Il decreto del Sig. Mastella che rende reato penale l'espressione di opinioni che "negano" i crimini contro l'umanità etc. venne approvato dal Consiglio dei Ministri. Mi appare una scivolata pericolosa verso l'autoritarismo.
Numerosi, centinaia in verità, storici hanno già notato come delle due l'una:
o negare i fatti è come incitare alla rivolta contro F=ma oppur è l'espressione di opinioni false e falsificanti, che vanno combatture con le tradizionali "armi" della razionalità dispiegata.
Leggi del genere (in France, p. es., Loi Gayssot, 1990 dal nome del deputato comunista che la inventò) sono già in funzione in altri paesi europei in cui in generale non esiste una clausola costituzionale che impedisce ai governi di occuparsi di opinioni.
Fanno, a modesto avviso dl sottoscritto, schifo sotto il profilo legale (quando vi sarà una maggioranza musulmana, sarà reato denigrare il profeta?) e, forse peggio, promettono di dare ancor maggiore visibiltà agli scarafaggi che si aggirano in varie scuole e università, sostenendo che le camere a gas erano per la derattizzazione dei treni, che la risiera di San Sabba veniva usata come forno per i grissini, e così via. Una volta che essi siano processati, i loro scritti dovranno esser più conosciuti e così via.
Per chi voglia esempi, si veda il processo a D. Irving (detenuto per mesi in Austria per le sue opere "negazioniste".) Diverso esito ebbe il processo contro la defunta Sig.ra Fallaci, in France, per incitamento al "conflitto razziale".
Su diverso fronte, si vedano le opinioni di N. A. Chomsky, appunto contro la Loi Gayssot, ora pubblicate in Cahier de L'Herne (eds. Brickmont & Franck), Paris 2007
sono d'accordo.