Con Alberto abbiamo recentemente commentato la disavventura occorsa all’ingegner Castelli. Il malcapitato sottosegretario scoprì che doveva pagare ben 325,8 euro per volare sulla tratta Roma Fiumicino - Milano Linate. Desideroso di ingraziarmi il sottosegretario, ho replicato la sua richiesta per vedere se riuscivo a fargli risparmiare qualche euro. Ho utilizzato Expedia. La prima schermata di questo sito, ma lo stesso vale per tutti gli altri che vendono biglietti aerei (ad esempio, Opodo, oppure Orbitz), chiede al visitatore se intende acquistare un biglietto di sola andata, di andata e ritorno oppure un biglietto per più destinazioni. Effettuata la scelta per un biglietto di sola andata, ho fornito al motore di ricerca le ulteriori informazioni necessarie per completare la richiesta: luogo di partenza Roma Fiumicino, arrivo Milano Linate, data 13 Febbraio 2009, orario ore 13 (orario preferito dall’ingegner Castelli). Il risultato é questo.
Niente da fare, 330,80 euro. Con Expedia il sottosegretario spende 5 euro in più, le spese di gestione che Expedia richiede per i suoi servizi.
Vediamo se riesco a fare di meglio ricorrendo ai ricordi delle frequentazioni con gli esperti del settore. Alcuni mi spiegavano la complessità del sistema tariffario con una ragione semplice. Alitalia, ma l'argomento é generale, è interessata a ottenere informazioni sulla disponibilità a pagare di ciascuno. La situazione ideale si raggiunge quando l'impresa riesce ad applicare a ciascuno il prezzo massimo che è disposto a pagare per quel volo. Nessun consumatore volontariamente divulga questa informazione. Da qui la necessità per Alitalia di escogitare dei meccanismi di rivelazione delle caratteristiche e delle preferenze dei potenziali clienti. Nel settore aereo è comune la distinzione fra consumatori time-sensitive e consumatori price-sensitive. I primi non vogliono assoggettarsi ai numerosi vincoli che le compagnie aeree pongono all’utilizzabilità del biglietto in termini di orario, rimborsabilità in caso di mancato utilizzo, e così via. I secondi, al contrario, sono disposti ad accettare più restrizioni. I primi pagheranno di più, i secondi di meno. Alitalia interpreta la richiesta di solo andata come la richiesta di un consumatore del primo tipo, quello disposto a pagare di più.
Ho provato quindi a vedere cosa succede se, invece di acquistare un biglietto di sola andata, si cerca un biglietto di andata e ritorno, mantenendo costanti data e orario di partenza. Il risultato è questo
Niente male. La differenza è cospicua: 184,91 euro, quasi 146 euro in meno rispetto al biglietto di sola andata. Il sottosegretario sarà contento.
Non ci vorrà molto al consumatore, anche all'ingegner Castelli, scoprire come si fa a trovare un volo meno costoso: é sufficiente cambiare la categoria nella quale si viene classificati. L’offerta di un biglietto 330,8 euro, quando è disponibile un’alternativa a 184,91 euro, quindi, non può sopravvivere a lungo. Come dire, vi recate in un supermercato per acquistare mezzo chilo di passata di pomodoro. L'unica passata di quel formato presente sugli scaffali si vende a 1,8 euro. Con lo stesso marchio è in vendita anche la confezione da un chilo a 1 euro. Controllate tutto quello che c’è da controllare, scadenza, luogo di confezionamento, provenienza del prodotto. Non é che vi rifilano il pomodoro cinese? Non si sa mai, soprattutto dopo la storia del latte contaminato. Una rapida ispezione conferma che nelle due confezioni la qualità è identica e la provenienza patriottica. Rassicurati comprate la confezione da un chilo, utilizzerete il mezzo chilo che vi serve e se il resto non riuscirete a utilizzarlo, lo getterete nella pattumiera.
In un supermercato il giochetto é improponibile. Per uno stesso prodotto non si troverà mai una confezione da mezzo chilo più costosa rispetto a quella di un chilo. Ma allora cosa rende l’acquisto di un biglietto aereo così diverso dall’acquisto della passata di pomodoro? Nel supermercato le passate di pomodoro sono tutte sugli stessi scaffali e e quindi il confronto è immediato. Nel caso dei biglietti aerei invece i biglietti sono posti in scaffali diversi. Se ad uno serve la sola andata facilmente non va a vedere le altre opzioni di volo. Così, come quando uno acquista la conserva di pomodoro dà ragionevolmente per scontato che la confezione di un chilo di conserva costa di più di quella da mezzo chilo, allo stesso modo, il Castelli di turno, dà per scontato che la sola andata non costi più dell’andata e ritorno.
