Perché Cappato ce la può fare

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Sento dire da alcuni che Marco Cappato non non può vincere il seggio senatoriale di Monza-Brianza. Vorrei spiegare perché non la penso così, pur applicando rigorosamente tutto il pessisimismo della ragione di cui sono capace.

Seguendo una buona regola del giornalismo, metto le notizie all’inizio. Sono due le cose importanti. Primo, non è vero che il collegio Monza-Brianza è blindato per la destra. Secondo, nelle suppletive la partecipazione è bassa, i cambiamenti di percentuale tendono a essere elevati e i risultati dipendono di pìu dalla personalità dei candidati.

Iniziamo dal primo punto, che è il più semplice. Alle elezioni politiche del 25-26 settembre 2022 la coalizione di destra (che aveva come candidato uninominale Berlusconi) ottenne il 50,3% dei voti. Le forze attualmente all’opposizione, come noto, si presentarono frammentate. PD e alleati ottennero il 27,1%, Azione-Italia Viva ottenne il 10,2% e il M5S ottenne il 7,8%. Il resto dei voti fu disperso tra vari partitini.

La somma di quei voti è 45,1%. Naturalmente un candidato unico era impossibile a settembre, date le regole elettorali e il clima politico. Ma non è impossibile ora, in una elezione dove la parte proporzionale è assente. Infatti, quasi tutte le opposizioni (al momento in cui scrivo non è ancora chiaro cosa faranno M5S e Italia Viva)  hanno dichiarato che appoggeranno Marco Cappato.

In sostanza, partiamo da una situazione in cui la distanza tra il candidato di destra e quello di opposizione è poco più di 5 punti percentuali. Questo significa che il collegio è contendibile. Inoltre, l’assenza della componente proporzionale fa sì che la personalità del candidato conti di più che alle politiche generali, quando la fedeltà al marchio elettorale tende a predominare. Cappato è una personalità forte e riconoscibile. Anche Galliani lo è, ma la mia personale impressione è che lo sia decisamente meno di Berlusconi.

Veniamo al secondo punto. I risultati delle elezioni suppletive tendono a essere anche molto differenti da quelli delle elezioni generali, principalmente per la bassa partecipazione al voto.

Non ci sono state, finora, elezioni suppletive nel 2023. Le ultime suppletive si sono tenute il 16 gennaio 2022 per la Camera nel collegio Lazio 1-01. Su 185.394 aventi diritto al voto, i voti validi sono stati solo 20.865, ossia l'11,25%.  Alle politiche del 2018 gli aventi diritto erano 159.814 e i voti validi furono 115.346, pari al 72,18%. Come si può vedere, una differenza drammatica.

Nel 2018 il csx vinse con il 42,05%, mentre nel 2022 la percentuale raggiunse il 59,43. Gli schieramenti non erano interamente omogenei, il particolare il M5S appoggiò il csx nel 2022 ma non nel 2018, mentre Italia Viva andò da sola nel 2022.

Ma il punto principale resta: c'è una forte volatilità nelle elezioni suppletive, sia nella partecipazione al voto sia nei risultati.

La penultima elezione suppetiva fu il 3-4 ottobre del 2021 per la Camera nel collegio Lazio 1-11. Su 204.245 aventi diritto i voti validi sono stati 75.306, pari al 36,87% Alle politiche del 2018 gli elettori erano 170.706 e i voti validi 116.106, pari al 68,02% 

Il collegio passò dal M5S al centrosinistra. Quello che mi preme far notare è che il centrodestra, che mantenne la stessa alleanza, guadagnò quasi il 5%, passando dal 32,92% delle elezioni generali al 37,55% delle elezioni suppletive.

Chi vuole avere un quadro più completo delle elezioni suppletive nella scorsa legislatura può consultare questi link (per il 2019, 2020, 2021 e 2022).

- Elezioni politiche supplettive in Italia del 2019

- Elezioni politiche supplettive in Italia del 2020

- Elezioni politiche supplettive in Italia del 2021

- Elezioni politiche supplettive in Italia del 2022

Se guardate i risultati vedrete che in genere (una eccezione sono le date in cui si votata anche in altre elezioni, come le Europee del 2019) la partecipazione è molto più bassa che alle politiche generali. Il messaggio principale che vorrei fare quindi far recepire è che la variabilità dei risultati è altissima, decisamente più grande dei 5 punti che separarono la coalizione di destra e l’opposizione nel 2022. Questo è dovuto principalmente alla bassa partecipazione al voto nelle suppletive.

Le possibilità di vittoria per Cappato sono quindi molto concrete. L’opposizione si sta presentando unita e tutto si giocherà sull’affluenza. Ancora di più che in altre elezioni, quindi, ogni voto conta.

 

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