Massimo D'Alema si è sentito oltraggiato da un giornalista che ha osato suggerire che il caso affittopoli negli anni '90 avesse molte affinità con il caso dell'appartamento comprato da Scajola, apparentemente con l'aiutino degli amici (suoi, immagino, e) di Bertolaso.
Con affittopoli ci si riferisce al fatto che alcuni politici, tra cui lo stesso D'Alema, avevano ricevuto in affitto - ad equo canone - lussuosissimi appartamenti di proprietà di vari enti previdenziali.
Dal Corriere di oggi:
«L'accostamento è del tutto improprio - ha detto D'Alema con voce alterata - io come migliaia di persone pagavo ciò che era previsto dalla legge, e non troppo poco».
Massimo D'Alema finge di non sapere, o spera che gli ascoltatori non sappiano o non ricordino, che in affitto ad equo canone di appartamenti, negli anni '80 e '90, non se ne trovavano nemmeno col lanternino. Men che meno di lusso nel centro di Roma. La realtà dei fatti è che gli enti previdenziali (controllati dallo stato) mettevano a disposizione dei politici appartamenti di lusso (come quello suo, di Veltroni, di De Mita, e tanti altri) a equo canone come meccanismo di favore, o come atto di lobbismo. Così come gli amici di Bertolaso han fatto con Scajola in anni più recenti. E non si dica, come giustificazione, che quello di D'Alema era un affitto: uno sostanziale sconto sull'affitto per 10 o 20 anni non vale molto meno di un contributo all'acquisto come quello ricevuto da Scajola.
Infine, l'affinità tra la situazione di Scajola oggi e di D'Alema ieri esiste anche su un piano ben più grave: entrambi hanno usato argomentazioni da dementi per difendersi. Traduco:
- non sapevo che un appartamento di nove stanze con vista sul Colosseo costasse più di un bilocale in periferia;
- non sapevo che a equo canone si trovassero solo i monolocali in periferia (e nemmeno quelli).
È possibile che vi siano differenze legali tra le due situazioni. Ma se gli amici di Bertolaso chiedevano i Grandi Eventi, quelli di D'Alema chiedevano almeno di non essere trattati da enti inutili quali erano.
Aspetto di ascoltare sottigliezze di miglior qualità.
Dunque, per te affittare un immobile ad equo canone equivale a diventare proprietario di un immobile.
Spero di aver frainteso.
Lo sconto dove sarebbe, esattamente? Tu hai una legge che dice che l'appartamento X di tot mq deve pagare Y e D'alema pagava Y. Lo sconto dov'è?
Sta nel fatto che appartamenti di tipo X non si trovavano sul mercato se non a prezzo molto più alto (3Y), che veniva pagato con una serie di "sotterfugi" formalmente illegali ma in pratica ampiamente tollerati. L'offerta di appartamenti di tipo X ad equo canone (prezzo Y) era strettamente razionata - in pratica solo a persone con accesso a reti di relazioni particolari, in primo luogo politici di ogni partito. Tali persone quindi godevano di uno sconto rispetto al resto della popolazione
Nel fatto che a un comune mortale col cavolo che l'appartamento X e' offerto in affitto in equo canone!
Il problema di leggi che distorcono platealmente il mercato, come appunto era l'equo canone, e' che vengono ignorate, alimentando una cultura di illegalita' che discredita lo stato di diritto e mitridatizza gli elettori verso le ladrerie di chi sta al potere. Un problema che in Italia non e' recente, dato che gia' Dante aveva capito l'andazzo:
Le leggi son, ma chi pon mano ad esse?
Nullo, però che 'l pastor che procede,
rugumar può, ma non ha l'unghie fesse;
per che la gente, che sua guida vede
pur a quel ben fedire ond'ella è ghiotta,
di quel si pasce, e più oltre non chiede.
Uno stock (il valore dell'appartamento) e' la somma di una serie di flussi (gli sconti sull'affitto). Con la somma degli sconti non si diventa proprietari dell'immobile preso in affitto, ma se ne compra un altro. L'aritmetica, l'aritmetica.
La difesa legalista di D'Alema e' inaccettabile per le ragioni di cui dicono Giovanni ed Enzo: se l'affitto e' Y per legge, ma appartamenti a Y non si trovano, l'affitto e' solo nozionale, e nei fatti l'averlo e' un privilegio che ha un valore, in quel caso enorme (mi pare di ricordare che le stime del tempo fossero che l'affitto di mercato fosse 10Y - ma potrei sbagliare - certo la differenza era enorme tanto da aver generato un grosso scandalo).
Ma come si fa a sostenere una roba del genere?