionali che internazionali e di nuovi se ne possono creare.

 

ecco risolto il problema della disoccupazione: tutti a creare indicatori, naturalmente di responsabilità economica e sociale.

 

In ogni modo Pisapia è spacciato

fino a qualche giorno fa era uno stimato professionista, ha voluto esporsi e ne escono sul suo conto di tutti i colori

 

vedere x credere

però, a nome di tutti gli appassionati di Star Trek, la battuta uscita in rete è geniale:

 

"Siamo i Pisapia. Sarete assimilati. La resistenza è futile"

 

In ogni modo Pisapia è spacciato

 

Poco male! Dopo la televendita a reti quasi unificate e il clima di tensione creato ad hoc penso che tutta l'Italia sia spacciata :-(

Oggi sul corriere online tornano ad un esempio concreto di scempio milanese, il tunnel del portello, un'opera inutile, costosa, non completata, osteggiata da tutti i residenti.

Se andate su google maps, digitate "milano via teodorico" e ingrandite a sufficienza potrete apprezzare tutta l'idiozia criminale del progetto: il tunnel e'quello tratteggiato. Un tunnel che arriva direttamente dall'autostrada e sbuca sull'angolo di un isolato dove si trovano un giardino pubblico/campo giochi, un asilo ed una scuola elementare (la Pietro Micca, dove andavo io da bambino per la cronaca). Notate come questo faccia risparmiare agli automobilisti un solo (!) semaforo rosso: attualmente arrivando dalla A4 si percorre il cavalcavia del Ghisallo, si costeggia la montagnetta, si passa sotto viale Serra e si arriva al semaforo all'incrocio tra Viale Scarampo e Viale Teodorico. Quindi sono stati spesi oltre 100 milioni di euro per un intervento incompiuto e che, una volta finito, permettera' alle auto di arrivare dall'autostrada direttamente sull'angolo di una scuola elementare.

Il tunnel e' il complemento del Portello, quella specie di mostruoso ed inutile parallelepipedo che vi accoglie sulla sinistra di viale Scarampo quando arrivate a Milano da Malpensa o Torino. Completato nel 1997 per ampliare la Fiera (Fiera che solo 8 anni dopo verra trasferita fuori citta' a Rho) e' una sorta di montagna di cemento di una bruttezza unica, chiara testimonianza del complesso da pene piccolo che attanaglia il suo progettista.

E la Milano degli ultimi anni e' stata tutta cosi', un brulicare di grattacieli costruiti in totale sfregio del tessuto urbano, parcheggi inutili la cui realizzazione ha spesso sventrato per anni vie di negozietti portandone al fallimento una buona parte. Il parcheggio che vorrebbero scavare accanto a S. Ambrogio, un capolavoro assoluto, la piu' bella chiesa romanica del mondo. O la ruota panoramica che l'assessore Cadeo voleva imporre al Parco Sempione.

Tutte opere fortemente osteggiate dai residenti, i cui comitati sono stati costantemente ignorati dalle giunte che si sono succedute e dai loro assessori in evidente odore di corruzione. Non c'e' da stupirsi che perfino i Milanesi si siano stancati.

Premetto che io sono un fautore di strade nuove e palazzi nuovi e che, a mia memoria, non ho mai visto un quartiere favorevole a qualsivoglia opera nella sua zona.

Premesso questo, nel caso in questione (opere giunta Moratti), non posso che darti ragione. Aggiungerei alcune chicche:

 

Completato nel 1997 per ampliare la Fiera (Fiera che solo 8 anni dopo verra trasferita fuori citta' a Rho)

 

1)Fiera che ci si è decisi a spostare quando dopo decenni si era finalmente costruita la stazione della metropolitana di fronte al vecchio ingresso.

2)La vicenda del Bosco di Gioia, che si fosse d'accordo o meno con il progetto, è stata gestita con metodi picciotteschi.

3)Parcheggio sulla Darsena.

 

francesco e corrado, grazie. alcuni di questi non li conoscevo. mi ha un po' intristito: si vede che manco da milano davvero da troppo tempo. 

Oggi son passato da Merate "ridente" località della verde Brianza cattolica.

Era un anno esatto che non ci andavo. Arrivando da Milano sulla destra ho potuto ammirare: un locale di "slot machine" e un "sex-shop" separati da un centro cinese di "massaggi".

Lo so, è sbagliato giudicare lo stato di un paese da una fugace (e probabilmente ingannevole) occhiata, ma mi è sorta una riflessione: erano queste le nuove attività, i cambiamenti sociali che si aspettavano i Meratesi che han votato Lega/PDL in questi anni? Slot per fannulloni/pensionati e prostitute cinesi a prezzi modici? E' questa la Padania del futuro?

Specifico che non sono bigotto. Sarei anche favorevole a legalizzare gioco d'azzardo, prostituzione e persino le droghe (ma, appunto, a legalizzare non ha far finta di non vedere).

