Capanna ci fa causa?

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Mario Capanna posta un commento su nFA (in realtà scrive all’ANBI, Associazione Nazionale Biotecnolgi Italiani, e al suo presidente Simone Maccaferri) per chiedere scuse formali e minacciare azioni legali nei confronti di “tutti coloro che propaleranno” la lettera-appello che l’ANBI ha rivolto alle istituzioni coinvolte a diverso titolo nel progetto di ricerca di cui abbiamo parlato in un precedente articolo.

Ora, non è chiaro se Mario Capanna consideri nFA e me stesso come "propalatori" o meno della lettera dell'ANBI per il fatto che, seppure non fosse stata citata nel precedente articolo, era stata linkata in un commento; comunque ora l'ho linkata addirittura nel sommario, quindi presumo che siamo diventati "propalatori" a tutti gli effetti, al di là di ogni ragionevole dubbio, e quindi meritevoli di pubblica (civile e penale) reprimenda, ma al tempo stesso titolati per rispondere nel merito (a noi piace farlo, dottor Capanna, ci scusi) di ciò che Capanna rimprovera. Andiamo per ordine:

 

La FDG non ha mai “annunciato di avere raccolto 20 milioni di euro attraverso 7 ministeri e altre istituzioni statali”.

Ha semplicemente comunicato che, per il progetto GenEticaMente, l’investimento previsto è di 20 milioni per il quinquennio 2011-15, somma da reperire da fonti private e pubbliche che lo condividano.

 

Effettivamente non disponiamo di molte informazioni su come sia stato finanziato il progetto in questione, e tutte le notizie che abbiamo provengono (e sono state fornite alla stampa) dalla stessa Fondazione di cui Capanna è presidente. Per esempio il comunicato che appare sul sito della fondazione recita:

 

“E’ nota, purtroppo, la scarsità di investimenti dell’Italia nel campo della ricerca: vi dedichiamo appena l’1 per cento del PIL, a fronte, per esempio, del 2,3 della Francia e del 2,5 della Germania – ha spiegato Capanna. “Con un investimento nel progetto di 20 milioni di euro nel periodo 2011-15, la Fondazione Diritti Genetici vuole invece operare concretamente per invertire questa tendenza”.

Tra i sostenitori di GenEticamente ci sono la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sette Ministeri, Coop-Italia, Regione Lazio, Comune di Roma, Regione Puglia.

“E’ molto importante l’impegno dimostrato in proposito dal governo – ha aggiunto il Presidente della Fondazione Diritti Genetici – in particolare dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta, senza il quale non sarebbe stato possibile siglare il Protocollo di intesa tra la Fondazione, i ministeri per i Beni Culturali, Istruzione, Università e Ricerca, Ambiente, Politiche Agricole, Sviluppo Economico, Affari Esteri, Politiche Europee.”

 

Presumo,  quindi, che Mario Capanna pretenda le nostre scuse per non aver citato anche Coop Italia tra i partners dell'iniziativa. Non avevo citato Coop perché mi sembrava marginale, in quanto un privato può usare i suoi soldi come meglio crede, mentre l'articolo intendeva criticare quello che, a mio avviso ed a ragion ben veduta, considero uno spreco di risorse pubbliche. Ma se Mario Capanna ci vorrà far sapere a quanto ammonta la donazione di Coop (e di altri privati, se ve ne sono), saremmo ben lieti di stornarla dal conto dei venti milioni (fornito da lui) e di fornire ai nostri lettori una stima più corretta del denaro pubblico di cui la fondazione può disporre per perseguire i suoi scopi e le sue finalità. Nel frattempo rivolgiamo ai dirigenti di Coop Italia le nostre più sentite scuse per non aver citato anche loro tra i sostenitori dell'iniziativa. Ma andiamo avanti:

 

Il Suo pressappochismo è dilagante: scrive che “il Sottosegretario Gianni Letta ha tenuto a battesimo, a Ladispoli vicino a Roma, il progetto GenEticaMente”.

Ridicolo: la conferenza stampa del 25 gennaio si è svolta a Roma, nella sede della FDG, come moltissimi media hanno documentato.

