Il nome di Giovani Turchi designa un movimento di riforma dell'impero ottomano, sviluppatosi in ambienti militari ed intellettuali nella fine del 19 secolo. I leader del movimento guidarono il Comitato per l'Unione ed il Progresso che governò il paese, con brevi intervalli, dalla riforma costituzionale del 1908 alla dissoluzione dell'impero nel 1918. In quegli anni, la Turchia subì l'aggressione imperialistica dell'Italia (1911) e fu rovinosamente sconfitta nella prima guerra balcanica (1912-1913). Nel 1914, una fazione del Comitato stipulò un patto segreto con la Germania, costringendo l'impero a schierarsi dalla parte perdente nella prima guerra mondiale. Dopo la sconfitta dal caos emerse Mustafa Kemal, che si era distinto come generale nella guerra, e riuscì a salvare la Turchia dagli appetiti delle potenze occidentali (Italia inclusa) a stabilizzarla e ad avviare un processo di riforma che ha generato la Turchia moderna. Per questo, fu chiamato Ataturk (Padre dei Turchi).
Ogni parallelo con i Giovani Turchi del PD e sui recenti successi, strategici (le elezioni) e tattici (il corteggiamento del movimento 5 stelle), del partito è del tutto causale. Vediamo se il PD si dissolverà e se poi dalle macerie emergerà un un AtaPD
un breve calcolo mostra che pochi di essi morirono nel proprio letto. se la storia è destinata a ripetersi, ogni augurio è del tutto superfluo.
Chi li definisce" giovani turchi" non gli rende un buon servigio. Quelli di un secolo fa, oltre a condurre l'impero alla rovina (ok, non sarà stata tutta colpa loro) sono anche stati protagonistri di uno delle più grandi tragedie del XX secolo. Fossi in loro mi scegliere un altro nome...