Too big to fail

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Gli irlandesi stanno amaramente apprendendo cosa significhi.

Non serve commentare, i fatti parlano da soli.

Coloro che non hanno ancora sentito nominare la Anglo-Irish Bank possono consultare qui, quo, qua e que ...

Due note:

- Gli irlandesi si stanno mangiando dieci dei loro venticinque anni di miracolosa crescita a causa di questi bailout bancari. Poi chiedetemi perché l'esistenza di Citi, BofAmerika e tutto il resto mi dia i brividi.

- Non capisco il ragionamento che dice "se Anglo-Irish fallisce se ne viene giù, con lei, anche il debito sovrano Irlandese". Com'è possibile? Se fallisce è perché il governo irlandese si rifiuta d'emettere ulteriore debito pubblico per pagare i creditori di AIB, quindi il debito pubblico irlandese è minore, in quel caso. Se, invece, non fallisce perché si continuano a pagare i creditori di AIB a mezzo d'emissioni di debito pubblico irlandese, non si trasforma forse il debito di AIB in debito pubblico, con le medesime implicazioni ed i medesimi rischi? Dove sbaglio?

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Commenti

Ci sono 76 commenti

Non lo so.
Mi chiedo: chi ha in mano il debito sovrano irlandese?
Quanti cittadini, quante banche?
Come sono legati Anglo-Irish e debito sovrano?
È possibile un effetto domino?
Se per esempio Anglo-Irish ha sempre finanziato il debito sovrano, cadendo non potrà piu' farlo ma è anche vero che il secondo potrebbe anche sentirsi alleviato dal fatto che è fallito un creditore.
Mi chiedo anche io dove sbaglio.
Francesco

 

il secondo potrebbe anche sentirsi alleviato dal fatto che è fallito un creditore.

 

Tempo fa avevo chiesto (forse proprio qui?) se il fallimento della banca dove ho i mutui mi avrebbe avvantaggiato, ma mi è stato risposto che avrei semplicemente continuato a pagare le rate a chi si becca il mio mutuo dall'esecutore fallimentare o da chi se lo compra.

 

Come sono legati Anglo-Irish e debito sovrano?

 

Scusate l'ingenuità: sono certo che Michele faceva una domanda retorica, ma non sono ancora attrezzato a capirla e quindi vi chiedo lumi.

Non è che chi possiede azioni o obbligazioni di AIB (adoperate come collateral per altro debito, che mi pare sia l'usanza universale...), in larga percentuale possiede anche debito irlandese? Se così fosse, in caso di fallimento di AIB, questi dovrebbero vendere immediatamente anche i loro titoli di stato per ricoprire le posizioni (si dice così?).

Potrebbe essere questo il meccanismo?

The bailout will take government debt to over 100% of GDP but the government insists that it will be manageable 

Dopo un po' alla volta dovranno aumentare anche le tasse.

Dopo un po' alla volta dovranno aumentare anche le tasse.

Era ora.

RR

 

Due anni fa, quando fecero la bank guarantee e decisero di finanziare anglo irish con 4 miliardi di euro (quando invece, il buco nero era molto piu' grosso: www.economist.com/node/17155947), lo stesso ministro disse che questo era il 'cheapest bailout in banking history', a quanto pare, viste le cifre di ieri, non era esattamente cosi'...

Da Ripubblica:

... la Ue si è spinta al punto di chiedere all'Irlanda [...] di alzare le tasse: "Non potrà più essere il Paese con la bassa tassazione che è stato finora, dovrà necessariamente diventare un Paese normale." ha detto il commissario agli Affari economici e monetari, Olli Rehn.

 

per quanto riguarda il debito ho trovato questo , i detentori ad aprile sarebbero questi questi 

un debito di 600 mld mi sembra eccessivo per una economia come quella irlandese

 

 

 

non riesco a conciliare i numeri del grafico con quelli Eurosta per l'Irlanda a fine 2009 :

Eurostat dà :

PIL 160 B€

debito 105 B€ : il grafico da 867 miliardi di $ ( circa 620 B€ )

il grafico sembrerebbe una patacca

 

Con i 50 miliardi del salvataggio il debito salirà sopra il 100%

Ma è forse meglio avere un 100% di debito di cui 30% dovuto a un evento probanilmente non ripetibile che 100% formatosi in anni di deficit piccoli ma costanti.

La Francia detiene la meta' del debito italiano?!? Non lo sapevo. Qual e' la fonte del grafico, lallo?

