You Tube & me

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Sono in vena di domande. Per una volta, pero', la domanda non e' ne' d'economia, ne' di politica. Riguarda una cosa che non capisco e che tutti guardano, che si chiama You Tube (YT).

Mio figlio, che e' piu' giovane di me e che, come dice il mio saggio amico Maurizio (che e' meno giovane di me), ha capito tutto della vita (sara' ...) m'ha detto parecchio tempo fa di questo You Tube. Son certo che tutti sanno cos'e', ora, ma al tempo cosi' non era. Prima osservazione, "al tempo" era alcuni mesi fa, ed ora se lo guardano un 100 milioni di persone al giorno ... quanto ci misero i Beatles ad essere ascoltati da 100 milioni di persone AL GIORNO?! Seconda osservazione, io quando ho sentito il nome m'e' saltata la mosca al naso (come direbbe mio padre, stasera vado con l'atmosfera familiare) in quanto mi sembrava un'offesa, del tipo "you [non capisc un] tub[o]" ...

Niccolo', che sarebbe mio figlio, non pensava di certo che mi potessero piacere i video di YT [guardo manco la TV], me l'ha detto solo perche' e' figlio coscienzioso. Sa che mi occupo professionalmente di cose tipo copyright e proprieta' intellettuale in generale, teorizzando che il copyright e' una follia monopolistica inutile e che le innovazioni artistiche di qualsiasi tipo si facevano, si fanno e si faranno in barba al copyright. Insomma, che questi che denunciano i ragazzini che, come me, si scaricano la musica via P2P son dei poveretti con le mani unte ed untuose che pensano di prosciugare il mare con un cucchiaio forato. Al mio pargolo ci sembrava, giustamente, che questo YT fosse un ennesimo esempio del fatto, a me peraltro ovvio, che abbiamo ragione DKL ed io (e torto PA, RELJr, PMR, etc.) e che si fanno tanti soldi quando s'arriva primi, come per'altro insegnava gia' 50 anni fa quel grande economista, ed arrogante supremo i cui livelli mai raggiungero' ne' come economista ne' come arrogante, ch'era George J. Stigler.

Insomma, YT e' un'altra di quelle soprese che internet e tutte quelle belle cosine sulla gestione digitale dell'informazione hanno reso possibili e che stanno cambiando la cultura del mondo da un lato, e rompendo i moduli di fare affari nel settore comunicazioni dall'altro. Ma sto andando fuori tema, perche' non e' di questo che voglio parlare stasera prima di coricarmi. Infine, YT e' innovazione senza Intellectual Property e contro Intellectual Property: va benissimo, viva B&L e leggetevi Against Intellectual Monopoly quando esce (abbiamo finalmente firmato con Cambridge). YT e' anche una di quelle cose che, un giorno o l'altro, forse ci libereranno delle follie islamiche o di simlar natura, senza i danni collaterali che le bombe di GWB e le prediche del signor JR producono. Giusto anche questo, ma anche questo e' fuori tema.

Il mio tema e' un altro, ed e' che non capisco YT! Detta in parole povere, la mia domanda e': che &*&%#)?! ci trovano in questi video di YT? Sono penosi, assolutamente penosi. Ogni tanto vado a vederne qualcuno, e non riesco a capacitarmi. Sono io? Sono diventato demente? Dov'e' quella cosa che nelle scuole di management chiamano il "business model"? Non riesco a capirlo. Io ho capito Napster o P2P, non erano difficili da capire: riducono i costi di transazione e distribuzione di musica e films, quindi sono come l'aereo supersonico a buon mercato. Permette a tutti di fare il week end a NY o a Tokyo. Bestiale, lo voglio anche io.

Ma YT, che permette di fare? Vedere gratis milioni di dementi che dicono belinate in video piu' o meno malfatti o anche ben fatti ma intanto chisenefrega del fatto che si son messi 4 gps in simultanea nella stessa macchina ed i gps danno indicazioni incoerenti (probabilmente perche' li hanno programmati a farlo)? E' divertente? Deve esserlo, se centinaia di milioni lo guardano ... Perche' lo guardano e non ascoltano invece, non dico Gorecki ma l'Equipe 84? Dov'e' l'utilita', il piacere, la nuova grande idea? E' solo il grande fratello moltiplicato per 100 milioni? I famosi home videos che provano a tutti che, bien sur, siamo tutti ugualmente patetici nella nostra vita quotidiana e tutti piu' o meno uguali?

