Tempo fa mi ero lanciato in una delle mie solite tirate sull'omertà accademica.
Chiamo omerta' accademica la tendenza di molti, troppi, colleghi a tapparsi occhi, orecchie, naso e (soprattutto) bocca a fronte delle decine di concorsi universitari palesemente ingiusti, se non apertamente truccati e manipolati da cosche baronali e politiche di un tipo o di un altro.
Dopo aver documentato l'assenza di un movimento interno all'università che denunci il malaffare nei concorsi, facevo osservare che i pochi esempi di tipo contrario suggeriscono che, in realtà, basta poco per migliorare la situazione.
Questa iniziativa, seppur di un singolo collega, mi sembra meritoria d'approfondimento e, se non ho letto male (ho letto in fretta) anche di sostegno. Il promotore è Tommaso Gastaldi, uno statistico che insegna a La Sapienza.
Qualcuno meglio informato di me può forse darci ulteriori delucidazioni.
il fatto che non vi siano commenti puo` forse farci pensare che ci sia molto scetticismo?
Io credo che non scricchioli quasi niente, tranne per il fatto che nel passato la speranza nel posto futuro faceva tacere, adesso la disperazione fa incazzare. Ma il sistema di potere baronale e` troppo forte e troppo clientelare, e la magistratura, che dovrebbe controllare, e` ancora peggio nonche` infiltrata dall'Universita`.