Una sveltina; con Sarko e non con la Melandri

/ Articolo / Una sveltina; con Sarko e non con la Melandri
  • Condividi
Quando ho letto delle affermazioni di Sarkozy sul suo viaggio in panfilo, non ho potuto fare a meno di notare la differenza con il comportamento della Melandri in una simile occasione. Differenza rivelatrice.

Leggo su Corriere.it che Sarkozy non si pente per nulla di essere andato in vacanza a Malta a bordo del panfilo di un amico. Dice anzi che non ha intenzione di nascondersi o scusarsi o mentire sulla faccenda. Chiarisce che il viaggio non e' costato un centesimo al contribuente francese, e si augura molti Vincent Bollore' per l'economia francese.

Il parallelo con l'episodio che coinvolse il ministro Melandri mesi fa e' fin troppo facile. Michele ne ha parlato qui su nFA, chiedendosi come mai la Melandri si fosse affrettata a mentire sulla sua frequentazione della villa in Kenya di Briatore. E concludendo che aveva mentito per la solita ipocrisia italiana; perche' l'ideologia viene sempre prima di tutto; perche' non si puo' prendere la bandiera dei no-global, del turismo eco-sostenibile, della redistribuzione, e al tempo stesso frequentare uno come Briatore; perche', infine, non poteva neanche difendersi dicendo "io lavoro sodo, e ho il diritto di divertirmi come mi pare" visto che non fa nulla.

Sarkozy, almeno, non mente, non si scusa, e neanche si vergogna (io non so che tipo sia questo Bollore', magari e' un personaggio ancora piu' tremendo del nostro Flavio, ma il punto e' proprio che tutto cio' e' irrilevante!). Mi auguro solo che abbia ragione quando dice che «i francesi sono molto lucidi e [...] sanno valutare fra la polemica partitica e la realtà delle cose». Per adesso, comunque, il suo comportamento mi pare una boccata di aria fresca.

 

Indietro

Commenti

Ci sono 13 commenti

Credo che nel caso della Melandri fosse questione di corna, piu' che di no-global.

 

Reeeeallllyyy? Non lo sapevo, raccontaci, raccontaci.

 

Scusa Giorgio,

non conosco bene le storie e non voglio neanche conoscerle.... tanto i politici gli agganci e le telefonate le fanno comunque; conoscono amici e anche amici degli amici, come in ogni buona tradizione latina ... ma non è che:

- l'ingenua della Melandri si scusa perchè si sente in qualche modo la coscienza sporca per chissa quale motivo, fosse solo per aver rapporti con un imprenditore e non avesse rifiutato fosse altro per una questione di indipendenza/trasparenza?

 - Sarko invece se ne strafega perchè tanto la coscienza l'ha già buttata nel cesso? Come quello che avevamo prima noi: che era amico di Vladimiro, George, odiava i comunisti, anche se in Cecenia ci sono state lezioni libere (secondo lui), vuole fare come gli americani, ma non vule fare il conflitto di interessi come gli americani.... e cose del genere? 

Tra il peggio e il peggio io preferisco starmene fuori

 

 

 

Secondo me una differenza c'e'. Cosa vuol dire avere la coscienza sporca per avere rapporti con un imprenditore? Che rapporto c'e' tra fare bene il proprio lavoro di politico e ministro, e l'avere amicizie con degli imprenditori? A me non me ne frega niente sapere con chi va a ballare il mio sindaco, o con chi va a divertirsi nel tempo libero, m'importa solo che sia un governante competente e che faccia bene il suo lavoro. Se la Melandri avesse avuto a cuore la sua indipendenza, avrebbe appunto detto: "certo, sono andata alla festa di Briatore, embe'?"

Sulla coscienza di Sarko, non ho idea se l'abbia buttata, venduta, persa, e cosi' via. Ma, di nuovo, non vedo alcun nesso fra l'avere una coscienza e il non scusarsi/vergognarsi delle proprie frequentazioni ed amicizie. Ognuno ha diritto di andare in vacanza con chi cavolo gli pare, se la cosa e' ortogonale al proprio lavoro di governante.

 

Sul tema sveltina, i segni dato da N. Sarkozy sembrano invece esser buoni.

L'affare Bollore' e' una scemenza, mentre non e' una scemenza che il governo dovrebbe essere di 15 ministri e rimangono in "pole position" Hirsch, Vedrine, persino Borloo, insieme alla piu' facilmente previsibile ottima posizione di Dati e Minc.

Forse li vi sarebbe qualche lezione d trarre, nel vantaggio reale di non avere farraginose alleanze (si veda la sinistra in Italia) in cui anche solo la pressione a "sistemare" tutti produce governi di piu' di centro persone, per non nominare i vari annessi presidenti di quasi tutto.

 

 

Pas des gangbangs.... geniale, palma!

Una domanda: qual e' il meccanismo che gli permette di nominare solo 15 ministri, a parte il non dover dipendere dalle alleanze? Avra' pure degli elementi interni che l'hanno sostenuto, no? A questi non deve nulla? E quanti ministri aveva il governo precedente?

 

Vi sono innanzitutto i caratteri della costituzione (della V rep.)- Per gli elementi che indichi, Sarkozy deve molto a sua moglie (che ha creato lasciandolo e riprendendoselo piu' effetto "media&noise" delle sortite dei militari in Afghanistan (incredibile dictu i francesi sono li... a combatter la guerra di Bush), e poi deve moltissimo al fatto che le sue campagne le ha fatte contro i suoi compagni di partito (sulla legge di impiego "per i giovani" si e' schierato con il popolo delle strade contro Villepin, sulla politica estera ha rotto i cosidetti al presidente sulle questioni africane (cruciali il France) e sui rapporti trans-atlantici. E' unodei motivi politici che indicavo a spiegazione parziale del paradosso che la terza (terza!) amministrazione francese di destra appare come "rivoluzionaria."

Se interessa capire a chi "debba" qualche cosa M. le Predisent, il nome da osservare e' M.me Anne LAUVERGEON, la sherpa di F. Mitterand.

Al momento Pdg di Areva, e massiccia presenza nel nucleare su scala mondiale (e' una delle areee in cui i francesi eccellono davvero e vendono centrali a tutti, rompendo assai i cosidetti a White House, visto che hanno pochissimi scrupoli a venderle a Hussein, a.... chi paga)

 

Eliminando tutto il sarcasmo una parte da vedere e' cme il presidente andra' a gestire le cose che ha, effettivamente, promesso, come + nucleare, e "poli di eccellenza" alle industrie in grado di competere su scala (di esportazioni) mondiale. I due casi che ha specificamente menzionato sono quelli di Airbus 9che e' inun caos stratosferico) e il nucleare.