Comincio chiedendo all'autore dell'articolo: hai forse cominciato a guardare la TV italiana l'altra sera, in occasione dello spettacolo di Santoro? Faccio questa strana domanda perché mi sembra sottendere l'unica ipotesi compatibile con l'assenza di un bias ideologico (o sentimentale, fa lo stesso) nella decisione di scrivere quest'avvelenata oggi e su questo tema invece che ieri (o un mese fa) su, per esempio, il modo in cui la TV italiana informa sulle sofferenze a cui preti e governo "liberale" stanno costringendo Eluana Englaro e la sua famiglia.
Potrebbe uno dirmi: beh, che te ne frega? Uno scrive quando gli viene la voglia, no? Certo che uno scrive quando gli viene la voglia: così faccio anche io ... o no? Ma quest'ultima risposta è troppo facile, quindi meglio elaborare. Ne voglio fare una questione personale? Nemmeno, anzi: in realtà io conosco pochissimo Marco, e quel poco che conosco di lui mi piace. Quindi uso questo suo articolo in modo impersonale, come il segnale di alcune "preferenze rivelate" che mi sembrano stranamente e pericolosamente comuni a molti oggi, in Italia ed altrove. La domanda, insomma, la rivolgo non tanto a Marco Boninu ma ai molti che un articolo del genere avrebbero voluto scriverlo, o l'hanno anche scritto, o hanno detto frasi del genere, in questi giorni. A costoro mi rivolgo e chiedo: da quanto guardate la TV italiana?
Messa altrimenti: il momento, l'occasione e l'oggetto di questo articolo mi sembrano troppo simili alle migliaia apparsi in questi giorni in Italia a predicare contro il cattivo giornalismo, l'informazione di parte, l'esibizione pubblica di tragedie personali e via enumerando sconcezze da reality TV. Poiché, voi capite, non è che tali esplosioni di unanime e condivisibile critica alla natura distorta e poco informativa del giornalismo italiano siano eventi frequenti nei media del medesimo paese, uno curiosetto come il sottoscritto si chiede: cosa rivela questa esplosione? Perché tutti se la prendono con Santoro, oggi e dopo questa trasmissione e non un mese fa dopo un'altra, o con Emilio Fede tutti i giorni dopo il suo telegiornale? La domanda è dunque rivolta retoricamente anche a tutti coloro che alte grida di scandalo hanno levato o avrebbero voluto levare in questi giorni: perché ora? Beh, non a tutti: della risposta di BS, per esempio, non so che farmene e nemmeno di quella di VW (ha detto qualcosa, per caso?) ... ma credo che chi abbia orecchie per intendere m'intenda; gli altri lasciamoli pure in roulotte.
In economia parliamo spesso di "preferenze rivelate" riferendoci a circostanze di questo tipo: nella situazione A il soggetto compie l'azione X, che invece non compie nelle situazioni B, C, D, eccetera. Da questo fatto cerchiamo di inferire quali siano le preferenze del soggetto che la sua azione rivela. Il metodo è il seguente: si comparano A, B, C, D, eccetera, si elimina tutto ciò che hanno in comune e, una volta rimasti solo con le differenze (sperando siano poche: per questo siamo sempre alla ricerca degli "esperimenti naturali") si cerca quel o quei fattori differenziali che stanno solo in A e non stanno in B, C, D, eccetera. Questo metodo mi sembra eminentemente applicabile alla scelta di scrivere questo articolo (X).
Gli 8 o 9 canali della TV italiana (i 3 di stato, i 3 di BS e le altre due o tre cose di altri che non guarda quasi nessuno) trasmettono quotidianamente decine di programmi che hanno TUTTE le caratteristiche negative di quello di Santoro. I telegiornali, anzitutto, ma anche le mille rubriche "di approfondimento", come amano chiamarle, da Matrix a Porta a Porta, è tutto un far propaganda, informazione di parte, sermoni, lacrime facili, reality TV, ggiovani e meno ggiovani in sala che dicono la loro, interviste a chi ha "vissuto" questo o quello, eccetera. Insomma, le orrende magagne della trasmissione dell'altra sera sono il pane quotidiano della TV italiana, unica loro alternativa essendo le cretinate di aspiranti prostitute dalle supertette e le interviste idiote con muscolosi ed abbronzati prostituti che esibiscono i loro tattuaggi. Insomma, tutto quanto Marco trova di disdicevole nell'incriminata puntata del Santoro è comune a decine, centinaia di altre puntate di altre trasmissioni della TV italiana, di stato e di BS, ossia di SB e di BS.
