Come è indispensabile per il risparmiatore sapere la differenza fra i diversi strumenti finanziari: azioni, obbligazioni (ordinarie, privilegiate e subordinate), quote di fondi comuni, di fondi pensione, strumenti derivati, ecc., per essere consapevoli dei rischi che si corrono, così mi sembra necessario essere consapevoli della differenza fra mezzi di pagamento: la distinzione è fondata sul potere liberatorio negli scambi.
Gli strumenti finanziari, ad esempio, non sono mezzi di pagamento e, per diventarlo, debbono essere convertiti in un mezzo di pagamento: ad es. è molto difficile che si possa usare come mezzo di pagameto un BTP; bisognerà dapprima venderlo e, dopo che il proprio conto bancario sia stato accreditato dell'importo, sarà quest'ultimo ad essere utilizzato come mezzo di pagamento.
Dal punto di vista del pubblico (imprese e consumatori), è rilevante che il mezzo di pagamento abbia potere liberatorio. Il che accade quando si usano le banconote emesse dalla banca centrale. Quando il pubblico usa altri mezzi, ad esempio i conti bancari, è indispensabile che la banca asseveri l'importo scambiato, cioè asseveri la disponibilità del potere d'acqiusto di chi paga. Quando il pubblico usa le cambiali, per esempio, è necessario attendere la loro scadenza contrattuale e, nel caso ci si faccia anticipare il valore attuale del credito non scaduto, sarà ancora una volta il conto bancario che accoglie lo sconto della cambiale a diventare il mezzo di pagamento. Anche se noi, avendo spiccato un assegno o effettuato un bonifico o pagato con una carta di credito, riteniamo di esserci liberati dal debito, in realtà non è così ed è solo la banca che assevera se abbiamo del potere d'acquisto suffcientemente capiente.
Essendosi selezionate come mezzo di scambio generale e universale, le valute ufficiali sono il denaro, la moneta corrente, cioè quall'intermediario degli scambi che libera il debitore e che viene utilizzato per pagare le imposte. Tutti gli altri mezzi di pagamento vanno perciò convertiti in una valuta ufficiale (alias legale); in Italia e nell'eurozona la valuta legale è l'euro.
Le c.d. "monete" complementari non sono denaro (perché non si sono selezionate come mezzo di scambio universale) e quindi non hanno il potere liberatorio; per ottenere questo obiettivo, è necessario che un cambia-valute converta la "moneta" complementare in denaro (M).
Per capire il funzionamento delle "monete" complementari mi sono documentato sul sito apposito (Sardex, SDX) e mi sono tornati in mente i Club Mediterannée ove si passava un periodo di vacanza. Il relax prevedeva anche di trasformare le lire in moneta del Club, cioè in gettoni che si potevano spendere esclusivamente dentro il club: si perdeva così il senso del valore delle lire e ci si rilassava ... Non ricordo se, alla fine della vacanza si potessero nuovamente trasformare i gettoni in lire: sicuramente una grande quantità di gettoni veniva persa, dimenticata, trattenuta per ricordo, ecc. con grande vantaggio del Club che aveva riscosso denaro sonante (anzi, frusciante) in cambio di ciondoli di plastica.
Oggi l'operazione sarebbe ben più facile perché qualsiasi sia M, si tratta di sequenze di bit a fronte di scambi di merci. Ciò che non cambia è che M è un debito di chi tiene il banco.
Il sito di SDX appena citato riporta le seguenti informazioni:
Come funziona?
Ad ogni impresa viene aperto un conto presso la camera di compensazione del Circuito. Il conto è denominato in una valuta interna: il Credito Commerciale Sardex, spendibile esclusivamente all’interno della rete.