L'unica spiegazione che al momento ho trovato e' la seguente: e' come il Reader's Digest della TV mondiale. Centinaia di milioni di persone guardano la TV, la maggioranza di cio' che la TV mostra e' assolutamente demenziale e mostruosamente noioso anche per i piu' abbruttiti membri di quel collettivo con cui, secondo molte costituzioni, io comparto diritti e doveri. Trovare in questa valanga di insensatezze qualcosa di minimamente interessante o divertente o stimolante richiede tantissimo tempo, ed il tempo e' per tutti scarso. Passarsi le sere schiacciando il pulsante del telecomando per cercare qualcosa di decente e' chiaramente frustrante. YT questo problema te lo risolve magicamente grazie alla collaborazione volontaria di milioni di persone come te. Ognuno porta il granello di sabbia, ognuno mette in linea il pezzettino che gli e' piaciuto, i migliori goals del suo calciatore preferito, la canzone buona del cantante della sua gioventu', il balletto delle cheeleaders che finalmente e' venuto bene ed in cui ancheggiano al ritmo adeguato, il video del vicino che e' veramente divertente .... Insomma, YT ti risolve il problema di ricerca, ti riduce i costi di transazione a livelli molto inferiori a quelli che dovresti affrontare altrimenti e cosi' facendo ti facilita' il raggiungimento di quel piacere quotidiano che cerchi attraverso i video e la TV. E' cosi? Forse e' cosi', ed io faccio fatica a capirlo solo perche' tendo a guardare poco video e TV. Voi che ne dite?

In attesa dell'opinione altrui m'accontento di questa risposta, anche perche' ora, al pensarci, mi sembra alquanto convincente. Visto che a pensare scrivendo si arriva da qualche parte? Prima non lo vedevo cosi' YT, infatti mi son messo a scrivere perche', dopo averlo sbirciato ancora una volta, avevo avuto la sensazione di guardare una cosa senza senso, che le "masse" adorano solo perche' non sanno di meglio e son tutti imbruttiti e via dicendo ... invece no, ora mi sembra che, modulo il fatto che ti piacciano TV e videos, YT e' perfettamente sensato. E mi permetto quindi alcuni commenti extra.

Se YT ha successo perche' e' il Reader's Digest dei video mondiali, allora e' un atto di liberta' che mi piace. YT e' ancora una volta la catallattica, il Cosmos spontaneo creato dagli agenti liberi e piccoli che prendono la propria rivincita sulla Taxis dei pianificatori centrali televisivi con il monopolio della verita' in tasca (pubblici o privati che siano, poca differenza fa). YT, insomma, e' il mercato competitivo ed anonimo in cui agisce la mano invisibile che solo VV e TPS e la mortadella continuano a non capire come funziona. La gente normale invece lo capisce al volo come funziona la mano invisibile: quando gli si da' l'opportunita' (ovvero quando l'innovatore crea il mercato chiamato YT) partecipa e coopera portando il proprio granellino di sabbia o video che sia. E cosi' si fanno le piramidi o i grattacieli dell'isola di manhattan, insomma cosi' si fanno contenti gli esseri umani, che sono bestie rare dai gusti semplici e, sembra, forse alquanto uniformi.

Lo so, sto tornando sull'economia e sul terreno a me piu' familiare, ma non l'ho fatto apposta. Prima di finire prometto di divagare fuori tema sul sociologico-filosofico, ma al momento m'ha preso questa immagine di YT come analogo al mercato, all'open source software, all'interazione (coordinata da segnali di mercato) fra agenti liberi e piccoli che volontariamente partecipano con atti di scambio in cui ogni elemento di potere monopolistico e' stato bandito o reso impossibile, e che cosi' facendo producono un risultato cooperativo pur partendo da una condizione di anonimia e non-cooperazione. Perche' quelli che mettono i video su YT mica lo fanno per fare un piacere a me o a mio figlio!

