Mio figlio, che e' piu' giovane di me e che, come dice il mio saggio amico Maurizio (che e' meno giovane di me), ha capito tutto della vita (sara' ...) m'ha detto parecchio tempo fa di questo You Tube. Son certo che tutti sanno cos'e', ora, ma al tempo cosi' non era. Prima osservazione, "al tempo" era alcuni mesi fa, ed ora se lo guardano un 100 milioni di persone al giorno ... quanto ci misero i Beatles ad essere ascoltati da 100 milioni di persone AL GIORNO?! Seconda osservazione, io quando ho sentito il nome m'e' saltata la mosca al naso (come direbbe mio padre, stasera vado con l'atmosfera familiare) in quanto mi sembrava un'offesa, del tipo "you [non capisc un] tub[o]" ...
Niccolo', che sarebbe mio figlio, non pensava di certo che mi potessero piacere i video di YT [guardo manco la TV], me l'ha detto solo perche' e' figlio coscienzioso. Sa che mi occupo professionalmente di cose tipo copyright e proprieta' intellettuale in generale, teorizzando che il copyright e' una follia monopolistica inutile e che le innovazioni artistiche di qualsiasi tipo si facevano, si fanno e si faranno in barba al copyright. Insomma, che questi che denunciano i ragazzini che, come me, si scaricano la musica via P2P son dei poveretti con le mani unte ed untuose che pensano di prosciugare il mare con un cucchiaio forato. Al mio pargolo ci sembrava, giustamente, che questo YT fosse un ennesimo esempio del fatto, a me peraltro ovvio, che abbiamo ragione DKL ed io (e torto PA, RELJr, PMR, etc.) e che si fanno tanti soldi quando s'arriva primi, come per'altro insegnava gia' 50 anni fa quel grande economista, ed arrogante supremo i cui livelli mai raggiungero' ne' come economista ne' come arrogante, ch'era George J. Stigler.
Insomma, YT e' un'altra di quelle soprese che internet e tutte quelle belle cosine sulla gestione digitale dell'informazione hanno reso possibili e che stanno cambiando la cultura del mondo da un lato, e rompendo i moduli di fare affari nel settore comunicazioni dall'altro. Ma sto andando fuori tema, perche' non e' di questo che voglio parlare stasera prima di coricarmi. Infine, YT e' innovazione senza Intellectual Property e contro Intellectual Property: va benissimo, viva B&L e leggetevi Against Intellectual Monopoly quando esce (abbiamo finalmente firmato con Cambridge). YT e' anche una di quelle cose che, un giorno o l'altro, forse ci libereranno delle follie islamiche o di simlar natura, senza i danni collaterali che le bombe di GWB e le prediche del signor JR producono. Giusto anche questo, ma anche questo e' fuori tema.
Il mio tema e' un altro, ed e' che non capisco YT! Detta in parole povere, la mia domanda e': che &*&%#)?! ci trovano in questi video di YT? Sono penosi, assolutamente penosi. Ogni tanto vado a vederne qualcuno, e non riesco a capacitarmi. Sono io? Sono diventato demente? Dov'e' quella cosa che nelle scuole di management chiamano il "business model"? Non riesco a capirlo. Io ho capito Napster o P2P, non erano difficili da capire: riducono i costi di transazione e distribuzione di musica e films, quindi sono come l'aereo supersonico a buon mercato. Permette a tutti di fare il week end a NY o a Tokyo. Bestiale, lo voglio anche io.
Ma YT, che permette di fare? Vedere gratis milioni di dementi che dicono belinate in video piu' o meno malfatti o anche ben fatti ma intanto chisenefrega del fatto che si son messi 4 gps in simultanea nella stessa macchina ed i gps danno indicazioni incoerenti (probabilmente perche' li hanno programmati a farlo)? E' divertente? Deve esserlo, se centinaia di milioni lo guardano ... Perche' lo guardano e non ascoltano invece, non dico Gorecki ma l'Equipe 84? Dov'e' l'utilita', il piacere, la nuova grande idea? E' solo il grande fratello moltiplicato per 100 milioni? I famosi home videos che provano a tutti che, bien sur, siamo tutti ugualmente patetici nella nostra vita quotidiana e tutti piu' o meno uguali?