 

Ha perfettamente ragione, dottor Capanna. Confondere Roma con Ladispoli è un errore assolutamente imperdonabile, che poteva compiere solo qualcuno che ha la testa sempre immersa tra le provette. Noi, in questa sede,  questo errore non l'avevamo commesso, ma condividiamo tutto il suo sdegno e la sua indignazione. Per questo (in qualità di "propalatori") rivolgiamo le nostre scuse più sincere ai romani, che non meritavano che la loro città venisse confusa con un paesotto del litorale (o forse le scuse vanno rivolte ai cittadini di Ladispoli che non meritavano eccetera? A tutti e due? Faccia lei, dottor Capanna). E poi:

 

Tutto il resto dei Suoi “argomenti” (noterà la generosità dell’eufemismo) attinge al repertorio ideologico, trito e ritrito, della lobby ultra-filo-ogm, che in nome di una tecnologia bocciata da 3 europei su 4, da anni è l’ostacolo allo sviluppo condiviso della ricerca genetica in Italia e in Europa : dunque non entro nel merito dato che, come sosteneva Leonardo, “chi poco pensa, molto erra”.

 

Non è una novità che Capanna e i membri della sua fondazione non entrino nel merito. Non lo fa neanche Fabrizio Fabbri, che della Fondazione è direttore scientifico e che nei commenti a questo blog non entra nel merito e invoca per chi non ragiona come loro sugli Ogm (quindi pressocché per tutto il mondo scientifico) nientemeno che il "perdono divino". Sorge il sospetto che non amino entrare nel merito perché non possono entrare nel merito. Ma noi che invece, nel merito ci entriamo per abitudine, siamo a questo punto costretti a citare i passi più significativi della lettera dell'ANBI, diventandone "propalatori" all'ennesima potenza:

 

Tale iniziativa suscita profonda perplessità e preoccupazione per almeno i seguenti tre ordini di motivi:

  • Competenza. La tecnologia MAS, proposta erroneamente dalla Fondazione Diritti Genetici come innovativa e contrapposta a quella che porta alla produzione di OGM, risulta già applicata da anni con successo nel nostro paese da diverse decine di Università, Centri e Fondazioni di Ricerca con pubblicazioni scientifiche sulle più prestigiose riviste internazionali e il rilascio di nuove varietà di interesse agronomico. La Fondazione di Mario Capanna non rientra tra questi.
  • Uso delle risorse. La quantità di risorse da investire nel progetto, 20 milioni di €, è pari ad 1/5 dell’intero fondo PRIN che l’Italia dedica alla ricerca “libera” in tutti i settori del sapere. Affidare una tale quantità di denaro pubblico, senza criteri di merito o sistemi di valutazione della fattibilità tecnico-scientifica del progetto, ad una Fondazione privata che non presenta alcuna competenza nel campo di ricerca per il quale tali fondi sono stati erogati, oltre che uno schiaffo ai Centri che da anni si occupano di MAS, è una garanzia di insuccesso.
  • Finalità politiche. Accanto alle attività di ricerca sono previste, dal progetto della Fondazione Diritti Genetici, attività di comunicazione e formazione. Anche in questi ambiti tale istituzione si è in questi anni distinta per essere portatrice di una visione di parte profondamente ascientifica. Nella sue campagne contro gli OGM ha peraltro ignorato tutti i pareri espressi dalle Società Scientifiche italiane attraverso Consensus Document e tutti i pronunciamenti delle diverse Accademie delle Scienze arrivando inoltre, per voce del suo Presidente, anche a dileggiare pubblicamente stimati ricercatori del settore perché non allineati alla posizione della Fondazione.

Tralasciando la cifra di 20 milioni di euro, dalla quale va correttamente stornata, come detto, la cifra donata da Coop Italia, le questioni poste dall'ANBI restano tutte sul tavolo e attendono risposta.

Non sono domande da poco, perché la somma misteriosa (20 milioni meno X) viene (verrà? anche sui tempi Capanna potrebbe essere più chiaro) messa a disposizione di qualcuno che si è vantato, in televisione, di aver assaggiato la fragola-pesce, o che, più recentemente, sempre in televisione, ha detto che le colture geneticamente modificate renderebbero fino al 10% in meno di quelle convenzionali (dando a intendere che gli agricoltori che scelgono di farne uso siano a dir poco degli allocchi).