Questa cosa qui e', miei cari lettori, il mercato competitivo che quelli come me teorizzano: una "istituzione" che, quando e' organizzata in maniera appropriata, fa si' che lo scambio reciproco di "cose" fra tanti piccoli soggetti produca il benessere collettivo. Un benessere collettivo che, come anche l'esempio di YT prova ancora una volta, nessun governo o pianificatore centrale o grande azienda monopolista puo' sognarsi di eguagliare. Chi ti crea a tavolino un fenomeno di tali dimensioni nello spazio di un anno e mezzo, se non la libera e competitiva innovazione nel libero mercato che fa volontariamente cooperare centinaia di milioni di assolutamente anonimi individui? Solo l'entrepreneurial competitive equilibrium riesce a fare di questi miracoli, e riesce a farlo anche a fronte di costi fissi non piccoli, perche' montare questo affarino non dev'essere stata questione di un paio di giorni! Grandiosa idea i mercati competitivi: che occorre crearli, mantenerli e difenderli, perche' mica sono una cosa "naturale" come alcuni vanno in giro raccontando. Non son naturali per niente, come commentavo l'altro ieri a pranzo con il Douglass North, la societa' aperta e' l'opposto dello stato naturale, per questo e' difficile esportarla, per esempio in Afghanistan. Ma non andiamo fuori tema un'altra volta.

Ritorniamo alla lezione di fondo della nostra indagine sul valore di YT: sono una cosa artificiale e complicata i mercati competitivi, una grande innovazione sociale che gli uomini si sono inventati nel tempo e che richiede tutto un macchinario complicato di leggi, diritti di proprieta' e persino divieti (per esempio, il divieto di vietare agli altri di fare quello che fai tu: notare la simmetria con un altro e piu' noto principio morale) per poter funzionare adeguatamente. Come YT, appunto, che richiede l'internet e valanghe di sofisticato software code, e tecnologie digitali e mille altre cose per poter funzionare: che gloria e salmi siano sempre levati (moderatamente e razionalmente) al buon Adamo che di cognome faceva Smith ed ai ragazzotti che hanno scritto il code di You Tube, in egual dose (di salmi, che la subordinata era un lunghetta).

Diranno alcuni, ma cosa si scambia su YT? Mica ci si scambiano i video: tu metti il tuo, se vuoi, e guardi quelli degli altri, se vuoi. Ma puoi guardare i video senza metterne nessuno (come fa lo scrivente, che video non ne ha ne' ne fa) o puoi mettere dei video senza guardarne nessuno. Dov'e' lo scambio? Ora ve lo dico dov'e' lo scambio, perche' e' li' la chiave di tutto. Su YT, e su mille altri mercati, non si scambiano i video di per se, ci si scambia informazione! Si, informazione su cio' che piace o no, su cio' che ho visto io e cio' che hai visto tu, su quello che suona la chitarra cosi' e quell'altro che tira il calcio di punizione cola'. Informazione diffusa, decentralizzata, piccola, infinitesima; informazione che nessun'altro ha ma i singoli individui che vi partecipano. Anche io, che non metto video, metto informazione di cui gli altri si avvantaggiano: guardo certi video piuttosto che altri, vado in certe sezioni piuttosto che altre e questo, poiche' il "mercato YT" e' ben organizzato e ben gestito, trasmette agli altri informazioni sui miei gusti e quindi, paradossale no?, anche sui loro potenziali gusti. Si', perche' se Borat piace a tanta gente da Calgary a Santiago e da Tokyo a Roma, e' molto probabile che piaccia anche a te e persino a me, ed infatti mi piace (qualcuno sorride, a Santa Monica e vicino ai Frari).

Fine dell'ode ai mercati, senno' annoio piu' del dovuto. Le domande e le perplessita', son solo due, ed eccole qui.

La piu' professionale, quella di Grossman&Stiglitz. Ma se l'informazione e' tutta li' su YT, e basta andare per trovarla aggregata e filtrata e messa in ordine, perche' i singoli partecipanti perdono il tempo per contribuire la propria, piccola ed insignificante com'e'? Perche' non fare il "free rider" e basta, usando l'informazione collettiva prodotta dagli altri via il mercato YT e senza fare la fatica di fornire la propria? Per due ragioni, che forse possono tornare utili a chi riflette su argomenti del genere magari per scriverci una tesi di Ph.D.

Ragione uno: perche' YT e' un mercato competitivo ben organizzato, e quindi e' impossibile usare l'informazione collettiva senza fornire almeno un pelo della propria. Nell'esempio mio: se voglio usare l'informazione messa li' dagli altri io devo scaricare dei video, visitare delle sezioni, insomma rivelare qualcosa dei miei gusti, preferenze ed interessi. Quindi finisco per contribuire la mia parte di informazione all'aggregatore anonimo delle informazioni collettive. In analogia con i mercati, se vuoi usare l'informazione contenuta nel prezzo di mercato c'e' solo una maniera per farlo: devi comprare o vendere qualche quantita' al prezzo corrente, o devi piazzare un bid o un ask. Altrimenti, altrimenti quell'informazione non la usi. E quando piazzi l'ordine, l'informazione privata che tu hai viene rivelata al mercato, ossia a tutti gli altri.

