Ξεπεράσει & Preseči

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Ovvero le traduzioni in greco e in sloveno di “sorpasso”, secondo Google Translate.

 

Questa mattina leggo su Corriere.it che il Fondo Monetario Internazionale stima una crescita dell’economia italiana per il 2010 di ben 0,2%. Questo rispetto alla stima di qualche mese fa che era di -0,1% (sempre per il 2010) ed avrebbe significato il terzo anno consecutivo di recessione italiana, unico caso al mondo.

 

Vado dal barbiere e sento un programma radio che esulta per la fine della crisi. Posso solo immaginare come i TG pomperanno questa notizia ignorando che stiamo parlando di stime, e che siamo sempre nel margine of error del prefisso internazionale: lo 0,0.

 

Vado nel sito del Fondo Monetario, mi guardo i dati aggiornati del World Economic Outlook del 2009, e trovo conferma di un fatto ben più importante da sottolineare. Come già previsto nel 2008, quest’anno la Grecia ha sorpassato l’Italia in reddito pro-capite.

 

Ecco qui i dati del Fondo Monetario.

 

Cosa vuol dire? Significa che mentre i nostri cugini mediterranei fino ad una decina d’anni fa erano tra i più poveri dell’Europa occidentale (a livelli del Meridione), da quest’anno (par quanto abbiano problemi di deficit, di debito, e di governi che cascano) i greci sono mediamente più ricchi degli italiani.

 

NB: Il grafico si basa su reddito pro-capite rispetto alla media europea

 

Non ho sentito nessun organo di informazione che sottolinei questo patetico, per noi non per i Greci, fatto.

 

Se questo smacco non bastasse, la notizia ben più clamorosa è che dalle stime del Fondo Monetario risulta che entro l’anno prossimo (il 2010) la Slovenia supererà l’Italia in reddito pro-capite. Vuol dire che nel giro di pochi mesi gli sloveni saranno mediamente più ricchi degli italiani.

 

NB: Questi invece sono reddito pro-capite espressi in $ (perché dati del FMI).

 

Questo è un avvenimento importante, da celebrare a livello europeo. È un giro di boa, un traguardo, la fine della transizione dei paesi dell’Est europeo. Il primo della classe dei paesi europei usciti dal comunismo sorpassa l’ultimo della classe dei paesi socialisti dell’Europa occidentale.

Sulla base di valori annuali ho estrapolato una data per rappresentare il simbolico sorpasso. Mi è venuto fuori il 3 Luglio. Un bel giorno d’estate, nel quale l’Unione Europea può organizzare una bella festa al confine tra Gorizia e Nova Gorica, per celebrare la convergenza economica tra paesi europei. In alternativa una bella regata nel Golfo di Trieste. Andata e ritorno da Pirano a Grado, con all’inizio Giorgio Napolitano, avvolto nel tricolore, che congratula il presidente sloveno. Alla fine tutti invitati nel panfilo del primo ministro italiano per una spensierata notte di festa.

Mi spiace fare il guastafeste quando il diktat mediatico invita a celebrare la fine della crisi. Ma se la gerontocrazia insiste che l’ottimismo è una variabile nella funzione di crescita, allora tanto vale buttarla sul ridere. Meglio allenare i nostri figli per un futuro di incursioni nelle villette dell’Albania.

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Commenti

Ci sono 45 commenti

Quando l'attuale presidente della camera, in un impeto di irredentismo, andava in Adriatico e buttava a mare bottiglie di vetro con dentro foglietti con su scritto "Torneremo", nessuno immaginava davvero che saremmo tornati si, ma a cercare lavoro.

Ps: la cosa che più mi fa incazzare è che in quei pochissimi minuti di telegiornale che ancora devo ascoltare, il presidente del consiglio e il suo fidato commercialista continuano ancora a sostenere che noi abbiamo fatto fronte alla crisi meglio di tutti gli altri...che malinconia!

