L'articolo condensa i dubbi del papa in questa frase tratta da un suo libro recente (Fede, Verita' e Tolleranza, 2004) (traduzione mia) :
Questa etica dell'evoluzione che inevitabilmente prende come concetto chiave il modello di selezione, cioe' la lotta per la sopravvivenza, la selezione naturale, l'adattamento, offre poco conforto. [...] Anche quando si prova a renderla in qualche modo piu' attraente, rimane alla fine un'etica assetata di sangue.
Intravedo in questo ragionamento una conclusione sostanzialmente errata (anche se, mi rendo conto, potrebbe essere affrettato dedurre opinioni complesse da una sola frase estrapolata giornalisticamente dal suo contesto).
Un primo dubbio sorge dalla constatazione empirica che comportamenti altruistici sono osservabili ovunque, non solo fra esseri umani, ma anche fra animali, cosi' come lo sono gli istinti di giustizia, reciprocita', e cosi' via. Quindi, la selezione naturale non sembra essere incompatibile con essi. Ma la critica centrale del ragionamento di Ratzinger ci viene da Dawkins (Il gene egoista, 1976), innanzitutto, e assieme a lui da tutta una schiera di teorici dell'evoluzione. Essi hanno dimostrato come l'egoismo del gene, il cui "istinto" (per definizione) e' solamente quello di sopravvivere replicandosi, sia del tutto compatibile con comportamenti altruistici a livello interpersonale e sociale. Comportamenti altruistici, o contrari agli interessi personali da parte di un organismo servono allo scopo di aiutare organismi simili a riprodursi. In questo modo, i geni ospitati da un soggetto aiutano la sopravvivenza e la riproduzione di copie di se stessi presenti in altri organismi. Si pensi, tanto per fare un esempio banale, all'atteggiamento della madre verso il proprio figlio. Quindi, nonostante i geni si comportino "egoisticamente", i comportamenti del macro-organismo di cui fanno parte appaiono (e sono) disinteressatamente altruistici.
Storicamente, l'atteggiamento della chiesa cattolica sull'evoluzionismo e' stato piu' ragionevole di quello assunto in America da alcune confessioni protestanti ultra-conservatrici, proponitrici della teoria del "disegno intelligente". Purtroppo, sembra difficile per la gerarchia cattolica accettare l'idea che la morale non possa derivare dalle leggi della natura (che sono a volte spietate), ma debba essere costruita dagli uomini. La decisione del papa di affrontare il tema solleva per il sottoscritto piu' di un punto interrogativo sulle sue intenzioni.
Intanto non esiste una `etica dell'evoluzione.' Altruismo (tra consanguinei naturalmente, ma anche tra non-consanguinei) e' perfettamente compatibile con selezione naturale. Le prove formali sono credo dovute a Trivers negli anni '70. L'esempio classico sono i pipistrelli vampiro (traduco 'vampire bat', non so come si chiamano in italiano).
Ma il punto e', concordo con Andrea, dove sta andando a parare la Chiesa? Se la conclusione del ragionamento fosse 'l'evoluzione implica etica di sangue e quindi l'uomo ha bisogno della Chiesa,' allora la conclusione stessa sarebbe accettabile (anche se la premessa inaccurata). Ma se la conclusione fosse (come io purtroppo mi aspetto): 'l'evoluzione implica etica di sangue e quindi e' teoria errata - o insufficiente - o concetti simili,' allora la Chiesa si sarebbe messa sul piano dei Protestanti ignoranti della Bible Belt americana. Vediamo. Aspettiamo la conclusione del ragionamento.