Ovvero, verranno messi a disposizione (i 20 milioni meno X) di qualcuno che usa ogni pulpito che si trovi sotto i piedi per dire e propagandare stupidaggini senza alcun fondamento scientifico. È chiaro che queste domande non le rivolgiamo a Mario Capanna, ma è più che legittimo porle, e ci sembra corretto che l'ANBI l'abbia fatto, alle istituzioni che Mario Capanna ha detto essere coinvolte nell'iniziativa, dato che i soldi che useranno per finanziarla sono (anche) soldi nostri. Tra l'altro non solo l'ANBI si fa queste domande: ci sono altre 14 istituzioni scientifiche che nutrono esattamente le stesse perplessità (e che forse hanno già ricevuto una letterina da Mario Capanna).

Ma c'è un aspetto dei ragionamenti (noterà la generosità dell’eufemismo, cit.) di Capanna che mi sembra da approfondire, laddove dice che

 

la lobby ultra-filo-ogm, che in nome di una tecnologia bocciata da 3 europei su 4, da anni è l’ostacolo allo sviluppo condiviso della ricerca genetica in Italia e in Europa.

 

Lasciamo perdere la storia della lobby ultra-filo-ogm che sarebbe d'ostacolo alla ricerca genetica in Italia e in Europa: è palesemente un controsenso e non credo ci sia bisogno di spiegare perché. Quello che mi sta più a cuore è la parola "condiviso". Che significa? Arrivo a capire che l'applicazione pratica di una tecnologia sia influenzata dal consenso dell'opinione pubblica o dal gradimento del mercato. Per queste ragioni, benché non esista evidenza scientifica che dimostri che gli Ogm oggi sul mercato siano in qualche misura dannosi per la salute umana o per l'ambiente (a proposito, dottor Capanna, piantiamola con questa storia del mondo scientifico spaccato a metà), l'uso degli OGM continua ad essere oggetto di discussione, di dibattito e di decisioni contraddittorie sia tra i policy makers che tra gli stessi operatori di mercato (produttori di sementi, agricoltori e consumatori). Ma cosa vuol dire "sviluppo condiviso della ricerca scientifica"? Che anche la ricerca scientifica deve essere orientata e pilotata dalla politica e dagli strumenti dei quali la politica si dota per intercettare e accumulare consenso? Quindi, nel caso delle biotecnologie, dal dottore in filosofia Mario Capanna e dalla sua Fondazione? Mi sembra un programma tutto politico e poco scientifico, un programma piuttosto pericoloso. E poi:

Lei è così affetto da pregiudizio da non accorgersi che gli investimenti della FDG vanno proprio a favore dell’incremento dei fondi alla ricerca scientifica complessiva in Italia.

Beh, qui è Capanna a dover venire in nostro aiuto, chiarendo se i fondi (20 milioni meno X) sono parte di quelli già stanziati per la ricerca (nel qual caso sarebbero all'incirca il 20% del PRIN), o se sono un sovrappiù. In ogni caso, se vanno a favore dell'incremento dei fondi alla ricerca scientifica sono soldi pubblici, non ci piove. Resta da stabilire cosa abbia a che fare la fondazione di Capanna con la ricerca scientifica finanziata da denaro pubblico: per questo vale la domanda fatta dall'ANBI sui criteri utilizzati per l'assegnazione di queste risorse. In genere si valutano (si dovrebbero valutare) le pubblicazioni su riviste scientifiche peer review, per esempio, ma su questo punto la fondazione glissa, e non capisco perché: di solito gli scienziati si vantano di ciò che producono. Comunque Capanna così conclude:

Ciò premesso, spero che Lei abbia la dignità morale di scusarsi per le Sue affermazioni infondate.

Se a sette giorni a partire da oggi – dunque entro il 9 febbraio – non arriveranno le Sue scuse formali, la FDG adirà le vie legali, in sede civile e penale, per i reati derivanti dalle Sue infondatezze diffamatorie, anche verso tutti coloro che propaleranno la Sua risibile lettera.

 

Spero d'essere venuto ragionevolmente incontro alle richieste del dottor Capanna: ben prima della scadenza del termine perentorio di sette giorni, in qualità di "propalatore", ho rivolto le nostre scuse a tutti coloro che in qualche misura le meritavano. Ho dimenticato qualcuno? Non mi pare.

P.S. Mi sembra doveroso, per la cronaca e per farsi due risate, un link al commento di Michele.

