La fusione Unicredit-Capitalia: tutti contenti tutti insieme, ma scusa quello non è un duopolio? Davvero questa cosa l'ha fatta il mercato, che tutti ora sembrano osannare? A me sembra l'abbiano fatta (i) la Banca d'Italia, specialmente quella di prima che arrivasse Mario Draghi, (ii) l'interazione continua e fruttifera fra sistema bancario e sistema politico, (iii) la subcultura economico-imprenditoriale italiana, secondo la quale è sempre molto utile farsi favori reciproci e tenere fuori gli estranei. Questo duopolio, poi, mi sembra molto classico: c'è la finanza "laica" che gestisce Unicredit-Capitalia, e quella "cattolica" che gestisce Intesa-San Paolo. Come ai "bei tempi" in cui le banche erano quasi tutte di stato ma i consigli d'amministrazione si suddividevano, appunto, fra laici e cattolici. O mi sbaglio? Dove mi sbaglio? Sono solo confuso a causa dei racconti che mi fanno gli amici banchieri spagnoli che in Italia si sono scottati le dita? Davvero non è un duopolio nazionale costruito e protetto dal potere politico e dalla "vigilanza attiva" della BankItalia pre-Draghi? Qualcuno mi corregga, per favore. Non ditemi, però, che ora con Mario cambierà tutto, anzi: che sta già cambiando tutto e che in sei mesi son arrivati in Italia Paribas e ABN-Amro ... Forse, speriamo, forse fra un decennio arriva la concorrenza vera anche nel sistema bancario italiano, forse. Ma intanto il danno è fatto ed il tempo che passa e che permette l'accumulo di potere e privilegi e la solidificazione di scandalose rendite, conta, conta, conta: si vive una volta sola, cari i miei ottimisti.
All'economia (ma non era all'amica?) risanata. Prodi & Co si autoelogiano per il miracolo economico compiuto in meno di un anno, sollevando alti osanna all'economia italiana "risanata" e "ripartita" ... che facce di bronzo! Intanto, anche se nessuno lo dice, la grande ripresa italiana è già finita. La crescita dello 0.2% nel primo trimestre annuncia un 2007 magretto. Non che ci sia da sorprendersi: per quale strana ragione dovrebbe cominciare a crescere l'economia italiana, visto che le condizioni strutturali, fiscali e legislative invece di migliorare sono peggiorate nei 12 mesi del governo Prodi? La piccola fiammata nel 2006, effetto di congiuntura europea e niente di più, va archiviata. Son disposto a scommetterci: a fine d'anno la crescita del 2007 sul 2006 sarà attorno all'1,2%, con tendenziale appiattito per il 2008, e scopriremo che il grande recupero di gettito fiscale era un fuoco di paglia. Scopriremo invece che la crescita della spesa fuoco di paglia non è per nulla ...
Il contratto dei dipendenti pubblici, il tesoretto, eccetera. Tra una dichiarazione bonaria e l'altra, un incontro riservato, una trattativa, una minaccia di sciopero ed un po' di decreti ed accordi fatti sotto gamba continua la sovietizzazione dell'economia italiana. "Sovietizzazione" è espressione troppo forte? Neanche per sogno: scopro sul Giornale che questi si sono inventati le imprese "congrue", ossia hanno deciso che la produttività del lavoro la decidono loro, per decreto legge. A che piano hanno posto l'ufficio della pianificazione socialista in via XX Settembre? Qualcuno conosce il nome del direttore generale del medesimo, per caso? Me lo potreste presentare? Magari ha pure un PhD in economia: in Italia "impossible is nothing", ed il ponentino del potere romano, si sa, corrode anche le migliori menti ... E tutto tace. Il giochetto che stanno facendo su Alitalia c'è solo Giavazzi che continua a denunciarlo, mentre i dipendenti della medesima - quelli che hanno la macchina dell'azienda con autista che li passa a prendere a casa per andare al "lavoro" (si fa per dire) a Fiumicino - scioperano allegramente. E nessuno li licenzia, nessuno ... Intanto si sono spesi il maledetto tesoretto sette volte, garantendo che fra due anni scopriranno d'avere bisogno di un'altro giro di vite fiscale. Ora se lo spendono per l'ottava volta dichiarando, come se la politica economica e di bilancio consistesse in una specie di caccia al tesoro, che hanno "trovato i soldi" (in fondo all'oceano grazie ad Odissey?) per aumentare di nuovo gli stipendi ai loro amati parassiti pubblici, invece di eliminarne almeno mezzo milione. Come sempre, peggio di sempre.