Per esempio, sulla recente re-invasione di Gaza da parte di Israele informa ogni sera Emilio Fede al TG4. Come lo fa? Parlandoci della Dichiarazione Balfour? Di Wilson? Dell'assedio biennale di Gaza? Ci mostra le piantine dettagliate della West Bank, spiegando chi è dove e chi può fare cosa? Ci parla, qualche rara volta, del cambio demografico in Israele e nei territori dove vivono i rifugiati palestinesi? Documentando in modo bilanciato ed obiettivo i morti e le distruzioni dei due lati? Da quanto mi risulta non fa nulla di tutto questo: pontifica a raffica, come ha sempre fatto, contro i criminali palestinesi finché le immagini ci mostrano le distruzioni causate dai loro colpi di mortai e dai loro missili di capodanno nelle aree dove vivono i coloni israeliani.
Insomma, sia il TG di Fede la situazione B, nella quale l'evento X non è avvenuto, mentre è avvenuto nell'evento A, che corrisponde alla trasmissione di Santoro dell'altra sera. In cosa differiscono A e B? Nel segno dell'informazione, non nella sua parzialità, poca professionalità, strappalacrimità. L'una, A, è "pro palestinese", l'altra, B, è "pro israeliana". A (pur avvenendo una volta sola) genera X, B (che avviene ogni giorno) non genera X. Idem per C (Porta a Porta), D (Matrix), E (TG1), eccetera. Avvengono tutti i giorni, molte volte al giorno, eventi che sono uguali in tutto ad A, solo che NON sono pro-palestinesi: molto spesso parlano di altre cose e quando parlano del conflitto medio-orientale sono pro Israele. A avviene una volta, in un ratio che sarà quindi di 1/500 o 1/1000 rispetto al resto, e genera immediatamente X. L'esperimento naturale rivela le preferenze in modo inequivocabile.
Mi permetto anche di entrare nel merito della trasmissione, visto che, per evitare di scrivere cazzate nel commento, ho dovuto sorbirmi svariati minuti di questa cosa del Santoro. Costringermi a guardare la TV italiana, seppure via internet ed a sprazzi, è atto grave per cui mi autoricompenso scrivendone. È vero, la trasmissione era a metà fra il piagnisteo e l'incazzamento puro, non affrontava le vere questioni strategiche, non mostrava mappe e territori (le avesse mostrate, questo incompetente, avrebbe sortito un effetto ancor più forte nella direzione che lui cercava ...) e gli "esperti" che discutevano erano molto meno esperti di me, erano patetici. Tutto vero.
L'obiettivo della trasmissione era, chiaramente, stimolare i sentimenti di compassione degli spettatori o l'indignazione morale a fronte di tanta distruzione e tante sofferenze inutili. Non voleva informare in modo freddo e ragionato, voleva creare una reazione moral-sentimentale; è palese che l'obiettivo fosse questo. Anche in questo, sia chiaro, Santoro è in buona compagnia: in Italia la trasmissione strappa lacrime e solleva indignazione fa parte del menù quotidiano della TV, sia di BS che di SB. Ma questo l'ho già detto, quindi andiamo avanti. Allora, voleva mostrare sofferenze per far indignare ed è stato, il Santoro, di parte e poco professionale nel mostrare solo alcune delle sofferenze (quelle dei palestinesi) e non le altre (quelle degli israeliani). Giustissimo: il reato c'è e va sanzionato, ci mancherebbe.
Ma, anche qui, occorre guardare i dati per poter decidere la pena perché la pena, fra persone civili e nelle società liberal democratiche, è commensurata alla gravità del reato [Si', lo so, in queste settimane questa cosa della proporzionalità fra pena e reato è passata di moda fra i moltissimi che, in Italia ed altrove, si autodefiniscono "liberali"; specialmente fra quelli che d'essere "liberali" l'han scoperto poco dopo aver abbassato il braccino destro teso in alto per salutare. Ma io sono vecchio stile e, Bush o non Bush, Olmert o non Olmert, Cheney o non Cheney, Sharon o non Sharon, Guantanamo o non Guantanamo, Sabra o non Sabra, io insisto con la tradizione.]
Guardiamo dunque i dati e misuriamo l'ampiezza del reato di "esibizione parziale delle sofferenze" compiuto dal Santoro. Assumiamo avesse dedicato uno spazio di lunghezza proporzionale a documentare appropriatamente i danni e le sofferenze che la criminale attività guerrigliera di Hamas causa ai coloni Israeliani. Dirò di più: assumiamo che avesse correttamente esteso l'esibizione delle sofferenze a tutto quanto è avvenuto negli ultimi due anni, o anche tre se volete (ossia prima che Israele trasformasse Gaza in un serraglio murato e senza uscite) da una parte e dall'altra. The whole damn tragedy, in other words, perfectly balanced and documented.
