Circa sei mesi fa provai a fare il confronto fra il primo quasi-anno del governo Prodi ed i cinque anni del governo Berlusconi, limitandomi al terreno dei provvedimenti economici. A mio avviso Prodi aveva già fatto sostanzialmente peggio, ma alcuni non condividevano, dando pesi diversi dai miei ad alcuni atti dei due governi; altri insistevano che andavano presi in considerazione altri aspetti, dalla guerra in Irak alla pubblica moralità e la giustizia.
Da allora abbiamo avuto, sul solo piano economico, il caso Telecom (che ovviamente ha anche grande rilevanza per la pubblica moralità) e la continuazione della follia Alitalia, il DPEF di quest'anno ed ora questa Finanziaria, il contratto per i dipendenti pubblici e la contro-riforma del Welfare. Oltre che, ovviamente, la non-liberalizzazione di nulla, in comune con Berlusconi, e la caccia all'evasore fiscale che, come abbiamo documentato, risulta essere praticamente un piano di persecuzione di quelli che per loro non votano. Vorrei rifare il "ciapa no", ma non mi sembra più necessario. Infatti, ho gettato via le note per commentare la Finanziaria del 2008, non ne vale la pena: è una cosa disastrosa, oltre che vergognosa. Così disastrosa che persino Francesco Giavazzi e la redazione della Voce.info, entrambi e notoriamente con forti simpatie per questo governo, hanno alzato alquanto il tono delle loro critiche. Aggiungere a quanto già dicono sarebbe ridondanza, quindi forse per quest'anno mi astengo.
Ma non vi sono solo i crimini economici di questo governo, ve ne sono anche altri, ed altrettanto gravi. Nel frattempo abbiamo avuto l'indulto e la contro-riforma universitaria di Mussi, che sta distruggendo il poco di buono (poco, poco) che aveva fatto la Moratti, aggiungendo tanto di cattivo in una specie crociata punitiva di tutto quanto sembri basato sul merito e la competenza. Le grandi opere sono partite a parole, ma non nei fatti; nella stessa maniera ha fatto finta di partire il grande processo di risanamento di questo e di quello, che è invece diventato il risanamento del nulla. Nel frattempo ci siamo goduti lo stillicidio quotidiano della casta e della sua arroganza, a cui i membri di questo governo hanno partecipato e contribuito allegramente, prendendo il popolo per i fondelli con operazioni di marketing come il taglio delle spese per il Parlamento ... a partire dalla prossima legislatura. Il tutto mentre la criminalità in Italia cresce, in contro-tendenza con il resto d'Europa, ed i governanti di sinistra spiegano che dare poteri di polizia ai sindaci non è democratico, come ovviamente non lo è alzare le pene al fine di mantenere i delinquenti in galera oltre che dissuaderli un pelino.
Ora siamo arrivati (ma la cosa era iniziata con D'Alema-Fassino e la Forleo) anche all'interferenza diretta con le azioni della magistratura, nel miglior stile Berlusconi, ed al tentativo di tarpare un pochino di più la libertà di stampa, bene notoriamente scarso nel bel paese. Insomma, ora non manca proprio nulla per poter fare il confronto con il governo precedente, e Prodi ha governato solo 17 mesi, non 60. Nel frattempo, la "base sociale" del governo Prodi sfila a Roma così da poter spiegare chiaramente a tutti che Italia vuole.
Chiedo: amici istintivamente "a sinistra, è questa l'Italia che volete?
Come disse un mio carissimo amico davanti a una bella ragazza che dichiarava preferenze di destra, "anch'io, anch'io sono di destra".