L'unica spiegazione che al momento ho trovato e' la seguente: e' come il Reader's Digest della TV mondiale. Centinaia di milioni di persone guardano la TV, la maggioranza di cio' che la TV mostra e' assolutamente demenziale e mostruosamente noioso anche per i piu' abbruttiti membri di quel collettivo con cui, secondo molte costituzioni, io comparto diritti e doveri. Trovare in questa valanga di insensatezze qualcosa di minimamente interessante o divertente o stimolante richiede tantissimo tempo, ed il tempo e' per tutti scarso. Passarsi le sere schiacciando il pulsante del telecomando per cercare qualcosa di decente e' chiaramente frustrante. YT questo problema te lo risolve magicamente grazie alla collaborazione volontaria di milioni di persone come te. Ognuno porta il granello di sabbia, ognuno mette in linea il pezzettino che gli e' piaciuto, i migliori goals del suo calciatore preferito, la canzone buona del cantante della sua gioventu', il balletto delle cheeleaders che finalmente e' venuto bene ed in cui ancheggiano al ritmo adeguato, il video del vicino che e' veramente divertente .... Insomma, YT ti risolve il problema di ricerca, ti riduce i costi di transazione a livelli molto inferiori a quelli che dovresti affrontare altrimenti e cosi' facendo ti facilita' il raggiungimento di quel piacere quotidiano che cerchi attraverso i video e la TV. E' cosi? Forse e' cosi', ed io faccio fatica a capirlo solo perche' tendo a guardare poco video e TV. Voi che ne dite?
In attesa dell'opinione altrui m'accontento di questa risposta, anche perche' ora, al pensarci, mi sembra alquanto convincente. Visto che a pensare scrivendo si arriva da qualche parte? Prima non lo vedevo cosi' YT, infatti mi son messo a scrivere perche', dopo averlo sbirciato ancora una volta, avevo avuto la sensazione di guardare una cosa senza senso, che le "masse" adorano solo perche' non sanno di meglio e son tutti imbruttiti e via dicendo ... invece no, ora mi sembra che, modulo il fatto che ti piacciano TV e videos, YT e' perfettamente sensato. E mi permetto quindi alcuni commenti extra.
Se YT ha successo perche' e' il Reader's Digest dei video mondiali, allora e' un atto di liberta' che mi piace. YT e' ancora una volta la catallattica, il Cosmos spontaneo creato dagli agenti liberi e piccoli che prendono la propria rivincita sulla Taxis dei pianificatori centrali televisivi con il monopolio della verita' in tasca (pubblici o privati che siano, poca differenza fa). YT, insomma, e' il mercato competitivo ed anonimo in cui agisce la mano invisibile che solo VV e TPS e la mortadella continuano a non capire come funziona. La gente normale invece lo capisce al volo come funziona la mano invisibile: quando gli si da' l'opportunita' (ovvero quando l'innovatore crea il mercato chiamato YT) partecipa e coopera portando il proprio granellino di sabbia o video che sia. E cosi' si fanno le piramidi o i grattacieli dell'isola di manhattan, insomma cosi' si fanno contenti gli esseri umani, che sono bestie rare dai gusti semplici e, sembra, forse alquanto uniformi.
Lo so, sto tornando sull'economia e sul terreno a me piu' familiare, ma non l'ho fatto apposta. Prima di finire prometto di divagare fuori tema sul sociologico-filosofico, ma al momento m'ha preso questa immagine di YT come analogo al mercato, all'open source software, all'interazione (coordinata da segnali di mercato) fra agenti liberi e piccoli che volontariamente partecipano con atti di scambio in cui ogni elemento di potere monopolistico e' stato bandito o reso impossibile, e che cosi' facendo producono un risultato cooperativo pur partendo da una condizione di anonimia e non-cooperazione. Perche' quelli che mettono i video su YT mica lo fanno per fare un piacere a me o a mio figlio!