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Commenti

Ci sono 38 commenti

Non è che Coop sia più in grado di finanziare Capanna anche perché, forse, paga meno tasse, per esempio, di Esselunga?

 

...O potrebbe essere semplicemente che ESSELUNGA non vuole prendere il rischio di farsi coinvolgere in un progetto scientificamente lacunoso e quindi... pericoloso per la propria reputazione !!!

Non è il solo caso nel quale i "combattenti" del 68 si ritrovano immersi e confusi con coloro che dicevano di combattere. E pensare che, come osservava Michele. che il direttore del Tempo all'epoca riconosca a Capanna di aver ottenuto ora il 68, fa davvero tenerezza e fa nascere un moto di comprensione verso il dott. Capanna.

E comunque la scienza rimane tale. Il resto son chiacchiere.

La cosa più surreale della vicenda poi è che lui vuole far causa a tutti noi per aver riportato quel che lui ha detto! Ovvero che "ha raccolto" 20 milioni di euro. Come si può ascoltare perfettamente dal video della sua conferenza stampa (qui, per l'occasione, rimaneggiato a dovere da noi).

Poveri noi.

Incredibile! Davvero incredibile!

Anni e anni di retorica contro le multinazionali OGM che agirebbero nell'ombra minacciando saperi e sapienze di contadini violando una cultura ancestrale e poi....alla richiesta di un po' di spiegazioni e trasparenza minacce di sanzioni legali.

E ancora. Discussioni che si vorrebbero scientifiche personalizzate e "risolte" con minacce di ricorso ai giudici, civili e penali, come se la giustificazione della legittimità politica ed efficienza scientifica dell'allocazione di risorse scarse possa essere stabilita da un giudice.

E ancora. Il richiamo agli indici di gradimento o di ostilità nei riguardi di una tecnologia utilizzato per decidere della bontà di quella...anche qui interessanti paralleli con chi nella vita politica odierna brandisce sondaggi per mostrare la bontà della sua condotta.

Secondo me è sufficiente ricordare tutto questo...

 

io SONO della ridente città di LADISPOLI -splendida località di mare, affacciata sul tirreno e rinomata per la sabbia ferrosa e per un saporito carciofo nostrano-. Lo scambio con la provinciale Roma mi ha molto offeso.

mi farò valere in sede legale! :-D

Grazie, tra i commenti alla lettera di MC e quest'altro pezzo, son riuscito a dienticarmi dei 20 mln (e dell'influenza). Son morto dal ridere.

Suggerisco referendum per bocciare il copernicanesimo e la lobby ultra-super-pro-galileiana. La terra sta ferma, lo dice la gente. Un secondo quesito per Ladispoli capitale.

Caro Giordano,

grazie per aver dissezionato la mail proveniente dall'Onorevole Capanna ed averne precisato i punti salienti e quelli francamente imbarazzanti.

Io ho deciso che salmone subirà la censura derivante dalla diffida inviata a mezzo mail da un sito web affidabile e riconducibile alla fdg e quindi ascrivibile all'organizzazione diretta dall'Onorevole Capanna.

Già ieri sera, www.salmone.org/le-reazioni-della-comunita-scientifica-italiana/ , rispondendo al disappunto di bacillus, un assiduo lettore dei blog OGM, ho annunciato che salmone entro la mezzanotte del'8 ottobre rimuoverà dal suo sito il link al documento dell'ANBI in seguito alle minacce di ricorso alle vie legali civili e penali promesse nella mail dell'Onorevole Capanna.

La triste considerazione è che sul web è arrivata la censura e ci diranno i tempi a venire se  potremo liberamente scrvere i nostri pensieri sui blog o saremo tutti normalizzati.

Una riflessione finale derivante dalla pratica scolastica delle proporzioni matematiche:

se l'On.Capanna nel 1968 guidava gli studenti contro il potere costituito e (:) 43 anni dopo minaccia le vie legali contro una organizzazione di studenti che protestano (=) e nel 2011 è contrario all'uso degli OGM (:) si può dire che nel 2054 l'On. Capanna dovrebbe diventare pro-OGM?

saluti, roberto

Ma perché lo fate? Ma di cosa avete timore? Davvero l'Italia non ha speranza se degli scienziati si piegano alla prima minaccia legale dell'ex capetto dei katanga!

Lo metteremo noi, il link allora. Sentiamoci per email. E voi linkateci come nFA e basta.

