Tassarsi per Costas. Ridicolo coro di tutta l'Europa che "conta" (da FT all'Economist, passando per gli editorialisti pseudo liberali del Corriere della Sera) a favore del salvataggio per il "bene supremo del continente". Ma perché? Perché, cari signori, sarebbe legittimo e doveroso lasciar che le banche falliscano, che c'è il moral hazard, mentre la Grecia no, la Grecia non può fallire? Può fallire l'Argentina, ma la Grecia no? Come dice il mio amico Rody: noi almeno i numeri del PIL non li avevamo truccati, nel lontano 2000 ... Quale diabolico effetto può causare, alla moneta comune, il default sul debito pubblico di un paese che vale meno del 3% del GDP della zona Euro? Cosa potrebbe mai succedere all'Euro? Che la Grecia se ne va e decide di svalutare/inflazionare? Good, affari loro, no? Questo rafforzerebbe il resto e la ECB, o no? E se l'Euro perde un 15% contro il dollaro, lo Yen o anche lo Yuan (improbabile assai) cosa ci sarebbe di tanto drammatico? Non c'è lo spettro deflazionistico? Bene, un po' di svalutazione/inflazione aiuterebbe, no? Parlo seriamente, cari saggi soloni macroeconomici: quale è il problema, quindi? Politico? Quale sarebbe il problema "politico"? Che dobbiamo tutti farci del male perché Costas continui a far finta di essere ricco e famoso, anche se non fa un beato cazzo da mane a sera, da anni ed anni? Perché?
La bolla cinese. Se ne parla poco, in Italia, ma la bolla immobiliare (finanziaria, infatti) cinese è in piena espansione. Tanto per dare un'idea: gli appartamenti da classe media a Pechino o Shanghai vanno a prezzi equivalenti a 100-150mila USD. Il reddito medio di una coppia di classe media, se lavorano entrambi, arriva forse all'equivalente di 10mila USD. Fate voi. Peggio di Miami circa 2006 ... Origini? Due chiaramente: lo "stimulus package" cinese del 2008/2009 e la politica di tassi a zero delle tre grandi banche centrali mondiali (FRB, ECB, BofJ): il carry trade sta producendo stupendi risultati. La cosa "divertente", si fa per dire, è che poi ci spiegheranno ... cosa ci spiegheranno questa volta? Ah ci spiegheranno che ... c'è stato un saving glut e che le politiche monetarie non hanno potuto farci nulla. Veniva dal Brasile e dall'India. Quello dopo, invece, verrà da Marte, vero Ben?
L'ossessione deflazionistica. Non passa giorno che un qualche grande saggio su qualche famoso giornale economico non ci spieghi che la deflazione è proprio un problema drammatico e che qui occorre fare qualcosa. Ci vogliono altri stimoli fiscali, altre spese, occorre abbassare i tassi, svalutare. Chi diavolo debba svalutare non si capisce, visto che dal Giappone agli USA all'Europa tutti soffrono del medesimo "problema" ... suppongo tutti meno la Cina, ma basterà? Scherzo, cercate di capirmi ... Ad ogni modo, tutti ritengono che la deflazione sia un grande problema. A me sembra una benedizione: cosa altro possiamo aspettarci, se non deflazione? Non si capisce cos'altro potrebbe succedere in un mondo dove i prezzi nominali degli assets, da immobiliari a finanziari a tutto il resto, sono diminuiti di circa il 30% in due anni. Visto che il prezzo del "resto", ossia dei beni durevoli e non che vengono prodotti con questi assets, in una maniera o l'altra deve riflettere i prezzi degli assets medesimi, cosa ci si dovrebbe aspettare? Inflazione? Il prezzo dell'output cresce quando i prezzi degli inputs calano? Quando si è visto? Eppoi, insisto, perché la deflazione sarebbe un problema? Perché gli indebitati non ce la fanno a pagare? Amen, non pagheranno. Che differenza fa? Che non paghino perché non ce la fanno o che non paghino perché il valore nominale di ciò che debbono pagare viene azzerato dall'inflazione, cambia forse qualcosa per il creditore? Se ti devo 100 e faccio default, recuperi solo 50. Se ti ripago 100 ma i prezzi sono nel frattempo raddoppiati, ricevi comunque 50. Dove starebbe la differenza?