Questa cosa qui e', miei cari lettori, il mercato competitivo che quelli come me teorizzano: una "istituzione" che, quando e' organizzata in maniera appropriata, fa si' che lo scambio reciproco di "cose" fra tanti piccoli soggetti produca il benessere collettivo. Un benessere collettivo che, come anche l'esempio di YT prova ancora una volta, nessun governo o pianificatore centrale o grande azienda monopolista puo' sognarsi di eguagliare. Chi ti crea a tavolino un fenomeno di tali dimensioni nello spazio di un anno e mezzo, se non la libera e competitiva innovazione nel libero mercato che fa volontariamente cooperare centinaia di milioni di assolutamente anonimi individui? Solo l'entrepreneurial competitive equilibrium riesce a fare di questi miracoli, e riesce a farlo anche a fronte di costi fissi non piccoli, perche' montare questo affarino non dev'essere stata questione di un paio di giorni! Grandiosa idea i mercati competitivi: che occorre crearli, mantenerli e difenderli, perche' mica sono una cosa "naturale" come alcuni vanno in giro raccontando. Non son naturali per niente, come commentavo l'altro ieri a pranzo con il Douglass North, la societa' aperta e' l'opposto dello stato naturale, per questo e' difficile esportarla, per esempio in Afghanistan. Ma non andiamo fuori tema un'altra volta.
Ritorniamo alla lezione di fondo della nostra indagine sul valore di YT: sono una cosa artificiale e complicata i mercati competitivi, una grande innovazione sociale che gli uomini si sono inventati nel tempo e che richiede tutto un macchinario complicato di leggi, diritti di proprieta' e persino divieti (per esempio, il divieto di vietare agli altri di fare quello che fai tu: notare la simmetria con un altro e piu' noto principio morale) per poter funzionare adeguatamente. Come YT, appunto, che richiede l'internet e valanghe di sofisticato software code, e tecnologie digitali e mille altre cose per poter funzionare: che gloria e salmi siano sempre levati (moderatamente e razionalmente) al buon Adamo che di cognome faceva Smith ed ai ragazzotti che hanno scritto il code di You Tube, in egual dose (di salmi, che la subordinata era un lunghetta).
Diranno alcuni, ma cosa si scambia su YT? Mica ci si scambiano i video: tu metti il tuo, se vuoi, e guardi quelli degli altri, se vuoi. Ma puoi guardare i video senza metterne nessuno (come fa lo scrivente, che video non ne ha ne' ne fa) o puoi mettere dei video senza guardarne nessuno. Dov'e' lo scambio? Ora ve lo dico dov'e' lo scambio, perche' e' li' la chiave di tutto. Su YT, e su mille altri mercati, non si scambiano i video di per se, ci si scambia informazione! Si, informazione su cio' che piace o no, su cio' che ho visto io e cio' che hai visto tu, su quello che suona la chitarra cosi' e quell'altro che tira il calcio di punizione cola'. Informazione diffusa, decentralizzata, piccola, infinitesima; informazione che nessun'altro ha ma i singoli individui che vi partecipano. Anche io, che non metto video, metto informazione di cui gli altri si avvantaggiano: guardo certi video piuttosto che altri, vado in certe sezioni piuttosto che altre e questo, poiche' il "mercato YT" e' ben organizzato e ben gestito, trasmette agli altri informazioni sui miei gusti e quindi, paradossale no?, anche sui loro potenziali gusti. Si', perche' se Borat piace a tanta gente da Calgary a Santiago e da Tokyo a Roma, e' molto probabile che piaccia anche a te e persino a me, ed infatti mi piace (qualcuno sorride, a Santa Monica e vicino ai Frari).
Fine dell'ode ai mercati, senno' annoio piu' del dovuto. Le domande e le perplessita', son solo due, ed eccole qui.
La piu' professionale, quella di Grossman&Stiglitz. Ma se l'informazione e' tutta li' su YT, e basta andare per trovarla aggregata e filtrata e messa in ordine, perche' i singoli partecipanti perdono il tempo per contribuire la propria, piccola ed insignificante com'e'? Perche' non fare il "free rider" e basta, usando l'informazione collettiva prodotta dagli altri via il mercato YT e senza fare la fatica di fornire la propria? Per due ragioni, che forse possono tornare utili a chi riflette su argomenti del genere magari per scriverci una tesi di Ph.D.