Voglio proprio vedere se Mario, l'ex amico del proletario, viene a denunciarci e per cosa lo fa!

Ma porca l'oca, ma che cavolo sta diventando l'Italia? Questo è peggio del Venezuela.

Caro Roberto,

comprendo le ragioni della tua decisione,  e ci ho pensato dopo le due chiacchiere che ci siamo fatti oggi al telefono, ma non sono sicuro che sia la decisione giusta. Ti spiego perché.

Sono assolutamente convinto, come hai scritto anche sul tuo blog, che questa non sia una marcia indietro ma un modo di evidenziare come l'arroganza, protetta e finanziata dalle autorità pubbliche, può avere effetti intimidatori e censori. D'altronde è il caso di ricordare che proprio in questi giorni si è tenuta l'udienza preliminare che vede imputato Giorgio Fidenato (imputato ancora non si sa bene di cosa), mentre nessuno ha mai chiamato a rispondere gli squadristi che hanno devastato la sua proprietà.

E fa impressione vedere la quantità di queste organizzazioni che pasturano quotidianamente alla greppia del contribuente (slow food, coldiretti, codacons...) si siano costituite parte civile contro di lui, oltre ad istituzioni pubbliche vere e proprie, come la regione Friuli e la provincia di Pordenone. Una battaglia impari, almeno se giudichiamo le risorse economiche in campo a disposizione quantomeno per pagarsi gli avvocati (nonostante secondo molti saremmo noi a dover vivere in Jacuzzi massaggiati dalle conigliette fornite da Monsanto...) E se in questo paese continua a essere valido quel che diceva sempre un mio caro zio "fai causa solo quando hai torto" non è davvero un'ipotesi tanto peregrina venire citati in giudizio da Capanna o chi per lui, tanto paga Pantalone...

Il fatto è che in questo paese, a trasformare una battaglia giusta e che risponde agli interessi di molti in una questione di principio e di "diritti violati", come in questo caso il diritto di critica, non le si assicura maggiore visibilità. Tutto il contrario. I radicali in questo paese si sono ridotti sempre a percentuali da prefisso telefonico facendo esattamente così, nonostante avessero ragione praticamente su tutto.

C'è una rabbia e una insoddisfazione che cova nel mondo agricolo, Roberto, come mai ho visto in passato, e un'insofferenza del tutto nuova verso le ricette classiche della politica e della rappresentanza sindacale (protezionismo più o meno mascherato, filiere corte, km0, bio, tipico, tracciabilità, ogm-free) ma son tutte persone (forse) disposte ad ascoltare chi offre loro opportunità per guadagnare di più, per star meglio sul mercato e ad incazzarsi contro chi impedisce loro di avvalersene, piuttosto che a indignarsi per un'intimidazione su un blog.

Tra l'altro, te lo ricordi il sottosegretario Buonfiglio che ci venne a dire che loro al ministero davano retta agli ambientalisti perché dal mondo scientifico non si facevano sentire con la stessa forza?

Nel 2054 sarà ultracentenario: potrebbe addolcirsi.

 

salmone entro la mezzanotte del'8 ottobre rimuoverà dal suo sito il link al documento dell'ANBI in seguito alle minacce di ricorso alle vie legali civili e penali promesse nella mail dell'Onorevole Capanna.

 

Mi sono perso qualche cosa?

Io ho deciso che salmone subirà la censura derivante dalla diffida inviata a mezzo mail da un sito web affidabile e riconducibile alla fdg e quindi ascrivibile all'organizzazione diretta dall'Onorevole Capanna.

Capisco che rischio di fare il gradasso a spese di altri, tue in particolare ma prima di subir censure, ma forse lo hai già fatto, sentirei un parere legale. Per quanto capisco l'accusa è risibile ed inconsistente oltr che intimidatoria. Credo che varrebbe la pena estendere la pubblicazione dell'articolo incriminato su tutti i siti ed i blog che ci stanno e, per quanto mi riguarda, sono pienamente disponibile senza esitazione.

Tu chiudi poi con onorevole capanna!!! E dove sta la "onorevolezza"

E' quanto meno curioso che il sig. Capanna si senta maggiormente risentito per l'erronea (?) attribuzione di finanziamenti pubblici, che dall'avergli dato dell'incompetente nel campo delle biotecnologie. Uno scienziato compente si risentirebbe più della seconda affermazione, che della prima.

