New York ha una ricca offerta di scuole (parlo di licei - high schools le chiamano qui) private e pubbliche.
Alcune delle scuole private sono ottime (12 o 13 - credetemi le ho visitate una ad una e varie altre), tutte sono costosissime (dai 25 ai 30 mila dollari), la maggior parte potrebbero essere meglio frequentate, cioe' non esclusivamente da figli di banchieri, avvocati, professionisti vari, e professori. Il processo di ammissione per le scuole private e' incredibilmente selettivo: i figli non molto intelligenti dei banchieri con madri avvocato tendono ad andare a scuole private dedicate a loro, cioe' ai figli stupidi dei banchieri. Dico "tendono" perche' se il banchiere dona una piscina alla scuola..... Ma anche a New York di gente che puo' donare una piscina non ce n'e' poi tanta.
New York ha anche alcuni ottimi licei pubblici (pochi, 4 o 5 al massimo - credetemi li ho visitati tutti). Sono licei speciali, il cui meccanismo di entrata e' semplice quanto "giusto" e "onesto": i primi 100/150 studenti in un test attitudinale entrano nella migliore di queste scuole, i secondi 100/150 nella seconda, e cosi' via. (Non e' proprio cosi', ma insomma, quasi: c'e' un complesso sistema di matching che fa la contentezza e la ricchezza - a mezzo di consulenze - di molti economisti teorici specializzati, da Al Roth a un largo numero di giovani turchi - per qualche ragione che non conosco i turchi amano matching theory).
La migliore di queste scuole si chiama Stuyvesant, e' a Tribeca (sud di Manhattan, a poche centinaia di metri da dove stavano le torri gemelle), e' gratis, 4 passati studenti hanno vinto il premio Nobel (tra cui l'economista di Chicago, Robert Fogel). Circa 20 mila persone fanno il test (100, massimo 150, entrano, come dicevo, a seconda di quanto bene funziona il meccanismo di matching di Al e dei turchi). Quando c'e' il test e' un avvenimento in citta': sabato scorso il taxi con cui portavo mio figlio al test e' rimasto bloccato in un ingorgo; chiedo al taxista: "cos'e', la maratona?", e lui risponde, "no, la maratona e' domani, oggi c'e' il test di Stuyvesant".
Raramente ho visto una rappresentazione migliore e piu' commovente del sogno americano: migliaia di ragazzi (13 anni) tutti in fila, la maggior parte con uno o due genitori al fianco che li accompagnano fino all'entrata. Gente di ogni gruppo etnico e di ogni classe sociale immaginabile, ho visto una madre con la collana di perle degna di mia suocera quando va alla Scala, un padre che guardandomi mi ha provocato un scossa di paura lungo la spina dorsale, e tanta ma tanta gente umile e normale. A costo di essere retorico, voglio dire che quello che mi ha impressionato di piu' sono stati gli occhi fieri, magari anche un po' troppo "pushy", con cui i genitori guardavano i figli. Mi hanno ricordato le voci dei genitori (tanti dei quali con inglese approssimativo perche' immigrati) i cui figli hanno avuto ammissione anticipata ad NYU (cioe' i migliori studenti cui possiamo aspirare) e che noi chiamiamo tutti gli anni per cercare di convincerli a convincere i loro figli a venire a NYU.
Mi rendo conto che un liceo con 100/150 posti l'anno e' ben poca cosa, che tutto sommato la mobilita' sociale negli Stati Uniti non poi cosi' elevata, e che il sogno americano e' in parte una costruzione della propaganda hollywoodiana, ma la mia esperienza al test di Stuyvesant ha proprio avuto l'effetto di un bel film di Frank Capra, uno di quei film dai quali si esce sentendosi bene, con l'animo sollevato.
Alberto, mi fa piacere che tu sia contento e spero tanto che tuo figlio entri a Stuyvesant. Comunque, non posso esimermi dal riportarti sulla Terra e allo stesso tempo dare un'informazione corretta al lettore che non conosce il sistema di scuole pubbliche di New Yorik.