Mi scuso veramente per questa considerazione così estemporanea. Però sento parlare di Zingaropoli (tanto gli zingari son mica negri o ebrei: frega niente a nessuno) di "città disordinata, caotica e insicura" ma chi parla si rende conto che ha governato il paese per 15 anni?

Pensa veramente di aver fatto bene? Se sì, perchè basa tutto sulla paura che gli altri facciano peggio?

Dopo 15 anni è tutto quello che ha da offrire (oltre ai ministeri of course)?

 

Sono anche io per la legalizzazione, ma vorrei spezzare una lancia a favore della tolleranza istituzionalizzata all' olandese (gedoogbeleid), che mi pare un compromesso onorevole tra chi vuole il cartellino "illegale" per motivi ideologici e chi non vuol rompere i cosiddetti per comportamenti innocui.

Ieri sera a Porta a Porta sono venuto a sapere che tra i punti più infami del programma di Pisapia c'è pure quello di dare la possibilità agli stranieri di guidare i taxi. Fortunatamente Maurizio Lupi (PdL-CL) è intervenuto a garantire che la Moratti non permetterà mai lo scempio di avere dei tassisti stranieri a Milano.

Ma in quale altro paese civile si permette a degli stranieri arrivati da poco da chissà dove di controllare un servizio pubblico così importante come i taxi?

Il newyorkese Bisin sara' inorridito ;-)

Ma, scherzi a parte, come sarebbe a dire che la cosa e' nel programma di Pisapia? Vuol dire che adesso uno straniero extracomunitario con regolare permesso di soggiorno non potrebbe fare l'esame per la patente da tassista e poi comprare/affittare la licenza? 

Ma la lobby dei tassisti come mai è così "potente" ? Siamo in Italia, quindi capisco che bisogna puntare al voto delle vecchine, dei cattolici e degli ultrà ma..i tassisti?

In Germania il tassista è il classico lavoro da immigrato, perchè si può intraprendere con pochi soldi. Soprattutto è un servizio che i cittadini possono effettivamente utilizzare, senza spendere cifre folli (sono possibili anche "corse" collettive:vietate in Italia).

Tutti a lamentarsi (giustamente) della casta dei notai, degli avvocati, dei farmacisti, ma quando si parla dei tassisti: "poveretti devo campare anche loro" manco fossero invalidi di guerra con 27 figli a carico.

 

 

 

Credo che il primo commento di Valerio fosse sarcastico :-)

Questa dei tassì mi sembra una ragione in più per votare Pisapia (non credevo che sarei mai arrivato a dirlo)! Penso che siamo arrivati al punto in cui non ci possiamo più permettere di mantenere tutte queste inefficienze -le varie caste-, che sono una delle cause per cui l'Italia non cresce ed è in declino da un paio di decenni almeno.

Restando ai tassì, mi auguro che Pisapia ne emetta una valanga di nuove licenze (ma non si possono abolire?). In Italia abbiamo uno dei servizi "tassistici" più cari e di peggior qualità (tra l'altro non sapevo che le corse collettive sono vietate) al mondo. In Spagna li trovi a qualunque ora del giorno e della notte, in qualunque punto della città, e costano poco (le corse collettive sono la norma). In Germania (dove abito adesso) lo stesso: servizio ottimo ad un prezzo ragionevolissimo. Questo dovremmo arrivare ad avere in Italia, e l'unico modo è permettere a chiunque ne abbia voglia e requisiti (patente etc ...) di fare il tassista.

 

 

 

fosse l'unica follia!

Prendiamo la contrarietà alla Moschea (strumentale perchè il PGdT appena approvato dalla Giunta Moratti la prevede): ebbene poichè hanno pianificato per l'expo 20 milioni di visitatori immagino che ipotizzino che fra essi non vi sia alcun islamico.

E a proposito di islamici non sanno che molti sono in affari od altro con il grande capo: Tarack Ben Ammar, Adnan Khashoggi, Kharima El Mahrough (in arte Ruby)

Mah!

Restando ai tassì, mi auguro che Pisapia ne emetta una valanga di nuove licenze

 

non è possibile. C'è una legge regionale che, in base ai poteri conferiti da una legge nazionale, stabilisce i contingenti delle nuove licenze che vanno determinati sentite le province.

Avete presente "Alla fiera dell'Est"?

Pisapia potrebbe modificare il regolamento comunale, ma NON bandire concorsi per nuove licenze, a meno di non farlo provocatoriamente per portare tutta la normativa alla Corte Costituzionale.

Per non fare l'anarco-liberista: non c'è niente di male in una legge nazionale che specifichi le competenze in materia di trasporto attribuite alle regioni in costituzione, o in una legge regionale che stabilisca certi standard e regole per il servizio. Ma a quel punto i comuni dovrebbero poter rilasciare licenze su richiesta come per qualsiasi altra attività.

