In sostanza Saviano sottolinea che la criminalità organizzata "è al Nord che fa la maggior parte di affari. La Lombardia è la regione con il più alto tasso di investimento criminale d'Europa" e così via. Alcune osservazioni.
1. Che la criminalità organizzata vada dove ci sono i soldi e gli affari non stupisce molto: si tratta di incentivi. Di criminalità organizzata al Nord ne sento parlare da quando ero bambino (la famosa mafia del Brenta). Fa bene Saviano a sottolineare una possibile ripresa e consolidamento del fenomeno, in particolare a Milano.
2. La retorica, però, è confusa e disinformatrice, e stupisce che venga da un autore peraltro bravo e acuto nel riportare cronache e fatti. A sentire Saviano, pare che la mafia sia un problema del Nord. A mio modo di vedere, la mafia al Nord, dove c'è, è principalmente un problema di ordine pubblico e controllo della legalità. Al sud invece è un problema sociale. Nel Brenta, a New York, a Chicago, la mafia è esistita ed esiste per cercare di sfruttare l'esistenza di monopoli naturali (appalti di opere pubbliche gestiti da pubblici ufficiali corruttibili) o di monopoli legali (droga, prostituzione, alcohol durante il proibizionismo...). Tali organizzazioni criminose vengono contrastate e combattute iniettando risorse nell'ordine pubblico, se necessario con misure speciali e preventive. Al sud, per quel poco che mi è dato di conoscere, la mafia convive simbioticamente con una parte sostanziale e non irrilevante della politica e della società, che dipende da essa.
Mi pare una differenza sostanziale. Dov'è il confine crimine e problema sociale? Sta nella possibilità per un poliziotto o per un giudice nel trovare difficoltà o meno ad arrestare e condannare un malvivente. In un caso, un aumento marginale delle risorse implica una riduzione del crimine o dell'incentivo a commetterlo; nel secondo caso, il responsabile dell'ordine pubblico viene contrastato da una società collusa ed omertosa. Gli aneddoti, a volerli cercare, si sprecano. A nulla servono le leggi se il poliziotto viene ostacolato dalla società (non necessariamente tutta omertosa e collusa: superata una certa soglia basta la paura per la propria pelle). È questa la situazione del Nord? Stanno le cose cambiando? Sarebbe interessante saperlo. Per ora, mi limito ad osservare che in comuni vicini a dove sono nato i vigili urbani comminano senza problemi multe a chi non ricicla in modo appropriato.
3. La retorica è confusa anche per un secondo motivo. Sembra, a sentir Saviano, che la causa della mafia, e con essa dei problemi del Sud, sia l'imprenditoria del Nord. L'avevamo già sentito, questa logica perversa, commentata su questo sito sia da parte di Alberto che di Michele: al Nord si produce la monnezza, poi siccome la mafia la distribuisce per le strade del sud, allora il Nord è responsabile (potrebbe pure fare a meno di produrla, questo Nord). Strano che non ci si chieda come mai la mafia non preferisca distribuirla per le strade del Nord, questa monnezza, risparmiando i costi di trasporto. Per una risposta, rimando al punto 2. Il controllo sociale non è acqua.
4. Infine, infastidisce ed è sinceramente ridicola e controproducente l'esasperata contrapposizione Nord/Sud del problema, esasperata al punto tale da sottolineare (si veda il minuto 5:20 del video linkato sopra) la volontà della 'ndrangheta milanese di scindersi dai milanesi perché "siamo noi i più forti". La retorica ripeto si presta ad un difetto interpretativo: al Nord i soldi e dai soldi l'incentivo al crimine. Al Nord la mafia è forte, ricca e potente, al sud è al più costume e folklore. È davvero così? Io l'immondizia per strada non l'ho mai vista a Vicenza, e neanche a Milano. Amministrazioni comunali commissariate? Sparatorie? Giudici fatti saltare per aria?
A questa contrapposizione Nord-Sud, contribuisce, certo, l'opposta retorica di stampo leghista/polentone che pretende di fare la morale ai terroni. Invece no, anche i comuni del Nord sono infiltrabili, anche gli imprenditori del Nord sono corruttibili. E i furti è più probabile succedano nelle banche che dai fruttivendoli. Ma il problema sociale nel Sud mi pare di natura diversa. Avendo ripetuto in questo paragrafo i punti 1 e 2, mi fermo per evitare di fare un altro bel giro in tondo.
Penso che quello che Saviano volesse sottolineare, è appunto che anche a nord il problema mafioso diventa sempre di più un problema sociale, piuttosto che di sicurezza.
Basti pensare agli appalti per la TAV o l'Expò di Milano: Cosche + Politica + Sindacati (?).
La mafia è potere a ogni costo.
Credo che tu abbia colto il nocciolo di quello che voleva dire Saviano. Non bisogna sottovalutare la pericolosità dell'organizzazione.
Per approfondire l'argomento consiglio la lettura di questo libro:
http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-john_dickie/sku-12010830/cosa_nostra_.htm
Spiega da straniero cosa nostra agli anglosassoni.
Un libro fatto bene e ben documentato.