Eccellentissimo Presidente Napolitano,
Vivendo all’estero ho ascoltato con ritardo il podcast di una trasmissione radiofonica, La Zanzara, andata in onda su Radio 24 il 1 giugno dove tal Vittorio Sgarbi asseriva di aver ricevuto l’invito al ricevimento per la Festa della Repubblica tenutosi al Quirinale il giorno successivo. Tralascio le invettive profferite da questo Sgarbi nei Suoi confronti, durante la trasmissione e in altre occasioni pubbliche.
Tuttavia mi rifiuto di pensare che la Presidenza della Repubblica si periti di invitare, a spese del contribuente, personaggi condannati in via definitiva per i reati di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato. Per di più in un momento in cui viene oltremodo inasprita la pressione fiscale sui cittadini già prostrati da una crisi epocale. Può immaginare che sarebbe un’offesa cocente nei confronti di tutte le persone oneste che da Lei si sentono rappresentate.
E tantomeno posso credere che vengano invitati a cerimonie ufficiali, della massima importanza simbolica, individui coinvolti in vicende poco edificanti come Sindaco di un’ amministrazione comunale di recente sciolta per infiltrazioni mafiose. Ha presente il Comune di Salemi per esempio?
Pertanto La pregherei di smentire al piu’ presto la notizia dell'invito a questo Sgarbi. Sono assolutamente sicuro che comprenderà come illazioni siffatte possano nuocere al Suo prestigio e all’autorevolezza della più alta carica dello Stato in particolare nella sua veste di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura in prima fila nella lotta alla mafia.
Con stima
Fabio Scacciavillani
ha i suoi bei scheletri nell'armadio. Basta ricordare ai tempi del PCI...