Per fare le cose ancor più complicate, la normativa statale e regionale non prevede (mi pare) l'obbligo di cittadinanza. 

Intanto Kharima El Mahrough si ritiene cattolica, e penso che bisogna rispettare la sua libertà religiosa:

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201010articoli/59971girata.asp

Ma siamo così beceri a Milano?

Intendo dire: Pisapia non è esattamente il Kennedy di Lambrate o l'Obama della Bovisa. Di argomenti su cui attaccare il suo programma e recuperare voti a destra ne offre parecchi. Oltretutto il buon senso suggerisce (evidentemente sbagliando) che alla Moratti mancano i voti dei moderati che, forse stufi degli eccessi di BS, si sono astenuti o hanno votato il "terzo polo".

Invece Lega e PDL giocano tutta la campagna elettorale sugli argomenti più beceri della destra: l'anti islamismo, la xenofobia***, la paura dei rossi e dei loro espropri proletari.

Non credo vadano a tentativi. Avranno fatti i loro calcoli i loro "studi".Bhe... spero siano sbagliati. Non perchè ami Pisapia (anzi), ma che Milano sia diventata così caricaturalmente razzista non riesco ad accettarlo (e ne ho gia accettate parecchie su Milano).

PS

***Persino Formigoni (che avrà i suoi difetti ma, nel panorama attuale, si può definire un moderato) oggi ha messo in guardia che Pisapia vuole aprire i concorsi per l'assunzione a posti pubblici agli extracomunitari!!! Gli è stato domandato: "e se l'extracomunitario è più bravo dell'italiano?" "e no! il posto va dato all'italiano" Dimostrando di intendere il lavoro pubblico non come un servizio che lo stato chiede e paga e per il quale dovrebbe colere i migliori ma come un dono che si fa agli amici (poi il suo capo se ha bisogno preferisce farsi curare dagli extracomunitari USA che qui però non assumerebbe)

 

 

Ma siamo così beceri a Milano?

 

Spero di no, ma il ballottaggio sara' un bel test. La Moratti e SB stanno investendo tutto sul voto di scambio e le solite paure per immigrati, omosessuali, rom, centri sociali, musulmani e compagnia cantante.

Milano e' chiamata ad una prova di grande maturita', qui rischia davvero di giocarsi le sue residue ambizioni di citta' europea.

http://www.linkiesta.it/i-saldi-letizia-moratti-oggi-regalo-e-i-taxisti

Visto che la foto lo consente, notare le firme.

Ma perché scandalizzarsi? é notorio che i tassisti sono parassiti della società, sanguisughe che il CSX (Bersani in primis) avrebbe voluto giustamente affamare ma che sono stati salvati solo dalla reazione in agguato!

http://multimedia.lastampa.it/multimedia/in-italia/lstp/51311/

il vincitore e lo sconfitto

 

Fra l'altro Guido Podestà tempo fa è stato segato anche da Berlusconi che lo ha destituito dal ruolo di coordinatore regionale sostituendolo con Mario Mantovani, che più burino, più vuoto, più responsabile della vittoria di Pisapia non ce n'è.

A Pasqua dopo che i cicisbei lombardi, con il vergine Formigoni in testa, lo avevano omaggiato del famoso similuovo di Pasqua dal quale è uscita la sexy violinista, Charlotte Crona che ha affeascinato Berlusconi, Mario Mantovani si è poi alzato e ha donato a Berlusconi un toro di cristallo Swarovski.

Il gaglioffo confonde le casse dello Stato con quelle di Berlusconi. ( QUI )

Ha poi ispirato i famosi manifesti delle BR in Procura ed ha organizzato la claque al "perseguitato" davanti al Palazzo di giustizia.

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sembra che si chiariscano subito le conseguenze pratiche del programma di Pisapia & Co:

Bufera su Pisapia, stipendi  milionari per i portaborse assunti in Comune

Accelerazione fantastica! Ma quando brucia, brucia e ci si muove anche in modo anche scomposto.

Le malefatte di Letizia Moratti uscirono dopo l'estate (direttori del Comune da 13 a 22 e l'affare Carmela Madaffari) qui

Per fortuna che poi la Corte dei Conti pretese un risarcimento.

Terrò d'occhio il sito che hai linkato per vedere se prima o poi uscirà anche qualche nome dei beneficiati (è un sito che non conoscevo ma pare tosto, vicino a Grillo; peccato che il nome ne minimizzi la serietà). A Milano i leghisti, a frotte, stanno migrando verso Grillo

Se G.Pisapia licenziasse Catania ( ATM dopo avere distrutto le ferrovie) e Bonomi (SEA ex Alitalia dello splendore) e li sostituisse con due anche estratti a sorte, Milano avrebbe solo da guadagnare.

E anche la musica se Bonomi tornasse a suonare con il suo compare Maroni.