Ad ogni azienda è accordata la possibilità di “andare in rosso”, entro determinati limiti, e attraverso questo "scoperto" può effettuare acquisti presso altri iscritti alla rete. Ad ogni acquisto il conto dell’acquirente viene addebitato per un ammontare pari al prezzo di vendita del bene/servizio acquistato. Viceversa il conto del fornitore sarà accreditato per un pari importo. Le aziende che evidenziano un saldo negativo potranno portare a pareggio il proprio saldo semplicemente effettuando vendite presso altre aziende aderenti al Circuito. Allo stesso modo, le aziende con saldo attivo, potranno monetizzare i Crediti Sardex accumulati facendo acquisti presso le altre imprese iscritte.
N.B.1
Come si vede, la camera di compensazione del Circuito (d’ora in poi CH, clearing house) apre un conto a favore del partecipante. Il saldo iniziale è, ovviamente, pari a 0. Il conto in questione è denominato in una valuta interna alla CH, cioè Sardex.
Il bello è che la CH consente di ‘andare in rosso’ sul conto aperto: ciò significa che concede credito all’impresa ("Credito Commerciale Sardex") che partecipa alla CH; cioè concede un prestito in Sardex, limitato ovviamente, col quale l’impresa può pagare forniture presso altri soggetti partecipanti alla CH. Sarebbe come dire che una banca affida un cliente in euro ma che tale cliente può spendere gli euro in contropartita con i soli clienti della medesima banca: il vantaggio, per la banca, è quello di poter ridurre notevolmente i flussi di casa verso l'esterno; lo svantaggio per il cliente è quello di scambiare merci solo con i clienti di quella banca. Nel caso in questione, la CH riduce notevolmente i flussi di SDX, lo svantaggio del cliente è quello di disporre di un mezzo di pagamento non universale.
Dunque, vi sono clienti della CH che spendono Sardex e altri che li incassano: di conseguenza si creano dei disavanzi e degli avanzi finanziari a carico o a favore dei compratori e dei venditori (Crediti e Debiti Commerciali Sardex): continuando con l'esempio della banca, essa è, in realtà, una gabbia per i clienti, perché la moneta (o il credito ottenuto) non può esssere spesa ovunque, ma solo con quel numero limitato di clienti della banca medesima: crediti e debiti commerciali Sardex si compensano per effetto di scambi di merci fra un numero limitatissimo di soggetti.
La nostra valuta interna
Il Credito Commerciale Sardex è un'unità di conto digitale, equivalente all'euro come misura del valore (1 SDX = 1 EUR), utile a misurare crediti e debiti tra iscritti all'interno del Circuito Sardex.net.
Il Credito Commerciale Sardex svolge una funzione anticiclica, andando a compensare la carenza di liquidità e svolgendo alcune funzioni che al momento la valuta ufficiale, l'euro, non riesce a svolgere al meglio. Nei momenti di congiuntura negativa, quando il livello della valuta ufficiale scende, quello della valuta interna sale, continuando a supportare gli scambi interni, sostenendo la domanda e gli investimenti locali e fornendo alle imprese uno strumento finanziario ed un canale commerciale aggiuntivo che va ad affiancarsi a quelli tradizionali.
N.B. 2
L’unità di conto Sardex è digitale, come lo sono tutte le valute ufficiali (EUR, \$, ecc. e quindi non vi è alcuna innovazione da questo punto di vista, ma solo costi) ma queste ultime, oltre al vantaggio di poter essere spese ovunque e di avere il potere liberatorio, hanno anche il vantaggio di avere anche la forma cartacea (il contante).
Si afferma che Sardex (cambio fisso 1SDX = 1EUR) avrebbe una funzione anticiclica rispetto all'euro: il che mi sfugge dato che il cambio è fisso?
Si afferma poi che SDX svolgerebbe funzioni addizionali che l'euro non svolge bene; ma non si descrive quali siano.
Resta sempre un solo fatto incontrovertibile: i Crediti SDX sono utilizzabili solo fra partecipanti alla CH. E siccome i crediti (in SDX, in EUR, in \$, ecc.), se utilizzati da chi li ha ottenuti, sono istantaneamente depositi di chi ha venduto merce e li ha incassati, si creano avanzi e e disavanzi finanziari che possono essere compensati se, e solo se, fra i partecipanti vi sono correnti continue di domanda e di offerta di un numero limitato di quantità e di qualità di merci; in caso contrario si espandono i crediti e i debiti commerciali in capo ai partecipanti alla CH.