 

All'epoca (1992) l'attuale presidente della Camera mostrava però pessime qualità predittive. Non avendo considerato le direzioni delle correnti marine nell'alto Adriatico le bottiglie di vetro andarono a depositarsi sulle spiaggie di Grado, Lignano e Bibione.

Dell'epoca rimane però un ricordo fotografico:

piemonte.indymedia.org/attachments/feb2009/camerata_fini.jpg

Da notare sullo sfondo l'attuale sottosegretario all'ambiente Menia.

 

Siete riusciti a rovinarmi la serata.

Ma, detto tutto questo, compreso in che mani siamo, come siamo messi male, ci deve pur essere un modo per farci svegliare.

Sarà un commento banale ma non voglio arrendermi all'idea che i mie figli saranno quasi obbligati ad espatriare per migliorare le loro condizioni di vita.

Vivo e vegeto nella ricca provincia italiana e vi posso garantire che da queste parti, (Parma) abbiamo servizi a livello nord europeo.

Che fare?

 

Vivo e vegeto nella ricca provincia italiana e vi posso garantire che da queste parti, (Parma) abbiamo servizi a livello nord europeo.

 

Come puoi vedere a pag.3 della presentazione sul Sud Italia di Villa La Pietra 2009 (scribd), l'area dove risiedi, compresa nel Nord-Est, ha ancora un reddito pro-capite a parita' di potere d'acquisto significativamente superiore a Grecia, Spagna e anche Slovenia.  Ma come puoi vedere in quello stesso grafico negli ultili 15 anni (e aggiungo io nel prevedibile futuro) il Nord-Est, come tutta l'Italia nel suo complesso e' cresciuta molto meno di Spagna, Grecia, Slovenia e direi di ogni altro paese OCSE, per cui in tempi dell'ordine di 10 anni anche la tua area potrebbe diventare piu' povera della media di Spagna, Grecia e Slovenia e direi di tutti i Paesi OCSE esclusi probabilmente quelli del livello di Turchia e Messico.  Oltre a questo, conviverai nello stesso Stato con una macro-area di 22 milioni di persone che sara' di gran lunga la piu' povera d'Europa, con gli inevitabili problemi di criminalita' organizzata e voto di scambio.

 

Vivo e vegeto nella ricca provincia italiana e vi posso garantire che da queste parti, (Parma) abbiamo servizi a livello nord europeo.

Sono felice di sapere che a prua del Titanic l'aria e' molto secca.

quello che sta avvenendo al ns paese ce lo spiega benissimo Esopo da qualche migliaio di anni.Chi non ricorda la favola della volpe e della tartaruga? . Eccoci serviti

Io non ricordo.

Forse ti riferisci alla lepre e la tartaruga. O la volpe e l'uva. O il corvo e la volpe.
Si', direi che la prima meglio si adatta.

FF

Lodovico: i dati sono corretti per l'evasione? Come stanno Sloveni e Greci quanto a evasione?

 

Lodovico: i dati sono corretti per l'evasione? Come stanno Sloveni e Greci quanto a evasione?

 

Di regola i dati del PIL come quelli OECD o Eurostat includono il PIL sommerso, almeno in buona parte.

Il primo della classe dei paesi europei usciti dal comunismo sorpassa l’ultimo della classe dei paesi socialisti dell’Europa occidentale

Italia socialista? Ho riso alla grande.

 

Italia socialista? Ho riso alla grande.

 

Be', lo e' sotto molti parametri: elevata tassazione, bassa crescita, disincentivi allo spirito imprenditoriale, demeritocrazia...

Se poi con "socialista" intendiamo "PSI", l'attuale governo e' una vetrinetta di socialisti: Brunetta ex portaborse di De Michelis (ora con De Michelis portaborse al seguito), No-Global Tremonti nato Reviglio, Cicchitto il lombardiano piduista, Sacconi... e ovviamente il Supremo Boss non sarebbe mai diventato Sua Emittenza senza il gioco di squadra con Bettino Craxi.