E' sempre un po' triste vedere i rivoluzionari trasformarsi in tromboni aggrappati alla greppia dello Stato che in gioventu' volevano abolire.

Ma scusate, quante volte diciamo che i politici son braccia rubate all'agricoltura? Capanna l'ha fatto per davvero e ci lamentiamo. Coerenza per favore!

PS: vorrei chiudere con un'esclamazione alla Grillo ma temo di essere querelato e dato che 20 milioni non ce li ho per pagarmi l'avvocato mi astengo.

 

Secondo me, su GeneticaMente, vi state sbagliando tutti. Adesso provero' a esporvi la mia opinione su cosa possa essere in realta’.

Secondo me, GeneticaMente sara’ semplicemente un nodo, attraverso cui coop, coldiretti e altri soggetti interessati finanzieranno progetti di ricerca che avranno luogo altrove, principalmente nelle universita’.

Le ricerche si svolgeranno, come oggi, all’interno dei centri di ricerca gia’ esistenti. Il castello sara’ solamente un centro logistico, un centro congressi, uffici di rappresentanza. Il tutto sara’ un esempio di finanziamento della ricerca da parte dei privati, oppure mista, dipende da quanti soldi mette lo Stato. In questo senso si andra’ verso quanto previsto dalla nuova riforma. La ricerca sara’ partecipata nel senso che i consumatori (coop, etc...) e gli agricoltori (coldiretti, etc...) decideranno quali saranno i progetti da finanziare, magari tramite rappresentanti nel board di GeneticaMente. Sara’ distribuita nel senso che non ci sara’ un unico centro di ricerca, ma ogni gruppo in ogni universita’ potra’ applicare. Pensavate che avrebbero costruito un centro con apparecchiature e tutto quanto? Avete idea di quanto costi? Con 50000 euro avete un dottorando per tre anni, un post-doc per poco di piu’. Aggiungiamo fondi per i materiali e attrezzature varie. Qualcuno ha detto PRIN? No. Questo e’ GeneticaMente. Un prin senza vincoli di assegnazione.

Pensateci. Quanto serve per far apparire un grant tra gli aknowledgement? Quanti articoli puo’ “produrre” in questo modo GeneticaMente? Quanti gruppi di ricerca, nella situazione italiana, non accetterebbero una boccata d’ossigeno?

Pensate al ritorno di immagine per tutti i soggetti coinvolti in GeneticaMente. Pensate come sara’ percepito il tutto dalla gente. Pensate a tutti gli slogan possibili, applicate tutto il marketing anti-ogm coop a promuovere questo progetto. “Costruiamo l’agricoltura che vogliamo, insieme” “Passiamo dal criticare al creare”...

Io sono pronto a scommettere che GeneticaMente sara’ questo. E penso che, dal loro punto di vista, l’idea sia davvero geniale. Ma spero tanto di sbagliarmi e che vogliano davvero costruirsi un centro di ricerca vero e proprio.

PS: ho postato questo commento sia su Salmone che su NoiseFromAmerika, non per spammare in giro, ma in quanto il soggetto si adatta meglio a Salmone, i contenuti a NfA.

A che pro scusa?

Perchè i privati dovrebbero aver bisogno di un intermediario, per di più costoso (castelli, boards & c.) per finanziare enti di ricerca? Che valore aggiunto darebbe?

La cosa potrebbe avere un minimo di senso se almeno fosse diretta da esperti del settore, ma Capanna??? E' meno attraente per la ricerca biologica quanto Pannella per quella teologica!

No, questa cosa ha senso solo per pascere qualche politicante in disarmo e far controinformazione, come in thank you for smoking.

Alla attenzione del
Presidente Fondazione Diritti Genetici
Dott. Mario Capanna
Bologna, 09/02/2011

Egregio Presidente,
con riferimento al nostro articolo del 30 gennaio scorso dal titolo "Organismi Politicamente Modificati" abbiamo ricevuto una lettera dal Presidente della Fondazione Diritti Genetici, Mario Capanna, che pubblichiamo integralmente in calce, senza ometterne le parti che riteniamo offensive, dal momento che la FDG ne ha già dato ampia diffusione sul suo sito e sui siti che hanno dato visibilità al nostro documento.