Le compagnie aeree, e la nuova Alitalia non fa eccezione, si servono di questa intuitiva regola osservata da ogni consumatore per piazzare in scaffali diversi i biglietti e non rendere immediatamente visibili quelli a minor prezzo. In altre parole esse deliberatamente aumentano i costi di ricerca del consumatore. Quelli disposti a sostenerli si attaccheranno al computer nella compulsiva ricerca di una tariffa ancora più vantaggiosa; gli altri si fermeranno quando riterranno che il tempo dedicato a questa ricerca non è più giustificato. Queste differenze nelle attitudini dei consumatori permettono la contemporanea presenza di prezzi anche molto diversi fra loro.
In questo modo è svelato l’arcano. Se volete comperare un biglietto di sola andata per Linate e volete spendere di meno, ora sapete cosa fare. Regola numero uno: non andate a cercarlo nello scaffale dove la compagnia aerea si aspetta che voi lo cerchiate.
E cosa succede se si va a cercare nel terzo e ultimo scaffale?
Ho utilizzato la terza funzione, quella per più destinazioni, mantenendo la prima tratta e aggiungendo fantasiose prosecuzioni per altre località. In alcuni casi la tariffa complessiva aumentava ma, in altri casi, diminuiva. Per esempio aggiungendo come ulteriore tratta la Milano-Barcellona il biglietto costa 149,31 euro. Sostituendo Bruxelles a Barcellona il risultato é questo.
129,31 euro, ovvero il 30% in meno della tariffa andata-ritorno.
Ma allora, é possibile trovare la tariffa più conveniente? E in che modo?
La risposta é no, per quanto tempo si abbia a disposizione. Secondo alcuni il meccanismo tariffario delle compagnie aeree è divenuto così complesso da essergli sfuggito di mano. La complessità dipenderebbe dalle numerose regole utilizzate per la costruzione delle tariffe al punto che non è possibile costruire un algoritmo in grado di trovare quella a più a buon mercato. O, per dirla in sintesi
…the more specific (idealized) problem of finding an optimal fare for a particular route, while theoretically solvable, turns out to very similar to a classical mathematical problem known as boolean satisfiabiality, which has long been known to be NP-complete -- which means it could take the fastest computer longer than the lifetime of the universe to find the solution.”
Credo di aver fatto abbastanza per il sottosegretario. Il tempo che mi rimane lo utilizzerò per fare altre cose.
Considerando che volare dall'Olanda (Eindhoven) ad Orio al Serio costa circa 80 euro se va male (all'ultimo minuto in periodo natalizio) e che quella tratta è di circa un'ora e trenta, quindi piu' lunga della tratta Milano Roma, direi che c'è qualcosa che non funziona nel mercato aereo italiano, su quella tratta. Infatti se si prenota con certo anticipo (almeno un mese) la tratta dall'Olanda costa anche 40~50 euro e questo mi fa pensare che questo prezzo copra i costi, anche se sono "low" e permetta anche dei ricavi, visto che le compagnie low-cost non sono enti benefici.
Piu' concorrenza (vera) nella tratta Milano Roma quindi dovrebbe abbassare i prezzi sotto i 100 euro, come minimo.
Ciao,
Francesco
E' il solito discorso delle low cost che volano da aereoporti secondari.Cito il mio commento al precedente articolo:
Considerando che Eindhoven è un surrogato di Amsterdam, e che Ciampino è addirittura più vicino a Roma di Fiumicino direi che va benone. Ovviamente alle compagnie tradizionali la cosa non va giu: in Belgio protestano contro gli aiuti statali all' aereoporto di Charleroi (non trovo il link, ma in un'altro si citavano espressamente le pressioni di Brussels airlines), in Italia fan lobby per trasferire i low cost da Ciampino a Viterbo .
E se qualcuno avesse dubbi sul perchè proprio a Viterbo, la risposta sta nella facilità di collegamento:
2 ore per 80 km: non ci sono autostrade ma solo sattali e provinciali.
Al solito, speriamo nella commissione europea.
P.S. ne'elam ha dimenticato un dettaglio: di regola gli a/r costano meno solo se tra andata e ritorno c'è un fine settimana