[....] il vecchio muore e il nuovo non può nascere, e in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati.
(Antonio Gramsci)
Alcuni collaboratori di NfA hanno gia' osservato come il presente governo di sinistra sia ondivago e passi da un decreto liberale del Sig. Bersani ad una preoccupante impressione che il signor Rovati non fosse quello che i francesi chiamano elettrone libero.
Mi colpisce assai un fenomeno frustrante: l'orizzonte temporale di questi signori non e' probabilmente nemmeno la loro ri-elezione (si sono garantiti lussuose pensioni in caso qualcuno li scalfisca dallo scranno occupato), ma e' quello della settimana prossima.
Utilizzero', e invito tutti a dirmi dove erro, due esempi assai semplici.
Il primo si svolge come un tema corto e facile. Anche alcuni di noi si sono indaffarati e rovinati il fegato a discutere di riforme costituzionali, grandi cambiamenti piu' o meno in senso federale degli ordinamenti vigenti. Il governo e i suoi soloni accademici e mediatici si sono affannati a dire che "vinto" il referendum si sarebbero fatte, e fatte bene, le necessarie riforme. C'e' qualcuno che ne abbia notizia?
Il secondo caso e' piu' serio e concerne un fenomeno che dura dai tempi pre-repubblicani, se non fosse chiaro a sufficienza il fenomeno data dall'era fascista.
La RAI, nata EIAR, URAR, e cosi' via e' un fenomeno fascista in quanto tutti i governi totalitari (per chi ha dubbi, obbligatoria la lettura dei diarii di Joseph Goebbels) hanno sempre avuto la mania del controllo delle informazioni e delle varie forme di intrattenimento ritenute adeguate, appropriate, e permissibili per il popolo.
In termini simili la Repubblica, sotto il regime democristiano, ha continuato ad usare la RAI sia per propinare alle masse le gemelle Kessler, la messa alla domenica, etc. che per controllare i telegiornali. La cosa mi scandalizza abbastanza, ma era prassi comune e se ne puo' avere persino nostalgia (c'e' ancora qualcuno che si ricorda cosa sia il da da umpa?)
Ora i fatti tuttavia sono NON controversi.
Riporto qui sotto
' Abrogazione della norma che definisce pubblica la RAI, in modo da avviarne la privatizzazione.
totale | percentuale (%) | |||
---|---|---|---|---|
Iscritti alle liste | 47 946 896 | |||
Votanti | 27 807 196 | 57,40 | (su n. elettori) | Quorum raggiunto |
Voti validi | 25 022 962 | 90,00 | (su n. votanti) | |
Voti nulli o schede bianche | 2 784 234 | 10,00 | (su n. votanti) | |
Astenuti | 20 651 558 | 42,60 | (su n. iscritti) | |
RISPOSTA AFFERMATIVA | 13 736 435 | 54.90 | (su voti validi) | |
RISPOSTA NEGATIVA | 11 286 527 | 45.10 | (su voti validi) |
in questa tabella i risultati del referendum popolare svolto undici anni e mezzo fa (per chi ha dubbi, 11 di giugno del 1995, dopo esser stati approvati su chiamata delle firme richiedenti dalla Corte costituzionale e da tutti gli organi alla bisogna designati.) La maggioranza composta da 13.736435 cittadini, pari al 54.9 % dei validi voti espressi indico' che la RAI debba cessare di essere un'impresa pubblica, di proprieta' dello stato.
Cosa fecero i governi (plurale non "maiestatis" qui) succedutisi dal 1995 al 2006? Nulla per privatizzare la RAI, cioe' venderla, eliminare il controllo governativo sull'informazione, eliminare la vergognosa tassa del "canone", etc. I governi che si sono succeduti hanno, come dice il Sig. D'Alema, occupato la RAI. D'Alema all'occasione si e' lamentato del fatto che parve piu' facile occupare il Libano che Viale Mazzini.
Occupare la RAI e' un modo di dire beffardo e infingardo. La RAI occupa il potere politico quanto il potere politico occupa la RAI, come in tutti i fenomeni di corruzione mafiosa.
La RAI costituisce un enorme serbatoio di potere di tutti generi, per il numero dei suoi dipendenti, per il potere di ricatto che ha sui vari governi, per il puro fatto di aver un palcoscenico sempre pronto per esibirsi e dar sfogo alle infinite vanita' del politico e della politica di turno, e cosi' via.
Costituisce un'utilissima camera di decompressione in cui personaggi di tutti i generi trovano ospitalita' e accoglienza organizzata con ballerine, tartine, ricchi premi e cotillons. Costituisce un modo di soddisfare la grande potenza mafiosa del sistema mediatico inglobando tutti nella stessa melassa nutrita di idiozia a livelli difficilmente raggiunti. Per chi ha dubbi consiglio di guardare le trasmissioni RAI, dal pazzo che chiede alla gente a mezzanotte che cosa sogna, ad un tale che sgrana gli occhi ripetendo le corbellerie di Jung a tarda notte, e gli esempi purtroppo continuano.
Siccome mi rendo conto del fatto che questa e' una lunga storia, chiudo in fretta con una proposta semplice, semplice e "Popperiana" in stile.
Il governo ed il parlamento presente hanno fino al primo di gennaiio 2007 (mi sembra che dodici anni siano ragionevoli: Churchill, Stalin, FDR e Truman in meno di sei hanno sconfitto l'asse Tokio-Roma-Berlino, il doppio dovrebbe essere sufficiente per sconfiggere l'asse Alberoni-Curzi-Guzzanti-Parietti-Petruccioli-Petroni-Santoro-Vespa [& ...Co])
per avere messo in atto le seguenti misure.
1. vendita dell'azienda
2. licenziamento di tutto il personale
3. rimborso a tutti coloro che hanno pagato il canone delle parcelle dal primo di Gennaio del 1996 al primo di Gennaio del 2006
Questo, a modesto avviso del sottoscritto e' un programma semplice e razionale.
Il governo e il parlamento sono liberi di non far nulla, come hanno fatto negli undici anni precedenti all'anno corrente
Non stiano poi a raccontar la favola del loro essere liberali: la RAI e' uno dei pochissimi casi in cui la liberta' di espressione e' coeva alla liberta' di mercato, elimina un ente inutile insieme ad una tassa inutile.
Se la cosa a qualcuno interessa, ritornero' sull'argomento presente considerando le obiezioni che mi sono state mosse, aventi a che fare con i monopoli e i pericoli di concentrazione, la intrinseca bonta' di aver una televisione governativa (si noti che nessuno dice che "bisogna" avere un giornale del governo) e cosi' via.
Ma forse e' una ennesima predica inutile.
La citazione all'inizio di questo articoletto e' solo un ricordo agli eredi presenti di Grasmci come le bizzarre avventure di Monica Lewinsky, pagata dalla RAI per far nulla, i giornalisti che vendono ballerine a monarchi stracotti e uffici stampa di partiti vari, forse sono solo delle modeste aberrazioni, dei piccoli fenomeni morbosi come diceva il fondatore de "L'Ordine Nuovo".
Quando abitavo un altro continente, mi avevano insegnato che "un milione di qua e un milione di la'... e ben presto si parla di soldi davvero."
http://www.repubblica.it/politica/2010/11/30/news/film_bonev-9666303/?ref=HREC1-1