Mi fa molto piacere che il visibile grande progresso della Grecia negli ultimi 40 anni sia documentabile attraverso la crescita del PIL. E' un paese al quale sono legato affettivamente quasi quanto sono legato all'Italia e perfino di più di quanto mi senta legato agli SU. Tuttavia mi sembra che non si possa parlare propriamente di sorpasso della Grecia sull'Italia. Forse semplicemente perché la Grecia è un paese troppo piccolo per essere paragonato all'Italia. Ecco comunque alcuni sintomi che mi rendono difficile credere ad un "sorpasso": la prima vera autostrada greca (la via Egnatia) è stata inaugurata meno di un anno fa, ma è così poco frequentata che c'è difficoltà a piazzarvi delle stazioni di rifornimento e rifocillamento adeguate, si teme che non abbiano sufficienti clienti. Manca totalmente una rete ferroviaria decente. Il sistema di esazione delle imposte sembra talmente primitivo da far supporre una evasione generalizzata e tollerata. Ad esempio i contributi EKA (l'INPS greca) agli operai edili si pagano a forfait, e non nominativamente, sulla base, dei lavori conseguenti ad una licenza edilizia; per le compravendite  immobiliari il compratore deve giustificare la provenienza dei soldi (sono sempre bene accetti is soldi di cui si documenta la provenienza estera) e il venditore deve esibile un certificato fiscale che dimostra che non ha pendenze con il fisco. Trionfa il lavoro nero, specialmente degli albanesi. Si regola tutto abitualmente in contanti (letteralmente mazzi di banconote). Gli operai vengono pagati (in nero) a giornata, con una "giornata" diversa per gli uomini e per le donne. D'altra parte i luoghi di villeggiatura sono sempre più pieni di villeggianti greci, di cui non vi era traccia solo venti anni fa, un ovvio sintomo di crescita economica, crescono pure i turisti greci all'estero. Che dire poi del sistema universitario? Nelle mie discipline l'esodo dei cervelli greci è assolutamente generalizzato, nessun confronto con il modesto e recente fenomeno italiano (nella mia disciplina), anche perché i migliori laureati vanno a studiare all'estero per il PhD ed il sistema di reclutamento, basato sulle file di attesa rende difficile il ritorno dei migliori (o di coloro che non ritengono di dover prendere l'ultimo posto della fila). Aggiungo che si dice comunemente che i medici del sistema sanitario pubblico accettano apertamente regali in contanti per prestazioni dovute. Naturalmente tutte queste sono mie impressioni, basate in parte su chiacchiere e lamentele dei greci (che su questo non sono da meno degli italiani). Non direi che queste osservazioni possono contraddire i dati sul PIL. Piuttosto mi fanno dubitare che i dati del PIL forniscano un confronto significativo tra paesi di così diverse dimensioni.

 

Tuttavia mi sembra che non si possa parlare propriamente di sorpasso della Grecia sull'Italia. Forse semplicemente perché la Grecia è un paese troppo piccolo per essere paragonato all'Italia.

 

Non sono d'accordo. Qui si parla di PIL pro-capite a parita' di potere d'acquisto, una quantita' che e' ragionevolmente ben comparabile tra Paesi diversi una volta che uno dei due Paesi non sia microscopico come San Marino o il Lussemburgo (e quindi con PIL potenzialmente pesantemente influenzato da interscambio anomalo con altri Paesi).  Quando lo Stato preso in considerazione ha come la Grecia oltre un milione di abitante, il suo PIL pro-capite e' una stima ragionevole del benessere economica di genuina origine interna. Se si confrontano i valori assoluti del PIL per i due Stati non ci sono dubbi che l'Italia vince, ma solo perche' somma un numero maggiore di abitanti mediamente piu' poveri.

