Si trovano notizie “più che buone, eccezionali” come questa “De Tomaso, un rombo nella crisi”. Parla dell’inaugurazione di un nuovo stabilimento per la produzione di vetture di lusso, “per far concorrenza alle tedesche Mercedes e BMW” (auguri….). Lo stabilimento ha 146 operai, ma la ditta ha un altro stabilimento a Grugliasco (Torino). Da una breve ricerca su internet, si apprende che si tratta della ex-Pinifarina, rilevata da una società (IAI Innovation in Auto Industry S.p.A)guidata da GianMario Rossignolo. Nell’ottobre 2009 aveva 900 dipendenti in Piemonte (http://www.ultimissimeauto.com/grugliasco-rossignolo-pininfarina/). Si prevede di produrre (o meglio assemblare, dato il numero di addetti) 8000 vetture l’anno, di tre modelli (prezzo circa 100000 euro).
Sul sito ufficiale della ditta (http://www.detomaso.it) ci sono molte belle foto ma nessuna informazione ulteriore sulla produzione (p.es. da dove prendono i motori?). L’investimento totale è di 45 milioni di euro. Cito dal Corriere “Oltre ai 18 milioni destinati alla formazione arrivati da Bruxelles, De Tomaso ha beneficiato da parte della Regione Toscana attraverso Fidi Toscana di un milione e 500 euro per la formazione, 2 milioni e 400 euro di finanziamenti e di altri 4 milioni in arrivo grazie ad un prossimo bando destinato alla ricerca e allo sviluppo di aziende innovative [aziende innovative nel settore auto? Un bando già assegnato prima della gara?]. A queste cifre si devono aggiungere le risorse (7 milioni e 500 euro) della regione Piemonte”. Una regione a guida leghista ed una rossa.
Il nostro beneamato presidente regionale Enrico Rossi (PD) dichiara “E’ una vittoria dei lavoratori e di un imprenditore determinato che continua a scommettere nel settore industriale”. En passant, notiamo che almeno 19.5 milioni sono destinati ufficialmente alla “formazione”. Presumo che anche parte del finanziamento piemontese sia per lo stesso fine. Ma anche fossero “solo” 19.5 milioni, si tratta di quasi 17000 euro ad operaio: gli pagano un trainer personale? In ogni caso, siamo sicuri che non ci fosse un uso migliore di 33.4 milioni di denaro pubblico?
A me piacerebbe sapere chi si è preso il marchio "Pininfarina" visto che Rossignolo ha dovuto rispolverare "De Tomaso". Non c'entra nulla... o forse un po' c'entra ma... questo mi ricorda un altro marchio scomparso che a un certo punto sembrava risorto dalle sue ceneri.
chi si è preso il marchio "Pininfarina"
Il marchio è rimasto alla famiglia che ha conservato un atelier di progettazione e design. Hanno dismesso alcuni impianti tra i quali qell che la regione Piemonte ha affidato in locazione a Rossignolo-De Tomaso.
Chiedo scusa. avevo già commentato in tal senso. Questo è quindi una duplicazioe.