Il sistema scolastico pubblico e' la vera piaga della citta'. Non c'e' proprio discussione sul fatto che la maggiorparte delle scuole pubbliche produce risultati pessimi, qualunque misura si voglia utlizzare per valutarli: punteggi nei test standardizzati, salari medi degli ex-studenti, probabilita' di entrare in buone Universita', probabilita' di andare in galera... Ovviamente questi risultati non si possono addebitare unicamente al sistema scolastico. Molti studenti, venendo da un background di estrema poverta', disadattamento, e violenza, hanno ostacoli molto alti da superare, e in molti non ce la fanno. Nonostante questo, i risultati delle scuole pubbliche di New York sono peggiori dei risultati delle scuole in altre citta' del Paese, a parita' di reddito, educazione dei genitori,... e cosi' via.
Il nostro beneamato Sindaco ha avviato da tempo una rivoluzione del sistema, in netta contrapposizione con il sindacato degli insegnanti, che e' notoriamente uno dei piu' potenti. Bloomberg e il suo Chancellor Klein (l'assessore all'istruzione) sono arci-convinti che il problema sia principalmente con il sistema degli incentivi, che fino a pochi anni fa era totalmente assente. Ferma questa premessa, hanno proceduto lungo direttrici diverse, ma complementari.
1) Istituzione di Charter Schools. Si tratta di scuole (ce ne sono ancora molto poche) che sono formate su iniziativa di un gruppo di cittadini (genitori, insegnanti, organizzazioni filantropiche,...) . Sono finanziate con denaro pubblico, ma sono essenzialmente autonome dai burocrati del governo. L'entita' del finanziamento dipende dal numero di studenti che scelgono la scuola. Ogni cinque anni c'e' un attento esame della performance della scuola. Se il risultato e' negativo, la scuola deve chiudere.
2) Istituzione di nuove scuole pubbliche di piccola dimensione, dotate anch'esse di una consistente autonomia di metodo e programmi. In questo caso gli incentivi forti sono per il Principal (il Preside), che in caso la scuola non produca buoni risultati (perlopiu' in termini progresso degli studenti nelle materie di base), perde il posto di lavoro
3) Le scuole che producono continuamente risultati mediocri vengono chiuse
4) Nelle scuole che hanno problemi di criminalita', si instaura una presenza fissa della polizia.
Io non sono un esperto in materia. Probabilmente trascuro tante altre iniziative. Pero' lo spirito dell'azione e' quello della responsabilizzazione e degli incentivi. Nonostante le riforme siano state attuate di recente, qualche risultato in termini di miglioramento nei risultati dei test standardizzati e diminuzione della violenza nelle scuole, si vede. Le nuove scuole, in particolare, ottengono migliori risultati di quelle pre-esistenti, ma non e' chiaro in quale misura si tratti di selection effect (gli studenti piu' bravi scelgono le nuove scuole con piu' alta probabilita').
Restano una miriade di problemi, a cominciare dalla qualita' aberrante del cibo che viene propinato ai poveri studenti.
Bottom line: l'educazione pubblica a New York e' in stato fallimentare e ottiene risultati medi probilmente non migliori di quelli di posti come Scampia, Castellammare di Stabia, ... che poi gli studenti piu' meritevoli e intraprendenti abbiano (limitate) possibilita' di sfruttare al meglio i loro talenti, non v'e' dubbio. In ogni caso, la disuguaglianza di opportunita' e' evidentissima e, per quelli sinistrorsi come me, anche molto dolorosa.
per 100/150 si realizza, e non tutti povera gente. mi pare di essere stato chiaro. guarda che ho detto che ci sono 4 o 5 buone scuole pubbliche a NY, non 300. perche' mi fai dire che penso che il sistema pubblico a NY funzioni bene? chi l'ha ma detto? ho concluso dicendo l'ovvio che 150 posti a Stuy non vogliono dire nulla, proprio per evitare commenti come il tuo, gianluca. la prossima volta lo mettero' in grassetto.