La ripresa americana. Questa è la favola più bella. La ripresa americana è al momento una fantasia, però una fantasia a cui credono tutti. Anche Business Week, che però s'è unito al coro Krugmaniano e chiede un altro stimulus package al più presto possibile. Evidentemente non abbiamo un deficit grande abbastanza, occorre farlo crescere di più. Ciò che trovo affascinante è che dopo quasi DUE ANNI dall'inizio della recessione tutti facciano finta che le politiche adottate funzionino anche a fronte di una disoccupazione al 10% ed anemici tassi di crescita del PIL, mentre il debito pubblico continua ad accumularsi. Ma va bene così. Barack Obama non può avere sbagliato, oramai l'uomo è un santo infallibile. Temo sia nient'altro che il ramoscello a cui un mondo in denial si aggrappa per poter continuare a ripetersi che non è successo niente, che non abbiamo sbattuto contro un grosso muro la cui presenza e consistenza ci erano ignote. Possiamo continuare come prima, non preoccupatevi: Barack, l'uomo del "change you can believe in" è diventato, in realtà, l'uomo della conservazione. Sarò un fottuto cinico, ma a me fa sorridere assai ... Ah, a proposito del muro contro cui abbiamo sbattuto: ci siamo fatti male un casino perché andavamo troppo forte, a causa delle politiche monetarie, ma il muro c'era lo stesso. Ora ve lo descrivo.
Se avesse ragione DKL? Non mi ricordo se ho avuto occasione di raccontarla, ma il mio amico DKL sostiene (ok ... ce lo siamo inventati assieme, ma mi piace sostenere che è un'idea sua, così posso fare il bastian contrario a pranzo: appena finisco gli argomenti prende lui la mia parte, quando ha finito anche lui scriviamo il paper ... è lunga, ma i papers vengono meglio ..) che la chiave di tutto (over and above le politiche monetarie e regolatorie demenziali dal 1995 in poi, ovviamente) sta nel fatto che abbiamo "urtato il vincolo". Il vincolo, che sarebbe il muro della vignetta precedente, è quello delle risorse naturali, fonti energetiche in particolare. Detto altrimenti: data la tecnologia oggi a disposizione, non ce n'è abbastanza per permettere ai BRICs di crescere al ritmo a cui sembrano capaci di farlo ed al vecchio OECD di crescere al ritmo a cui avrebbe bisogno o desiderio di crescere. Appena la grande recessione si è attenuata i prezzi di tutte le materie prime hanno ricominciato a crescere. Alla grande. E, si noti, il grosso del mondo OECD non sta ancora crescendo. Morale No 1: se ha ragione DKL, son cazzi amari per un tot, ossia sino a che (innovazione dopo innovazione) il vincolo delle risorse naturali non venga rilassato ... Morale No 2: inutile "iniettare moneta" (cosa vorrà dire, non lo so ...) o fare deficit spending per stimolare, cari macroeconomisti ufficiali. Se non ce n'è (ossia costan troppo) non ce n'è (ossia, il loro prezzo crescerà in proporzione). Ovviamente vi è sempre la possibilità che DKL abbia torto, ed io con lui ...
Avanzi ed eventuali. Si, poi ci sarebbe l'Italia. Il paese più solido e prospero d'Europa. Il paese dove scorre latte e miele. Il paese che trainerà tutti fuori dal guado. Vi dispiace se faccio a meno di commentare? Cosa volete commentare, come dice il mio amico Palma? I gagliardetti? Le banche del Nord che sono della nuova razza padrona (ma siete proprio nati schiavi? Non riuscite a non avere una casta padrona?) I pranzi finiti male fra i due co-fondatori? Ah, Fini ha scoperto di avercelo nel culo? Hombre, que no me habia enterado yo! Cosa dovrei commentare? Che gliel'avevamo, perlomeno avevo, detto a costoro (in pubblico ed in privato) che così sarebbe finita? Che la stagnazione italiana semplicemente continua, imperterrita, celebrando il decennale? Mi dispiace, nulla da commentare. Ah, a proposito, il PD l'ha visto qualcuno in giro? Mi han detto che Nicola Rossi, il cervello pensante dei PieDini liberisti, ha scoperto che ci vorrebbe meno stato (che ci voglia più mercato non è chiaro se l'abbia detto, stanno ancora dibattendo la questione nell'apposita commissione del partito): un verdadero hombre de genio, carajo!
Buenas noches, damas y caballeros.
Non capisco perche tutti questi musi lunghi.
Si potrebbero disegnare molte altre serie storiche (anche mensili ad es.), tutte con lo stesso andamento di quella disegnata dal prof. zanella. L'inversione di tendenza e' iniziata; naturalmente ci vorra molto tempo per riassorbire la disoccupazione e riportarla ai livelli iniziali.
La ricaduta ("double dip") e una cosa molto rara, e' successa una sola volta, nel 1981 appunto (per ragioni molto specifiche). La paura della ricaduta, invece si manifesta ogni volta che la ripresa inizia.
Ascoltate il prof. zanella, e sopratutto ascoltate i mercati.
Quando lo NBER finalmente parlera', vedrete che la recessione ha avuto termine nell'estate 2009.