Ragione due, forse meno ovvia (almeno, meno ovvia a me): la gente mette video su YT perche' costa poco e soddisfa il loro ego, da piacere, da' la minuta ma non zero chance di diventare popolari e famosi, come le due ragazzine israeliane il cui video m'ha portato su YT stasera. Nei mercati dove si comprano e vendono cose e' lo stesso meccanismo che funziona: c'e' la possibilita' che l'informazione privata che tu hai sul valore dell'azione sia quella giusta, e se cosi' e' e compri/vendi hai una minuta ma non zero chance di fare un pacco di soldi. Quindi, egoistone che non sei altro, compri e vendi e cosi' facendo contribuisci la tua informazione o il tuo video anche agli altri, attraverso il mercato competitivo. Come nell'open source software, come in Piazza delle Erbe, come nei bars dove giovanotti e giovanotte giocano l'eterno gioco del cercarsi. Sic, et simpliciter.

La perplessita' filosofico-sociologica e' vecchiotta: tutto questo non e' forse l'uomo a una dimensione, l'alienazione di marcusian-adorniana memoria? Non e' questo aggregatore efficiente anche il grande uniformizzatore che tutte le differenze di gusto e stile appiana ed elimina? L'internet e la velocita' enorme di trasmissione d'informazione che io sottolineo, non sono forse anche un male, un meccanismo che fara' sparire culture ed azzerare la diversita'? Alla fin fine, finiremo tutti a guardare solo e soltanto gli stessi goals di Ronaldo, dimenticandoci di quelli di Sandro Mazzola? E' possible, forse e' proprio possibile. Lasciamo la domanda in sospeso, dunque, visto che nessuna risposta convincente mi viene. Ma vedo la possibilita' dello scenario marcusiano, senza dubbio la vedo e non e' una gran bella immagine prima d'andare a letto. Per compesare, per compensare ho i miei libri particolari sul comodino che m'attendono ...altro che You [non capisc un] Tub[o]!

Fine, io e You Tube ci siamo riconciliati ed ho imparato un po' di cosette che a me sembrano valide ed interessanti. Che mio

figlio tutto questo lo sapesse gia', quando mi consiglio' di dare un'occhiata a YT perche' "credo che t'interessi"? Forse che si' e forse che no, ma mi piace pensarlo: altro esempio d'informazione decentrata che risulta utile poter aggregare. Grazie del consiglio, in ogni caso. Che Mauri abbia ragione, alla fine della fiera?

 

 

 

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Commenti

Ci sono 17 commenti

Nel mio caso, la risposta e' semplice: YT mi ha permesso finalmente di rivedermi i goal di Italia-Brasile 3 a 2, che era da anni che cercavo, alla faccia della RAI, della Gazzetta dell Sport che ti vende i dvd della nazionale, ecc. Certo, i video sono sgranati e a bassa risoluzione, ma va bene lo stesso. 

Come dici tu, e' un incredibile strumento di diffusione dell'informazione, e sono d'accordo anche con entrambe le considerazioni: 1) cliccando tu contribuisci informazione, rivelando i tuoi gusti, 2) postando soddisfi il tuo ego, e c'e' la minuta possibilita' di fare un sacco di soldi.

Se sei preoccupato dell'appiattimento, chi t'impedisce di postare un video in cui declami ad alta voce Orham Pamuk, Riker, e la Patrizia Valduga? 

 

Hai fatto un'analisi molto chiara; rispondo con un commento forse altrettanto prolisso ma con alcuni esempi concreti. Non ti sei soffermato molto sul "business model" che molti anzi quasi tutti gli esperti del settore non capiscono, increduli che Google possa buttare 1.6 miliardi di dollari per comprare youtube. Il paragone con i Beatles non regge molto: i 100m di persone che visitano il sito ogni giorno non guardano lo stesso video. Tuttavia a me pare che di capacità di profitto ce ne siano, eccome.

