È bastato che Casini parlasse di vendere Rai 1 per scatenare destra e sinistra in difesa della proprietà pubblica della Rai, noto bastione di libertà, professionalità e imparzialità. Tra le varie reazioni ci piace in particolare segnalare quella del signor Landolfi, presidente aennino (ossia, di AN) della commissione di vigilanza.
Questo è lo stesso signor Landolfi che, quando Gad Lerner diventò direttore del TG1, lo avvicinò con un fogliettino contenente il nome di una sua protetta da sistemare. Il fatto venne denunciato da Gad Lerner stesso quando se ne andò. Qui trovate la cronaca dell'epoca. Per inciso, il signor Landolfi non smentì affatto, spiegò che non ci trovava nulla di male nell'aiutare una povera precaria a trovare un posto fisso e, sure enough, il posto venne poi prontamente trovato.
Sicuramente episodi del genere sono all'ordine del giorno in Rai e in tante altre imprese pubbliche. Colpisce in verità, in questo caso, la spudoratezza dell'azione. Gad Lerner in fondo è persona di idee politiche opposte a quelle di Landolfi. Mr. Landolfi riteneva ovviamente che destra e sinistra non fa molta differenza purché ci sia qualche contribuente da mungere (pardon, lavoratore precario da aiutare). Forse non si aspettava che la cosa sarebbe stata resa pubblica, e in effetti se Lerner non avesse perso il lavoro la cosa non si sarebbe saputa.
Ma anche una denuncia, che sarà mai? Che prezzo si paga per sfruttare una impresa pubblica a fini personali? Nessuno. Infatti Mr. Landolfi è sempre lì, a 'vigilare' sulla Rai e a vomitare cazzate.
Carino, elegante. Ma anche Lerner pero'. Capisco giusto? Ha trovato lavoro alla tipa e ha denunciato il fatto dopo essere stato mandato via? Mi sa che Landolfi aveva ragione a pensare "bene" di Lerner.
No, no, il buon Lerner non c'entra. La tipa venne sistemata dopo che lui se ne era andato e aveva fatto la denuncia. La sua unica colpa fu di non denunciare immediatamente il fatto.