A forse di flirtare con Gheddafi il governo imparera' da lui: risolvere il problema del debito ripudiando quel 50% come risarcimento per le campagne di Napoleone :-D

 

Ma è pensabile risolvere alla radice il problema cercando di impedire che si manifesti ?

Cioè sarebbe ipotizzabile che gli stati attraverso la regolamentazione favorissero una frammentazione del mercato bancario/assicurativo ?

Potrebbero poi istituti di credito più piccoli competere con i fondi sovrani arabi e cinesi ?

E poi, servirebbe ? In fondo il problema della Cajas spagnole non è mica quello di essere (individualmente) too big to fail……

 

 

E poi, servirebbe ? In fondo il problema della Cajas spagnole non è mica quello di essere (individualmente) too big to fail……

 

Servirebbe, infatti, ed il caso delle Cajas lo prova.

Vedi, il problema non è impedire che ci siano mai delle banche che vanno in malora. Fa parte della vita, vanno in malora le imprese che fanno ciabatte o biciclette o panini, quindi vanno in malora le banche. Quello che vuoi evitare è che vada in malora una banca tanto grande da tirarsi dietro il paese di conseguenza e che, proprio per questo, finisca per essere salvata dal denaro pubblico.

Infatti, con le Cajas ce ne sono parecchie che stanno andando in malora e nessuno le salva. Governo e BdE non hanno messo una peseta per salvare le cajas. Le stanno forzando a fondersi (ossia vendersi) a cajas sane, stanno forzando all'uscita i consigli d'amministrazione, le stanno privatizzando. Insomma, nei limiti in cui un meccanismo normale possa funzionare con istituzioni protette e pubbliche come le cajas (la qual cosa spiega l'80% dei disastri da esse compiuti) il fatto che siano piccole rispetto all'economia spagnola sta permettendo un lavoro di pulizia tardo e lento (per ostacoli politici) ma ragionevole. Se succede un casino al Santander, dobbiamo passare in giro il cappello per salvare il culo di don Emilio. Ecco, questo non mi piace nulla.

 


Se in Irlanda c'è qualcosa di simile alla garanzia statale sui soldi depositati in c/c e libretti di risparmio (in Italia circa € 100.000 per ciascun risparmiatore) lo stato dovrebbe rimborsare questo e non altro. Se AIB è una banca d'affari credo si tratti du una frazione del totale del passivo. Per gli altri... come si dice in gaelico "è la vita"?

in Italia circa € 100.000 per ciascun risparmiatore

mi pare per conto ( in banche diverse ) non per risparmiatore ( qui )

103.291,38 euro per conto e per Istituto di Credito

Esiste una garanzia di 100mila euro sui depositi che era stata estesa a *tutti* i depositi con la blanket bank guarantee a fine settembre 2008. La garanzia e' scaduta qualche giorno fa (uno dei motivi per cui i yields sui bond sono andati alle stelle).

Il debito di anglo irish (!= AIB) e' diviso tra depositor e bondholders, i bondholders si dividono tra subordinated bondholders e senior bondholders (i secondi detengono la gran parte del debito e sono sostanzialmente istituzioni in germania e UK); i bondholders legalmente sono equiparati ai depositors quindi anche su di loro si applica la garanzia di 100k.

Molti dicono che sostanzialmente l'Irlanda dovrebbe ristritturare il debito di anglo irish agendo sui bondholder ("burn the subordinated, shave the senior"), ma il ministro ha ripetuto piu' volte che non se la sente di premere il 'nuclear button' perche', a suo dire, a quel punto sarebbe problematico per lo Stato rifinanziarsi.

Ah tra parentesi le ultime due auction di bond sovrani irlandesi previste per quest'anno sono state cancellate..

Giusto per precisare, Anglo Irish e' quella che nel worst case scenario costera' 35bn ai taxpayer, nel best case 29bn (da aggiungere a tutte le precedenti iniezioni di capitale), e non e' mai stata una banca 'retail'.

AIB, invece, e' Allied Irish Bank, la piu' grande banca retail del paese che nello stock market vale 600 milioni di euro e che il governo ha praticamente nazionalizzato ieri decidendo di ricapitalizzare per 7bn di euro, visto che ha difficolta' a rifinanziarsi da sola.

Ci saranno lacrime e sangue nel budget di dicembre, il governo ha gia' detto che i 3bn di spending cuts non sono piu' sufficienti, quindi dvoranno andare oltre.