1. I video musicali. Sembra che Google si stia accordando con varie case discografiche per distribuire i video musicali tramite youtube. E' noto che prima della cessione di youtube a Google i proprietari di youtube erano in conflitto i discografici perché diversi utenti inviavano tali video a youtube per il piacere collettivo, operazione illegale visto che tutti questi video sono protetti da copyright. L'ottusità delle case discografiche raggiunge questi livelli: i video vengono prodotti a costi esorbitanti per promuovere la vendita dei cd, non vengono quasi mai venduti direttamente al pubblico, ma se ne impedisce la diffusione: perché? Forse Google riuscirà a spiegare alle case che conviene loro persino pagare per diffondere tali video ai fans, o perlomeno che youtube può essere un modo per controllarne la distribuzione, cosa che sembra stare particolarmente a cuore ai discografici.

2. Il fenomeno lonelygirl15. Trattasi di ragazzina che durante la scorsa estate postava su youtube il proprio video-diario. In breve tempo il fenomeno ha raggiunto la top10 di youtube con decine di migliaia di "vedute". Ho visto un paio dei suoi post e confermo quanto dici: niente di interessante o profondo, contenuti intellettualmente blandi, nessun sottotesto erotico sessuale che potesse almeno attrarre i pedofili (anche se sono sicuro che il 15 nel nome non fosse messo a caso). Dopo qualche settimana (un mesetto fa) esce nel clamore generalizzato (articolo sul nytimes) la notizia che si tratta di un falso, lonelygirl15 è un'attrice -di 21 anni- nel libro paga di un'agenzia che intende farne un film. Anche in questo caso l'interesse commerciale è chiaro, e sospetto che di "falsi" del genere ce ne siano in notevole quantità. Il metodo non è sconosciuto: Christina Aguilera (solo per te, visto che tutti gli altri già la conoscono: è una delle più popolari cantanti pop del momento, una specie di Britney Spears - questa dovresti averla sentita - ma con una voce decente) è stata "lanciata" dalla sua casa discografica (questo non tutti lo sanno) tramite messaggi inviati inviati nei newsgroups usenet frequentati da teenagers (fino a pochi anni fa usenet era cool, ci scriveva persino MB): messaggi in cui ragazzini e ragazzine (i discografici sotto mentite spoglie) parlavano di quanto brava e buona Christina fosse, tutto questo nei mesi precedenti il lancio ufficiale. L'altro esempio è il film "The Blair-Witch Project" su cui non mi soffermo perché piu noto.

3. I geni nascosti. Uno dei video più scaricati un mesetto fa (la mia visione di youtube si è fermata li') era quello di funtwo, un chitarrista asiatico che si esercita virtuosamente nella versione rock del Canone in Re Maggiore di Johann Pachelbel. Indico il link perché ascoltare questo ragazzino destreggiarsi impareggiabilmente con la sua chitarra elettrica non può che dilettare chi, come me, ama la musica di tutti i tipi. Il fatto che il video sia stato visto dal sottoscritto dimostra la funzione di aggregazione di informazione di cui parlavi. Il video non solo e' stato visto da milioni di utenti, ma è stato imitato da numerosi chitarristi che volevano dimostrare di essere altrettanto capaci, ed immagino che molti, moltissimi altri si siano esercitati nel virtuosismo chitarristico senza postarne il video (lo scambio di informazioni di cui parlavi). Il chitarrista funtwo è rimasto anonimo per molti giorni/settimane e nota che nel video non fa nemmeno vedere il suo viso, coperto dal cappellino (l'ego-rent di cui parlavi); poi è stata scoperta la sua identità, decine di articoloni su tutta la stampa, nytimes compreso (la piccola probabilità di diventare famosi di cui parlavi). Azzardo l'ipotesi che funtwo mai avrebbe potuto procurarsi un contratto con una casa discografica e distribuire il suo video o la sua musica senza youtube. L'ennesimo esempio che le case funzionano effettivamente da monopoliste per limitare la distribuzione di offerta musicale (e aumentarne il prezzo a loro vantaggio). Questo serve anche a rispondere al tuo dubbio sull'uniformizzazione culturale: la musica su MTV e VH1 (che abbiamo capito non ascolti) è sempre la stessa e ha sempre lo stesso sound, youtube ed internet aumentano la possibilità di diffusione di contenuti strani ed esotici. Per quanto riguarda l'aspetto commerciale, dubito che funtwo avrebbe inviato il suo video se avesse dovuto pagare mezzo dollaro; resta comunque l'entrata pubblicitaria per chi il video lo guarda.

