Ieri sostituivo Michele a Roma alla presentazione del Rapporto 2013 del Centro Studi Economia Reale, di Mario Baldassarri. Tanti nomi noti e potenti tra il pubblico, tra cui un abbronzato e simpatico Romano Prodi.
Due relatori mi hanno particolarmente colpito (me lo aspettavo e infatti nella mia relazione c'era un attacco a ciascuno di loro), Alberto Quadrio Curzio e Piero Giarda.
Ebbene, il prof. Quadrio Curzio, con quella sua aria seria da aristocrazia nera, ha proposto una bella banca mista in Italia per gestire gli investimenti infrastrutturali (che l'Unione Europea ci farà/non ci farà fare); naturalmente con l'aiuto di Cassa Depositi e Prestiti. Proprio così, senza ritegno. Una bella privatizzazione dei profiitti, socializzazione delle perdite, con retrogusto di credito clientelare e poltrone per gli amici della politica ed economisti organici (Prodi si è divertito molto quando l'ho detto; chissà se era lo stesso Prodi dell'IRI e delle sue banche).
In ministro Giarda invece è molto simpatico e a modo. Ha incassato con classe la mia battuta sul fatto che una sua intervista sulla spending review ha certificato la morte del governo Monti ed è intervenuto parlando proprio di spending review. Tutto l'intervento, che peraltro dimostrava seria conoscenza e comprensione dei dettagli del bilancio statale, aveva il seguente tono: ragazzi, è difficilissimo e complesso, la spesa pubblica si fa per progetti che tagliano orizzontalmente le voci del bilancio, dobbiamo guardare a tutto assieme, ed è enorme, ed è complesso (non sono io a ripetermi, è lui), e abbiamo progetti a 15 anni, mica si possono tagliare: le imprese ci fanno affidamento (questo era per dire che il Rapporto Giavazzi è carta straccia, "il lavoro di uno studente del terzo anno", cito a memoria ma vi assicuro che ha detto proprio così); e poi la cultura, le istituzioni, le pensioni le abbiamo già promesse, la gente ci fa affidamento...voi credete sia facile ma è complesso, è complesso, non si può fare,...
Il fatto che la gente con la cancellazione dell'Ici sulla prima casa si è comprata la cucina nuova e poi però ha dovuto pagare l'lmu, questo non lo turba al ministro. Non mi hanno dato modo di dirlo e quindi lo dico qui. L'incoerenza temporale e i diritti acquisiti che turbano i sogni del ministro e che gli suggeriscono che tagliare la spesa sia complesso-oh-così-complesso non stanno solo dal lato della spesa, ma anche da quello delle tasse. Io vorrei ufficialmente dichiarare che i soldi per la prossima patrimoniale li ho già spesi; vorrei che il governo se ne rendesse conto.
attaccio -> attacco (almeno credo)
rtendesse -> rendesse
grazie