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Una storia d'amore con un risvolto interessante.

La cruauté est un luxe d’oisifs, comme les drogues et les chemises de soie.

Marguerite YOURCENAR (Le coup de grâce)
Editions Gallimard – collection la Pléiade – 1988 – page 88

Una breve novella, tra due amici fraterni, con una tintura di omosessualità, la frase finale (non sono in grado di vedere come Spaziani la tradusse) dice solo, che "con le donne si è sempre presi in trappola." (la traduzione, pessima è mia.)

Una ragione per leggerla è che è ben scritta, come il racconto di Eric von Lhomond, alla stazione di Pisa, ferito ed immobilizzato.

Il racconto è il racconto del ritorno alla "nave immersa nelle brume balte" che è il luogo dove viveva un tempo. Eric ci ritorna come ufficiale di von Wirtz. Ritorna a Kratovice, dove si perde, in tutti i sensi del termine, per Sophie.

Il titolo vi dice che cosa sia il succo della storia. Trattasi di complesso triangolare tra una guerra, un mondo in decomposizione (il Baltikum dei proprietari terrieri) e i tre personaggi, con qualche comparsa di usuraio, da non sottovalutare.

La sola ragione per metterlo in nFA è che vi sono delle ragioni per esser di destra, che hanno nulla a che fare con Fini e Verdini. Il pretesto è che mi piace.

 

 

 

Per i maniaci ed i guardoni, vi è anche un film di Schloendorff V. del 1976. Ha il pregio di esser in bianco e nero.

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Commenti

Ci sono 19 commenti

Grazie Adriano per avermi ricordato un grande libro.

Ed anche per il motivo, che (maledetto sia il destino) condivido.

Ed anche il pretesto, ma quello è più facile da condividere ...

 

La sola ragione per metterlo in nFA è che vi sono delle ragioni per esser di destra, che anno nulla a che fare con Fini e Verdini. Il pretesto è che mi piace

 

Tu quoque Palma?

Hanno senza la h ? mi cade un mito....

A parte gli scherzi, visto che il mio francese è pessimo, potresti dirmi le ragioni, quelle del libro, per essere di destra?

grazie.

 

 

Colpa mia. Approvato in fretta e furia andando a dormire ... sorry.

Scusate l'intervento da troll, ma sono da poco qui su nfa, e mi piace come luogo di discussione. Ma quindi nfa sarebbe di "destra"? So che si possono dare declinazioni diverse ai concetti di "destra" e "sinistra", ma a me finora nfa non sembrava di "destra". 

 

nFA non è di niente, perché nFA è questo luogo qui, al momento almeno.

Ognuno di noi è quello che è e, ti garantisco, io non ci provo nemmeno a definire me stesso.

La frase del Palma e la mia risposta, vanno interpretate come segue. Trovo in CdG delle ragioni per essere di destra. Altrove trovo delle ragioni per essere di sinistra. Tanto per rimanere in ambiti letterari, io ne trovo, per esempio, nel Delibes de Los Santos inocentes ...

Non serve essere di un bando solo, è molto più interessante essere multipli. Si capiscono meglio le ragioni degli altri, ed anche i torti. E si capisce, soprattutto, che la politica dovrebbe essere a-ideologica per poter servire a qualcosa di utile.

Palma, ne ho rilette adesso un po' di pagine. Sì, sono boccate d'aria pura che ci stanno, ogni tanto, così, all'improvviso. Abbia la mia riconoscenza!

Circa la traduzione dell'ultima frase posso segnalarle questa curiosa variante:

- prima edizione nell'"Universale Economica" del 1980: «Con le donne si è sempre presi in trappola».

- tredicesima edizione nella "UE" del 2005: «Con simili donne si è sempre presi in trappola».

Se volevate creare curiosità attorno al libro ci siete riusciti. Sia con l'articolo che con i commenti. Propongo di usare la stessa strategia per lanciare il prossimo libro di nfa :-)

Dunque, con un po' d'ordine. Chiedo venia, ma mi risulta aver messo la 'h' dove sta (nelle finte aspirazioni italiane che si potrebbero pure eliminare... ma sic transit.) Ma lei ha ragione se ha visto l'errore a segnalarlo. Il cervello sociale di nFA ha provveduto a colmare le lacune del sottoscritto.

A Corrado Ruggeri. Guardi che proprio onesto stavo. Lessi (il testo in questione) la prima volta nel 1990 in circostanze che non le sto ad illustrare (no, non ho fatto la guerra di Spagna come von Lhomond, no, non son figlio della contessa di Reval e di un barone prussiano, mia madre era strettamente analfabeta, in italiano una assoluta "comica" [si convinse solo in tarda eta' che un "piccolo camion" e'  un "furgoncino" e non ***frugoncino** come sempre penso', associandolo al "frugoletto-come-piccolo-bambino-"], per cui lasci perder il perche'.

Ogni tanto mi scuoto perche' noto che le generazioni a me successive sono ignoranti (ho sentito dire da gente non psicopatica che Eco e' un grande scrittore.) Volevo l'opposto della sorpresa, che qualcuno legga e si scopra non sorpreso. Che abbia il Nobel dario fo mi lascia perplesso, che  gente lo legga.. ancor di piu'. Leggetelo e pensateci.

