Le regole della nomination democratica sono estremamente complesse. Non pretendo di comprenderne i dettagli, assolutamente. Ma ho fatto un po' di conti, che al meglio della mia comprensione sono accurati.
Per capire cosa sta succedendo è necessario distinguere tra i delegati e i super-delegati alla convention democratica, che assieme eleggeranno il candidato presidenziale. I 3253 delegati sono assegnati in base alle elezioni primarie. Di norma i delegati non possono votare liberamente, ma sono obbligati per mandato a votare per il candidato loro assegnato dagli elettori. Ad essi si aggiungono 796 super-delegati con uguale diritto di voto. Si tratta essenzialmente di maggiorenti del partito (deputati, senatori, ex-presidenti, governatori, etc.). Eccone la lista. Sono liberi di votare per chi vogliono, e alcuni di essi hanno già dichiarato il proprio voto. Il totale dei delegati alla convention sarà 4049, e quindi la maggioranza si avrà con 2025 delegati almeno.
La distribuzione dei delegati dopo super Tuesday (secondo le assegnazioni di CNN - errori sono ancora possibili) è la seguente.
Candidato | Delegati assegnati(CNN) | Super-delegati | Totale |
---|---|---|---|
Hillary | 625 | 193 | 818 |
Obama | 624 | 106 | 730 |
Edwards | 26 | -- | 26 |
Aggiornato 2/6/2008 | Delegati necessari: 2025 |
Obama ha solo 1 delegato assegnato meno di Hillary. Ma ha 87 super-delegati in meno. Ci sono ancora 1978 delegati da assegnare a mezzo voto e 497 super-delegati che non hanno deciso con chi stanno.
Per vincere senza l'apporto dei voti dei super-delegati Obama ha bisogno di appropriarsi di 1426 delegati su 1978, e Hillary di 1425 su 1978; cioé oltre il 70% dei delegati in palio, per entrambi. Allo stato delle cose che uno dei candidati vinca con tale margine nelle prossime primarie pare impossibile. Si noti che alle primarie democratiche, a differenza di quelle repubblicane, i delegati sono assegnati con metodo essenzialmente proporzionale - essenzialmente, perché il calcolo avviene su base circoscrizionale piuttosto che statale.
Quindi, decideranno i super-delegati. Qui son problemi per Obama, perché i Clinton hanno il controllo della maggioranza del partito, nonostante l'endorsement per Obama di alcuni pezzi grossi come Kennedy e Kerry. È ragionevole pensare che due terzi dei super-delegati vadano a Hillary, come è successo con i 299 delegati che hanno già preso posizione.
Questi numeri sono stati calcolati sotto l'ipotesi che i delegati di
Michigan e Florida non
partecipino alla convention. La direzione nazionale del partito
infatti ha deciso di escludere questi delegati dalla convention perché i rispettivi stati
avevano anticipato unilateralmente la data delle loro primarie. Non è ancora chiaro se tale minaccia verrà mantenuta.
Se si ricominciasse a discutere la posizione dei delegati di Michigan e Florida, per Obama sarebbe ancora peggio: Obama ha fatto malissimo in Florida, dove non ha fatto campagna elettorale, e non ha addirittura partecipato alle primarie in Michigan, dove Hillary ha ottenuto il 55% dei voti (il 40% degli elettori, non potendo votare per Obama o Edwards, ha indicato "uncommitted"; non è chiaro come voterebbero i delegati designati da quest'ultima frangia dell'elettorato. In ogni caso, i due stati valgono 178 delegati e 12 super-delegati per Hillary e solo 67 delegati e 3 super-delegati per Obama.
Insomma, butta male per Obama. A meno che non riesca a convincere tutti che il sistema dei super-delegati è anti-democratico e che quindi essi sarebbero costretti, non certo legalmente ma almeno moralmente, a distribuirsi in proporzione al voto popolare nelle primarie. Ma deve già convincere tutti che è giusto che Florida e Michigan non contino. La vedo dura.
Io il mio cartello Obama '08 alla finestra ce l'ho. Ma abito dove volano le aquile, non lo vede nessuno.
Addendum, 8
Febbraio. Riporto un
commento di Giuseppe di Fazio:
Supponiamo che Hillary vinca i due terzi dei
superdelegati: il conteggio dei soli superdelegati sarebbe Clinton 514-Obama
282. Considerando che i delegati "regolari" al momento sono Clinton
630-Obama 635 (fonte: CNN.com), per raggiungere quota 2,025 Obama dovrebbe
conquistare almeno 1,108 dei rimanenti 1,962 delegati eletti durante le
primarie, ovvero il 56.5%.
Aggiungo: L’ipotesi che
Obama vinca almeno un terzo dei super-delegati dipende abbastanza dal suo momentum.
Se procede ancora per un po’ con l’aura di vincitore sarà più difficile per i
super-delegati soccombere allo “charme” di Hillary. Il 9
Febbraio, domani, saranno in palio 469 delegati da 8 stati (Louisiana, Nebraska,
Washington, Virgin Islands, Maine, DC, Maryland, Virginia – questi ultimi 2
contano da soli per 200 delegati). Se
Obama prende più di 300 delegati comincio ad essere ottimista.
La situazione dei delegati è veramente confusa. Alberto ci ha mostrato i calcoli di Cnn. Qua ci sono quelli di RealClearPolitics che sono un po' diversi. Ma, se capisco bene, la vera notizia di ieri non è il riconteggio dei delegati, ma la crisi finanziaria della campagna di Hillary. Senza soldi, si perde. Ma restare a secco è anche un segnale delle percezioni negative che si stanno creando intorno alle possibilità di successo di Hillary. Un'altra osservazione sul calendario delle primarie. Hillary ha consistemente perso nei caucuses (tranne in Nevada) e nel Sud e i prossimi appuntamenti, prima di Texas e Ohio del 4 marzo, sono o caucuses o stati del Sud come la Lousiana. Insomma, Obama potrebbe creare momentum, anzi secondo intrade.com lo ha già fatto. Quindi la mia visione è opposta a quella di Alberto: è Hillary che ha molte ragioni per preoccuparsi. L'unica nota dolente per Obama è che, malgrado abbia un enorme supporto mediatico (dai Kennedy, vera liability, a Hollywood, liability ancora maggiore, senza trascurare Alberto e il suo cartello alla finestra), non è riuscito ancora a chiudere la partita a suo favore. E, come ci ha insegnato Del Piero agli Europei del 2000, certi errori a volte possono costare cari.
Fausto, qui
sembra che chi e' disposto a rischiare soldi sia d'accordo con te (anche se di poco). Almeno oggi, il cartello di Alberto sembrano vederlo in molti.