Non vi tedio con i numeri (se qualcuno dovesse proprio insistere, lo farò) ma la mia stima è che avrebbe dovuto aggiungere tra un 1% ed un 5% in più di tempo alla trasmissione. Perché questa è la proporzione che mi viene quando cerco di misurare le sofferenze che l'una parte ha inflitto sull'altra: tra 1/100 ed 1/20. Questo negli ultimi tre anni. Dovessi andare indietro 60 o 70, quei numeri si farebbero molto più minuscoli, ma lasciamo stare. Aver omesso, quindi, il 5% delle sofferenze è l'entità del reato di cui Santoro è colpevole. È un reato, sia chiaro. L'informazione a me piace completa anche quando lavora solo sui sentimenti e la compassione. Santoro, ha dimostrato ancora una volta la sua scarsa professionalità e partigianeria omettendo quel 5% dai filmati. Male. Puniamolo. Mi associo anche io alla richiesta che sembra oramai avere raccolto l'unanimità dell'arco costituzionale, e non (manca ancora Ratzinger; vedrete che domani spunta anche lui).
Son certo che, d'ora in poi, i critici di Santoro, compreso l'autore del post, useranno gli stessi pesi e le stesse misure ogni volta che Fede, Vespa, Mentana, e gli infiniti altri omme(donne)mierda che fanno la TV italiana si macchieranno del medesimo reato. E che la pena sarà, con certezza, proporzionale all'entità del reato medesimo.
Perché siamo obiettivi ed imparziali noi liberali italiani, oh perbacco!
P.S. Si dà anche il caso che, in questi giorni, a Santoro stiano tutti facendo un culo a capanna. Come detto, a me Santoro simpatico non sta per nulla, ma ancor meno simpatici mi stanno il 99.9% di quelli che il culo a capanna gli stanno facendo: dall'orrenda funzionaria del partito comunista che è riuscita con grande abilità a causare il casus belli - chissà che per premio non la rimettano a comandare in RAI: Villari, alla fine, dovrà andarsene ed un consigliere di sinistra gradito al PdL è difficile da trovarsi ... a pensar male si fa peccato, lo so - a quei difensori della libertà di stampa e pensiero che sono l'ex-fascista Fini ed il suo padrone BS. Poiché costoro a Vespa, a Fede ed alle migliaia di altri loro lacché mai menano in tale maniera quando producono informazione di parte, la voglia d'associarmi ai medesimi per colpire il Santoro mi risulta alquanto bassa. Ma non è solo la compagnia che puzza, puzzano anche le circostanze: Santoro mi sembra oramai un uomo morto che nessuno osa difendere. Forse se lo merita: ne ha dette di cazzate nella sua vita professionale. Ma, a causa dei suoi crimini anteriori, forse anche il Francesco Ferruccio meritava la morte in quel di Gavinana, eppure ...
Cosa potrei dire ? Che solo per questo Internet fa paura, se cerchi i fatti li trovi. Se cerchi i documenti li trovi. Tutto qui. Da imprenditore ti dico che guardando i numeri si scopre che la TV perde spettatori, e la raccolta pubblicitaria è in calo, anche gli sconti sui listini (aritificialmente alti) cominciano a diventare interessanti. E ti credo, oramai la TV la guardano solo i cerebrolesi. Se vedessi i business-plan di nuovi prodotti di largo consumo scopriresti che la parte "comunicazione" non è più fatta da "lancio pubblicitario in TV", ma da: "creazione di apposito web, partecipazione a evento (o più) da veicolare sui mass-media, pubblicità sui giornali, eventuale pubblicità su televisioni impattanti il target di riferimento" (ho copiato, non inventato). Da questo punto di vista Santoro, o altri (A,B,C,D,E) servono solo a creare il "target di riferimento", dimmi che pubblicità fanno e ti dirò che programma é. Scommetti che Santoro avrà un "rimbalzo di audience" la prossima settimana ? Su Villari ti devo correggere: la Annunziata non potrà mai prendere il suo posto (cosa che non affermi, ma salti un passaggio), perchè non è una parlamentare, ma la Commissione Parlamentare dovrà eleggere il nuovo CDA , nove poltrone molto ben retribuite, allora sì che la Annunziata tornerà utile...A pensar male, in Italia, non si commette mai peccato.
Tra l'altro, più volte Santoro ha affermato, in risposta alle denunce di BS e amici riguardo ai soldi degli italiani spesi dalla Rai per usi criminosi, come pare sia Annozero, che il programma è pagato interamente con i soldi ricavati dalla pubblicità mandata in onda la sera stessa. Se facesse informazione seria, probabilmente il programma finirebbe o chiuso o su raitre in seconda/terza serata, viste le abitudini di Rai e Mediaset (e la tipologia degli spettatori abituali della televisione pubblica italiana).
In ogni caso, personalmente non amo Santoro e la sua "informazione". Provai già anni fa, e periodicamente ci riprovo, a guardare una o più puntate di Annozero, ma ogni volta non riesco ad arrivare alla fine - cosa, tra l'altro, che mi succede con quasi tutti i programmi della televisione pubblica italiana.