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“L’istituto di Statistica del regno di Silviolandia, il SISTAT, comunica che la stima per il numero indice del PIL relativo al terzo trimestre 2009 si è attestato a quota 304,319 in aumento dello 0,6% sul trimestre precedente. Il corrispondente valore dell'indice al primo trimestre 2008, subito prima della crisi, è stato pari a 323,406. Supponete ottimisticamente che l’economia continui a crescere al tasso trimestrale dello 0,6% (circa il 2,4% su base annua). Quanti anni occorreranno perché il PIL torni al livello del 2008?”. Commentate.
Risposta: Circa due anni e mezzo. Un bel po'.
Soluzione: l’incognita, n = numero di trimestri, soddisfa la seguente espressione:
304,319 x (1+0,006)n = 323,406, da cui si ricava agevolmente n = ln(323,406/304,319) / ln(1,006) = 10,17 trimestri, equivalenti a 2 anni e 6 mesi circa.
[Nota dell'Editore: grazie a Fabio Triberti per aver scovato un nostro errore di trascrizione dei dati dell'Istat]
Non sono un aspirante macroeconomista e non mi dò nessuna patente, ma siccome non ho sonno e sto girellando indomito per la rete, ecco che mi bivacco un po' su questo post - e dico che un PIL che cresce al ritmo di 0,6% al trimestre se lo può solo sognare, l'Italia. E nemmeno può vederlo col binocolo, perchè penso che neanche quelli che in teoria, "strutturalmente", potrebbero farlo, come i miei amici svedesi, danesi, finlandesi, ecc. saranno concretamente in grado di marciare così. Nemmeno l'ottima Merkel o il simpatico Balkenende. Poi, figurarsi con la necessaria exit strategy dalla cannabis di deficit pubblico...
Non mi pare di avere sentito voci particolarmente euforiche dalle parti europee. Così, l'atteggiamento più saggio mi parrebbe quello di rimanere con le orecchie molto basse.
RR