La destra ha compiuto scelte coraggiose nel passato. Ha posto una giovane e immatura Pivetti alla presidenza della camera. Perche' non promettere alle donne la Presidenza della repubblica, in scadenza fra poche settimane? Una candidatura femminile non sarebbe nemmeno una novita', visto che nel corso di precedenti investiture circolarono piu' o meno seriamente le candidature di Rosa Russo Jervolino (nel 1999) e di Nilde Iotti (nel 1992 persino prima al settimo scrutinio con 233 voti - fonte: it.wikipedia.org, Elezione Presidente della Repubblica 1992, versione 11:44 - 8/12/2005)
Stupiscono quindi non poco le dichiarazioni di vari esponenti politici. Per la Prestigiacomo la possibilita' e' addirittura "Un sogno". Per la Beccalossi (An), "un'ottima idea". La Mussolini non perde occasione per punzecchiare Fini: visto che non riesce a prendergli il posto di leader dell'estrema destra, si accontenterebbe della sua poltrona governativa.
Ma ad una partecipazione attiva delle donne in politica non ci credono nemmeno le donne stesse. La reazione di Carolina Lussana (deputata della Lega) non lascia dubbi "Berlusconi lo sappia, con me non potrebbe mai rinunciare ai tacchi: lo supero in altezza anche se ho i mocassini". Il corriere online scomoda autorevoli opinionisti, come Iva Zanicchi, che candida la Prestigiacomo, una "Bella donna, [...] ma anche Stefania Craxi e' carina". Apprezziamo l'onestà della ex-cantante, che ci rivela il ruolo (nemmeno tanto nascosto) delle donne al governo nella Repubblica delle Veline.
Non dimentichiamo Cicciolina, a proposito di scelte coraggiose.