Ci scusiamo formalmente con la FDG per aver erroneamente indicato Ladispoli come sede dell'evento e non Roma e per aver interpretato le modalità di finanziamento del progetto GenEticaMente in modo difforme da quanto appare dalle puntualizzazioni della lettera ricevuta.

Prendiamo inoltre atto, differentemente da quanto apparso anche sui quotidiani, che la comunicazione della FDG relativa ai 20 milioni previsti per il progetto GenEticaMente nel quinquennio 2011-15, si riferisce agli "investimenti previsti" e non alle "risorse reperite" come affermato in conferenza stampa.

L'ANBI ritiene che i toni utilizzati dal presidente FDG, come si evince dalla lettura della sua missiva, non siano comunque consoni ad un dibattito, ed in particolare ad un dibattito scientifico, verso il quale restiamo invece sempre aperti, purché attuato nel rispetto del rigore scientifico e che entri nel merito delle questioni.

Ribadiamo infine con forza quanto già sottolineato nella nostra lettera, ovvero che i fondi istituzionali e pubblici per la ricerca debbano essere distribuiti secondo criteri oggettivi, meritocratici e trasparenti.

Simone Maccaferri
Presidente
Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani


"Scuse accettate, ma restano elementi di insincerità"
La risposta di Mario Capanna

Roma, 10 febbraio 2011

A Simone Maccaferri
Presidente Associazione Nazionale
Biotecnologi Italiani
Sede

PROT.N.FDG/PRES/04/11

Illustre Presidente,
la Sua lettera comunicataci il 9 febbraio, entro il tempo limite, contiene scuse formali, che la FDG accetta.

Permangono da parte Sua, tuttavia, elementi di insincerità.

Al di là dell’ammissione dell’errore su Ladispoli e Roma, nel terzo capoverso della Sua lettera Ella cincischia vanamente, cercando di occultare che la frase, contenuta nel Suo precedente scritto – "la FDG ha annunciato di avere raccolto 20 milioni di euro attraverso 7 ministeri e altre istituzioni statali (corsivo mio)" – se la è inventata di sana pianta.

Quanto alla necessità di "toni (...) consoni ad un dibattito scientifico", sono d’accordo. Ma è stato proprio Lei, all’inizio, a non essere d’accordo con se stesso.

Infine: proprio perché la FDG crede veramente nel dialogo, ho chiesto al nostro direttore scientifico, Fabrizio Fabbri, di mettersi in contatto con Lei, per concretizzare, se possibile, un confronto, nel rispetto della diversità delle impostazioni di ricerca.

Cordiali saluti

Mario Capanna

(Presidente Fondazione Diritti Genetici)

P.S. Nella Sua lettera mancano i saluti. Nella mia, come vede, ci sono.

 

Visto che la FDG ha un direttore scientifico nella persona del dott Fabbri, potremmo visionare il suo Curriculum vitae, sapere dove ha studiato e quante pubblicazioni scientifiche ha prodotto in vita sua e su quali giornali?

Per trasparenza e reciprocità il mio curriculum vitae è da anni disponibile sul sito salmone: http://www.salmone.org/wp-content/uploads/2007/09/cv-it-roberto-defez.pdf per la versione italiana e http://www.salmone.org/wp-content/uploads/2007/09/cv-en-roberto-defez.pdf per la versione in inglese.

Così come il dott. Cuccia descriveva i pacchetti azionari, anche per gli scienziati vale la regola che si pesano e non si contano solo. Il CV serve proprio a pesare gli scienziati e quindi anche a dare un valore alle opinioni che questi portano.

Sempre orgoglioso di aver detto non so che cosa nel 2007,

roberto defez

 

beh, il mais non è un fattore di rischio prevalente, si dice.
Bisogna vedere se quello contaminato da fumonisine lo è e se vogliamo del tutto ignorare i rischi "non prevalenti".

 

 

Non avevo ncora visto questo post. Complimenti! L'ennesima dimostrazione che la classe politica non si distingue in destra e sinistra ma in pasturatori (i piu') e non pasturatori (alla greppia del contribuente). Mr Mario invece che starsi buono e vivere del denaro pubblico (pensione parlamentare), dopo la trombatura alle elezioni comunali (neanche i suoi compaesani gli hanno dato il voto) e' riuscito a prendere 20 milioni grazie al governo Berlusconi.