Il libro di Rizzo e Stella, e le dichiarazioni di D'Alema. Com'è che D'Alema ogni 6-7 mesi dice mezza cosa intelligente e poi non agisce di conseguenza, anzi fa tutto il possibile per tenere in piedi il sistema che ha appena finito di dichiarare non accettabile? Direte voi: perchè appartiene al sistema e difende se stesso, i suoi amici, la sua storia, persino la sua identità personale. Certo, esattamente per questo lo fa, condivido. Ma non trovate paradossale, quasi schizofrenico, che questo fallimentare Giulio Andreotti della sinistra italiana sia capace di tanta "cognitive dissonance" (non so come si dice in italiano) e che nessuno provi a rinchiuderlo? E com'è che due giornalisti con i controcoglioni riescono a diventare un caso nazionale denunciando cose incredibili in qualsiasi altro paese europeo, ma poi non succede assolutamente nulla? Nulla, capite? Nulla! Nemmeno un radicale che ci provi a fare un po' di casino, oramai. Davvero un paese impazzito ...
E Visco lavora per l'Unipol, ma siccome l'Unipol è dei sindacati va bene così ... questa non serve nemmeno commentarla, leggetevela da soli sul Giornale.
Sarkozy mostra che si puo', che lo impossible è semplice, quasi banale. Qui, per la prima volta in vita mia, cito con approvazione dal Foglio del 19/05/2007, perchè mi sembra detto meglio di quanto io sappia fare:
Quindici ministri, quindici sottosegretari, trenta in
tutto mentre da noi centootto. Sette donne ministro, un paio delle
quali più sfiziose della Royal. Tre socialisti, uno dei quali più
fascinoso di Intini. Segato in un nanosecondo il segretario generale
dell’Eliseo, che tanto per capirsi era il loro Gifuní. Segato anche
Bayrou. Rassicurate perfino le maestranze aerospaziali di Tolosa. E
Cécilia, perdutamente riinnamorata, che aspetta il Nostro Lui nel
castello in campagna. Facciamola corta, vogliamo andare a Parigi. Sia
detto con la massima delicatezza e il maggior garbo del mondo. Ma
vogliamo andare a Parigi. E toccare Sarkozy. E dire quindi a Rossanda e
alla Mazzonis, alla Tabboni e a De Paolis, a Mingione, Canterella,
Pinnarò, a Martinotti e Mafai, e a tutta la sinistra italiana raffinata
e ipersensibile con casuccia a Parigi, che abbiamo capito il loro
dramma e ce ne stiamo facendo una ragione. In lutto o no, sciagura o
no, sconvolgimenti o meno, quelle e quelli si tengono casuccia. Non
vendesi. Bon. Assolutamente. Bon. Affittasi, peut-être?
Che dite, ci dedichiamo alla Francia d'ora in poi? Secondo voi, la RR me lo affitta l'appartamento? Posso pagar bene ...
P.S. Un paese sepolto dall'immondizia. Leggo, esterefatto è dir poco, la notizia dei rifiuti in Campania. Ed il nobil signor Napolitano che lancia le grida d'allarme dall'alto del suo principesco palazzo sul colle romano: andasse a raccogliere lui le spazzature! Mi sbaglio o la sua parte politica governa Napoli e Campania da decenni? Cosa da non credere, ma sembra sia vera: le foto ed i video sono inequivocabili.
Come metafora del paese sembra adeguata: un popolo che affoga, indifferente, nella propria spazzatura.
Caro Boldrin,
è solo per avvertirti che la tua previsione di crescita potrebbe rivelarsi sbagliata..
Il trascinamento del 2006 è già pari all'1.2% e la crescita acquisita nel primo trimestre del 2007 è pari al trascinamento più quel fatidico 0.2%.
Non mi arrischio a commentare estesamente la parte di finanza pubblica altrimenti chissà quanti gol potresti segnare stavolta
Comunque, quanto all'aumento delle spese per il 2006, se vai sul sito dell'istat ti puoi rendere conto che una buona parte dello stesso ha natura di una-tantum dovuta ai rimborsi della sentenza UE per l'IVA sugli autoveicoli e al ripianamento del debito di FS per la TAV. Da sole queste voci portano la spesa totale al 50.1% del PIL nel 2006 dal 48% circa del 2005. Tuttavia, tutti gli organismi internazionali prevedono per il 2007 un ritorno della Spesa/Pil al 48%.
Al di fuori di queste voci una tantum, poi, la spesa corrente è rimasta praticamente costante in rapporto al PIL nel 2006.
Saluti
Marco
Scusate l'ignoranza, ma cos'e' il trascinamento?
Riguardo all'aumento della spesa, credo che michele si riferisca in particolar modo ad aspetti strutturali, come la spesa per le pensioni, per la sanita', per i deficit delle regioni (che ho letto da qualche parte lo Stato ha generosamente offerto di ripianare), eccetera eccetera.
Un futuro radioso, davvero.
Stavo per fare la stessa domanda: cosa e' il trascinamento? Mai visto questo termine nei press release del Bureau of Economic Analysis...
Circa la crescita in Italia: se si facesse un sano, old fashioned esercizio di growth accounting, ci si accorgerebbe che total factor productivity e' piatta. La maggior crescita e' principalmente dovuta all'aumento del tasso di occupazione indotto dalle riforme del mercato del lavoro. In Spagna, per inciso, la situazione non e' molto diversa: la produttivita' e' ultra-piatta.