Il Corriere riporta la notizia secondo cui bande di tassisti stanno minacciando Francesco Giavazzi, sia a base di volantini che di fatto, a causa delle sue posizioni favorevoli alle liberalizzazioni.
Questo accade dopo ed a latere dei ripetuti ed impuniti pestaggi di giornalisti e gente comune ad opera, di nuovo, di bande organizzate di tassisti. Ancor piu' grave che i sindacati continuino a coprire questi delinquenti ed a giustificarne le continue sopraffazioni, confermando ancora una volta la loro natura d'organizzazioni corporative e mafiose. Polizia e magistratura, ovviamente, guardano da un'altra parte. Il grosso della stampa, specialmente quella legata alla Casa della Liberta', tace o addirittura stravolge il tutto.
Dire che siamo esterefatti e' dire nulla. Tutto questo e' estremamente grave e costituisce, assieme alle serrate illegali dei farmacisti ed agli scioperi di avvocati e notai, un'ulteriore gradino nel degrado italiano. Il paese sembra preda di gruppi di malfattori di vario tipo, coalizzati per truffare la gente comune ad ogni pie' sospinto e capaci di farsi beffe delle leggi, del governo e della decenza. Dal calcio ai trasporti pubblici, dalle professioni alle botteghe, dal parlamento alle carceri, l'atmosfera e' sempre piu' quella di un paese in cui le regole fondamentali della convivenza civile si sfaldano una ad una, come le foglie d'un carciofo.
E' estate, ed il governo italiano e' tutto a Capalbio o a votare indulti, ma ci chiediamo se non sia possibile, via il tam-tam dei blogs, organizzare qualche forma visibile di solidarieta' a Francesco Giavazzi ed a quanti altri vengono aggrediti e malmenati da questi delinquenti. E per esigere che polizia, prefetti, magistratura e, soprattutto, il governo facciano rispettare le leggi e proteggano la gente per bene.
Per quello che puo` servire, raccolgo l'invito e segnalo immediatamente sul mio blog. Una vergogna!