Credito reciproco tra aziende
All'interno del Circuito, tutti i soggetti partecipanti sono sia fornitori che acquirenti e di conseguenza, a seconda delle operazioni, debitori o creditori. I Crediti Sardex sono emessi dalle stesse imprese all'atto dell'incontro tra domanda e offerta. Nel momento in cui un'azienda acquista “andando in rosso” sul proprio conto, i Crediti Sardex vengono trasferiti sul conto del venditore in pagamento della fornitura: è allora che avviene l'emissione. A questo punto da una parte il venditore potrà vantare un “credito” nei confronti dell'intero Circuito, dall'altra l'acquirente avrà un debito che potrà saldare vendendo i propri beni/servizi ad altri iscritti. Quindi, come potete vedere, il “credito” non viene erogato da un'autorità centrale, ma sono le stesse imprese a farsi credito tra loro in quanto tutte le posizioni di debito e credito sono riferite al Circuito nel suo complesso, ovvero all'insieme di tutte le imprese iscritte. Un gruppo di imprese che condividono strumenti e valori comuni, che compartecipano al rischio e si sostengono l'una con l'altra. E' questa la vera rivoluzione di cui sarete anche voi protagonisti.
N.B. 3
In realtà all'inizio i Crediti SDX sono emessi dall'autorità centrale che è la CH (che consente di “andare in rosso” limitatamente) come si è visto al punto N.B. 1. Come dicevo sopra, questi crediti diventano immediatamente depositi di altri soggetti (i venditori di merci), per cui la CH come qualsiasi banca deve risolvere alcuni problemi che riassumo nei seguenti tre punti:
- La struttura richiede dei costi e il servizo avrà anche dei ricavi: chi riscuote il reddito da signoraggio?;
- Quanto credito concedere e a chi: non si può eludere l’analisi del merito di credito dei partecipanti alla CH;
- Vi è, come per tutte le banche, un problema di Asset Liability Managemet( ALM) perché gli scambi di merci dipendono dall’andamento dell’economia reale che è, in primis, nelle mani delle imprese e non della CH;
N. B. 4 Quello che non ho capito:
- a) Se la CH sia una società o se faccia capo ad una società;
- b) Se società e CH abbiano fondi propri adeguati;
- c) Se siano regolamentate e vigilate, e da chi dato che, considerata l'attività, mi pare facciano parte del Settore Finanziario di cui all'ATECO 2007, lettera K.
Premetto che le informazioni che ho risalgono al 2012;
a) la CH è una società, nata come Sardex Srl e in seguito diventata SpA. La CH si premura di mantenere l'equilibrio tra saldi attivi e passivi all'interno del circuito. Se un membro del circuito presenta un saldo contabile negativo per un periodo superiore a dodici mesi, sarà tenuto a versare alla CH una somma equivalente in euro; la CH, a sua volta, immetterà nel circuito beni e servizi per un valore equivalente. In pratica acquisterà in euro, da società esterne al circuito, beni altrimenti assenti all'interno del circuito per i quali ci sia una domanda positiva, e li rivenderà in sardex per proprio conto.
b) gli aderenti al circuito sono tenuti a pagare una quota di iscrizione e un canone annuale (in euro). Il contratto di adesione al circuito Sardex prevede che in nessun caso si possano richiedere euro in cambio di sardex mentre, come già detto, in caso di un saldo Sardex negativo, questo potrà essere compensato versando euro.
c) non ne ho idea.
derivano esclusivamente dai siti che ho citato nel pezzo e che ho consultato fino al giorno della pubblicazione di questo pezzo. Su Veneetx, Piemontex e altro non ho trovato nulla fino ad ora. Uno dei responsabili di Venetex non ha saputo darmi indicazioni migliori.
Ma, si sa, siamo in molti ad essere curiosi.