Tanto per essere pedante, AIB e' una sigla che indica cose diverse in posti diversi. Sulle borse azionarie americane e europee (continentali), AIB indica Allied Irish, su quelle britanniche (Londra e Dublino), indica Anglo Irish. Allied Irish nella borsa di Dublino e' ALBK. Se poi invece guardiamo al mondo obbligazionario, le cose si invertono. Diciamo che sarebbe tutto piu' semplice se una comprasse l'altra :-)

 

Avete ragione, avete ragione, avete ragione (anche Federico e gli altri, più sotto). Ho fatto casino volendo usare la sigla, senza ricordarmi delle altre. Nota fatta in fretta senza pensarci troppo ...

SCUSATE! Mi cospargo il capo di cenere per la confusione creata.

Mi spiace di aver ingenerato confusione fra Anglo Irish a Allied Irish. Volevo comunque dire che per me vanno salvati solo i depositanti, al limite estendendo la durata della garanzia. Per il resto, essendo Anglo-Irish una banca privata, che i bonholders si arrangino. Si potrebbe organizzare uno swap con bonds Parmalat: dopotutto l'Irlanda ha una tradizione di pastorizia (e di tosature). 

Su questo punto c'è l'Islanda li per insegnare. Gli inglesi e gli altri si sono arrangiati e nessuno è morto.

Intervista col ministro delle finanze di ieri

www.youtube.com/watch

Un po' come i giornalisti italiani che si genuflettono al pensatore attualmente all'economia.

Michele, per parte mia ho detto una cosa diversa: Anglo Irish manderà in default i subordinati lower tier 2 (burden sharing con i bondholders), ma difenderà con le unghie e con i denti le obbligazioni bancarie senior, che sono pari passu con i depositi. Far saltare la carta senior vuol dire creare una corsa ai depositi, e affondare l'intero paese. Se fai saltare carta senior di una banca posseduta dal sovrano, crei un default sovrano. Comunque ho scritto anche da me sul tema, se interessa...

Mario, scusa se mi intrometto.

Leggo spesso il tuo blog con interesse e condivido parecchio di quanto scrivi, per quel che riesco a capire da profano.

Su questo però vorrei un chiarimento. Tu scrivi, a proposito di Olli Rehn che pronostica un aumento della tassazione irlandese, con un ritorno al "normale":

 

E’ bizzarro che vi siano persone che credono che “un paese normale” debba avere un determinato livello di tassazione, più elevato dell’attuale. Quindi, par di capire, se un paese riesce a darsi un’organizzazione dello stato e del perimetro dell’intervento pubblico tali da produrre bassi livelli di spesa e, di conseguenza, bassa tassazione, questo paese rappresenterebbe una “anomalia”?

 

Da qui invece, leggo che forse i livelli di spesa non sono così bassi:

 

Ireland’s doctors, nurses and teachers are among the highest paid in the world, according to new figures that highlight the large scale of the public sector pay bill.

The figures, compiled by the National Competitiveness Council and Forfás, shows that Ireland’s specialist doctors enjoy the highest average public salaries in the world, while Irish nurses are the fourth best paid in the world.

With average salaries of about $230,000, Irish specialist doctors are paid more than twice as much as their counterparts in Germany (less than $100,000) and Finland ($110,000), and considerably more than countries such as the Netherlands, New Zealand and Norway.

 

Che bello, finalmente potrò comprarmi il castello di Malahide su Ebay.

Più seriamente: è pensabile che una banca con assets di 80$ e passività di 95$ (capitale netto -15$) si salvi trasformando ad esempio il 30% dei debiti in azioni? In questo modo si ridurrebbe la leva, si creerebbe capitale netto, si ridurrebbe l'esposizione al rischio di rifinanziamento (soprattutto se i debiti trasformati sono depositi), e si salverebbe l'operatività della banca, evitando crisi sistemiche.

Non so che effetti abbia sugli incentivi a comportarsi in maniera decente, incentivi a cui le banche e le istituzioni finanziarie non si sono mai sentite sottoposte, comunque. Immagino che a parlare di una cosa del genere sui giornali si creerebbe una corsa allo sportello subito, poi.

Pietro, la conversione di debito in equity non è l'uovo di Colombo, è una soluzione vecchia come il mondo, che viene applicata da sempre in realtà non finanziarie con una gestione caratteristica positiva. Nel caso delle banche, occorre considerare chi detiene i bond: spesso sono investitori istituzionali che si oppongono ad ogni ipotesi di debt-equity swap, e che finora l'hanno avuta vinta. Di certo, se si fosse utilizzata una qualche forma di debt-equity swap, almeno su alcuni strumenti di debito come i subordinati, la crisi avrebbe avuto radici meno profonde.

nel caso di Anglo, dopo il trasferimento degli asset al NAMA cum 60%+ haircut, a occhio, siamo più ad un 30$ asset e 95$ liability!

la cosa impressionante è che, sic stantibus rebus, il deficit dell'Irlanda (one-off, ok, e tuttavia...) nel 2010 finirà al 32% circa del pil (non c'è, come detto, solo Anglo, ma AIB, BOI, INB...), mentre il debito potrebbe assestarsi nel 2013 all'attuale livello italiano, 115/120% del prodotto. 