La tua descrizione della realta' greca mostra che la Grecia e' per molti aspetti simile al Sud Italia, li' hanno la prima autostrada ora, nel Sud dopo 30 anni di lavori finanziati dai contribuenti del Nord non hanno ancora terminato la Salerno - Reggio Calabria, li' non hanno un sistema ferroviairo, in Sicilia le ferrovie hanno velocita' probabilmente paragonabili alle diligenze del 1700.

L'econonomia sommersa dilaga in Grecia, su questo non ci sono dubbi, tuttavia noto che secondo stime ragionevoli pluriennali gia' pubblicate su nFA la frazione del PIL sommerso e' 29% per la Grecia, 27% per l'Italia, 22-23% per Spagna e Belgio.  La mia stima personale e' che limitandoci al Sud Italia la quota sommersa dell'economia secondo la misura di Steiner et al. sia 50%, quindi considerevolmente peggio della Grecia.

Sommato tutto e' interamente comprensibile come le Grecia possa superare l'Italia per PIL pro-capite a parita' di potere d'acquisto (PPP). La Grecia, come ho mostrato anche nella mia presentazione a villa La Prietra 2009, negli ultimi 15 anni e' partita con reddito PPP pari a quello de Sud Italia ed e' cresciuta fino a superare come osserviamo oggi il reddito PPP dell'Italia nel 2008, un fatto previsto dall'Economist quando ha dato notizia del superamento nel 2006 della Spagna rispetto all'Italia, e sottolineato anche da Michele Boldrin.  La Grecia mostra secondo me bene quello che potrebbe essere lo sviluppo del Mezzogiorno italiano se fosse uno Stato indipendente.  Sinceramente a me pare che pur essendo culturalmente simile alla Grecia, il Sud italia abbia classi dirigenti piu' scadenti e tradizioni civiche inferiori, ma e' possibile, e di questo c'e' qualche indicazione nella presentazione di Emanuele Felice a villa La Pietra 2009, che il civismo dei meridionali sia stato deteriorato dall'esperienza storica dello Stato unitario che - come personalmente ritengo - ha assegnato al Sud Italia il ruolo di mercato di compravendita del consenso elettorale mediante la spesa pubblica.

Che bellezza. Da meridionale per diversi aspetti in Grecia mi troverei come a casa. Purtroppo. Una battuta di spirito che nulla toglie alla valenza della conclusione del commento del Professor Figà Talamanca

luigi zoppoli

c'è chi vi darebbe dei declinisti... :? c'è anche la repubblica ceca all'orizzonte, e in una generazione rischiamo di fare compagnia a ungheria e bulgaria. se gli USA rallenteranno un po', mal comune mezzo gaudio.

molti problemi sono stranoti, ma non mi soprenderei ce ne fossero altri.

 

c'è anche la repubblica ceca all'orizzonte, e in una generazione rischiamo di fare compagnia a ungheria e bulgaria. se gli USA rallenteranno un po', mal comune mezzo gaudio.

 

Secondo le estrapolazioni dell'Economist nel 2050 l'Italia verra' superata anche dalla Romania e in quella data anche l'Albania sara' vicina al PIL pro-capite italiano.

Si riporta lo studio di Eurostat in cui si riporta e riconferma che la Spagna sta sempre davanti.

 

La situazione greca, si è evoluta in modo "drammatico" e sarebbe bello avere una vostra disamina di quel che sta succedendo lì: perchè, se fosse prevedibile o meno, che scenari apre per la stabilità dell'euro ecc...(sempre e solo se avrete tempo e voglia)

 

Rispondo al volo io anche se la domanda meriterebbe una risposta piu' dettagliata.

Non credo che la Grecia di per se presenti un problema di stabilita' per l'euro per un semplice fatto di dimensioni. La Grecia e' piccolina e anche se la crisi le scappa di mano, non sarebbe un grosso peso per la UE o per il Fondo Monetario darle una mano.

Questo non e' vero per altri pIgs.