Ragione uno: perche' YT e' un mercato competitivo ben organizzato, e quindi e' impossibile usare l'informazione collettiva senza fornire almeno un pelo della propria. Nell'esempio mio: se voglio usare l'informazione messa li' dagli altri io devo scaricare dei video, visitare delle sezioni, insomma rivelare qualcosa dei miei gusti, preferenze ed interessi. Quindi finisco per contribuire la mia parte di informazione all'aggregatore anonimo delle informazioni collettive. In analogia con i mercati, se vuoi usare l'informazione contenuta nel prezzo di mercato c'e' solo una maniera per farlo: devi comprare o vendere qualche quantita' al prezzo corrente, o devi piazzare un bid o un ask. Altrimenti, altrimenti quell'informazione non la usi. E quando piazzi l'ordine, l'informazione privata che tu hai viene rivelata al mercato, ossia a tutti gli altri.
Ragione due, forse meno ovvia (almeno, meno ovvia a me): la gente mette video su YT perche' costa poco e soddisfa il loro ego, da piacere, da' la minuta ma non zero chance di diventare popolari e famosi, come le due ragazzine israeliane il cui video m'ha portato su YT stasera. Nei mercati dove si comprano e vendono cose e' lo stesso meccanismo che funziona: c'e' la possibilita' che l'informazione privata che tu hai sul valore dell'azione sia quella giusta, e se cosi' e' e compri/vendi hai una minuta ma non zero chance di fare un pacco di soldi. Quindi, egoistone che non sei altro, compri e vendi e cosi' facendo contribuisci la tua informazione o il tuo video anche agli altri, attraverso il mercato competitivo. Come nell'open source software, come in Piazza delle Erbe, come nei bars dove giovanotti e giovanotte giocano l'eterno gioco del cercarsi. Sic, et simpliciter.
La perplessita' filosofico-sociologica e' vecchiotta: tutto questo non e' forse l'uomo a una dimensione, l'alienazione di marcusian-adorniana memoria? Non e' questo aggregatore efficiente anche il grande uniformizzatore che tutte le differenze di gusto e stile appiana ed elimina? L'internet e la velocita' enorme di trasmissione d'informazione che io sottolineo, non sono forse anche un male, un meccanismo che fara' sparire culture ed azzerare la diversita'? Alla fin fine, finiremo tutti a guardare solo e soltanto gli stessi goals di Ronaldo, dimenticandoci di quelli di Sandro Mazzola? E' possible, forse e' proprio possibile. Lasciamo la domanda in sospeso, dunque, visto che nessuna risposta convincente mi viene. Ma vedo la possibilita' dello scenario marcusiano, senza dubbio la vedo e non e' una gran bella immagine prima d'andare a letto. Per compesare, per compensare ho i miei libri particolari sul comodino che m'attendono ...altro che You [non capisc un] Tub[o]!
Fine, io e You Tube ci siamo riconciliati ed ho imparato un po' di cosette che a me sembrano valide ed interessanti. Che mio
figlio tutto questo lo sapesse gia', quando mi consiglio' di dare un'occhiata a YT perche' "credo che t'interessi"? Forse che si' e forse che no, ma mi piace pensarlo: altro esempio d'informazione decentrata che risulta utile poter aggregare. Grazie del consiglio, in ogni caso. Che Mauri abbia ragione, alla fine della fiera?
Non sono sicuro di essere d'accordo sulla minore rilevanza
dell'informazione fornita dai video: alcune informazioni necessitano
della componente visiva: pensa all'immagine di Carlo Giordani alle
manifestazioni G8 di Genova con il passamontagna ed estintore in mano:
se avessimo il video (forse) sapremmo se quell'estintore stesse per
lanciarlo contro il carabiniere o se lo tenesse per difendersi dallo
stesso, elminiando molti dibattiti. E' solo un esempio ma spiega che i
due media si complementano.
Va chiarito anche che youtube non ha inventato nulla: prodotti che
sono (quasi) perfetti sostituti esistevano prima e sono stati creati
poi. Il primato di youtube e' stato quello di rendere facile ed
indolore il processo di condividere i videoclip.