Verso la fine del suo intervento Berlusconi afferma che da parte di Prodi "Non c'e' nessuna preoccupazione per il fatto che una Camera - il Senato - sia stata vinta dall'altra parte [cioe' dalla CdL, ndr] e che s'intende governare, portare avanti un programma inviso all'altra meta' degli italiani perche' si avevano 24,000 voti di vantaggio alla Camera dei Deputati".
Colpisce l'insistenza con cui si afferma che il Senato sia stato vinto dalla cdl, quando la legge elettorale escogitata dallo stesso governo Berlusconi assegna - al momento attuale - una maggioranza di due seggi (tre, se si conta il mitico Senador Pallaro) all'Unione.
Fa anche colpo il presentare come irrilevanti i 24,000 e rotti voti di vantaggio dell'Unione alla Camera (25,224 al momento attuale), dato il disposto della summenzionata legge elettorale.
La CdL farebbe meglio a pensare al clamoroso autogol commesso nel presentare liste separate alle circoscrizioni estere. Ma dimenticavo: secondo il Presidente del Consiglio, sul voto degli italiani all'estero "esistono moltissime irregolarita', quindi e' possibile veramente che questo voto non sia un voto su cui possiamo affermare che sia un voto valido."