Vorrei proporre una sintetica interpretazione di cosa stia succedendo in almeno un sottoinsieme dei paesi Europei travolti dalla crisi, diciamo Grecia, Italia, e anche Francia (la dinamica della crisi per Spagna e Irlanda e' diversa; del Portogallo non so nulla). Argomentero' poi che almeno parte della colpa di cosa sta succedendo vada addossata alla piega che ha preso il dibattito economico in questi paesi (e nel resto d'Europa). Infine trarro' le mie conclusioni su chi guadagna da questa situazione. Questo mi aiuta ad identificare gli utili idioti della situazione.
Cosa sta succedendo. I nostri tre moschettieri (Grecia, Italia, Francia) hanno goduto di tassi di interesse sui debiti sovrani molto favorevoli dalla nascita dell'EuroZona nel 1999 per Italia e Francia; dalla sua entrata nel 2001 per la Grecia. E' stato cosi' fino alla crisi (l'estate scorsa, piu' o meno). Essi hanno pero' evitato il riconsolidamento del debito pregresso (Italia e Francia) o addirittura (Grecia), hanno finanziato una espansione fiscale. La crisi finanziaria del 2008 e la realizzazione delle situazione critica della Grecia (che aveva addirittura maneggiato le statistiche per nasconderla) hanno reso nervosi i mercati dei capitali (i creditori di Italia, Francia, e Grecia), e gli spread sono saliti. Di qui tutto il can-can.
Il dibattito. I tre moschettieri hanno quindi iniziato a chiedere a gran voce l'intervento della Germania, in varie forme e con varie argomentazioni. Per spirito analitico possiamo distinguere le argomentazioni in due tipologie principali: gli argomenti economici errati, le minacce. Tra i primi vanno per la maggiore i seguenti:
i) non siamo noi moschettieri ad essere poco produttivi, sono i tedeschi ad esserlo troppo;
ii) i tedeschi hanno guadagnato per anni da questa situazione - a chi hanno venduto le loro BMW?;
iii) i tedeschi stanno guadagnando ora da questa situazione, visto che i capitali scappano in Germania e loro si trovano con un tasso vicino a 0;
iv) il problema e' che l'Europa non ha un prestatore di ultima istanza come la FED, la BCE dovrebbe comprare i titoli sovrani emessi dai tre moschettieri (e da altri paesi in crisi);
v) il problema e' che non c'e' abbastanza Europa, avanti con l'integrazione e gli Eurobond;
vi) la crisi di domanda si combatte con investimenti pubblici, o anche spesa pubblica tout court, a debito.
La minaccia invece e' una sola: se ci costringete all'austerita' noi diventiamo fascisti ( o comunisti, che e' lo stesso), andiamo in strada, e sarebbe la terza volta che l'Europa e' distrutta per colpa vostra, tedeschi maledetti.
Il risultato. La Germania ha avuto gioco facile a rifiutarsi di prendere in considerazione un intervento a sostegno dei moschettieri (che poi non finirebbe solo li', che Spagna e Portogallo sarebbero a ruota, suppongo). I tedeschi non sono flessibili e hanno poco senso dell'ironia, ai bambini capricciosi tendono a rispondere come si deve ai bambini capricciosi. E poi conveniva anche a loro temporeggiare, io credo, per vari motivi. ma non e' questo il punto, il punto e' che non sono stati mai affrontati con proposte serie e ragionevoli che non supponessero un atteggiamento "chiagni e fotti".
A furia di temporeggiare stiamo rischiando brutto pero'. Ci sono indicazioni che fanno temere una corsa ai depositi (intesi generalmente come liquidita') in Euro: guardare agli avanzi e disavanzi del sistema di pagamenti della BCE, Target2. A quel punto, speriamo non succeda, bisognera' intervenire - sospetto che la stessa Germania lo fara'. Saranno interventi sulle banche - in mezzo al panico del pubblico e dei regolatori- come negli Stati Uniti nel 2008.