4. Il controllo politico "dal basso". Ormai se ne parla ovunque: ogni volta che un politico dice o compie una fesseria in pubblico, questa viene ripresa e postata su youtube. Giornalismo diffuso e a basso costo, lo avevamo già imparato con i blogs; youtube serve a complementare e documentare l'informazione con video. Flickr lo fa con le foto. Si parla anche di usare youtube in casi di insurrezioni popolari in paesi dittatoriali (o, perché no, anche in quelli democratici). Wireless broadband poi rende inutile la possibilità per la polizia di confiscare le videocamere: il video viene pubblicato istantaneamente, o quasi. Anche qui vedo diverse opportunità di profitto, ma anche e soprattutto di aumento del benessere collettivo.

 

 

come per giorgio, anche per me youtube e' un posto dove andare a beccare vecchi video sportivi, soprattutto. Occasione di gioia e di immensi dolori, come per roma-liverpool 1984, con l'intero olimpico (e me, a casa col papa') in lacrime. 

oppure spezzoni di trasmissioni televisive anche di qualita', come il Da Ali G Show.

come dappertutto ci sono le cose dementi e le cose buone. E poi mi pare dipenda dai gusti, no?

intanto segnalo: http://www.slate.com/id/2151745/nav/tap1/

 

You Tube non serve solo a rivedere i vecchi gol o le vecchie trasmissioni. Berkeley ha messo su Google Video (un ex-rivale di You Tube) i video di alcuni corsi.

 

Strane coincidenze: due giorni fa non avevo idea dell'esistenza di You Tube e ieri un mio JP advisee ha contribuito a creare qualche lacuna nella mia ignoranza col suo progetto di tesi proprio su You Tube e oggi voi...vi pongo la stessa domanda che ho posto a lui, da profana: ma che differenza c'e' tra uno You Tube e un blog?  e' ovvio che leggere richiede una capacita' di attenzione maggiore rispetto a guardare filmati, quindi l'informazione sulle scelte e i punti di vista di chi posta un video rispetto a quella di blogger o commentatori viene recepita piu' in fretta  e circola piu' in fretta, anche se -credo- la velocita' ed il bacino d'utenza vengono a costo della persistenza/rilevanza dell'informazione stessa. purtroppo il mio studentello non ha seguito il bias e l'interesse dell'advisor sul tramutare la sua tesi in optimal communication strategy e si e' diretto su pirating e copy rights..gli ho consigliato il tuo libro con levine, michele: se ho capito lo studente, magari ne fa una versione rap e lo mette su You Tube...stay tube. 

 

 

Non sono sicuro di essere d'accordo sulla minore rilevanza

dell'informazione fornita dai video: alcune informazioni necessitano

della componente visiva: pensa all'immagine di Carlo Giordani alle

manifestazioni G8 di Genova con il passamontagna ed estintore in mano:

se avessimo il video (forse) sapremmo se quell'estintore stesse per

lanciarlo contro il carabiniere o se lo tenesse per difendersi dallo

stesso, elminiando molti dibattiti. E' solo un esempio ma spiega che i

due media si complementano.

Va chiarito  anche che youtube non ha inventato nulla: prodotti che

sono (quasi) perfetti sostituti esistevano prima e sono stati creati

poi. Il primato di youtube e' stato quello di rendere facile ed

indolore il processo di condividere i videoclip.

 

Sono nuovo a nFA, e voglio solo ringraziare per questa voce che mi pare mancava. Quanto a YT, io l'ho cliccato per la prima volta un mese fa, trovandolo alquanto noioso. Ma il video musicale del chitarrista coreano vale cliccate piu' frequenti.

Voglio farvi notare questo commento interessante di Jordan Running, via Brad DeLong. Ecco, Brad DeLong, un economista su YouTube! Avete mai guardato i suoi caffe' mattutini? Eccovi alcuni pensieri su NAFTA e gli effetti sul Messico . A quando nFA su YT?

 

Caro Giovanni,

ti ringraziamo della stima. nFA su YT mi sembra un'ottima idea. Potremmo riprendere i monologhi, le nostre discussioni accese davanti ad una bottiglia di Cannonau, eccetera... :-)

 

Il nostro Timonere, che ci guida nei segreti della tecnologia e della blogosfera, e' minimalista (e un po', giusto un po' moralista- per questo ci facciamo guidare). Non ci permetterebbe mai di esporci al pubblico ludibrio anche in video.

 

 

Vorrei sperare che questa "prodezza" di Berlusconi sia un falso...

 

 

si' e' il sosia di Berlusconi, quello che ha fatto il film sul rapimento di Berlusconi presentato a Berlino. Era parte della campagna di lancio del film.