La cruauté est un luxe d’oisifs, comme les drogues et les chemises de soie.
Marguerite YOURCENAR (Le coup de grâce)
Editions Gallimard – collection la Pléiade – 1988 – page 88
Una breve novella, tra due amici fraterni, con una tintura di omosessualità, la frase finale (non sono in grado di vedere come Spaziani la tradusse) dice solo, che "con le donne si è sempre presi in trappola." (la traduzione, pessima è mia.)
Una ragione per leggerla è che è ben scritta, come il racconto di Eric von Lhomond, alla stazione di Pisa, ferito ed immobilizzato.
Il racconto è il racconto del ritorno alla "nave immersa nelle brume balte" che è il luogo dove viveva un tempo. Eric ci ritorna come ufficiale di von Wirtz. Ritorna a Kratovice, dove si perde, in tutti i sensi del termine, per Sophie.
Il titolo vi dice che cosa sia il succo della storia. Trattasi di complesso triangolare tra una guerra, un mondo in decomposizione (il Baltikum dei proprietari terrieri) e i tre personaggi, con qualche comparsa di usuraio, da non sottovalutare.
La sola ragione per metterlo in nFA è che vi sono delle ragioni per esser di destra, che hanno nulla a che fare con Fini e Verdini. Il pretesto è che mi piace.
Per i maniaci ed i guardoni, vi è anche un film di Schloendorff V. del 1976. Ha il pregio di esser in bianco e nero.
Grazie Adriano per avermi ricordato un grande libro.
Ed anche per il motivo, che (maledetto sia il destino) condivido.
Ed anche il pretesto, ma quello è più facile da condividere ...