Chi ci guadagna? Le banche. Quelle che avevano prestato ai tre moschettieri sovrani e che hanno continuato a farlo su loro suggerimento fino ad oggi (o a ieri). Le banche, il cui peccato originario e' una componente fondamentale di tutto 'sto casino. Le banche, la cui mancata integrazione in Europa e' servita e serve a mantenerle sotto il controllo della politica. In Italia, lo sappiamo, attraverso le Fondazioni, istituzioni private solo sulla carta ma in realta’ legate a (e dipendenti da) la politica. Le recenti inchieste giudiziarie riguardanti il Monte dei Paschi e la Banca Popolare di Milano non rappresentano che la degenerazione estrema di una gestione economica fallimentare del sistema bancario, piegato agli interessi della politica. L’esposizione delle banche nei confronti dei titoli pubblici ne e’ un’altra, gravissima, rappresentazione. [In Spagna, le cose non stanno molto diversamente a quanto capisco su questo punto: alla radice della crisi bancaria sta la stessa commistione di interessi economici e politici che osserviamo in Italia - non per niente la Caja Madrid (la maggior cassa di risparmio in Bankia) e’ da tempo legata alla comunita’ autonoma di Madrid e la Catalunya Caixa alla amministrazione provinciale di Barcellona].
Ci guadagneranno le banche perche' quando i risparmiatori corrono agli sportelli e i capitali volano che e' un piacere poi non si puo' andare troppo per il sottile, e si finisce sempre che un Paulson qualunque va in Parlamento a chiedere una montagna di miliardi che senno' domani chiudiamo i Bancomat.
E allora chiudiamo il cerchio. Quelli che, a seconda delle interpretazioni, hanno costretto o aiutato i tedeschi a temporeggiare, quelli che hanno prodotto tutti quegli argomenti errati di cui sopra conditi con la minaccia di un arrivo di un nuovo baffone (o pelatone), quelli li', sono gli stessi che odiano il neo-liberismo, gli speculatori, i mercati, che occupano Wall Street, che .... Alla fine, stanno aiutando le banche a uscire da questa situazione coi soldi dei contribuenti, come negli Stati Uniti.
Utili idioti.
ma se in Italia e Francia il saldo fra investimenti e risparmio è in deterioramento progressivo dal 2002 circa, mentre in Spagna erano già in deficit di risparmio dal 2000 (dati IMF), a questi bizzosi ragazzini chi glieli ha prestati i soldi per comprarsi i balocchi?
E quando si prestano i soldi, soprattutto se tanti, non si valuta il merito di credito?
E se un creditore ha tanti debitori ora sull'orlo della bancarotta, ha sbagliato ha valutare il merito di credito?
E se ha sbagliato la valutazione, non è forse perché andava bene finché questi cattivi ragazzini che si indebitavno pagavano interessi con spread remunerativi rispetto al proprio mercato finanziario interno e usavano quei soldi per comprare i balocchi prodotti dallo stesso creditore?
E adesso che i debitori sembrano non essere in grado di pagare i propri debiti e fanno "i capricci", il creditore ha lo standing, non dico "morale" che mi scappa da ridere, ma almeno di misera logica finanziaria di imporre qualcosa o forse è il caso che si segga assieme ai suoi debitori per ristrutturare il tutto ed evitare un collasso sia suo che degli altri? Fra l'altro essendo sia creditore che debitori "parenti" per loro reciproca scelta, cosa che ha influenzato non poco l'instaurazione di quei rapporti di debito-credito.
Quando avrò risposta negativa a queste domande forse inizierò anche io a pensare che ci siano bambini discoli e capricciosi ed austere e giuste governanti.
Per il momento vedo solo un suicidio economico le cui colpe sono piuttosto diffuse e l'applicazione di insegnamenti "morali" all'economia mi sembra un esercizio che , sebben sempre più diffuso, lascia veramente perplessi.
Le tue domande tradiscono un modo di pensare assolutamente incorretto: tu pensi che chi ha prestato i soldi a Spagna, Italia etc. sia la Germania. Non e' cosi', abbiamo smesso fortunatamente da molti decenni a ragionare per aggregati quando pensiamo a decisioni micro. In questa crisi, chi ha prestato sono banche e investitori, non paesi. Chi ha preso a prestito sono paesi. Che i paesi facciano default e che banche e investotori paghino le conseguenze. Assolutamente.
Davvero. Pessima abitudine quella di ragionar per paesi, ha portato Keynes fuori strada e con lui tutti i keynesiani. In questo caso ti fa pensare (suppongo; se non lo fa a te lo fa ai molti che scrivono sui giornali) che inflazionare o tassare i tedeschi sia la stessa cosa che permettere default che impongono perdite a chi ha prestato. C'e' un mare di differenza.
Ora, poiche' ho visto commenti del tipo di questo nel post precedente e non ho tempo (sono in viaggio) di rispondere a ognuna delle diverse manifestazioni di questo errore concettuale (sono migliaia), per favore controllatevi.