Alcuni commenti a caldo, poi approfondiremo. La mappa riporta i risultati delle elezioni per contea.
- Magari conta poco, ma è la sconfitta di tutto quello che sappiamo conti nelle elezioni: sondaggi, scandali sessuali, passi falsi, insulti ai veterani, alle donne, ... ci sarà da riflettere.
- Non sono così sicuro che i dati non abbiano funzionato. Negli stati chiave il margine di vittoria sta dentro gli intervalli di confidenza. Il guru delle elezioni Nate Silver aveva dato Clinton al 70%. Serve far notare che 70% non è 100% e 30% non è poi un evento così raro?
- Questo voto è anche un voto anti-establishment. Per quanto possibilmente illuso e mal consigliato da un venditore bugiardo, il popolo bue ha vinto. La democrazia funziona e le elites hanno perso. Ora vediamo se i padri fondatori hanno visto davvero giusto e i checks and balances funzionano. Sarà un interessante esperimento (sulla pelle nostra, lo so...)
- Dopo Brexit, e Le Pen, e M5S, e Salvini... Trump conferma che il mondo occidentale si trova ad una svolta. Esistono masse di lavoratori spiazzate dalla globalizzazione (non dimentichiamolo, dall'altra parte ci sono milioni di persone uscite dalla fame). La segregazione geografica ed economica negli USA è arrivata a livelli estremi (basta guardare la mappa dei risultati per contea). È un problema cui gli scienziati sociali non sanno dare risposte, e certamente non lo risolverà Trump chiudendo le frontiere (non lo farà) né Grillo uscendo dall'euro.
- Il primo test sarà la nomina del giudice mancante alla corte suprema. Sarà un segnale di quanto pazzo davvero sia Trump, o di quanto asservito al congresso repubblicano (che non è trumpiano), o di quanto sappia agire fuori dagli schemi.
- Mi ripeto, la mappa che ho riportato rivela quanto segregata sia questa nazione fra città e campagna, fra masse ed elites. Non è così estrema in Europa, ma quella è la direzione
"Per quanto possibilmente illuso e mal consigliato da un venditore bugiardo, il popolo bue ha vinto."
Più bugiardo di Hillary...difficile.
Comunque, tenga sul comodino "La democrazia in America" di Toqueville, e ogni sera ne legga qualche pagina. Eviterà certe uscite, decisamente "emotive".
Buona idea, ma qui non ho certo voluto fare confronti con Hillary.
si fanno commenti cosi' pateticamente supponenti, non sarebbe almeno il caso di non celarsi dietro anonimati idioti invece che raccomandare un testo che, in questo caso, non c'entra una beata minchia (e che probabilmente non ha mai letto, visto che il cognome dell'autore era ToCqueville)?
Quando Tocqueville scrisse il tomo (tomi in realtà) non credo avesse l'intenzione di descrivere un'America più trumpiana che clintoniana. Quella era la descrizione di un viaggio (professionale) fatta da un osservatore (sociale, politico ecc...) che lasciava un'Europa in trasformazione per conoscere un paese preso e teso da dinamiche allora sconosciute. Era questo quello che affascinava Tocqueville, il primo esperimento sociale e politico della storia delle nazioni moderne.
In ogni caso il post non mette in discussione la democrazia (parolina che insieme alle altre, "Costituzione", "onesta!", "lavoro agli [italiani|americani|inglesi|...]" è stata abusivamente sequestrata e occupata da qualche sparuto idiota che ha capito che l'"horror vacui" esiste anche in politica). Il terzo punto elenco lo mette bene in chiaro: "...La democrazia funziona...".