Mai visto nulla di simile, nella mia pur breve vita!! 

 

 

 

 

1. 32% di deficit oggi e 3% nel 2014 significa ammazzare l'Irlanda. E' una cosa fuori dal mondo.

Credo sia ora di cominciare a fare piani di rientro seri, quindi realistici.

2. Con questi chiari di luna non vedo come l'italia possa evitare una nuova manovra in primavera (tra le altre ho letto una stima di Deutsche Bank, credo, che parlava di PIL allo 0.7-0.8 e tagliato anche per il 2011). Se è questo il caso come si potrà andare alle elezioni in marzo?

beh, 32% è però one-off nel 2010, nel senso che incorpora i salvataggi bancari. nel 2011 dovrebbe tornare attorno al 10%. 

in ogni caso, nn credo l'Irlanda possa farcela per il 2014 ad arrivare al 3%. anche perchè l'Irlanda nn è la Grecia dove si può tagliare l'impossibile prima di arrivare all'osso, l'Irlanda era un paese che funzionava bene, accidenti! 

Lui avea previsto tutto due anni fa. Magari se lo stavate a sentire avreste fatto questi discorsi ben due anni fa!

Giusto per farvelo sapere, solo io ho previsto tutto ben 4 anni fa, l'ho previsto leggendo la conformazione della schiuma di un cappuccino in un bar del centro, il che mi sembra un metodo scientifico incontrovertibile!

 

''nella audizioni in Parlamento sulla crisi, a settembre del 2008, avevo sostenuto che c'erano due fasce di crisi che stavano venendo avanti: una da est a ovest, l'altra da nord a Sud''.

Praticamente Tremonti e' il mago di Oz... altro che Harry Potter. 

Qualche anno fa, ancora non leggevo nfa, e forse ancora non era nato, mi capitava di leggere articoli di giornali (lo ammetto, doveva essere repubblica o il corriere) che esaltavano le virtú irlandesi, di come erano riusciti a alzare il loro livello di vita con una politica ecomica lungimirante e innovativa, politici del XXI secolo con uno sguardo al XXII e cosi via...

Insomma, un paese da prendere come esempio da seguire.

Ora, mi chiedo, anzi vi chiedo, non era tutto oro quello che brillava? i giornalisti economici di allora erano come quelli di oggi? (ossia mediocri) , era un gigante con i piedi di argilla?

Nei casi 1 e 3, dove hanno sbagliato?

 

Volevo fare la stessa domanda.

Un debito con l'estero pari a 4 volte il PIL mi pare sensazionale. Se poi viene associato agli stipendi pubblici più alti del mondo e agli interessi sul debito che si troveranno a pagare fra poche settimane se non fanno default prima, mi fanno pensare che forse c'è stata qualche esagerazione o fraintendimento sul miracolo irlandese.

In, quasi, nulla hanno sbagliato. Hanno fatto le politiche economiche giuste, quasi tutte direi.

Infatti, il loro reddito e' cresciuto mostruosamente: era il 60% del nostro 25 anni fa, ed ora e' il 125% del nostro. Una crescita bestiale e che NON sparira' a causa di quanto sta succedendo.

Ma hanno sbagliato una politica: non hanno regolato e controllato le loro banche adeguatamente. Ed ora quelle banche li stanno forzando a dei sacrifici insensati.

A mio avviso dovrebbero lasciare che le banche, e chi a tali banche presto' stupidamente tanti soldi, vadano a pancia all'aria, e amen.

La crescita, comunque, era reale. Basta andare in Irlanda oggi ed esserci andati 25 anni fa. Due galassie diverse.

La politica economica irlandese degli ultimi 20 anni è stata un successo senza pari: da paese tra i piu' poveri d'Europa è diventato (secondo la WB) per reddito procapite a PPP piu' ricco della Svizzera

Cio' che ha ucciso il sistema bancario irlandese è stata la dissennata politica monetaria della BCE. Tassi manipolati al ribasso per così lungo termine hanno evidentemente generato bolle tanto piu' pericolose quanto maggiore era il dinamismo del paese