Finalmente, tra campane e Carrocci, anche l'Italia ha un suo Braveheart. Il film "Barbarossa" di tal Martinelli (con regolare sostegno finanziario di Rai, etc.) è esibito nelle sale del regno (non delle due Sicilie, ma è visibile anche in Sicilia dove tutti tifano per gli Svevi, sperando che i Lombardi tornino a Varese e a Rogoredo al più presto.)
C'è un aspetto irritante, però, ed è lo scarsamente insegnato (nelle nazionali scuole del patrio regno) seguente: Braveheart è esistito (al secolo William Wallace, che entrò in guerra contro gli invasori inglesi della "sua" Scozia), Alberto di Giussano ha lo stesso status storico di San Cristoforo o Babbo Natale.
Annetto, per comodità del lettore ignavo o anche solo sorpreso, la seguente breve biografia del Cinocefalo santo:
Secondo la tradizione orientale, che differisce in alcuni aspetti da quella occidentale, Cristoforo, chiamato originariamente "Reprobatus", sarebbe stato un guerriero antropofago e dalla testa di cane (Cinocefalo). La leggenda del santo viene narrata nella Passio sancti Christophori martyris, un testo presente in varie opere di patristica e che ebbe molta diffusione in epoca medioevale.
Cristoforo, entrato nell'esercito imperiale, si convertì al cristianesimo e annunciò con successo la sua fede ai commilitoni. Scoperto, venne sottoposto a numerose torture. Due donne, Niceta e Aquilina, che avrebbero dovuto corromperlo, furono invece da lui convertite. Alla fine Cristoforo venne decapitato.
Secondo alcune interpretazioni questa figura sarebbe una trasposizione di Anubi, dio egizio dalla testa di cane, il quale faceva da tramite tra il regno dei vivi e quello dei morti "traghettando" le anime dei defunti così come san Cristoforo era traghettatore di Cristo[1].
Da Wikipedia.
Di Papà Natale non si hanno notizie chiare. Di Alberto di Giussano nemmeno. Si comprende che sconfisse gli armigeri crucchi inviati dall'orrido
al secolo
(allegai due immagini, di differente epoca e qualita', dell'Imperator Dux Federico di Swabia, aka il "Barbarossa")
Per il resto null'altro è noto di Alberto di Giussano, protagonista di carme Carducciano imposto alla lettura da Cuneo a Lampedusa (ai miei tempi).
Le informazioni sono scadenti ma eccitanti (si noti che il combatter d'Alberto fu per il papa, contro l'impero). Annetto quindi breve nota "biografica":
Con l'esclusione della possibile provenienza, Giussano, una città a 25 km a nord di Milano, non si hanno notizie storiche e biografiche certe [su Alberto, sunnominato]. Appare per la prima volta nella cronaca storica della città di Milano scritta dal frate domenicano Galvano Fiamma[1] nella prima metà del XIV secolo. La cronaca fu scritta per compiacere Galeazzo Visconti signore di Milano, ricostruendo la storia del medioevo del comune in toni eroici. Alberto venne descritto come il cavaliere che si distinse insieme ai suoi due fratelli nella battaglia di Legnano del 29 maggio1176 per aver guidato la Compagnia della Morte. Secondo Galvano Fiamma, egli fondò, organizzò ed equipaggiò la Compagnia della Morte descritta come un'associazione militare di 900 giovani cavalieri scelti con il compito di difendere fino alla morte il carroccio, simbolo della Lega Lombarda, contro l'esercito imperiale di Federico I Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero. Tale Compagnia della Morte sarebbe stata per la verità assemblata alla svelta e composta quasi totalmente da Bresciani o cavalieri provenienti dalle regioni orientali della Lombardia e forniti da quei comuni che, primo fra tutti Brescia, appoggiarono l'ideale comunale (e papale) contro quello imperiale (la città di Alessandria stessa deve il suo nome al papa che appoggiò i comuni contro l'impero).
Sempre da Wikipedia, fonte di scienza e sapienza.
Chiudo con due quesiti, dei cui referenti lascio a voi l'elezione:
Chi l'ha visto?
E' bello?
Per quanto riguarda i cinocefali, le vaghe tracce indicate da wikipedia mi fanno venire in mentre questo. Notta fonda invece per quanto riguarda Alberto da Giussano.
FF