Se non ci sorprendono o non ci fanno più orrore le parole
ucciso
soffocato
impiccato
ammazzato
Noi non sappiamo che le parole scorrono veloci
come i fatti
come quel suo esserci fino a ieri
e non esserci oggi
adesso]
mentre trascrivo proprio quelle parole
che descrivono la sua fine
ma raccontano la nostra
fine.
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Per chi volesse conoscere meglio il lavoro e l'impegno di Vittorio lascio due link. Il primo alla sua pagina su facebook, che fino a due giorni fa aggiornava regolarmente con l'intento di informare e far "vedere" cosa fosse realmente Gaza. La pagina fortunatamente continuerà ad essere aggiornata dai compagni di Vittorio, che ne continueranno l'opera e il cammino.
Il secondo link è invece quello del suo blog ufficiale "guerrilla radio", e quello resterà una cattedrale nel deserto, un segno del suo indelebile passaggio.
Partir.
Comme il y a des hommes-hyènes et des hommes-
panthères, je serais un homme-juif
un homme-cafre
un homme-hindou-de-Calcutta
un homme-de-Harlem-qui-ne-vote-pas
l'homme-famine, l'homme-insulte, l'homme-torture
on pouvait à n'importe quel moment le saisir le rouer
de coups, le tuer - parfaitement le tuer - sans avoir
de compte à rendre à personne sans avoir d'excuses à présenter à personne
un homme-juif
un homme-pogrom
un chiot
un mendigot
mais est-ce qu'on tue le Remords, beau comme la
face de stupeur d'une dame anglaise qui trouverait
dans sa soupière un crâne de Hottentot.
AIMÉ CÉSAIRE
Anche questa mi pare appropriata