La sera del 24 novembre 2004 venne ucciso Giuseppe Maver, un benzinaio di Lecco, che aveva tentato di reagire ad un tentativo di rapina. La Lega Nord (di cui Maver era militante) offerse subito dopo una taglia di 25.000 euro. Scattò immediata l'indignazione dei più: tanto gli alleati di governo come l'opposizione reagirono indignati. L'Italia non è il Far West, poffarbacco.
Va detto, a parziale discolpa di quelli che reagirono in tal modo, che Calderoli, essendo il ridicolo personaggio che è, fece di tutto per condire con frasi palesemente razziste l'intera vicenda ('non si tocca un padano', era la parola d'ordine; e se il benzinaio è siciliano? Quello si tocca?). Ma fa lo stesso: all'epoca la reazione all'iniziativa leghista mi parve completamente fuori misura. È vero che chi ha visto un crimine ha comunque il dovere di denunciarlo, ma alla fine della fiera che male si fa offrendo un incentivo monetario addizionale per fare il prorio dovere?
Particolarmente furibonda fu la reazione dei Verdi. Riporto dal link precedente di Repubblica:
I Verdi chiedono addirittura le dimissioni di Calderoli. Il senatore
dei Verdi Fiorello Cortiana è esplicito: "Non è ammissibile che un
ministro della Repubblica voglia sostituire le regole dello stato
democratico con il Far west. Dovrebbe dimettersi e decidere se fare il
ministro o continuare su questa strada di istigazione a delinquere". Il
collega di partito Paolo Cento, deputato verde e vicepresidente della
commissione giustizia della Camera, parla di strumentaizzazione: "Non è
accettabile la strumentalizzazione di Calderoli. Le sue parole non
hanno niente a che vedere con lo stato di diritto e con un paese
civile. Dal ministro Calderoli, oltre che dal suo collega degli
interni, ci aspettiamo un'azione incisiva e non demagogia per catturare
il consenso".
È passato del tempo. Gli assassini del povero Maver sono stati acchiappati e, con qualche sorpresa dei leghisti, non sono risultati essere extracomunitari. Ma, a quanto pare, anche il pensiero dei Verdi sembra essersi evoluto. Risulta infatti che adesso le taglie vanno bene. Dal Corriere della Sera riporto:
Il fenomeno è dunque particolarmente grave. Al punto che lo stesso Wwf
ha deciso di mettere una «taglia» di 10 mila euro sui responsabili: la
somma, fanno sapere gli ambientalisti, sarà consegnata a chi sarà in
grado di consegnare gli autori del gesto alla giustizia. I Verdi hanno
aggiunto altri 10 mila euro all'iniziativa del Wwf.
Quindi, onorevole Cento, mi faccia capire. Per chi ammazza un uomo la
taglia non va bene ma per chi ammazza un orso, o tre, si? Qual è esattamente la
logica che state seguendo? Perché io non ne vedo nessuna.
Ah, a proposito. Magari sarà meglio che nel frattempo aumentiate un po' le pene per chi ammazza gli orsi o altri animali (e se proprio avete tempo, anche gli uomini). Risulta infatti che, essendo un minore all'epoca del crimine, uno degli assassini di Maver sia già stato scarcerato. Non vorrei mai che, dopo aver speso tutti quei soldi di taglia per catturare l'assassino degli orsi, il criminale esca dopo 6 mesi.
E' gia' qualcosa che non abbiano messo un premio per chi amazza un uomo. Alexander King, il fondatore del neo-malthusiano "Club di Roma", ammise nel 1990 che la sua opposizione al DDT era principalmente motivata dalla sua efficacia antimalarica:
"My own doubts came when DDT was introduced. In Guyana, within two
years, it had almost eliminated malaria. So my chief quarrel with DDT,
in hindsight, is that it has greatly added to the population problem."
In altri termini, il DDT non gli piaceva perche' senza malaria il pianeta sarebbe diventato sovrappopolato...