Sulle destre e le sinistre. vado molto in breve perche' il "dibbbatttito" (moltiplicazione delle consonanti intesa, e voluta) e' una sciocchezza.

La sinistra, come dice il mio collega Rustichini, molto piu' bravo di me, vuole l'uguaglianza (in tanti modi diversi, nei peggiori in modi criminali, in altri semplicemente imbecilli [vedasi Becchetti, e la coppia Zamagni: visto che in X,Y,Z dove X sia Kabul, Y Lagos, e Z Torrepelice hanno meno a,b,c dove a sia videogames, b, sia laptop, c matite, si tassino i "ricchi" "quelli coll'americanexpress! in citta' che non siana X Y & Z])

La destra, e la faccio breve, e' dell'opinione che vi sono forme e difforme di differenza che hanno nulla a che fare con il malvagio agire (degli ebrei, dei capitalisti, del destino cinico e baro, del pensiero unico, del "neoliberalismo") e queste differenze producono un mondo in cui l'uguaglianza

a: non c'e'

b: e' male introdurla perche' a romper i cosidetti alla natura, le conseguenze sono empiricamente, di solito, nella maggior parte dei casi, pexo el tacon del buso, avrebbe detto la madre mia buonanima succitata.

In un passaggio che trovo assai sottile (di COLPO DI GRAZIA) l'autrice nota come la nobilta' dei personaggi derivi dal non esser dei 'calcolanti', sanno come ci si comporta, sanno che il mondo e' un lercio compromesso, e cosi' via.

se nFA sia di destra mi sembra un problema francamente da trattare con l'alcohol, nel senso di riderci sopra bevendo. 

Non sono io nFA e di buono c'e' che nessuno produce un "branding", siete invitati qui tutti a dire cose intelligenti

 

et...voilà, gent.mo Prof. Palma  lei che  omette una povera "H" 

 dal pollaio di Sorbonne tutto è possibile ma dall'alto di X .....ca c'est inadmissible!!!!!!!!!!!!

 

Che abbia il Nobel dario fo mi lascia perplesso, che al gente lo legga.. ancor di piu'. Leggetelo e pensateci.

Gentile Sig. Palma la sua affermazione, che ho riportato, è apparentemente antinomica. Magari la gente lo legge incuriosita per il premio che ha ricevuto. Non sono in grado di giudicare se abbia meritato il premio, anche se mi è sembrato di capire che sia stato premiato per una sorta di commistione tra letteratura e teatro. Comunque grazie per il suggerimento letterario, il libro che ha recensito mi sembra interessante e cercherò di leggerlo.

Ho letto e devo ringraziare della segnalazione.

Premesso che ho letto il libro anni fa, e quindi vado a memoria correndo il rischio di sparare qualche sciocchezza, vorrei fare alcune osservazioni:

1. Il libro è davvero molto bello, merita di essere letto anche in traduzione.

2.  Io, personalmente, non ci ho trovato messaggi o sostegni politici, nè di destra nè di sinistra. Mi è sembrata piuttosto una storia incentrata sull'interiorità dei personaggi, in cui gli avvenimenti storici e politici fanno più che altro da sfondo, sul quale i protagonisti si trovano a interagire in circostanze eccezionali che tendono a portare alle estreme conseguenze sentimenti ed azioni, dando incisività, quasi valore di exemplum, alla storia.

3. Che l'io narrante dia di destra è ovvio, ma mi sembra altrettanto evidente che il libro e l'autrice non propongono necessariamente come positivi le sue idee e il suo modo di essere. Certo il protagonista dimostra una certa nobiltà e dignità interiore, ma non è detto che se egli fosse stato diverso (so che detto così fa schifo, ma per capirci, più moderno/liberal) la storia non sarebbe andata a finire meglio per tutti quelli coinvolti. Magari non ci sarebbe proprio stata una storia, ma questo è un altro discorso.

4. La mia personale interpretazione di non-politicità mi sembra suffragata da altri romanzi della Yourcenar, in particolare "Le memorie di Adriano" e "L'opera al nero". Anche in essi ci sono personaggi ben analizzati nella loro visione del mondo e "ideologia" politica, peraltro molto differenti; quello che li accomuna al protagonista de "Il colpo di grazia" è semmai quella dignità nel cercare di essere fino in fondo coerenti con sè stessi.

 

Edit:. Eco "grande scrittore" forse no (ai posteri...) ma insomma, neanche da buttar via imo. Dato che è un off-topic, mi fermo e magari elaboro se la questione interessa.

 

Grazie delle risposte! (adesso non sto qui neppure  io a intavolare un dibattito su cosa e' destra e cosa e' sinistra che la faccenda viene lunga e gia' altri ne hanno discusso ampiamente) (e non se ne aggiungerebbe nulla di nuovo se non uno sfogo per il mio ego che non ha senso farlo qui).

A proposito di dx e sx, Gaber ha ben sintetizzato, direi

http://www.youtube.com/watch?v=SzUoAfcyPsk

nella loro selvaggia saggezza rendono imbecilli coloro che verranno salvati. Le tragedie sono riservate a quelli che capiscono. Non per caso gli dei sono selvaggiamente saggi.