Milano Finanza ha lanciato un appello agli Italiani. Ecco il testo. Ci permettiamo di evidenziare in grassetto le parti più divertenti.
Se l'Italia ha bisogno, noi ci siamo. Siamo imprenditori, professionisti, manager, comuni cittadini. No, non ci stiamo a che l'Italia sia ridotta sul lastrico. Siamo un paese forte, ricco, con un debito pubblico altissimo, ma con un debito consolidato pubblico-privati nettamente più basso della Gran Bretagna, più basso della Germania, pari a quello della Francia. Le nostre industrie, le nostre banche, sono solide. La ricchezza liquida del paese è più di 10 volte (oltre 3.000 miliardi di euro) l'ammontare dei titoli che ogni anno lo Stato italiano deve emette per rinnovare quelli in scadenza. Il 50 per cento del debito pubblico è in mano a noi italiani. Se all'Italia serve, se dovesse servire il nostro aiuto per le emissioni, noi ci siamo.
Oh, generoso sangue latino! Oh, nobile e coraggioso spirito italico! Che sempre, nell'ora suprema della patria, ti risvegli dal torpore nel quale scivolasti alla caduta della prima Roma e nel quale ti addomesticarono, come un mansueto chierichetto, i lunghi secoli della seconda Roma!
Ecco, in mezzo alla tempesta finanziaria la patria chiama ancora! E chiama forte. Ma anche noi siamo forti, siamo ricchi! Chi sono questi mercati che non riconoscono la nostra superiorità sulla perfida Albione? Come si permettono? Abbiamo in mano più della metà del debito pubblico, noi! Che si provino a togliercelo! Give us more, give us more, madre Italia! Continua a indebitarti se serve che noi ci siamo! Per te daremmo gli occhi, figurarsi un po' del denaro delle nostre granitiche industrie, delle nostre nobili corporazioni, delle nostre solidissime banche. Si, proprio come ai tempi del glorioso Prestito Nazionale:
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Siamo pieni di soldi, liquidi che ci escono dalle orecchie, ma chi c'ammazza a noi, aho!?! Co' tutta 'sta ricchezza privata, ma che ce frega, ma che c'emporta? Facciamo pari, no? Un tratto di penna qui, un tratto di penna di là, et voilà. Il debito pubblico si abbatte come niente. L'abbiamo gia' fatto una volta (oro alla patria, courtesy of ne'elam), possiamo farlo ancora:
http://www.flickr.com/photos/66112502@N05/6026102970/
Grazie, quindi che ci siete! Vi benedica Iddio, vi benedica Pio IX, oh benefattori della patria. Voi come gli altri patrioti che si sacrificarono per il salvataggio di Alitalia. Anche a voi, come a loro che son vostri amici, compagni, e datori di lavoro, l'onore e la gloria -- e il debito al popolo.
E allora di che abbiamo paura? Via, non essere timido Voltremont, non le annullare le aste dei BtP. Siamo salvi, siamo salvi! L'hanno detto, che ci aiutano per le emissioni, no? Their words. Peschiamo a caso tra i primi firmatari.
Oh, bene, c'è Antonio Vigni, direttore generale del Monte dei Paschi di Siena! Fantastico. Grazie, Direttore. Avete passato lo stress test, no? Via, procedete pure a una bella ristrutturazione dell'attivo: via questi titoli e titoletti francesi e tedeschi e inglesi, che sono tutti più deboli di noi. Gli metta in pancia, alla Sua banca, una bella frittatona di cicoria e BtP. A che ci servono gli acquisti della BCE? C'è Lei nel momento del bisogno! Domani (o alla prossima emissione, se preferisce) vediamo quanti titoli pubblici italiani si compra MPS. Aspettiamo ansiosi. Viva l'Italia!
Poi c'è Paolone Scaroni, il CEO dell'Eni. Vuole essere veramente patriota? Vuole davvero aiutare la patria in questa ora suprema? Prenda il telefonino e chiami Tremonti, al numero diretto. Gli dica che c'ha pensato ed è convinto che l'ente da Lei CEOato s'ha da vendere: si fa cassa, parecchia cassa, e si evitano emissioni di parecchi BtP. Questo equivale a un grosso, grosso aiuto per le emissioni, sa? E conviene. Non ci crede? Faccia i conti. C'è un thread qui (si intitola "privatizzazioni a doppio taglio") che l'aiuterà.
Vabbé, ci fermiamo qui, gli altri li lasciamo per il divertimento anche dei lettori.
Noi, ci perdonerete, decliniamo l'invito a sottoscrivere nuovo debito pubblico. Non è per mancanza di patriottismo, sapete. È che abbiamo dato già parecchio e sentiamo già la mannaia delle nuove tasse che stiamo per pagare per rimborsarvi i titoli che volete ardentemente sottoscrivere. La chiamano equivalenza Ricardiana. Non ve l'hanno insegnata alla scuola dei CEO e ai corsi delle Corporazioni Arti e Mestieri?
Buonanotte.
P.S.: Ah, la Presidenza della Repubblica ha prontamente e cortesemente risposto:
In relazione alla cortese comunicazione sulla iniziativa di MF-Milano Finanza volta a promuovere l'impegno delle forze più attive del paese per far fronte alla delicata situazione economica e finanziaria di questo difficile momento, mi fa piacere rilevare che la campagna incontra naturalmente l'auspicio espresso dal Presidente della Repubblica affinché dal confronto tra le forze politiche, di governo e di opposizione e le parti sociali possano emergere scelte responsabili «per stimolare l'indispensabile crescita dell'economia e dell'occupazione a integrazione delle decisioni sui conti pubblici volte a conseguire il pareggio del bilancio». In questa direzione risulteranno utili tutti i contributi. Seguiremo, quindi, con attenzione e interesse gli sviluppi della iniziativa che il suo giornale promuove nella convinzione che «l'Italia è un paese su cui ancora scommettere»
How nice. Fa bene l'aria di Stromboli.
Per un attimo avevo creduto che "MF" stesse per "Massimo Famularo" ...
(e' decisamente ora di andare a letto :)
PS: era un equivoco voluto?